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Autore: cucciola1cucciola2    02/11/2013    2 recensioni
Questa è una storia completamente inventata su Raf e Sulfus.
Una bambina proveniente dal futuro si presenta alla loro scuola e chiede aiuto a Raf e a Sulfus dicendo che loro sono i suoi genitori. Una voce che parlerà loro in sogno li convincerà a tenere questa bambina finchè il loro amore non sarà abbastanza forte da poterla aiutare... Salveranno i suoi genitori scoprendo che oltre a lei avranno altri due bambini...
Se volete saperne di più non vi resta altro che dare un occhiata, se vi va mettete la vostra opinione ma siate clementi perchè questa è la prima storia che faccio...
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                 Un mistero da svelare...

Capitolo 79:


Angolo Autore:
Ciao a tutti;)
Vi ricordate che nello scorso capitolo (che ho postato 500 anni luce fa) avevo scritto che ne avrei postati 2? bene, era quello che volevo fare ma sono riuscita a postarne solo uno perchè poi il computer si è spento. Fortunatamente nulla è andato perso perchè se così fosse stato, il file di questa storia sarebbe scomparso. Comunque, questo è il capitolo numero 79, già così tanti sono!! :') Non so ancora quando mi fermerò, quindi ditemi se questa storia vi piace oppure se devo finirla qui perchè se mi dite che devo finirla, io faccio un epilogo e chiudo la storia. Dipende da voi, se volete ancora leggere oppure no.. a voi la scelta quindi e buona lettura del nuovo capitolo;)
Cucciola
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Dopo che i tre bambini ebbero conosciuto il loro nuovo compagno di vita, tutti andarono a mangiare in mensa, in memoria dei vecchi tempi.

Scelsero un tavolo abbastanza grande su cui poter comodamente stare tutti insieme e, dopo aver preso da mangiare, presero posto. Melody, Thomas e Jeremy sedevano vicini e non staccavano gli occhi un solo secondo dai loro nuovi amici che, coccolati dalle amorevoli cure dei nuovi padroncini, non volevano saperne di farli smettere.

Melody aveva scelto Lexi come nome da dare alla sua pantera poichè in una delle storie che il nonno le aveva raccontato, vi era scritto di una ragazza cresciuta in mezzo ad un branco di pantere, allavata da una di loro che aveva solo una cucciola di nome Lexi. La bambina e Lexi si comportavano come sorelle ed erano inseparabili tanto che quando succedeva qualcosa alla bambina lo sentiva anche Lexi e viceversa. Erano inseparabili e tali rimasero fino alla morte.

Thomas invece aveva chiamato la sua pantera Jake, come l'avventuriero di una delle poche storie raccontate dal nonno che gli erano piaciute.

Jeremy, che amava i giocattoli di ogni tipo, diede al suo lupo il nome Rex, come il suo dinosauro di peluches che non lo abbandonava la notte. Adesso ci sarebbe stato il lupacchiotto a difenderlo dai brutti sogni ma non voleva che il suo peluches venisse dimenticato del tutto e così assegnò al cucciolo quel nome.

"Professore, ora che i piccoli hanno i loro animaletti, quanto tempo ci vorrà perchè imparino ad usare i loro poteri?" chiese Raf al professore

"Non vorremo che per un qualche caso uno di loro incendi la casa" disse Sulfus

"Non preoccupatevi, solitamente qualche ora prima che i bambini scoprano i loro poteri, il ciondolo si dovrebbe illuminare e così anche quelli della mamma e del papà" disse la professoressa.

"Bene, allora grazie professore per tutto questo, noi andremmo dai miei genitori se non c'è alcun problema.." disse Raf

"Certo, andate pure.." rispose il professore.

Così, la famigliola al completo si smaterializzò ad AngyTown dove nel frattempo Angelie e Malachia avevano ripreso in possesso la loro villa dove avevano abitato un tempo...

