Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: galaxy infinity    02/11/2013    1 recensioni
Dalla storia
"ora ci sono io con te"
"io non ho bisogno di te"
"invece io credo di si."
"sto bene anche da sola, sono sempre stata da sola"
"ora non più"
PERSONAGGI FAMOSI NELLA STORIA: MILEY CYRUS, DEMI LOVATO, ONE DIRECTION.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 7

 

 

 

-Allora, ci vediamo oggi dopo scuola?-

-Si, va bene- dissi con un grande sorriso

-A dopo allora, buona fortuna per le cheerleader- disse il ragazzo dalla voce roca

-Grazie, ciao- dissi io ironicamente

 

Mi diressi verso la palestra, dove mi attendevano i provini da cheerleader. Ma come mi era venuto in mente di accettare? Non potevo tirarmi indietro l'avevo promesso a Miley. Entrai nei camerini e misi la tuta che mi aveva prestato Miley. Quando uscii dai camerini tutte le ragazze che erano in fila per i provini rimasero sbalordite, alcune avevano gli occhi sbarrati, altre parlavano e ridevano nervosamente tra loro alla mia vista.

Sbuffai e mi misi in fila.

Dopo una ventina di minuti fu il mio turno, Miley mi guardava sorridendo, tutte le altre bisbigliavano tra loro ed alcune pensavano che non sapevo da dove cominciare.

Quello che non sanno è che dalle elementari alle medie ho fatto ginnastica artistica, ero una delle ginnaste più brave del mio corso. Iniziai.

Dopo circa cin que minuti, finii. Miley si alzò in piedi a battere le mani, così fecere anche gli altri membri della 'commissione', mentre tutte le ragazze rimasero a bocca aperta. Mi andai a sedere sulle gradinate. Ora dovrebbero scegliere i nomi delle cinque ragazze.

 

-Okay ragazze, annuncio subito i cinque nomi- disse in modo solenne Miley dirigendosi al centro della palestra- se sentite chiamare il vostro nome, venite qui vicino a me- concluse.

 

Tutte le ragazze iniziavano ad essere nervose per l'esito, mentre, io ed un'altra ragazza che inizialmente non avevo notato, usavamo il telefono.

 

-Selena Gomez-

-Maria Chrosser-

-Lucy Holey-

 

Le tre ragazze andarono verso il centro, strinsero la mano a Miley e andarono a prendere la loro divisa.

 

-Demi Lovato-

 

La ragazza vicino a me, molto tranquillamente si alzò ed andò a dare la mano a Miley e a prendere la sua divisa. Era molto tranquilla, ma i suoi modi di fare mi ricordavano qualcuno, ma non so chi.

 

-E l'ultima ragazza ad entrare nella squadra è- pausa.-Karole Katarina-

 

Scesi gli scalini e mi diressi verso il centro con una tale tranquillità, anzi sorrisi anche quando presi la divisa, notando lo stupore delle altre quindici ragazze sulle gradinate.

 

Uscii da scuola, in fretta. Mi incamminai verso il parco e accesi una sigaretta. Entrai nel parco con ancora la sigaretta in bocca e cercai con lo sguardo il ragazzo riccio con cui mi ero data 'appuntamento'.

 

-Bu!- disse una voce roca alle mie spalle coprendomi gli occhi- Indovina chi sono- continuò

-Haha, Harry.- dissi, levando le sue mani dai miei occhi, aveva delle mani grandi e calde. Mi vennero dei brividi dietro la schiena toccandole.

 

-Allora come sono andati i provini?- disse lui sedendosi su di una panchina

-Bene, l'ho superata- dissi non dando molto peso alla cosa

-Wow, ma è fantastico, farai il tifo per me durante le partite allora.- disse in tono solenne

-Fai parte della squadra della scuola?- dissi sorpresa

-Si, e sono anche molto bravo-

-E modesto-

 

Ridemmo.

Era la prima volta dopo tanto che ridevo di gusto. Con un ragazzo almeno. Che mi sentivo al sicuro, con un ragazzo. Che avevo fiducia di un ragazzo. Dopo, Mark.

 

-Guarda, guarda chi c'è.- disse una voce alle mie spalle- la puttanella.- una voce troppo familiare.

-Oh, ciao Leila- dissi nemmeno girandomi, ma continuando a guardare negli occhi Harry, che era stupito.

-Che hai? Hai paura di girarti verso di me?- disse ridendo- Non riusciresti a sopportare il mio sguardo, vero puttanella?-

 

Strinsi i pugni e mi alzai, mi girai verso di lei e sputai.

 

-Ecco perchè Mark ha preferito me a te- rise- sei un maschiaccio.-

 

Sbam.

“I ragazzi scappano da te perchè sei troppo aggressiva”

“Sei troppo maschile”

“Sii più femminile, senno nessun ragazzo si accorgerà di te, se non perchè fai risse”

“Hahaha la puttanella che picchia un ragazzo, non si vergogna?”

“Nessuno ti amerà mai per il tuo comportamento.”

