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Autore: GreenHair    16/04/2008    2 recensioni
Non sono mai stata una ragazza normale:fin dall'età di tre anni vedo e parlo con i spettri che si aggirarono per casa. Ma da quando mi hanno detto 'sei un licantropo',bhè...uff...che dire? Non crediamo di esagerare?ci mancano solo i puffi...
Genere: Generale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"COSA?!"
La voce di Sam mi arriva all'orecchie come se fosse amplificata 1000 volte nella mia scatola cranica.
"tu..tu...sei...PAZZA!FUORI DI TESTA...MA COME...io...cioè...MAH!" alza le braccia al cielo infuriato per il mio comportamento.
"ok Sam,prendi un bel respiro..." cerco di invogliarlo a respirare,lui ci prova ma è ancora rosso per la rabbia "uno lento e due veloci dai,fuu fuuu..."
"Lyàn,non deve mica partorire..." borbotta Demetra a pochi passi da me.
"Quando Paul lo verrà a sapere...quel ragazzo è troppo irascibile..." sbuffa Sam lasciandosi cadere sulla sedia della cucina.
"ohh...faglielo dire da Selynde,vedrai che si addolcirà" appena Emily finisce di parlare sento tre paia di occhi fissarmi curiosi.
"Sely,hai un fidanzato?" gli occhi verde smeraldo di Roxanne mi perquisiscono l'anima.
"oddio no..." rispondo imbarazzata rossa fino alla punta dei capelli "è assolutamente improbabile che fra me e Paul ci sia qualcosa..."
"come è assolutamente improbabile che i licantropi esistano?" ridacchia Demetra scuotendo la chioma bluastra.
"ok...sentite...glie lo dico io...se la prende male...farò a botte con Paul"
"e perchè dovresti fare a botte con me?" Paul,che è appena entrato in casa insieme a Jared,mi fissa con sguardo stralunato,perplesso dalla mia frase "e loro chi sono?" chiede poi voltandosi di scatto verso le gemelle.
"non ti avevo sentito entrare..." mugugno avvicinandomi di qualche passo.
Lancio uno sguardo ad Emily che ricambia con un mezzo sorriso "Paul ho fatto un pasticcio..." dico guardandolo dal basso all'alto cercando di assumere l'espressione più dolce possibile "non volevo che tu ti arrabbiassi...volevo dirtelo io..." lui sembra disorientato e credo di essere in grado di farlo addolcire un po "mi...mi è scappato...loro due sono fra le persone più importanti della mia vita e io..."
"glie lo hai detto?" la sua voce non è alta e piena di rabbia come l'avevo immaginata,ma è bassa e roca,come se non riuscisse a parlare.
"scusami scusami tanto...è solo..che...capiscimi!non riuscirei mai a nascondere qualcosa a loro" riesco perfino a farmi brillare gli occhi,Demetra e Roxanne rimangono immobili ai loro posti,incapaci di credere che io stia recitando.
"ok" risponde infine balbettando,guardando altrove.
"non...sei arrabbiato?" domando avvicinandomi di qualche passo.
"non fa niente,davvero...ora scusami..." si volta e se ne va via dalla cucina.
Sento la porta d'ingresso sbattere.
"sono brava o no?" domando con un gran sorriso verso le cinque persone nella stanza.
"si...discreta..." mi sorride Jared che sembra capire tutta la faccenda "povero Paul...se scropre che stavi fingendo ci rimarrà davvero male..."
Lo guardo,non sembra minimamente scherzoso,e io mi sento un pò in colpa "Paul è molto carino e dolce..." ammetto infine rendendomi conto di quell'ovvietà che mi era sfuggita in precedenza "non vorrei mai farlo stare male...ma...preferisco avere tutti gli arti intatti..." mi sforzo di sorridergli e lui di ricambiare.
"bhè,lui ovviamente ti vorrà chiedere di uscire..." si intromette Emily mettendo sul tavolo della cucina un paitto di biscotti al cioccolato "anche se non lo sembra è molto timido...ci metterà un pò...ma te lo chiederà..." mi lancia uno sguardo ed io lo evito accuratamente afferrando qualche biscotto dal vassoio "tu come pensi di rispondergli?" ecco,la domanda che volevo evitare... "non credo che sia una semplice cotta"
"innamorarsi dopo due volte che mi ha vista non credi sia troppo eccessivo?" sbuffo mordicchiando un biscotto.