"Mamma, papà!" disse Raf correndo loro incontro mentre Sulfus si avvicinava con i tre piccoli al seguito che svolazzavano vicino a lui.

I genitori abbracciarono la ragazza, felici di poterla rivedere dopo tanti anni in cui non avevano potuto.. li fecero entrare in casa dove Angelie con un battito di mani riportò la casa al suo antico spelndore.

"è qui dove vi abbiamo cresciuto, Raf.. Tu e tua sorella siete state la cosa più bella che ci potesse capitare, ma purtroppo qualcuno non voleva la nostra felicità; nei primi anni abbiamo abitato qui, ad AngyTown, poi però abbiamo preso una casa in campagna ed è stato lì che è successo l'incendio.." disse Malachia mentre tutti si accomadavano su un divano bianco di pelle. I bambini invece stavano giocherellando con i loro animaletti.

"Io so che cosa è successo a me ma non so che cosa è successo a voi.." disse Raf mentre delle lacrime si affacciavano ai suoi occhi. Sulfus le accarezzò piano i capelli come a volerla calmare e lei tornò un pochino più tranquilla.

"Beh, quel pomeriggio di Settembre c'era in programma, come ogni anno, l'ultima cavalcata con gli unicorni e noi possedevamo degli ottimi esemplari. Tua madre vi preparò per bene, dato che faceva un po' freddo e tu non stavi nella pelle di cavalcare ancora una volta il tuo unicorno, così sei andata nella stalla. Subito dopo è entrato dalla finestra ciò che all'apparenza sembrava un pallino colorato ma io e tua madre capimmo subito che cos'era: quel pallino non era altro che una bombamovificata con la magia nera; avrebbe provocato un incendio che non si sarebbe mai spento con l'acqua ma solo con il tempo in modo che coloro che si trovassero all'interno della casa non potessero sopravvivere. Noi eravamo dentro casa, ma tu no.. per questo ti ho detto di scappare via, anche se sapevo che non ti avrei più rivista. Tutto ciò che rimaneva da fare era aspettare la fine..

Tua madre applicò un incantesimo ad una foto tua e di tua sorella in modo che avessi un ricordo di noi e poi, tentando l'ultima possibilità di sopravvivere, cercò di smaterializzare tua sorella in un posto sicuro, lontano dagli altri e ci riuscì." disse il padre mentre Raf e Sulfus ascoltavano attenti.

"Subito dopo le fiamme e il fumo ci fecero perdere conoscenza, tutto ciò che riuscì a sentire furono le urla di un ragazzo che chiamava tua sorella disperatamente, poi il buio. Non so dopo quanto tempo, mi svegliai trovando tuo padre in fin di vita accanto a me.. cercai di curarlo ma non avevo a disposizione molta energia curativa così lo aiutai come meglio potevo.. Eravamo in una cella e solo dopo me ne accorsi, dopo un po' di tempo comparve anche un'altra ragazza, Demetra e anche lei non era in ottime condizioni... So che sono passati molti anni da quando siamo apparsi in quella cella e i miei poteri sono sempre riusciti a creare qualcosa da mangiare che tenesse in vita me, tuo padre e quella ragazza.." disse la madre

"Ma quindi non avete mai saputo chi è stato a rinchiudervi nelle segrete della scuola?" chiese Sulfus

"Purtroppo no, siamo apparsi lì praticamente e anche quando abbiamo trovato Demetra non avevamo visto chi l'aveva portata lì.." disse il padre

"Beh, ciò che importa è che adesso siete qui, insieme a me e non mi lascerete più" disse Raf abbracciando i suoi genitori

Intanto alla Golden..

