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Autore: myriamsilv    30/10/2013    5 recensioni
La figlia di Candy e Terrence, gli occhi della madre col velo di malinconia del padre, una storia forte
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO XLI (II parte)
LA SCOPERTA DELLA VERITA’
Ange era rimasta scioccata da quello che aveva letto sul diario di Candy, scese a cena dopo essersi cambiata, ma a tavola era stranamente distratta e silenziosa, pensava al fatto che sua madre avesse amato così tanto un uomo che non fosse suo padre, pensava perché si erano lasciati, se era quello il motivo per cui lo sguardo di sua madre nelle foto era sempre triste.
Albert decise che non poteva più rinviare il momento della verità così dopo cena fermo Ange –“tutto bene cara?”
Ange – “si papà, sono solo un po’ stanca”
Albert – “pensavo che è tanto che non facciamo una cavalcata insieme, ti va di andare a cavallo domani mattina?”
Ange – “certo, con molto piacere”
Albert – “allora ci vediamo domani a colazione, buonanotte”
Ange – “buonanotte papà”.
Ange rientrata in camera si preparò veloce per la notte, riprese in mano il diario di Candy, si sentiva stranamente in ansia, ma voleva sapere, doveva sapere.
Ripreso in mano il diario e si accorse che dopo l’ultima pagina che aveva letto c’erano diverse pagine bianche, poi proseguiva.
 
“30 Aprile 1917
Caro diario,
sono passati anni dall’ultima volta che ho scritto, ne sono accadute di cose da quella notte che lasciai il collegio carica di sogni, volevo trovare la mia strada e il mio amore, posso dire che li ho trovati entrambi, anche se ho dovuto dire addio al mio amore.
Oggi Albert mi ha restituito questo diario prima di lasciare la casa di Pony, quando ho lasciato il collegio ho chiesto di darlo allo zio William perché comprendesse le mie motivazioni, oggi mi è stato riconsegnato perché possa raccogliere le mie pene.
Buonanotte
Candy Andrew”
 
Ange avvertiva il dolore di Candy in quelle poche righe, pensava –“perché aveva dovuto dire addio al suo amore? Era questa la causa delle sue pene?”
 
“6 Maggio 1917
Caro diario,
sono alla casa di Pony ormai da una settimana, mi piace stare qui, aiutare Miss Pony e Suor Maria coi bambini,durante il giorno c’è così tanto da fare che quasi dimentico il mio dolore.
La notte è diversa, anche la scorsa notte ho rivissuto nei miei sogni quella maledetta notte d’inverno a New York, sento nelle notti ancora il freddo dell’addio e il calore di quell’ultimo abbraccio.
Come stara Terence? Non posso pensare a come l’ho visto in quel teatro di Rocktown, distrutto dal peso di quella scelta che sta consumando anche la mia forza vitale. Quante volte ho desiderato odiare Susanna, ma non posso lei col suo sacrificio gli ha salvato la vita, è giusto che lui resti accanto a lei.
Buonanotte
Candy Andrew”
 
Ange iniziò a piangere pensando al dolore che Candy aveva dovuto vivere, pensava che forse sua madre amò Terence fino alla fine e che portò negli occhi la tristezza di chi ha perso il vero amore, che neanche la sua nascita e l’amore di suo padre sono riusciti a cancellare del tutto.
 
“30 Agosto 1917
Caro diario,
da un paio di settimane sono rientrata a Chicago, mi manca la casa di Pony e quell’atmosfera di casa, ma dovevo tornare al mio lavoro.
Per fortuna non sono sola, non ce l’avrei mai fatta senza Albert, per fargli piacere ho accettato di andare a vivere a casa Andrew, è un piccolo gesto per una persona che ha sempre fatto tanto per me, ad essere sincera all’i’nizio ho provato a rifiutare, immaginando l’ostilità della zia Elroy, ma lui mi ha detto che non si sentiva tranquillo sapendomi a vivere da sola in città.
Mi sto impegnando molto nel lavoro, soprattutto mi stanco per non pensare, spesso accompagno Albert ai ricevimenti dell’alta società, gli sguardi dei giovanotti e i loro inviti a ballare mi ricordano che sono cresciuta e he ormai ho il corpo di una donna.
Avvolte scopro Albert a fissarmi, il suo sguardo farsi buio mentre vede i giovanotti che mi ronzano intorno, avvolte ho la sensazione che il suo affetto non sia un semplice affetto fraterno. Caro Albert, è veramente un uomo meraviglioso, vorrei tanto poter ricambiare i suoi sentimenti, ma il mio cuore è impegnato e lui merita una donna che lo ami davvero.
Buonanotte
Candy Andrew”
Ange “così mia madre all’inizio non ricambiava mio padre, eppure queste pagine sono state scritte poco più di un mese prima del mio concepimento, mi chiedo come sono cambiati i suoi sentimenti così in fretta”
 