Sam sorride "hai mai sentito parlare di Imprinting?"
"no che roba è?si mangia?"

Dopo la spiegazione di Sam non riesco a percepire nessun segno di vita all'infuori del mio cuore,che non fa altro che battere.
"cioè...io...e Paul...ecco...perciò..." sbatto più volte gli occhi cercando di farmi venire in mente le parole giuste "siamo destinati?"
"Lyàn,non ti divertirai mai più!" Demetra sembra disgustata dall'idea di passare l'eternità con l'anima gemella,a me sembra...romantico direi...
"non che mi sia divertita molto neanche prima...chi vuole divertirsi con una che parla con i morti?" bevo tutto d'un sorso la cioccolata calda che Emily mi ha preparato per attutire la faccenda.
"ma il punto è che paul ha avuto l'imprinting con te...ma tu non con lui..." Jared si gratta il mento,perplesso "sei tarda..."
"lascia stare Sely...prima o poi capiterà...se è destino..." Roxanne mi cinghia le spalle cercando di proteggermi dagli 'insulti' di Jared.
"oh bhè,magari potrei uscirci e vedere che capita..." mormoro giocherellando con i lunghi capelli della gothic lolita che mi sta abbraciando.
"spero solo che tu non ci voglia uscire per pietà" guardo Sam all'altro lato del tavolo,mi fissa serio ed io mi sento inondare dalla vergogna.
"no certo che no" mormoro arrossendo "credo davvero che sia un bel ragazzo...e se è destino tanto vale provarci,se non mi piacesse non ci uscirei mai...aspetterei..."
Emily afferra un altro pacco di biscotti e lo svuota nel piattino al centro del tavolo "aspetterai che te lo chieda lui o farai tu il primo passo?"  rimango a fissare le ciocche verdastre di Roxanne mentre sento una strana morsa alle budella.
"Non vorrai mica fare il primo passo?!" esulta Demetra avvicinandosi "gli uomini devono farlo!e noi donne dobbiamo farli soffrire"
"Ma che razza di gemella sei?" Roxanne si stacca da me e le va incontro "è ovvio che lo deve fare lei!hai sentito Emily?è TIMIDO!Selynde sarebbe davvero dolce se lo invitasse!"
"MA TU SEI PAZZA!" iniziano uno scontro di battibecchi che non riesco a seguire.
Cosa fare?invitarlo o farmi invitare?
"non preoccuparti" mi sussurra Emily facendomi l'occhiolino "sarà una cosa naturale,rilassati,intesi?"
Annuisco e le sorrido,credo che senza Emily questa famiglia sarebbe disastrosa.
"oh,è uscito il sole" ci voltiamo tutti verso Jared mentre la luce del sole per la prima volta dopo mesi ci inonda con il suo calore.

Il paesaggio di La Push è mille volte migliore di Forks,ed è perfetto per essere disegnato.
In questi giorni si è vista solo qualche rara nuvola ed il professore di disegno ha pensato che sarebbe stata un'opportunità sprecata non farci disegnare Forks sotto la luce del sole.
Ma Forks non mi piace,ormai è diventata banale,la vista dalla costa è molto più interessante.
"Lyàn,noi andiamo" saluto le gemelle con un gesto della mano e le osservo allontanarsi dalla costa,per poi sparire fra la vegetazione.
Ultimamente avevo cercato di evitare pensieri troppo complicati su Paul,ma adesso,qui sola come un cane a guardare il sole sparire dietro il mare,l'unica cosa che posso fare è pensare a Paul.
"ehy" mi volto,e per un secondo mi sembra di rivivere la stessa scena di jasper,ho pensato a lui ed è arrivato "che stai facendo?"
Mi sorride,il volto per metà nascosto dalle foglie "disegno" gli rispondo ricambiando il sorriso.
Mi sono completamente sbagliata,nulla in questa scena ha a che fare con Jasper.
Si avvicina e sotto la luce del tramanto noto alcuni piccoli dettagli che avevo trascurato,la sua pelle sembra quasi dorata e i suoi occhi,che ad un primo impatto mi sono sembrati castani,variano al verde.
Questa cosa mi ha colpito molto,forse per via della mia completa ossessione per gli occhi delle persone,mamma continuava a ripetermi che erano lo specchio dell'anima.
I miei sono neri,che razza di anima potrei avere?
