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Autore: JJ Novak Gallagher    31/10/2013    2 recensioni
Dopo la caduta, gli angeli si sono divisi in due schieramenti contrapposti Cas è il leader di uno di questi.
Stanco di questa storia, decide di andare a trovare il suo vecchio amico Dean, il quale nel frattempo è rimasto da solo nel covo dei Letterati perché Sam, dopo aver tentato di chiudere i cancelli dell'Inferno, è stato ricoverato in ospedale.
Il legame tra Cas e Dean si rafforza, e da amicizia diventa amore.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Durante il viaggio di ritorno a Los Angeles, Dean e Castiel si sentivano stranamente sereni e in pace con se stessi come non lo erano da molto tempo, o, probabilmente, come non lo erano mai stati prima di allora. Forse era la presenza delle grazie rinchiuse dentro l'urna che Castiel stringeva al petto come se fosse la cosa più preziosa al mondo (e lo era) a diffondere quella pace nello spazio ristretto dell'auto. Forse era la sensazione che tutto stava per risolversi e finalmente i due amanti avrebbero potuto vivere il loro amore con serenità, anche se il loro stile di vita non poteva definirsi propriamente “sereno” con la caccia ai mostri e tutto il resto. Ma quella era la loro “normalità”, e a loro andava bene così. L'importante era stare insieme. Già, perché Cas avrebbe rinunciato a tornare in Paradiso. Avrebbe aiutato i suoi fratelli a riottenere la loro grazia, ma lui sarebbe rimasto al fianco di Dean da umano, per tutta la vita, e oltre.

Era stato così facile restituire la grazia agli altri angeli. Nel momento in cui Castiel aveva avvicinato l'urna agli angeli che lo avevano sostenuto per tutto quel tempo, automaticamente questi erano stati pervasi dalle loro grazie. Aveva, quindi, lasciato l'urna nelle mani di un angelo che faceva parte dei Castieletors (praticamente il suo “comandante” in seconda) e lo aveva incaricato di trovare gli altri angeli dispersi nell'intero globo e restituir loro la grazia.
''Ma tu.. tu non vieni con noi?'' gli aveva chiesto quell'angelo.
''No. Io sto bene qui.'' Castiel non si sarebbe mai più separato dal suo amato Winchester.
Aveva salutato i suoi sostenitori, augurando loro buona fortuna, e se n'era andato insieme a Dean.

 

Dean era felice. Beh, non aveva molti paragoni da fare dal momento che la sua vita era stata una caccia continua, ma era sicuro che la sensazione che aveva iniziato a provare nel momento in cui si era ricongiunto definitivamente a quello che per lui sarebbe rimasto per sempre il suo angelo era vera felicità. Felicità che non poteva fare altro che aumentare quando avrebbe riabbracciato il suo fratellino Sammy. Già, perché avrebbe trascorso il resto dei suoi giorni insieme alle due persone più importanti della sua vita a fare quello che sapeva fare meglio: combattere il male.

La prima cosa che Dean e Castiel fecero dopo aver risolto il problema relativo agli angeli fu recarsi presso l'ospedale dove si trovava Sam.
Dean era impaziente di vedere suo fratello e dargli la buona notizia, perciò, non appena arrivarono sul posto, si precipitò come un fulmine giù dall'auto, e raggiunse velocemente l'entrata dell'ospedale.
Castiel sembrava, invece, molto nervoso. Esitò un attimo, prima di entrare nell'edificio.
''Dean...'' Si rivolse al Winchester con tono preoccupato.
''Che succede, Cas? Cos'è quella faccia?''
''Beh, ecco... Cosa diremo a Sam?''
''A proposito di....?''
''Secondo te!?'' Castiel era leggermente infastidito dal fatto che Dean non capisse cosa intendesse.
Dean scosse la testa come per invitarlo a continuare.
''Di noi, idiota! Insomma, io e te stiamo praticamente insieme adesso, anche se conoscendoti, non lo ammetterai mai, e non vorrei che si creasse tensione tra te e..''
''Cas! Cas!! Cas!!! Sta zitto.'' Dean interruppe più volte l'ex angelo, poi gli poggiò le mani sulle braccia, stringendogliele. ''A parte il fatto che a Sam non gliene può fregar di meno con chi mi frequento o non mi frequento... Io non rinuncerei mai a te. Qualsiasi cosa cercherà di ostacolare la nostra relazione, la affronteremo, insieme.''
Il volto di Castiel si illuminò con un enorme sorriso.
''Che hai da ridere?'' chiese Dean colto alla sprovvista dalla reazione di Castiel.
''Hai detto 'la nostra relazione'. Quindi ammetti che abbiamo una relazione, tu ed io.'' Cas continuava a sorridere. Dean si sentì in imbarazzo.
''Va bene, va bene, ma adesso finiscila, okay?'' Non potè fare a meno di sorridere a sua volta. ''Adesso andiamo.''