“10 Settembre 1917
Caro diario,
oggi su una rivista ho letto che Terence reciterà come protagonista nell’Amleto.
Non è stato facile, ma sono riuscita a convincere Albert a farmi andare alla prima a New York, non sarà facile tornare nella città dove mi ero recata con tanta speranza nel cuore e ho invece trovato il dolore più grande della mia vita, ho bisogno di accertarmi che lui sta bene, gli sarò vicina in modo discreto accontentandomi di ammirarlo da lontano, non saprà mai della mia presenza alla prima.
Tra un mese potrò rivederti amore mio, ti prego cuore mio resta tranquillo.
Buonanotte
Candy andrew”
Ange era commossa nel leggere le parole piene d’amore di sua madre, in fondo le faceva piacere che aveva deciso di rivedere Terence anche se da lontano, forse aveva bisogno di fare quel gesto per dirgli finalmente addio e permettere al suo cuore di amare ancora.
 
“25Ottobre 1917
Caro diario,
 sono passati dieci giorni da quella notte a New York in cui ho rivisto Terence, ho provato più volte a prenderti in mano per scrivere, ma è così difficile affrontare il vuoto enorme che mi ha lasciato nel cuore.
Sono stata alla prima dell’Amleto, sono rimasta incantata dal talento di Terence come sempre, ho provato ad andare via senza farmi vedere come mi ero ripromessa, ma in qualche modo lui mi ha vista e mi ha fermata fuori dal teatro, quando l’ho guardato negli occhi sono rimasta paralizzata, mi sono persa nel blu di quel mare in tempesta. Terence mi ha portata a cena,una cena silenziosa, c’era tra di noi un imbarazzo che non c’era mai stato, come potevo dirgli che non avevo mantenuto la mia promessa di essere felice? Come dirgli che in quel nostro addio avevo perso la mia forza vitale?
Dopo cena mi ha portata a casa sua, per un momento è sembrato che tutto fosse tornato come un tempo, ma quando ha suonato l’armonica per me qualcosa si è spezzato, non ho più potuto fingere e fermare le lacrime, allora lui mi ha presa tra le sue braccia, tra quelle braccia ho ritrovato la mia anima e lui la sua, potevo sentirlo le nosrtre anime vibravano all’unisono al tocco delle nostre carezze, è stata una notte meravigliosa, la scoperta di un amore adulto, la prima volta che ho fatto l’amore. Purtroppo col mattino è ritornatala la lucidità e sono andata via in silenzio, come potevo dirgli di nuovo addio dopo quella notte? Quel mattino ho riperso la mia anima, portandomi via un vuoto e un dolore più grande.
Buonanotte
Candy Andrew”
 
Ange piangeva pensando al dolore di Candy che era così vivo in quelle parole, eppure c’era qualcosa che non andava “se io sono nata a Luglio e mia madre ha fatto l’amore con Terence a ottobre, come fa mio padre ad essere mio padre?”
“20 Novembre 1917
Caro diario,
in questo periodo sono sempre stanca, forse sto lavorando troppo, è l’unico modo che ho per non pensare. Albert è preoccupato per me e mi dispiace, ha notato la mia stancheza e che da quando sono tornata da New York mi sono allontanata da lui, non ho quasi il coraggio di guardarlo negli occhi, resterebbe così deluso se sapesse quello che ho fatto.
Buonanotte
Candy Andrew”
 