"hai gli occhi verdi" commento fissandolo concentrata sulle sue iridi "sono davvero belli,mi sembravano castani"
"è il sole" indica il cielo e d'un tratto sembra illuminarsi dalla gioia "mentre tu al sole sei ancora più bianca,sembri un succhiasangue..."
Abbasso lo sguardo corrugando la fronte "non è una cosa molto carina da dire" poi le parole mi escono da sole "se ti invitassi a cena fuori spero proprio che tu non te ne esca con certe frasi"
"vu-vuoi...invitarmi a cena fuori?" balbetta sedendosi sulla sabbia,accanto a me.
"domani ho una fantastica cena di famiglia,sarà davvero terrificante" mi sforzo di sorridergli senza capire esattamente quello che il mio cervello stia facendo "volevo portare le gemelle con me,ma sono impegnate..." sembra intristirsi di colpo.
"mi vuoi usare come ruota di scorta" non è una domanda,e me ne sono accorta benissimo.
"ma no ti sbagli" sospiro io tornando a fare le ombre sul disegno "volevo invitare loro perchè se ti avrei invitato di sicuro i miei parenti avrebbero iniziato con le solite cavolate...ma sembra proprio che il destino voglia che ti inviti" calco bene la parola 'destino' e scoppio in una risatina.
Quando mi volto incontro i suoi occhi verdi colmi di un sentimento non molto diverso dall'ammirazione eppure così vicino all'amore.
"vuoi aiutarmi ad uscirne viva?" gli dico chinando la testa da un lato senza smettere di guardarlo negli occhi.
"si mangerà carne?" mi sorride felice e stranamente mi sento così anche io.
"scherzi?mio zio praticamente è un carnivoro,quell'uomo è un mago della griglia"
Rimaniamo a scherzare per un paio di ore,e quando mi tocca andare a casa mi rendo conto con orribile stupore di non aver finito il disegno per il corso,mi toccherà tornare.
Ma la cosa che davvero mi stupisce è che,per quanto sia stata bene e felice in compagnia di Paul,non ho avuto l'imprinting.
Niente.
Nessun sentimento di completa dipendenza ed adorazione,solo l'inizio di qualcosa.
Ma non fa niente,mi va bene così,e spero che lui sappia aspettare...
Almeno fino a domani sera.

"Pantaloni attilati bianchi,stivaletti neri con tacco 6 a spillo,maglia senza maniche a collo alto e coprispalle nero...wow Lyàn non credevo che avresti mai potuto raggiungere un tale grado di carineria"
"non puoi usare la parola 'carineria' per dire che sto bene,è tutt'altra cosa" mi lamento sistemando i capelli che Roxanne è riuscita miracolosamente a lisciare.
Quest'ultima mi fissa,impegnata a divorare una scatola di caramelle alla frutta "sei in grado di camminare sui tacchi?"
Lancio uno sguardo ai miei piedi,qualche tempo fa avrei risposto con un grugnito e sarei caduta di faccia sul suolo,ma l'agilità che si aquista con la licantropia mi ha aiutato notevolmente anche in questi piccoli problemi femminili "ovviamente,ce lo ho nel DNA"
Le gemelle ridacchiano e dopo un ultima controllata al mio trucco prendono le borse di scuola e se ne vanno.
"come ti sembro?" chiedo a mio padre quando scendo ad accompagnare le due alla porta d'ingresso.
"dico solo che tu così non uscirai mai..." sbuffo sonoramente e lui ne sembra davvero felice "oggi te la lascio passare liscia solo perchè è una cena con famigliari,intesi?" mi pietrifico al mio posto,mi sono scordata di avvertire mio padre della presenza di Paul.
"ehm...veramente..." inizio a dondolarmi nervosa sui piedi mentre mio padre mi guarda torvo.
"oh mio dio chi hai invitato?" sbuffa menre qualcuno bussa alla porta.
"Paul" ammetto mentre lo vedo avviarsi verso la porta "ma è solo un amico del branco vai tranquillo e...OH MIO DIO PAPà NO!" lo vedo afferrare Paul per la giacca grigio scuro che si è messo e trascinarlo verso la cucina.
"Mettiamo in chiaro le cose,tocca mia figlia con un solo dito contro la sua volontà e io ti taglio a fette talmente sottili che i compagni del vostro branco ti potranno usare per farci dei portachiavi,intesi?" Paul rimane immobbile ed in silenzio seduto,stranamente,sull'unica sedia rotta di tutta la cucina,se non la casa.
