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Autore: LyStyles    31/10/2013    1 recensioni
Così “Halloween 2017” scrive Harry sotto la foto del loro album fotografico.
Erano una Famiglia, finalmente lo erano.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Family.



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Louis entrò in casa, aprendo la porta con un piede e la piccola bambina in braccio, la posò delicatamente a terra e lei corse verso il divano da cui spuntava una testa riccia e degli occhi verdi che ora eravno puntati su di loro. “Buonasera amori.” Disse la solita voce raschiata, mentre la piccola Ashley, i capelli mori e ricci tenuti da una coda, gli occhi chiari, le manine cicciottelle e la voce acuta si era buttata già sul papà, che aveva iniziato a farle il solletico felice. Louis si sedette accanto a loro e “Dì a papà quello che ci hanno detto le maestre.” ricordò alla piccola che con tutte le guanciotte rosse e tutta emozionata cercò di spiegare al padre che ci sarebbe stata la festa di Halloween all'asilo e loro avrebbero dovuto portare dei biscotti, visto che Louis lo aveva subito proposto. Harry era il pasticciere migliore che Louis avesse mai visto, aveva aperto il suo negozio a New York quando si erano trasferiti in quella città nuova, dopo il matrimonio, mentre Louis aveva iniziato a lavorare in un ufficio di Avvocati. Lo vedeva ogni volta, impegnato, la faccia seria, gli occhi concentrati e da quell'unione di zucchero e farina uscivano capolavori, dalla Sac à Posche dalla quale uscivano vere e proprie opere d'arte, a modo suo, era un artista. E così Louis non ci aveva pensato due volte a proporsi di portare i cupcake, sapeva che sarebbero venuti una meraviglia. “Dobbiamo fare i dolcetti per la festa, papà Harry!” disse la bambina entusiasta. Il riccio si voltò verso Louis chiedendo spiegazioni, e una volta che il maggiore ebbe spiegato tutto, Harry lasciò un bacio sulle labbra del marito e “Non vedevo l'ora di insegnare a nostra figlia a fare dolci.” sussurrò sorridendo.

La piccola era pronta, si lavò le manine ancora sporche di pennarelli dalla sera prima, Louis le mise il grembiulino che gli aveva regalato Nonna Anne che era stato di Gemma, la sorella di Harry, il riccio nel frattempo aveva preparato tutti gli ingredienti, zucchero, farina, pasta di zucchero, e crema al burro che aveva già preparato in pasticceria, già colorata, mancava solo l'impasto. “Cosa facciamo papà Harry?” chiese la bambina curiosa. “Prepariamo l'impasto dei cupcake, Ash.” Anche Louis si era avvicinato al tavolo, per dare una mano dove poteva ma sapeva che Harry gli avrebbe lasciato poco da fare visto che ormai sapeva che era totalmente una frana nel fare i dolci. Harry iniziò a rompere le uova e le mischiò con la farina, lo zucchero e il burro mentre anche la piccola Ash aveva le mani nell'impasto che era sul tavolo che rimaneva attaccato alle sue manine cicciottelle. Mischiarono ancora l'impasto finchè non diventò più solido, fecero impasto in abbondanza, così da potersi permettere che qualche dolcetto lo decorasse la bambina, mentre quelli che avrebbero portato alla festa li avrebbe decorati Harry. Louis sussurrò una cosa nell'orecchio a Ashley e lei non se lo fece ripetere due volte spiaccicò le mani sporche di farina e impasto sul viso del riccio ridacchiando felice, Harry la guardò ridendo e con una mamo impiastricciò anche il viso della bambina. Complici il padre e la figlia andarono verso Louis con quel sorriso malefico e “Papà Louis, fatti sporcare anche te.” Rise la bambina sporcando anche la faccia di Louis. Si mise a ridere la morettina, tenendosi la pancia con una manina, mentre sporcava anche il grembiulino di impasto, le guance si tingevano di rosso e le lacrime dal troppo ridere scendevano dagli occhi.

