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Autore: DisneyStar022    01/11/2013    4 recensioni
[Kickin\\\' It - A colpi di karate]
Kim è una ragazza semplice, dolce e un po' troppo sarcastica. Non sa dire di no e aiuta tutti.
Jack è un duro, ma ha un cuore grande per amare, anche se non gli interessa fidanzarsi.
Che cosa succede quando si mettono insieme il duro più arrogante e la regina del sarcasmo?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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KIM POV:
Mai nella mia vita sono stata così confusa per qualcosa.
Situazioni così difficili e confuse non le ho mai avute.
Stupidi fratelli Brewer!
Come faceva Jace a sapere di quella notte?
Escludo che sia il tipo inquietante, perché l'ho intravisto, e non sembrava a che vedere nulla con Jace.
E poi, non c'era nessun altro quella notte, il posto era completamente deserto.
A meno che Jace...

lui...

lui era il ragazzo che mi ha salvata?
Non so perché, ma mi pare assurdo pensare che Jace mi abbia salvato.
"Vuoi dirmi cosa succede in quella testolina?" Sam chiese riportandomi alla realtà.
Ero in auto con Sam, mi stava accompagnando a casa.
Sospirai. "Niente ..."
"Ha che fare con quello che ha detto Jace, vero?" chiese lei, guardandomi per un attimo, per poi tornare a guardare la strada.
I miei occhi si spalancarono e il mio battito cardiaco aumentò. Lo sapeva?
Se sapeva di quella notte, significava che lo sapevano tutti!
Non voglio che lo sappia l'intero mondo!
"D-di che stai parlando?" Chiesi esitante.
"Su di me e il fatto che ero la ex di Jace..." Ha detto e ho potuto sentire il dolore nella sua voce. Sapevo che era una storia finita male.
Anche se ero sollevata dal fatto che Sam non sapesse di quella notte, ero curiosa di sapere cosa è successo tra lei e lui.
"Sì, stavo pensando a questo." Ho mentito.
Sam sospirò. "Lo so, avrei dovuto dirtelo, ma non ho voglia di pensare a lui. Anche se è passato molto tempo, mi fa ancora male." Ha detto con tristezza.
Non mi importava di quanto fossi curiosa, non volevo che Sam stesse male, così ho messo le ho messo una mano sulla spalla. "Sam va tutto bene, se non vuoi parlarmene, non importa! Ma sappi che io ci sarò sempre, se ne vuoi parlare..."
Lei mi guardò e sorrise tristemente. "Lo so, ma..."
Mi strinsi nelle spalle, non sapendo cosa dire o fare.
Poi Sam incominciò a parlare.
"...Ero a una festa con Brody quando ho incontrato Jack ed Eddie. Non conoscevo molte ragazze, così sono rimasta con Brody tutto il tempo. Più tardi in quella notte, avevo bevuto un po' più del solito. Non riuscivo a trovare Brody da nessuna parte, conoscevo pochissime persone, e non ne trovavo nessuna, allora per calmarmi un po' sono uscita fuori dal locale per prendere una boccata d'aria. Ed è lì che ho visto il più bel ragazzo che avessi mai visto nella mia vita. Mi sentivo subito attratta da lui, ma il mio lato sobrio decise di non andare a parlargli e di evitarlo. Camminai verso la mia auto, fino a quando lo stesso ragazzo si avvicinò a me insistendo sul fatto che voleva accompagnarmi a casa. Rifiutai, lui insistette, dicendomi che era rischioso guidare nel mio stato... "
Un piccolo sorriso strisciò sul volto di Sam. "Quello era il giorno in cui ho incontrato il ragazzo più dolce della terra, Jace Brewer. Fu solo più tardi che scoprii che era il fratello di Jack, ma nessuno sembrava importarsi di lui. Jace non andava a scuola, frequentava delle lezione private da casa, ma nonostante questo, da quella notte che ci siamo incontrati lui mi ha continuato ad accompagnare a scuola e a casa mia. Passavo tutti i miei fine settimana con lui. E lui era tutto ciò che una ragazza poteva chiedere da un ragazzo. Mi faceva ridere, passavamo molto tempo assieme, e posso dire con tutta onesta che quelli erano i giorni più belli della mia vita."
"Cosa è cambiato?" Chiesi.
Sam rimase in silenzio e il suo piccolo sorriso scomparve. "Mi sono innamorata. Raccontare a Jace di essermi innamorata di lui è stato lo sbaglio più grande della mia vita, perché dopo di questo se ne è andato. L'ho perso. Jace è cambiato. Lo sentivo distante. Non ci siamo visti per settimane, e quando ci incontravamo non avevamo molto da dirci. Lui non era più il mio Jace. E poi, mi ha lasciato sola. Non so dove fosse andato, ma era introvabile. Jack non lo sapeva. L'ho sempre aspettato, ma non è più tornato. E dal vederlo tutti i giorni si trasformò, a vederlo per poche ore a settimana, ad aspettare mesi per vederlo, e alla fine se ne è persa ogni traccia... "
Sam si fermò davanti al semaforo rosso e sospirò. "Ed ora è tornato."
Molto strano, non avrei mai detto che Sam potesse essere la ex di Jace. In un certo senso, Sam non sembra una di quelle ragazze col cuore spezzato e una storia triste. Era sempre così felice e piena di vita, non l'avrei mai detto.
Comunque da quello che ha detto Sam, Jace non sembrava quello cattivo.
Riuscii a guardarla negli occhi. Sembrava avesse ancora un debole per Jace. E che l'amore per lui non era ancora completamente sbiadito. Non credo che lo sarà mai.
"Dove stiamo andando adesso?" Chiesi per uscire dal discorso.
"A casa tua?!" Mi guardò confusa.
"No."
Sam mi guardò in modo strano.
"Andiamo in gelateria!" Proposi urlando come un bambino di quattro anni.
Sam rise e puntò gli occhi al cielo...