"io e sua figlia siamo amici,solo amici" fa riprendendosi dallo stato di coma in cui era caduto "e se anche fossimo qualcosa di più,non farei mai niente per farle del male..." mio padre sembra convincersi,ma non mi lamento per la sua reazione esagerata,capisco che sia preoccupato dopo quello che è successo con jasper,mi piace che sia protettivo.
"tua padre ha qualche problema con i ragazzi?" mi chiede quando lo porto in camera mia per non rischiare un altro attacco di papà.
"no è solo che...ecco..." rimango un attimo a fissare la parete della stanza incapace di continuare "un giorno te lo dirò ok?" gli sorrido e noto che lui si sforza nel ricambiare "ma parliamo d'altro!stai bene vestito così!" lo guardo da capo a piedi,nulla di troppo elaborato,una semplice maglia nera ed un paio di jeans scuri,ma sta davvero bene.
"bhè...messo a confronto con te mi sento davvero orribile..." rivedo lo sguardo di completa adorazione che aveva sulla spiaggia e io mi sento avampare,fortunatamente il suono famigliare del campanello mi salva.
"oh,andiamo a vedere chi c'è..." mi alzo dal letto,ma mi blocco davanti alla porta "senti i miei parenti sono un pò...strani...sopratutto quelli da parte di mamma...e se stasera succede qualcosa di non molto normale...ecco.." mi sorride bloccandomi nel finire la frase.
"Selynde sono un licantropo ricordi?credi che ci sia qualcosa di normale in questo?" mi viene incontro ancora sorridente,un sorriso che sparisce non appena apre la porta e trova le tre sorelle di mia madre che ci fissano con il loro solito sguardo perso.
I lunghi capelli mossi e crespi di tre sfumature diverse di castano,gli occhi grandi e celesti,i vestiti ed i gioielli da zingare,ogni piccolo dettaglio di queste tre zie,veggenti anche loro,mi ricorda mia madre.
"Selynde sei cresciuta davvero tanto,ma guardati il tuo spirito è così forte...proprio come la tua mamma" mi sorride la più piccola delle tre,Clara,mentre le altre due si guardando attorno adocchiando qualche spirito nascosto fra le scale.
"a proposito,dove è la tua mamma?" Hanna mi guarda curiosa,mentre Paul mi lancia uno sguardo perplesso.
"l'ultima volta era nei dintorni dello studio,provate a controllare li" le saluto,afferro Paul per una mano e scendiamo le scale,mentre le tre sorelle si dirigono verso il vecchio studio.
"oh,Selynde hai visto Virginia?" mi chiede un uomo dai capelli brizzolati e dalla barba incolta.
Annuisco e gli indico le scale "Si zio,è con le altre zie a cercare la mamma,prova lo studio"
"oh!ma perchè la cercano?tanto tua madre spunta fuori appena ci siamo tutti" appena lo vediamo sparire verso lo studio Paul mi blocca prima che potessi fare un solo passo.
"ma...Selynde...tua madre non è...morta?" mi guarda perplesso ed incuriosito,io non riesco a trattenere una risata.
"parlavano del suo spirito..." gli rispondo con un sorriso "ti ho detto che la mia famiglia non è molto normale"
"capito.." risponde concentrato sul parquet "era questo che intendevi per strana..."
"e non hai ancora visto tutto" ridacchio mentre vado verso il salotto,lui mi segue ancora intontito dalla faccenda.
Ci sediamo sul divano del salotto mentre mia zia paterna -una donna nella norma- ,aiutata da suo figlio di 7 anni,inizia a disporre vari antipasti sulla lunga tavola.
"selynde!selynde!" mio cugino Louis mi viene incontro con un enorme tegliera di prosciutto fra le braccia "ha detto Virginia che sei un licantropo è vero?" io e Paul ci pietrifichiamo all'istante.
"ZIA" mia zia si avvicina a noi agitando i lunghi capelli neri,si china per dire qualcosa al figlio e lo manda via.
"uffa Selynde..." sbuffa stringendosi fra le spalle "ma ti rendi conto?quelle tre non stanno mai zitte,avrei preferito che non lo sapesse...o se mai l'avrebbe scoperto quando sarebbe successo a lui...invece!"
"ma..come...l'hanno scoperto?" che stupida domanda,quelle tre sanno sempre tutto.
