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Autore: Angel_chan_    31/10/2013    1 recensioni
Arthur è un brillante ragazzo inglese, laureato ad Oxford, che per motivi di lavoro ha deciso di trasferirsi in America. Alfred è un ragazzo svogliato e nulla facente cacciato da Harvard. Cosa succederebbe se questi due ragazzi, così diversi, dovessero dividere un appartamento? Ne vedremo di tutti i colori!
Coppie
[ UsUk, GerIta, Spamano, Franada, Prunghary, JapanTaiwan, DeNor, accenni di UkXSeychelles ]
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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WELCOME!
 
SPECIALE HALLOWEEN
!
 
Arthur seduto comodamente sul divano in soggiorno, leggeva tranquillamente il suo libro,  mentre Alfred gli stava accanto guardando un film dell’orrore.
L’inglese aveva più volte alzato lo sguardo per vedere di che cosa si trattasse,
 
Robaccia Americana
 
Ma per grande fortuna di Arthur quel film non faceva paura, o almeno per lui.
Alfred dal canto suo, stringeva nervosamente il cuscino con su ricamato “THE HERO” terrorizzato,
-Alfred ma perché non cambi film?- chiese Arthur tornando a leggere “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hide”, -P-parli proprio tu che leggi quella roba horror!- balbettò l’americano spaventato, -Questo libro non è horror!- si giustificò Arthur chiudendo il libro.
Alfred sbruffò continuando a vedere il film.
 
Non bastò molto che l’americano si aggrappò all’inglese, dopo aver visto il coprotagonista mentre veniva ucciso brutalmente, -AHHHH!- urlò abbracciando sempre di più Arthur.
-Blody yankee, ma che fai? Staccati subito!- disse Arthur cercando di scrollarselo di dosso.
Niente da fare Alfred aveva troppa paura per lasciarlo andare.
Faceva quasi pena.
Arthur sbruffò.
Alla fine, forse mosso dalla pietà o solo per essere abbracciato, rimase accanto ad Alfred fino alla fine del film.
-E’ finalmente finito!- disse Alfred tirando un sospiro di sollievo.
Non passarono pochi minuti che il telefono iniziò a squillare.
 
-AHHHH E’ LA MORTE!- urlò aggrappandosi nuovamente ad Arthur, -Alfred è solo il telefono!- disse Arthur spazientito, -NOOO, NON RISPONDERE! E’ LA MORTEEE!- urlò ancora aggrappandosi alle spalle dell’inglese, -Alfred… non.. dire… stupidaggini…!- disse Arthur tentando di avvicinarsi al telefono,-Ma quanto cavolo pesi?!- urlò accasciandosi a terra.
-Sono solo robusto!- si giustificò Alfred sbruffando.
 
E’ il momento buono!
 
Con un abile scatto, Arthur riuscì a levarsi di dosso l’americano, raggiungendo finalmente il telefono, -Pron..?-
-Keseseseseseseeeee! Sera amico! Hai l’onore di partecipare alla magnifica festa di Halloween dell’altrettanto magnifico Gilbert!- urlò la voce del tedesco dall’altra parte del telefono,
- Grazie, ma non siamo…- Arthur non riuscì a finire la frase che Alfred si impossessò del telefono, -Party! Dove, dove?!- urlò saltellando allegramente.
 