...
Ottimo, semplicemente fantastico! Tornare a casa a piedi in un giorno così caldo...
Ero in gelateria con Sam, quando le arrivò una chiamata da sua madre, aveva forato una gomma ed era scappata da lei per aiutarla.

Beh, ora non ho nessuno che mi accompagni a casa.
Ho provato a chiamare Eddie e Jack, ma nessuno di quei due troglodita mi aveva risposto.
Avrei voluto chiamare mia madre, ma ehi, non so più che fine abbia fatto.
Perchè deve ancora tornare? Quei due, belli, che si divertono mentre la loro figlia fra un po' sviene sull'asfalto a 400° centigradi!
Praticamente, i miei meravigliosi amici mi hanno dato buca e dei miei genitori non ho notizie.
Sono. Incazzata.
Questo caldo mi fa diventare psicopatica.
Attraversai il mercatino del centro che c'era quel giorno e mi sedetti su una panchina.
Mi facevano male le gambe, stavo letteralmente sudando come un maiale e-
"Ti serve un passaggio?"
Le quattro parole più belle del dizionario.
Dio benedici la persona che mi ha pronunciato questa frase.
Mi voltai per vedere chi fosse questa persona straordinaria, riconobbi degli occhi color cioccolato molto famigliari...
Jace Brewer.
"Tu!" Sospirai. Davvero Dio? Davvero?
"Io." Sorrise "Allora, ti serve un passaggio?"
Scossi la testa. "No." Non conoscevo bene questo ragazzo. So solo che è il fratello di Jack e l' ex di Sam... ma ora dovrei sapere anche, che è quello che mi ha salvata.
"Aspetta! Non dire niente!" Lo fermai mentre stava per aprire bocca.
Mi guardò con aria interrogativa.
"Ti volevo dire grazie." Ho detto.
"Grazie per cosa?" Sembrava confuso.
Stupido!
"Per avermi salvata."
Ora sembrava più confuso di prima.
"Non ti seguo..." Disse incerto.
Sospirai. "Per avermi salvato quella notte, idiota!"
E infine uno sguardo confuso tornò nei suoi occhi.
Questi fratelli Brewer...
Lui incrociò le braccia e sorrise. "Cosa ti fa pensare che sia il ragazzo che ti ha salvata, e non quello che ha cercato di approfittarsene? "
Il mio cuore rallentò all'accenno del ragazzo raccapricciante e alle sue intenzioni, ma cercai di non pensarci.
"Purtroppo per te, ma io ho visto la sua faccia e non assomigliava minimamente a te. Anzi direi che era tutto il tuo contrario."
Jace ridacchiò scuotendo la testa.
Sorrisi, e presi un respiro profondo. "Però, sinceramente grazie. Te lo devo."
Jace aprì la bocca, ma la richiuse, si leccò il labbro, riflettendo se parlare o no.
"Beh... sputa il rospo!" Ho detto impaziente.
"No sono quello che ti ha salvata."
"Eh?"
"Non sono stato io..."
Lo guardai confusissima "Cosa?"
"Jack ti ha salvata."
I miei occhi si spalancarono. Jack?
"...Era da un po' che uscivo con questa ragazza. Mi piaceva davvero. Dato che era speciale, ho pensato di iniziare dalle basi con lei. Prima sono diventato un suo buon amico e poi dopo qualche mese, dato che le cose andavano bene... beh le ho chiesto un appuntamento. Quella sera avrei dovuto avere quel fantomatico appuntamento. Mi ero preparato e tutto, e stavo andando verso casa sua, quando la vidi parlare davanti alla porta di casa con un ragazzo. Quei due sembravano molto in sintonia ecco, fammela raccontare così. In quel momento il mio cuore si spezzò letteralmente. Mi sentivo tradito e incazzato. Non c'ho visto più, accecato dalla rabbia. Andai in giro per le strade di quel quartiere buio e vuoto, probabilmente avevo bevuto un po'... vidi la prima ragazza, che poi saresti tu...e ho cercato di approfittarne. Semplicemente avevo voglia di far soffrire a caso un altra persona, almeno quanto stessi soffrendo io in quel momento. Poi è arrivato Jack, la lotta... la fine tanto la conosci... allora, la storia risponde alle tue domande? " Jace finì cercando di essere fiero di sé stesso.