"credo che è stata tua madre a dirglielo,sai quanto era..cioè...è attaccata a loro" sbuffa di nuova portando le mani sui fianchi "dovrò dirgli qualche parolina,Rosa non può andare a dirlo a chi gli pare,so come è il branco,non vuole che si sappia,mentre ora tutta la tua famiglia lo sa e..." ma viene bloccata da una voce proveniente dal salotto.
"Non toccarmi Nicolas!ho 114 anni ma sono ancora in grado di camminare da sola!piuttosto dov'è?quella disgraziata diventa un licantropo e devo venirlo a sapere dalle mie tre figlie?e io che speravo che sarebbe diventata una bella veggente come sua madre!" la vedo entrare nel salotto,brandendo il suo bastone da passeggio come un arma contro chiunque osi avvicinarsi per aiutarla,i vestiti come quelli delle nipoti,i lunghi capelli bianchi e mossi raccolti in una severa crocchia "eccoti!sai che ti dico?ti puoi scordare la sfera di cristallo per il tuo compleanno!ti regalo dei tarocchi" è da quando ho 5 anni che mi regala tarocchi,ne ho la casa piena.
"bisnonnina!" le vado incontro sorridendole e l'abbraccio "mi sei mancata"
"ohh.." sbuffa anche lei abbracciandomi "tanto te l'ho già comprata la sfera"
"si lo sapevo,me lo ha detto mamma" la sua espressione dolce muta subito e torna ad agitare il bastone.
"ROSA,nipote degenere,mai che qualcuno ti possa confidare un segreto"

Qualche minuto dopo siamo tutti seduti attorno al tavolo,le mie tre zie,mio zio,la mia bisnonna,la mia zia paterna con suo marito e suo figlio e i miei due nonni paterni,e naturalmente Paul.
"avanti Selynde,ora sarai pure un licantropo,ma fai felice la tua nonnina..." guardo la mia bisnonna leggermente perplessa.
"Andiamo albertine..." inizia mio padre ma viene prontamente interrotto.
"Signora Dìaz per te,Nicolas" ridacchio lanciando un occhiata a mio padre ormai abituato ai modi della mia bisnonna "Nessuno oltre alle mie figlie e nipoti ha il permesso di chiamarmi con altri nome all'infuori di Signora Dìaz,ho scelto di preservare il cognome di mia madre per onorare quella santa donna,migliore di ogni singola persona in questa cittadina"
"ok,signora Dìaz,non deve fare pressione su Selynde,ha già abbastanza problemi con la licantropia"
"oh certo!e te ne do tutta la colpa Nicolas...ma voglio lo stesso che Selynde si ricordi che proviene da una lunga stirpe di veggenti,necromanti e streghe,avanti nipotina,riesci a muovere gli oggetti?"
Rimango a fissarla leggermente perplessa mentre gli sguardi di tutti i miei parenti sono fissi su di me "ehm...veramente..."
"Lo sapevo,non ci riesci!eppure tua madre era così capace..." lancia uno sguardo alle sue tre nipoti sedute accanto a lei "figlia mia" fa rivolta a Clara,lei alza il volto e la fissa stralunata con i suoi grandi occhi celesti "aiuterai tua nipote a sviluppare i suoi poteri"
"ok Sely quando ti andrebbe bene?" mi chiede dolcemente versandosi nel bicchiere del vino rosso.
"non fare la sciocca,una fase del suo allenamente sarà prevedere in anticipo quando verrai"
"ehm...nonna...io...non ci riesco"
"Imparerai!" mi zittisco immediatamente e faccio cenno di si con la testa,mai provocare la nonna,potrebbe essere fatale.
Sento Paul irrigidirsi accanto a me,gli lancio un occhiata e lo vedo con lo sguardo chino sul suo piatto pieno di cibo.
"e tu...chi saresti?" gli chiede la mia bisnonna come se si fosse appena accorta della sua presenza "bene!ti sei anche fidanzata e non me lo hai detto?!perchè sono sempre l'ultima a sapere le cose?!sono la matriarca o no?"
"ohh!ancora con questa storia della matriarca?!" esulta mia nonna paterna mentro io e Clara ci lanciamo uno sguardo,ormai abituate a questo teatrino "non sei l'unica donna più anziana della famiglia!"
"Stai zitta Clementine!hai 73 anni,io ne ho 114!"
"essere decrepita non ti autorizza ad essere la padrona!"
"CLEMENTINE!"
"ALBERTINE!"
Si fissano negli occhi per qualche secondo poi tornano a mangiare mentre la rabbia si riversa nelle forchette.