"Allora, il tuo appuntamento con Gas?" chiese Dolce curiosa a Miki

"Mi viene a prendere alle 7.00 in mensa per poi andare in un ristorante " disse Miki con gli occhi sognanti

"Sai, non avrei mai detto che Gas è così dolce e romantico" disse Dolce

"Ma non dovresti prepararti?" chiese Uriè "sono già le 6.35.." aggiunse posando lo sguardo sull'orologio alla parete

"Oddio!!! è tardissimo e non nemmeno che cosa mettermi! Tutto quello che ho è sportivo e vorrei essere un po' elegante questa sera, dopotutto è un mese che siamo fidanzati" disse Mki con le mani nei capelli

"Non c'è alcun problema.. vai a farti una doccia, al resto pensiamo noi!" disse Uriè e Miki sparì nel bagno

"Che hai intenzione di fare? I negozi sono tutti chiusi a quest'ora e non abbiamo un vestito per lei!" disse Dolce

"Dolce, abbiamo la magia, se abbiamo la magia potremo confezionare un abito per lei!" disse Uriè

"Come Cenerentola?" chiese Dolce con aria sognante

"Esattamente, quindi io penserò al vestito e alle scarpe, tu pensa ai capelli e al trucco.." disse Uriè

Uriè aveva già immaginato un vestito perfetto per l'occasione, un vestito lungo fino sopra al ginocchio, senza spalline e con una scollatura a cuore; di colore verde acqua molto tenue, aveva il busto pieno di perline che diventavano sempre meno partendo dal busto fino alle pieghe soffici e al bordo. Le scarpe erano delle ballerine dello stesso colore del vestito con dei brillantini sulla punta come sul vestito.

Miki uscì dalla doccia e le amiche l'aiutarono a vestirsi, le fecero indossare l'abito e poi Dolce la ece sedere davanti allo specchio per acconciarle i capelli.

Con un battito d'ali i suoi capelli divennero lunghi e mossi fino a metà schiena; catturò i due ciuffi laterali che le incorniciavano il viso e li raccolse dietro fermandoli con una forcina blu che si confondeva con il colore dei suoi capelli, poi la truccò per bene e la lasciò osservarsi allo specchio.

Era semplice ma bellissima. Le fecero indossare le scarpe e le diedero la borsa coordinata.

Ecco fatto: pronta per la magica serata.

Esattamente in quel momento, Gas mandò un messaggio a Miki dicendole che l'avrebbe aspettata all'ingresso della scuola.

"Grazie, grazie, grazie! Non so come avrei fatto senza di voi amiche mie!" disse Miki abbracciando Uriè e Dolce

"Ah, non preoccuparti, in fondo le amiche servono a questo no?" chiese Uriè con un sorriso quando l'abbraccio si fu sciolto.

"E poi, se non ci fossimo state noi, ti saresti presentata in tuta da ginnastica. Mi auguro solo che Gas sia abbastanza elegante per te" disse Dolce

"Penso di si Dolce, penso di si." disse Miki e dopo aver ringraziato ancora una volta le sue amiche, uscì dalla camera diretta all'ingresso della scuola per una magica serata in compagnia dell'amore della sua vita.

 

Tempo prima, nella stanza di Gas..

Gas aveva appena chiesto a Miki se voleva venire a cena con lui e lei aveva accettato. In quel momento piombarono nella stanza Cabiria e Kabalè.

"Ehi, cos'è non si bussa più? O bussavate solo perchè c'era Sulfus una volta?" chiese Gas

"Gas, Gas, Gas.. Non capisci proprio è??" chiese Kabiria

"Bussare è una buona maniera e fa parte del Galateo, un insieme di regole..." aggiunse Cabiria

".. e se non te ne sei accorto, noi siamo devil e i devil non rispettano le regole, Gas" concluse Kabalè

"Ok, ok.. mi potete dire almeno perchè siete qui?"chiese allora Gas

"Per vedere se combini qualcosa di decente oppure dobbiamo aiutarti" disse con fare innocente Kabalè osservandosi le unghie indifferente.

"Quello che voleva dire è: ti serve una mano con Miki?" disse Cabiria guardando male Kabalè..

