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Autore: Ayumi Yoshida    16/04/2008    4 recensioni
“[…] Uchiha Sasuke… Sappiamo dove si nasconde.”
Sakura e Sasuke si ritrovano dopo tanto tempo. Lei deve riportarlo indietro.
“Io non andrò via, non senza di te… Ti riporterò indietro… Ricomincerai a vivere...”
[Fanfiction partecipante al concorso SasuSaku indetto da Kaeru_chan]
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ja ne

I’ll bring you back [You’ll restart living]

 

 

 

[Ritornerai a vivere…]
 
 
 
Dopo molte ore di cammino, finalmente Sakura si fermò.
Non ce la faceva più a reggersi in piedi; era esausta.
Si accasciò accanto a un albero e abbandonò la testa sul tronco, cominciando a fissare il cielo.
I ricordi cominciarono ad inseguirsi nitidi nella sua mente, aiutati dallo strano silenzio che regnava in quella fitta e cupa foresta.
 
“Sakura…”
“Si, Tsunade sama?”
“Riguarda Uchiha Sasuke… Sappiamo dove si nasconde.”
 
I suoi occhi si chiusero di scatto, mentre l’odore di erba misto a sangue le impregnava le narici.
Inevitabilmente, la mano si andò a posare sulla ferita che si era procurata sull’addome, regalo di quell’inaspettata missione.
 
“Tsunade sama, mi lasci partire.”
“No, Sakura. E’ impossibile…”
“La prego, Tsunade sama! Naruto ha fatto tutto quello che poteva. Adesso tocca a me.”
 
La ferita bruciava terribilmente.
Sakura strabuzzò gli occhi, respirando affannosamente.
Non poteva arrendersi; non ora che aveva quasi raggiunto il suo obiettivo.
Chiuse gli occhi, cercando di canalizzare tutto il chakra rimasto nella mano.
 
“So che fermarti non servirà a niente… Ma ti prego, fai attenzione.”
“Certo, Tsunade sama. La ringrazio.”
“Non sorridere, Sakura. Sarà difficile…”
 
La ferita si era chiusa; al suo posto giaceva una cicatrice perlacea.
Sospirò e, aiutandosi con il tronco, si alzò in piedi.
Barcollava ancora un pochino, ma non c’era tempo da perdere; il sole stava lentamente tramontando.
E lei voleva vedere il suo volto illuminato dal riflesso del sole…
 
 
Abbatté parecchi alberi a mani nude e si fermò.
Davanti a lei si estendeva una piccola radura spoglia, buia.
Le fronde degli alberi si agitavano ritmicamente, vittime del vento.
Il cielo era ormai una macchia rossa e blu.
Strofinò le nocche insanguinate sulla maglietta, disgustata, e si apprestò ad addentrarsi in quel luogo estraneo.
Sentiva il respiro crescere di intensità ad ogni passo, i brividi alla schiena aumentare senza controllo.
Poi, ad un tratto, il suo corpo non rispose più alle sue volontà: inchiodò violentemente, rischiando di cadere a terra, spalancò la bocca terrorizzata.
Una sagoma scura si muoveva verso di lei…
Illuminata da ciò che restava del sole, camminava con leggiadria, lentamente, ipnotizzandola con i suoi occhi rossi, sicuri, fieri.
Sakura sentì la schiena essere scossa ancora da un brivido, ma sorrise dolcemente.
Finalmente, dopo tre anni, lo rivedeva…
 
 
Avrebbe riconosciuto quel volto in mezzo a mille.
Dopotutto, nonostante tutto quel tempo, non era affatto cambiato…
“Sakura…”
Dopotutto, neanche lei era molto cambiata…
Rivederlo faceva sempre lo stesso effetto.
“Sa…”
Le  parole le morirono in gola.
“Si, Sakura?”
Gli angoli della sua bocca si piegarono impercettibilmente.
“Sasuke kun!”
 
 
In un attimo gli fu addosso.
Tutta la preoccupazione, la paura, la stanchezza che l’avevano torturata scivolarono via con quell’abbraccio.
Sasuke ghignò, ironico.
“Ti sono mancato così tanto?”
“Sasuke kun…”
Non c’era bisogno mascherare i suoi sentimenti; il suo orgoglio con lui non esisteva…
Annuì, posando la testa sul suo petto marmoreo.
Lui sorrise ancora, ma questa volta in modo amaro.
“Allora…”
Sakura udì solo un breve sussurro, prima di sentire le dita di Sasuke lentamente chiuderle le palpebre.
“…non muoverti.”
 
 
Assaporò piano le sue labbra.
 