In primo momento, la storia raccontata da Jace era difficile da mandar giù, ma alla fine cercai di arrivarci.
Jack era quello che mi aveva salvata! E' lui il mio principe azzurro.
Pensai alla lotta tra Jack e Jace.
Quindi Jack si è fatto male... per colpa mia?
Una lampadina si accese nel cervello.
"La cicatrice sulla pancia...!" Guardai Jace scioccata.
Lui annuì. "Sì, visto quel coglione che si è fatto per te?!"
Deglutii.
Mi sono sempre chiesta come abbia fatto a procurarsi quella cicatrice, e solo ora scopro che è colpa mia.
Presi un respiro profondo. "Va bene....grazie per aver detto la verità, avresti potuto prenderti il merito, ma non l'hai fatto."
Jace si strinse nelle spalle. "Ehi, non sono così male dopotutto."
"Mh, più o meno, ma per me rimani un cretino!” Ho detto scherzosamente.
"Ehi, aspetta, mi hai chiamato cretino?" Ha chiesto, divertito.
"Sì e non farmi usare altre parole, siamo in un luogo pubblico" Ho detto fissandolo. Jace aveva lo sguardo un po' intimidatorio , ma in fondo l'ho trovato molto simile a Jack, e anche da quello che mi aveva detto Sam, non sembrava così spaventoso.
Solo una cosa ora non mi tornava, perchè Jace ama citare una certa lei, e perchè Jack si sente così male nel sentirla nominare.
Questo mi ricorda...
"Hey! Perché sei gentile con me e non con tuo fratello?" Le parole uscirono dalla mia bocca senza riflettere.
Jace distolse lo sguardo e sospirò. "Jack ti ha mai detto qualcosa circa sul nostro passato?"
"No...?" Ho detto confusa.
"Beh, io e Jack abbiamo una situazione complicata, è tutto quello che posso dirti, per ora."
"E per quanto riguarda la tua 'ex-fidanzata'?"
Jace si irrigidì all'accenno di Sam.
"Quale?" Ha chiesto sorridendo.
"Oh, quindi stai dicendo che ne hai avute tante?"
Si strinse nelle spalle "Troppe da contare."
Non ci credo.
"Beh, io sto parlando della migliore che tu abbia mai avuto, Sam."
Serrò la mascella, non era arrabbiato, semplicemente sembrava non volerne parlare.
"Perché l'hai fatto Jace?" Chiesi. "Sam non ha fatto nulla di male, si stava innamorando, sei tu il mostro orribile che l'ha lasciata tutta sola! Perchè l'avresti fatto?"
Ho visto i suoi occhi annebbiati di ricordi, rimase in silenzio.
"Non..." Disse, poi mi guardò.
"Non lo sai? Scusa fai le a caso?" Chiesi.
"No... senti Kim, è una storia complicata. Ora va a ringraziare il tuo ragazzo per averti salvato."
"Ragazzo? Jack non è il mio ragazzo!"
"Lo so, lo so." Disse. "Ma penso di conoscere abbastanza mio fratello. " Mi fece un occhiolino.
Arrossii un po'. "Idiota."
"Aw, sbaglio o Kimmy sta arrossendo?" Mi prese in giro.
Wow, questi fratelli Brewer sono davvero simili!
Mi fulminò con lo sguardo e ridacchiò. "Bye-Bye futura cognata, mi aspetto dei nipotini!" Disse e scappò via prima che potessi dire qualcosa.
Sorrisi. Chi si aspettava che Jace fosse così simpatico?!