"Beh, in effetti vorrei fare qualcosa di diverso dal solito, dopotutto oggi è un mese che siamo fidanzati e vorrei che fosse una cosa speciale, ma non so come fare.." disse Gas afflitto

"Non preoccuparti, ci pensiamo noi.. Kabalè, dai una manocon i vestiti mentre io vado da Sulfus un attimo, hai già pensato al ristorante?" chiese Cabiria

"In realtà no.. però pensavo di andare in un ristorante e poi in riva al mare, a lei piace tantissimo.." disse Gas

"Ok, non preoccuparti, io vado da Sulfus un attimo e torno subito.." disse Cabiria sparendo nel nulla

 

Raf e Sulfus nel frattempo erano rimasti a chiacchierare con la madre e il padre di Raf per poi tornare a casa alle cinque e mezza del pomeriggio.

Dopo aver fatto un bel bagno ai bambini, loro si erano addormentati e i genitori ne avevano approfittato per starsene un po' per conto loro.

Rafe era in cucina e stava preparando la cena quando Sulfus, con solo un paio di jeans scuri addosso, le posò le mani sui finchi baciandole piano il collo.

Raf sospirò di piacere, poggiando i piatti che aveva in mano sul tavolo. Sulfus invece continuava a laciarle baci dal collo alla scapola mentre con le mani le accarezzava i fianchi.

Era tempo che non stavano da soli senza che qualcuno o qualcosa li interrompesse.

Raf si voltò verso il suo devil e cominciarono a baciarsi con foga e passione mentre le loro lingue giocavano e danzavano velocemente come se volessero sempre di più. Instancabili.

Nonostante le loro lingue sembravano serpenti guizzanti, Sulfus con estrema dolcezza le levò la maglia lasciandola in reggiseno, mentre lei gli accarezzava spalle e capelli per poi levargli la maglia.

Continuarono a baciarsi appoggiadosi al muro della cucina per non cadere dalla passione che scorreva nelle loro vene. In quel momento, quando stavnano per spogliarsi del tutto, qualcuno bussò alla porta.

Raf si allontanò senza fiato da Sulfus, guardandolo con occhi ricolmi di desiderio. Sulfus sbuffò infastidito. Chi avrà mai avuto il coraggio di disturbarlo mentre faceva l'amore con la sua ragazza?

Recuperò la maglia dal pavimento ed andò ad aprire la porta mentre Raf si rivestiva velocemente.

Aprì la porta incazzato nero ma si ritrovò davanti Cabiria, così dovette cercare di contenere la rabbia.

"Sulfus, scusami se ti ho interrotto ma è una cosa importante che riguarda Gas" disse Cabiria.

"Entra" disse semplicemente Sulfus accompagnandola in salotto.

"Sulfus, chi era?" chiese Raf dalla cucina entrando in salotto. Quando vide Cabiria sorrise

"Scusami Raf se sono venuta con così pco preavviso ma dovevo parlare con Sulfus per una faccenda che riguarda Gas e così sono venuta fino a qui." disse Cabiria

"Non preoccuparti, io e Sulfus continueremo dopo.. " disse Raf sorridendo maliziosamente a Sulfus.

Sulfus annuì compiaciuto e rivolse la sua attenzione a Cabiria.

"Allora, la faccenda è questa: Gas vuole organizzare qualcosa di romantico per Miki ma non sa da dove cominciare e così voleva chiederti se avessi qualche idea al riguardo. Non è potuto venire perchè Kabalè sta cercando qualcosa da vestire che sia appropriato." disse Cabiria

"Il nostro amico è in fase di conquista è? Allora.. visto che a entrambi piace mangiare e Gas non è ceto uno da così troppo eleganti, potrebbe portarla da Julia. È una trattoria nè troppo semplice ma neanche troppo elegante, si mangia molto bene e sul retro c'è un giardino fantastico." disse Sulfus. Quando si trattava di ristoranti o cose romantiche lui sapeva certamente cosa consigliare. Dopotutto aveva fatto la bella vita per tanti anni e sapeva più di qualunque altro cosa fare per conquistare una donna.