Entrati in ospedale, si avvicinarono ad una scrivania dietro la quale un'infermiera dalla generosa scollatura era impegnata nella lettura di alcune cartelle cliniche.
Dean si ritrovò a fissarle la scollatura.
''Salve.. Jennifer'' esordì, ammiccando e leggendo la targhetta posizionata sul camice della ragazza. ''Mi sa dire dove posso trovare la stanza di Sam Winchester?''
Castiel, infastidito dal comportamento di Dean, lo pizzicò sul braccio. Dean sussultò e si voltò a guardarlo con un sorrisetto beffardo. Cas era palesemente geloso, e lui ne era divertito.
''Certo'' rispose prontamente l'infermiera. ''Lei deve essere Dean. Sa, Sam parla spesso di lei.'' La ragazza lo guardava con l'aria da pesce lesso. Era, ovviamente, attratta dal cacciatore.
''Fantastico!'' esclamò Castiel, scansando Dean. ''Ci dica cortesemente dove si trova, così potrà tornare alle sue mansioni.''
La ragazza si ridestò dalla contemplazione di Dean. ''Um, certo. Quarto piano. Stanza numero 6.''
''Grazie'' esclamarono all'unisono Castiel e Dean prima di allontanarsi e dirigersi verso l'ascensore.

Dean ridacchiava, mentre sul viso di Castiel era dipinta un'espressione serissima.
''Non ci trovo nulla di divertente, Dean.''
''Io sì, invece. E la vuoi sapere una cosa? Sei carino quando sei geloso...''
Dean chiamò l'ascensore.
''Geloso io? Non dire assurdità.'' Castiel iniziò a sentirsi in imbarazzo.
''Sei geloso, sei geloso, sei geloso..'' iniziò a canzonarlo Dean, in modo che solo Castiel riuscisse a sentirlo. Tacque nel momento in cui le porte dell'ascensore si aprirono, e vi entrarono dentro.

Lì dentro si soffocava dal caldo e Dean si sbottonò un po' la camicia, sventolandola per fare aria. Castiel lo guardò con la coda dell'occhio. Dean se ne accorse e sorrise compiaciuto. Poi lo provocò, dicendo: ''Perché non ti sbottoni quella camicia, Cas! Vediamo se fai lo stesso effetto dell'infermiera Jennifer.''
Castiel ebbe la reazione che Dean aveva sperato. Infatti, l'ex angelo si avventò su di lui e lo baciò con violenza, ovunque. Sulle labbra, sul collo, sul petto... Lo guardò poi con negli occhi, il blu dell'oceano incontrava il verde dei prati primaverili. Stavano ansimando entrambi, volevano di più, ma erano arrivati a destinazione troppo presto.
''Dovrei farti ingelosire più spesso..'' Dean si sfiorò il labbro inferiore con il pollice e fece l'occhiolino a Cas.

L'ascensore si aprì.
''Andiamo, Cas?'' Dean porse la mano a Castiel, il quale lo guardò con aria interrogativa. Il cacciatore gli fece cenno di dargli la sua mano, e i due si incamminarono verso la stanza di Sam, mano nella mano.
''Va tutto bene. Andrà tutto bene.'' Così Dean cercò di rincuorare il suo angelo.





 

- FINE -


 

Note dell'autrice:
Beh, ragazzi, come avrete capito, siamo arrivati alla fine. Sono molto felice che alcuni di voi abbiano letto e recensito questa mia prima fanfiction. Spero sia piaciuta anche a coloro che l'hanno solo letta :)
Buon Halloween!! ;) E alla prossima!
Kiss kiss JJ.

 

   
 
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