 
Fu un bacio strano, umido, bagnato dalle lacrime che scendevano copiose sul volto della kunoichi.
“Stupida, perché piangi? Dovresti avere paura… non essere triste.”
Le sue braccia la strinsero ancora più saldamente.
“Non mi importa… Ti ho ritrovato finalmente.”
“Sakura…”
La sua mano gli sfiorò piano la spalla.
“Sai cosa succederà adesso?”
“No, Sasuke kun. Non lo so.”
La presa sulla sua spalla si strinse.
“Pensi di riuscire ad andare via così facilmente?”
La sua voce era di nuovo fredda, priva di qualsiasi emozione.
“No, Sasuke kun. Io non andrò via, non senza di te… Ti riporterò indietro… Ricomincerai a vivere...”
Sasuke sbuffò, mentre la mano libera sfiorava l’elsa della katana riposta dietro la schiena.
“Sai già che questo non può succedere.” disse distaccato.
“Ma Sasuke kun…”
No, Sakura. Devi smetterla di comportarti come una bambina. Sei fastidiosa…”
 
 
La  kunoichi spalancò gli occhi, ancora bagnati dalle lacrime.
“E’ questo che pensi di me? Credi che io sia…”
“Taci.”
Improvvisamente Sakura sentì due mani stringerle il collo.
Sasuke era sparito o, meglio, era esattamente dietro di lei.
“Sasuke kun…”
“Hai paura, adesso?”
La sua voce sembrava quasi divertita.
Lei deglutì, cercando di non lasciarsi condizionare dal cuore che oramai martellava nel petto.
“Sasuke kun, ti prego… Torna… Fallo per gli altri…”
“Chi sarebbero gli altri? L’ultima volta che ci siamo visti non sembravano esattamente contenti…”
“Lo sai che non è così.” rispose lei, stranamente calma “Non è affatto così.”
“Invece ho ragione. Adesso tutti mi odiano, tutti…”
“Io no!”
La liberò dalla presa.
Lei si voltò di scatto e affondò nuovamente il viso nell’incavo del suo collo.
“Ti prego, Sasuke kun, torna. Se non vuoi farlo per gli altri, fallo per me. Ricominceremo a vivere, insieme…”
 
 
La risata di Sasuke rimbombò cupamente nella radura.
“Fallo per me…” ripeté ogni parola accennando un mezzo sorriso “Hai visto? Sei proprio un’egoista…”
Sakura lo strinse forte.
“Si, sono egoista, lo faccio per me… Ricomincerai a vivere… Sarai felice.”
“Sarò felice…”
Fece una smorfia.
“Sakura… Guardami!”
Con un dito spinse via il viso della kunoichi dal suo collo e lo portò all’altezza del suo sguardo.
“Ti do un consiglio … Dimentica i tuoi scopi.”
Cominciò ad accarezzarle piano la guancia.
“Io non potrò mai tornare a Konoha come se nulla fosse accaduto… Questo lo capisci, vero?”
“S-si” balbettò lei, imbarazzata da quel contatto.
“Dimentica questo luogo…Dimentica anche me.”
“No!”
Sakura allontanò la mano di Sasuke dal suo volto con rabbia.
“Non posso!” Cercò di trattenere le lacrime, ma ancora una volta  non ci riuscì. “Come potrei dimenticarti?”
Abbassò la testa, singhiozzando silenziosamente, sotto lo sguardo turbato di Sasuke.
Come faceva  a tenere ancora a lui dopo tutto quello che le aveva fatto?
“Sakura… Ce la farai sicuramente.”
“No…”
Cercò di stringerla ancora, ma lei si ritrasse.
“Lasciami stare… Smettila di illudermi!” esclamò, sconvolta.
Più passava il tempo, più stare lì le faceva male. Doveva forse seguire davvero il suo suggerimento e andarsene?
Io non ti illudo. Semmai ti proteggo.” rispose lui semplicemente “Non farmelo ripetere ancora, vai via.”
Sakura vide i suoi occhi ridursi a fessure.
“Non mi sopporti più, non è vero?” Adesso ne era sicura. “Non vedi l’ora che io sparisca.”
Si asciugò le lacrime con la mano.
“Sai, a volte mi chiedo perché continuo a cercarti…” ammise.
“Me lo chiedo anch’io”
“La verità è che non lo so. Mi sento di farlo e basta.”
Sasuke rise cupamente.
“Che risposta priva di senso. Mi deludi, Sakura…”
Lei sogghignò.
“Come al solito, allora.”
Scosse la testa esasperato e la abbracciò.
“Sakura, devi andare via. Lui starà arrivando…” le sussurrò all’orecchio.
“Lui…chi?”
“Sarà convinto che Naruto sia qui…”
“Naruto?!”
“Sì, era una trappola per Naruto… Ma a quanto pare lui non sa niente, vero?”
“Solo Tsunade Sama sa che sono qui…”
“Sei una stupida, Sakura. Venire qui da sola… Non hai pensato che potrei farti male?”
Lei scosse la testa, incredula.
“Tu non mi farai male. Me lo sento.”
 