Il resto della serata passa tranquilmente,fra le risate e i battibecchi,le porzioni non finiscono più ed a me e Paul sembra il paradiso.
Alla fine,quando tutti hanno finito e rimane solo il momento delle chiacchere,io e Paul ci defiliamo da casa.
"hai una bella famiglia...." mi fa seduto sull'erba del giardino di casa mia.
io gli lancio un occhiata,ma chi vuole prendere in giro?
"no davvero" mi dice sorridendo mentre torna a guardare la luna "mi piace è bella...strana ma bella...molto strana...." ridacchia e passa il suo sguardo dalla luna a me "ti piace la luna?"
Rimango un attimo a pensare,mi piace la luna?certo come ogni altra persona con un briciolo di romanticismo.
"si" rispondo dopo qualche secondo guardando il cielo "ma preferisco le stelle,loro brillano di luce propria,la luna la prende dal sole...non ha una sua luce,senza il sole non può brillare"
"è una bella frase" commenta dolce "io mi sento come la luna in questi giorni"
sorrido imbarazzata "si,sospettavo che avresti detto quealcosa di simile" sospiro e lui mi guarda perplesso "Paul tu hai avuto...imprinting con me?"
"te lo ha detto jared?" mormora lui a detti stretti voltandosi dall'altro lato.
"si...non ti arrabbiare con lui,intesi?" annuisce piano,controvoglia "io,te lo devo dire,non l'ho avuto..."
"si,lo so,sarebbe tutto molto diverso se lo avessi avuto anche tu" sospira rilassandosi tornando a guardarmi.
"però...se è destino...ecco..." lui mi sorride,bloccandomi con una carezza.
"aspetterò,ti ho aspettata per tutta la vita,non vedo perchè non dovrei riuscirci per qualche altro tempo..."
Annuisco sorridendo felice,mentre lui si immobilizza,con lo sguardo fisso sul mio volto,la sua mano ancora sulla mia guancia,rimane così per qualche secondo che mi sembra un eternità.
"ehm...Paul..."
Lui scuote la testa e ritrae la mano "scusa,pensavo"
"a cosa?" gli chiedo chiando la testa da un lato.
Fa spallucce e mi sorride "a quando mi hai detto che ho dei bei occhi...allora ho pensato ai tuoi"
"ah...sono neri..." gli dico arricciando il naso,cosa può trovare di bello nei miei occhi?
"si sono neri,e sai anche che quando eravamo sulla costa,sotto la luce del tramonto,sono più chiari e sembrano quasi rossi?comunque di solito sono marrone scuro...o per lo meno quando ti ho vista a casa di Sam,non neri,solo quando è tutto buio,come ora,sono neri,e francamente mi piacciono di più,perchè quello che guardi si riflette perfettamente,credo che siano molto più belli dei miei"
Rimango un attimo stordita dal suo breve discorso sui miei occhi,io che ho sempre pensato di avere gli occhi neri ora scopro che hanno così tante variabili di colore?
"io li preferisco chiari" commento facendo spallucce "mia madre li aveva chiari..."
"e io li preferisco scuri" risponde a tono lui alzandosi dal prato,mi allunga una mano,che io uso per alzarmi,sorridendo dolcemente "la donna della mia vita li ha scuri"

noticine a fondo pagina:
eheh,non mi aspettavo così tanti commentini ç_ç sigh sono commossa,sely sei commossa pure tu?ç_ç piangiamo insieme...
io e sely vi ringraziamo tutti-tutti e vi manderemo dei biscottini fatti a mano ^^
eheh,ma parliamo del capitolo!
finalmente si è scoperto cosa prova paul per sely -^^- spero solo che la meyer segua il mio piano strategico e nel prossimo libro pubblichi l'imprinting di Paul,bwahahahahah...e tutto andrà secondo i piani...bwahahahahahha...
e che dire della famiglia di sely-love-love?la lovvo troppo :3 sopratutto nonna dìaz e le tre nipoti,mmoliii...
(voglio anche io una nonna che mi regala tarocchi *ç*)
vabbè ora vado a recuperare Demetra e Roxanne,ed insieme a Sely si va a fare i bicotti per tutti ^^
...vi prometto che sely non toccherà più di tanto l'impasto,non mi fido molto di quello che combina XD
bacini!

ps. mi sono resa conto di aver parlato delle tre zie di Selynde come figlie della signora Dìaz,ma in realtà sono le nipoti,gomen ç_ç
  
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