"Grazie Sulfus, sei sempre il migliore come tanto tempo fa." disse Cabiria abbracciandolo

"Cabiria, i devil non dicono mai grazie ma comunque, prego non c'è di che" disse Sulfus con un sorriso, sempre il solito devil di un tempo.

Cabiria sorrise e sparì per andare a scuola. Sulfus si voltò verso Raf alzandosi in piedi.

"Allora, dove eravamo rimasti?" chiese Sulfus prendendola per i fianchi e avvicinandola a se per poi baciarla con passione. Raf avvolse il collo del suo devil con le braccia iniziando a giocherellare con i capelli neri di Sulfus mentre schiudeva le labbra per permettergli di approfondire il bacio. Le loro lingue cominciarono a rincorrersi e le loro labbra si plasmavano come se non ricevessero abbastanza. I due sempiterni si staccarono per qualche secondo, col fiato corto e gli occhi colmi di desiderio. Sulfus appoggiò la sua fronte a quella di Raf facendo grossi respiri nel tentativo di riprendere il controllo di se stesso.

"Andiamo in camera" disse Sulfus ancora col fiatone cercando però di imporre esclusivamente a se stesso di non farla sua prima di essere arrivato nella sua stanza.

I due ricominciarono a baciarsi se possibile con più passione di prima e Raf con un incantesimo non verbale e veloce, li fece teletrasportare nella loro stanza. La passione era così forte da non far sentire nulla a Sulfus che, quando si accorse di essere già in camera, si chiese come e quando avesse avuto il tempo e la forza di staccarsi da quelle labbra così morbide per arrivare fino in camera.

"Ti ci ho portato io.." disse Raf staccandosi per un solo secondo da lui. Sulfus sorrise malizioso notanto quanta voglia aveva la ragazza di fare l'amore con lui e non potè pansare che di accontentarla. Si staccò dalle sue labbra e cominciò a baciarle famelico il collo, arrivando fino alla clavicola e poi ritornando all'orecchio mentre Raf gli accarezzava i capelli gemendo e sospirando il suo nome.

Il devil, sorridendo compiaciuto la fece stendere sul letto levandosi la maglia mentre lei faceva la stessa cosa. Ripresero a bacirsi mentre, Sulfus cercava di togliere i jeans dal corpo della sua fantastica ragazza. Raf lo aiutò e pochi attimi dopo si ritrovarono lui in soli boxer e lei con reggiseno e slip. Sulfus scese dalla sua bocca, baciando il mento, poi il collo e giù fino alla clavicola, poi la spalla aiutandosi con le labbra a far scendere la spallina del reggiseno che staccò con una veloce torsione del polso mentre le accarezzava la schiena.

Pochi secondi dopo anche gli ultimi indumenti dei due erano sparsi per la stanza e Sulfus entrò il lei con urgenza di farla finalmente sua. Entrambi gemettero quando Sulfus entrò in Raf, finalmente completi. Le spinte da lente si fecero mano a mano più serrate finchè entrambi non vennero insieme gemendo il nome l'uno dell'altra. Sulfus le baciò dolcemente le labbra prima di sdraiarsi al suo fianco regolarizzando di un poco il battito accelerato del suo cuore.

Raf si appoggiò al suo petto mentre Sulfus posava il lenzuolo azzurro e blu sui loro corpi.

"Non sai da quanto tempo avevevo voglia di te, amore mio" disse Sulfus accarezzandole dolcemente i capelli

"Anche per me era la stessa cosa, Sulfus ma con tutti gli imprevisti che ci sono stati, non abbiamo potuto fare altro che aspettare un momento solo per noi." disse Raf alzandosi di un poco per baciarlo dolcemente e poi ritornare sul suo petto.

  
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