Harry prese il viso di Louis fra le mani sporcandolo ancora di più e gli baciò le labbra morbide, mentre come sottofondo c'era la risata della loro bambina. E in quel momento Harry pensò seriamente di essere la persona più fortunata e felice del mondo.

La piccola vestita da streghetta correva da una parte all'altra della casa, Harry e Louis avevano provato a truccarla con dell'ombretto Viola che gli aveva dato Lou, la loro amica a New York, non era venuto un granché; ma la bambina sembrava felicissima, correva da una parte all'altra della casa, i capelli sciolti e mossi che le cadevano sulle spalle, il cappello da streghetta, il vestito nero e viola, gli occhi truccati. Louis le tese la mano mentre Harry portava il vassoio con i Dolci, entrarono in macchina e una volta arrivati all'asilo, la piccola si strinse fra i due genitori, tenendoli entrambi per mano. “Maestra Kate!” Urlò la piccola vedendo la sua maestra alla porta. “Piccola, ma come sei bella vestita da strega.” le sorrise l'insegnate. Harry portò i dolci nella sala dell'asilo e lì incontrò Lou che li salutò calorosamente baciandogli entrambe le guance. “Fammi vedere la bimba.” sorrise lei mentre il riccio faceva un cenno con la testa verso Louis e la bambina che giocavano con dei giochi seduti ad un tavolo.

“Com'è bella.” “Già” rispose sognante Harry osservando le due persone che per lui erano più importanti. “Louis.” Disse la ragazza avvicinandosi a Louis e il riccio la seguì. Fu accolta da uno “Zia Lou!” da parte della bimba che le corse incontro abbracciandola e facendosi prendere in braccio. “Dov'è Lux” Chiese la bambina. “E' a fare la pappa con Tom.” rispose strizzandogli le guance e sistemandogli il trucco. “Anche io voglio fare la pappa.”sussurrò la bambina. Così, mentre Harry e Lou insistevano per portare loro la bambina a prendere da mangiare, la ragazza disse che doveva andare a cercare suo marito e sua figlia e l'avrebbe accompagnata volentieri.

“Mi sembra ieri che siamo venuti a New York.” Disse Louis, seduto su un divanetto dell'asilo mentre guardava i bambini che giocavano ad un gioco tutti insieme. “Mi sembra ieri che l'ho presa in collo per la prima volta, tu avevi paura, ricordi?” Louis annuì e basta alle parole di Harry con lo sguardo perso nel vuoto. “Tu lo rifaresti?” Chiese Louis preoccupato. “Cosa? Lasciare amici e famiglia, trasferirsi qui, sposarmi con te e avere lei?” Louis annuì impercettibilmente. “Tu no?” chiese Harry. “Io rifarei tutto cento volte, aspetterei anche cento anni se sapessi che ci verrà data lei come regalo, avevo paura che tu te ne fossi pentito di avere seguito i miei sogni da pazzo.” Era stato duro l'anno in cui avevano temuto che non gli avrebbero dato nessun bambino, avevano passato mesi duri contro quell'idea che gli veniva in mente di tanto in tanto che se fossero stati una coppia etero non ci avrebbero pensato due volte a affidargli un bambino, ma dopo un anno dalla richiesta era arrivata la lettera che avrebbero avuto una bambina, finalmente avrebbero realizzato il loro sogno, finalmente sarebbero diventati genitori. “Anche io rifarei tutto, è la cosa più bella che mi sia successa dopo di te.” Louis arrossì per il complimento del riccio e gli lasciò un soffice e leggero bacio sulle labbra. Avevano fatto una follia, quella che si fa coi cuori che battono forti, i sogni di due ventenni innamorati, alla scoperta di quell'America che si sogna da bambini, alla ricerca di un amore libero da tutto e da tutti. Avevano rinunciato a tante cose, ma non avevano mai smesso di sperare.

Così “Halloween 2017” scrive Harry sotto la foto del loro album fotografico. Erano una Famiglia, finalmente lo erano.

   
 
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