“25 Dicembre 1917
Caro diario,
è la notte di Natale e ormai non ho più dubbi, la mia stanchezza non è dovuta al lavoro, aspetto un bambino. Aspetto un figlio di Terence, sono felice di questo meraviglioso frutto, per tutto questo tempo il frutto del nostro amore è stato con me. Dovrò dirlo ad Albert, non posso nasconderlo ancora, ma come posso farlo?
Buonanotte
Candy Andrew”
Ange era sempre più confusa non capiva – “Terence è mio padre e Emily mia sorella, ma perché mi hanno mentito?”
“1 Gennaio 1918
Caro diario,
ieri sera sono svenuta alla festa di capodanno, non è stato facile, ma ho dovuto dire ad Albert del bambino, non ho mai visto il suo sguardo così deluso.
Ho letto sul giornale che Terence è a Londra con Susanna perché suo padre sta morendo, Albert ha detto che gli invierà un telegramma. Caro Terence, mi dispiace non dirgli da vicino del bambino, chissà che faccia farà, sarà felice come me, ne sono sicura, troveremo il modo di stare insieme e aiutare Susanna.
Buonanotte
Candy Andrew”
Ange non riusciva a crederci – “perché Terence ha rinunciato a noi? Pensare che lui mi aveva fatto un ottima impressione, non potevo certo immaginare che sulla collina stavo parlando con mio padre”.
“12 Febbraio 1918
Caro diario,
è passato più di un mese dall’invio del telegramma a Terence e da lui nessuna notizia, è angosciante passare i giorni davanti alla finestra aspettando sue notizie, come può aver deciso di abbandonare il nostro bambino?
Non ho voglia di vedere nessuno e pensavo di essere al sicuro da sguardi indiscreti nella casa vuota di Lakewood, ma purtropo oggi è arrivata a sorpresa la zia Elroy, non posso dimenticare il suo sguardo di disgusto quando si è accorta del mio stato, non che mi importi davvero, ma in questo momento Albert è con lei e mi dipiace che debba passarne altre a causa mia. Ora è meglio che riposo.
Buonanotte
Candy Andrew”
 
“18 Febbraio 1918
Caro diario,
ormai non credo più che Terence si farà vivo, la zia Elroy è convinta che è Albert il padre del bambino e lui non ha voluto contraddirla per non mettermi nei guai, anzi mi ha proposto di sposarlo.
Non so cosa fare, una parte di me vorrebbe lasciarsi andare, il mio bambino è l’unica ragione per cui mi faccio forza e decido di andare avanti, non voglio che cresca come me senza una famiglia, voglio molto bene ad Albert e sono certa che sarà uno splendido padre, non potrei immaginare un compagno migliore.
Buonanotte
Candy Andrew”
Qella era l’ultima pagina del diario di Candy, era quasi l’alba quando Ange finì di leggere, troppe verità aveva scoperto in una sola notte, troppo dolore aveva percepito il suo cuore e troppe lacrime avevano consumato i suoi occhi, non capiva sapeva solo che aveva bisogno di restare sola, così mise pochi abiti in una sacca, scrisse una lettera per Albert e uscì dalla casa ancora addormentata.
A colazione Albert non vedendo arrivare Ange mandò una cameriera a cercarla
La cameriera tornò dopo poco – “signore, la signorina non era nella sua camera e il suo letto è intatto, ho trovato questa lettera per lei”
Albert prese la lettera tremando e iniziò a leggere
caro papà,
perdonami se vado via così, non voglio sembrarti un ingrata dopo quello che hai fatto per me, sei stato il migliore dei padri anche se tra noi non ci sono legami di sangue.
Hai capito bene, so la verità, so che Terence è mio padre, ho trovato il diario di mia madre.
Tu sarai sempre importante per me, ma ho bisogno di restare sola. Perdonami se puoi a presto
Tua figlia
Ange”
Albert si sentiva in colpa se solo avesse parlato prima ora Ange non si troverebbe sconvolta e sola chssà dove, ma l’avrebbe trovata.
Al mattino Ange arrivò a un piccolo villaggio aveva chiesto un passaggio a un carro senza sapere dove andare, salì il pendio di una collina e quando la pioggia la sorprese continuò a salire immersa nei suoi pensieri.
Su una nave Terence scrutava ansioso l’orizzonte sperando di vedere la terra, finalmente avrebbe abbracciato la figlia del suo unico amore.
In un altro punto del ponte altri occhi scrutavano l’orizzonte, gli occhi di una donna ansiosa di tornare a casa.

Nda: care, lettrici, la verità è venuta fuori, allor che ne pensate? Aspetto le vostre impressioni. Grazie a tutte per la vostra pazienza
   
 
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