Mi rivenne in mente tutto. Tutto quello che mi era stato detto. Da lei, da Emily, da Miley, quando Mark mi lasciò.

Se loro pensavano di me questo. Che ero un maschiaccio. Che ero aggressiva. Che partecipavo alle risse. Allora perchè metterli in torto?

Con tutta la forza che avevo mi buttai sopra Leila, facendola cadere per terra, e mettendomi sopra di lei, le tirà un pugno in pieno viso, poi un altro, non riuscii a sferrarlele il terzo che due braccia possenti mi 'raccolsero' in un abbraccio sollevandomi da terra.

 

Harry.

 

-Puttanella. Come ti sei permessa?- disse Leila alzandosi da terra.

-Sei fortunata, che mi hanno trattenuta, senno nemmeno tua mamma ti avrebbe riconosciuta- dissi sputando.

-Almeno io una madre la ho ancora, puttanella, anche se non mi riconosce, tu non la hai più- disse soddisfatta andandosene.

 

FLASHBACK

 

-Scusi, lei è Emily Kenctok?-

-Si sono io, cosa succede agente?-

 

Emily parlava con un uomo con dei vestiti strani ed un cappello sulla porta.

 

-Lei è imparentata con i la Signora e il Signore Katarina?-

-No, ma sono un'amica di famiglia, e bado alla figlia, Karole.-

 

Il signore strano si tolse il cappello.

 

-Debbo comunicarle che sono deceduti in un incidente aereo, arrivederla signora.-

 

Il signore se ne andò e vidi Emily piangere.

 

-Zia Emily che volevo quel buffo signore? E perchè parlava di mamma e papà? Sa qualcosa di quando torneranno? Stanno facendo molto ritardo, noi abbiamo fatto la torta.-

-Piccola mia, mamma e papà non torneranno, loro da oggi e in poi ti guarderanno dal cielo, saranno i tuoi angioletti custodi.-

 

Il mondo mi cadde addosso.

 

FINE FLASHBACK

 

 

-Karole tutto bene?-

 

Non risposi.

 

-Karole, ti prego parlami-

 

Abbassai lo sguardo.

 

-Karole, perchè hai reagito in quel modo come dire- si fermò- brusco?-

 

Sentivo le lacrime che bagnavano le mie guance.

 

-Karole guardami.-

 

Sentivo che mancava poco perchè scoppiassi in un pianto isterico.

 

Il ragazzo alzò il mio mento con un dito e fece incontrare i suoi occhi con i miei. Aveva un'espressione preoccupata ed impaurita. Aveva forse paura di me?

 

-Tu, tu hai paura di me?- disse tra un singhiozza ed un altro

-No, anzi, penso che tu sia una ragazza molto forte, che ha trattenuto e sopportato troppo della vita. Ora devi sfogarti.-

 

Lo guardai negli occhi per poi poco dopo, baciarlo.

Non so perchè lo feci.

Fu un bacio lungo ed intenso.

Le sue labbra erano carnose.

Non riuscivo a capire se questo bacio mi stava piacendo oppure no. Era la prima volta dopo tanto tempo che baciavo qualcuno.

Non so quanto tempo passò ma quando ci staccammo avevo le labbra che formicolavano. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, forse, anche per qualche minuto, senza dire niente, senza pensare a niente. Non so cosa avevo appena fatto.

Prima che potesse dire qualcosa mi alzai dalla panchina e li diedi un bacio sulla guancia.

-Devo tornare a casa, si è fatto tardi. Ciao Harry, ci vediamo domani a scuola- dissi girandomi

 

Mi trattenne dalla tasca dei jeans e mi baciò di nuovo. Cosa era successo?

Quando ci staccammo mi imposi di andare via, per evitare un ulteriore contatto con lui. E così feci. Accesi una sigaretta e mi diressi verso casa.

 

 

 

 

POV'S LOUIS

 

 

Dove può essersi cacciata? Non risponde al telefono né a me né a Miley. Mi sto preoccupando tantissimo. Non è passata nemmeno dal bar di Emily oggi, come fa invece solitamente.

Stavo camminando su e giù per la cucina, quando sentii il rumore della porta aprirsi mi precipitai in corridoio.

 

-Ciao, Karole- dissi in modo tranquillo – dove sei stata?-

-Oddio, ma che vuoi?- disse scocciata

-Ero..ero preoccupato per te-

Ci fu un momento di pausa, in cui ci guardammo negli occhi, notai che li aveva gonfi e rossi, cose avesse appena pianto.

-Con chi eri?- continuai

-Con..con.. il mio fidanzato- disse lei dirigendosi verso camera sua.

 

A quelle parole mi venne una fitta al cuore, volevo urlare, volevo picchiare il ragazzo che me l'aveva presa, che aveva me l'aveva portata via, che aveva portato via le poche speranze che avevo con lei. Io l'amavo più di me stesso e più di quanto avessi mai amato una ragazza in vita mia.

Lei doveva essere mia. Perchè lei nel mio cuore era mia. Solo mia.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: galaxy infinity