 
Sasuke puntò i suoi occhi su quelli di Sakura e gli angoli della sua bocca si piegarono.
“Come fai ad indovinare sempre?”
 
Un rumore tonfo cominciò a riecheggiare nella foresta.
Sakura rabbrividì.
“E’ lui?” domandò.
“Si”
La kunoichi si morse un labbro, riflettendo.“Voglio affrontarlo!”
“Non puoi.” Sasuke si limitò a scrollare le spalle.
“Si!”
“No.”
“Perché?”
“Lui non vuole intrusi. Te lo impedirò.”
“Non ce la farai!” esclamò risoluta.
“Scommettiamo?”
 
 
La sua mano risalì lenta lungo la schiena della ragazza, sfiorandola.
Lei lo fissò incredula.  “Che vuoi fare?” domandò allarmata.
“Niente.” La mano si fermò dietro la nuca. “Non odiarmi per questo…”
“Ma cosa…”
“Lo faccio per te…”
 
 
Tutto cominciava ad apparire più indefinito…
Tutto diveniva più sfocato…
 
 
Sakura sentì soltanto la nuca spezzarsi dal dolore. Poi, il buio.
 
 
Sasuke accomodò dolcemente il corpo svenuto della kunoichi tra le sue braccia
“Come sei fastidiosa…” sussurrò scostandole i capelli dal viso “Perciò mi attiri così tanto.”
Sospirò.“Adesso devo affrontarlo… Ma va bene così.”
Le sfiorò ancora una volta le labbra con le sue.
 
 
Quella sarebbe stata l’ultima volta…
 
 
“Sakura san! Sakura san!”
La kunoichi sbatté lentamente le palpebre, cercando di mettere a fuoco ciò che la circondava.
“Sakura chan! Kakashi sensei, si è svegliata!”
Riconobbe quasi subito la voce ansiosa di Naruto e, accanto a lui, il viso spaventato di Sai.
“Sakura chan, come ti senti?”
“Io…” Molte voci le rimbombavano nelle testa.
 
“Lui starà arrivando…”
“Lui…chi?”
“Sarà convinto che Naruto sia qui…”
“Naruto?!”
“Sì, era una trappola per Naruto…”
 
Improvvisamente ricordò tutto.
“Scappa, Naruto, scappa!” cominciò ad urlare, cercando di rimettersi in piedi “Lui sta arrivando!”
L’espressione del biondino divenne più ansiosa, mentre faceva pressione sulle sue spalle per impedirle di alzarsi .
“Chi?”
“Lui! Vuole te, vuole ucciderti… Me l’ha detto Sasuke kun…”
I suoi occhi verdi volsero al suolo. Naruto smise di premere sulle sue spalle e Sai si allontanò.
“Ma dov’è Sasuke kun?”
Anche il ragazzo puntò lo sguardo a terra. “Naruto, dov’è Sasuke kun?” ripeté più forte.
“Sakura chan…” Strinse i pugni “Sasuke è morto. L’hanno ucciso.”
 
 
Di nuovo, tutto ciò che la circondava cominciò a risultare più indefinito e a divenire bagnato, dannatamente bagnato.
 
 
 

[Non ritornerai mai più…]

 
























'Sera gente!^^
Allora, cos'è quella faccia? XD
Lo so che vi starete chiedendo: Cos'è questo scempio? Come mi è venuto in mente di aprire questa pagina? e cose così.
Ebbene, adesso che avete letto posso dirvelo: questa fic si è classificata con il puntaggio più basso al concorso SasuSaku di Kaeru_chan.
Ho fatto schifo, ma non importa.^^
Dopotutto era il primo concorso a cui partecipavo e ci sarà ancora molto tempo per migliorare, anche se crdo che per un bel pò non scriverò più SasuSaku. XD
Dopo essermi tolta questo peso, vorrei ringraziare due persone in particolare:
Sakurina, per averla letta in anteprima anche se non ama la coppia e la mia best, che dopo averla letta è scoppiata a piangere per Sasuke, nonostante non le stia tanto simpatico.
Grazie di cuore per avermi s(O oppure U? decidete voi XD )pportato!
A voi che avete avuto il coraggio di leggere, chiedo un segno del vostro passaggio (alias recensione XD)!.
Infine, avrei voluto dedicare questa fic a Ferula_91 per ringraziarla di tutto quello che sta facendo per me, ma non credo sia bello dedicare a qualcuno un tale scempio.
Perciò, cara Alice, decidi tu. Se la fic ti piace considerala come una dedica, se non ti piace scappa pure a gambe levate! XD
Grazie per aver letto!

Ja ne

Ayumi




   
 
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