...
Entrai nel cortile di Eddie, ho subito intravisto Jack.
A petto nudo, che lavorava alla sua moto.
Lo fissai per qualche istante, pensavo a quanto avevo bisogno di questo ragazzo nella mia vita. E' divertente. Alla fine avevo bisogno di lui ancor prima di conoscerlo. Se non fosse venuto quella notte, non so cosa sarebbe successo.
Dal primo giorno in cui ho incontrato Jack, qualcosa in lui mi aveva intrigato. Qualcosa in lui mi diceva che era diverso.
Visto che era senza maglietta, riuscì a vedere la sua cicatrice.
Dimenticai tutto e corsi verso di lui. Senza alcun preavviso, lo afferrai e lo abbracciai, quasi facendolo cadere.
"Woah!" La sua mano andò intorno alla mia vita per bilanciarsi, ma io ho continuato a stringerlo forte.
"Kim?" Ho sentito Jack parlarmi a bassa voce, non ho risposto, ho continuato ad abbracciarlo come se la mia vita dipendesse da questo.

Ed era vero.
Lui mi abbracciò, senza dire una parola.
Dopo un po' ho fatto mezzo passo indietro, continuando a stare vicino a lui. Lo guardai negli occhi.
"Grazie."
Sembrava confuso. "Per cosa?"
Ci risiamo...
Sorrisi. "Per avermi salvato quella notte."
"Chi te l'ha detto?"
"Jace."
C'era un po' di durezza nei suoi occhi. "Hai parlato con lui?"
Annuii.
Prima che potesse dire altro, gli misi un dito sul ventre, mentre tracciavo la cicatrice.
"Mi dispiace." Deglutii.
"Oh, tranquilla. Va tutto bene! Se devo dirti la verità mi piace, mi fa sentire più virile." Disse sorridendo con orgoglio.
Risi.
"Grazie Jack." Ho detto sul serio. Dovevo tutto a questo ragazzo.
Sorrise dolcemente. "Nessun problema, Bob il costruttore."
Mi misi a ridere, ricordando ciò che gli dissi quella notte.
"Oh certamente, signor cavaliere dall'armatura brillante."
Lui sorrise. "Lo so. Sono fantastico."
Lo guardai male.
"Ehi Kim, sei tutta sporca d'olio." Mi disse, guardai verso la mia maglia. C'era una piccola macchia d'olio, devo essermi sporcata mentre abbracciavo Jack, lui stava lavorando alla moto ed era un po' sporco d'olio.
"Di che stai parlando Jack?"
Proprio in quel momento sentii qualcosa di appiccicoso e bagnato sui miei capelli che mi gocciolava sul viso. Mi tolsi i capelli bagnati da davanti alla faccia.
"Ma che cazzo?" Alzai lo sguardo e vidi Jack sorridere con una bottiglia di olio per motori in mano. "Sei così... morto!" Ho urlato, dimenticandomi del principe azzurro.


Fine del capitolo.

  
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