Halloween.
Arthur ODIAVA quella stupida festa.
Che senso aveva vestirsi da mostro e chiedere dolci? E la cosa peggiore era, che se non regalavi dolci ai bambini che bussavano alla tua porta, ti ripagavano imbrattando la casa! Insomma che cavolo la facevano a fare quella domanda, se poi avevi una sola opzione?
La mente diabolica dei bambini.
Arthur poi non ha mai festeggiato Halloween, lo ha sempre trovato banale, ma Alfred era di tutt’altro avviso.
Dopo aver concluso la chiamata, l’americano si voltò con sguardo beffardo.
Ridacchiava.
Se Arthur aveva imparato qualcosa su Alfred in quegli ultimi mesi, era che se ridacchiava, aveva qualcosa in mente. Qualcosa che sicuramente avrebbe urtato il sistema nervoso di Arthur.
 -Allora.. hai già qualche idea sul costume?- chiese con fare innocente l’americano, -Ah, no! Dimenticalo! Io passo, non ho voglia di festeggiare quest’idiozia!- rispose Arthur tornando a sedersi sul divano, -Ma dai Arthur! Ci divertiremo!- disse Alfred sorridendo, -Quale parte di NO, non hai afferrato? – chiese l’inglese acido, Alfred sbruffò contrariato dirigendosi verso la cucina.
Una lampadina si accese sulla testolina del caro americano.
Certo era rischioso, ma lui era l’eroe!
-Arthur… ti va di fare una sfida?- chiese affacciandosi dalla porta della cucina, -Che specie di sfida?- chiese a sua volta l’inglese guardandolo di sottecchi, -Ah nulla..una sfida.. coff…culinaria- rispose facendo finta di tossire, gli occhi verdi di Arthur iniziarono a brillare.
-Ha! Ha! Preparati ad assaggiare la cucina inglese blody yankee!- urlò l’inglese fiondandosi in cucina.
 
***
 
  Alfred guardò spazientito l’orologio che aveva al polso, -Hai fatto Artie?- chiese appoggiandosi al muro, -Sei stato sleale yankee! Hai vinto solo perché i miei scones…- l’inglese non riuscì a finire la frase che Alfred lo precedette,-Facevano schifo?- disse schietto, -…Stavo per dire “erano bruciati”- rispose Arthur piagnucolando.
-Dai! Esci! Voglio vederti!- piagnucolò Alfed battendo il pugno sulla porta della stanza di Arthur, -No! E’… indecente!- urlò Arthur arrossendo (ovviamente nascosto dietro la porta), -Ma non è vero! Sei perfetto per fare Robin!- urlò Alfred sistemandosi la maschera da batman.
Arthur, perdendo quel briciolo di integrità che gli era rimasto, uscì dalla stanza.
Alfred lo squadrò dalla testa ai piedi, per poi soffermarsi sulle gambe (bianche come mozzarelle) di Arthur, arrossì all’istante.
L’inglese le coprì con il lungo mantello rosso, -Visto? Questo vestito è troppo corto!- urlò paonazzo.
-Hai ragione! Su, va subito a cambiarti!- disse l’americano volgendo lo sguardo altrove, -E non pensare di… Cosa?- chiese Arthur sorpreso, -Ti ho detto che puoi cambiarti!- rispose Alfred più rosso dei pomodori di Antonio.
-Ah, va bene..- disse poi Arthur andandosi a cambiare.
 
***
Alla fine, la festa di Halloween di Gilbert era saltata, il fratello non voleva minimamente una festa in casa propria, visto che Gilbert era andato a vivere con Ludwing dopo che gli avevano sfrattato casa.
Alfred era triste, avrebbe tanto volto andare a quella festa! Alzò lo sguardo verso il soffitto bianco.
-Bianco… come le sue gam-..- pensò arrossendo violentemente. Ah! Doveva smetterla di frequentare Francis! Lui e le sue strane idee sull’amore!
Lui era l’eroe! L’amore poteva aspettare!
 
-Comunque Alfrèd, io credo che tra te ed Arthùr, ci sia un intesa- disse Francis passandosi una mano fra i capelli dorati, -Intesa?- chiese Alfred sorpreso, -Oui! Non vedevo Arthùr così felisce da tanto tempo!- rispose il francese mettendo una mano sulla spalla di Alfred, -Magari si è innamorato!- disse poi sorridendo, Alfred sbruffò, -A si e di chi?- chiese, -Ma di te, mon chère!- rispose maliziosamente Francis.

O forse era proprio dietro l’angolo che lo aspettava.
Chissà…
 
_____Angolo Autrice_______

Buon Halloween!
Ha ha! Sono tornata con questo speciale, e stavolta non pubblico la sera tardi! La cosa più bella è che domani non c’è scuola! Che Nonno Roma sia lodato (?) In ogni caso, questo capitolo DOVEVA far paura, ma ahimè io non sono brava a scrivere queste cose.. sorry guy :/ L’ho fatto diventare sdolcinato! Ahhh ma Alfred-geloso dovevo metterelo <3
Ora vi lascio belli!!
Un beso! E buon Halloween!
  
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