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Autore: mi piacciono i treni    02/11/2013    1 recensioni
Una serie di momenti della vita dei Klaine con cambiamenti di rating che verranno comunicati ad ogni capitolo. Dalla prima One-shot:
“Papino torna subito! Il tempo di controllare se tuo padre è morto e in caso contrario ucciderlo lentamente e dolorosamente.”
Dalla seconda:
“Cosa diavolo è quello?” Disse l’uomo prendendo un vaso in mano mostrandosi minaccioso.
“Un cane.”Fu l’innocente risposta del bambino.
Dalla terza:
” Non ho intenzione di sposarti di nuovo! Sbagliando si impara e io non commetto mai lo stesso errore due volte!”
Ci furono diversi istanti di silenzio in cui nessuno ebbe il coraggio di fiatare.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non capitava molto spesso che il sabato mattina Blaine rimanesse a casa. Era sempre oberato di lavoro fino al collo arrivato a fine settimana e a dirla tutta non gli dispiaceva nemmeno tanto rimanere immerso nella musica fino a quel giorno, gli dava un senso di tranquillità.

Purtroppo per lui, a volte, quando si avvicinava il giorno della prima e Kurt sfrecciava come una trottola da casa al teatro, si vedeva costretto a prendere provvedimenti per non far collassare il proprio amorevole maritino.

 Si armava di tanta pazienza e buona volontà e rimaneva a prendersi cura di quella piccola peste iperattiva che era suo figlio.

Perché diavolo il sabato le scuole erano chiuse?

Anderson amava passare le giornate insieme a Brian, era il suo modo per riscoprire il suo lato infantile, come diceva Kurt, non si riusciva a capire chi fosse il bambino tra lui e il piccoletto di casa, ma era anche risaputo da, forse ,tutto il quartiere che Blaine Anderson- Hummel  non fosse proprio un tipo mattiniero.

Il ragazzino la mattina appena sveglio era una furia, non stava fermo un attimo e solo il famoso sguardo inceneritore made in Hummel aveva un effetto calmante su di lui. Cosa poteva fare Blaine con il suoi enormi  occhi da cucciolo ad avere lo stesso risultato del consorte?

Cioccolato, questa era la parola chiave.

Quando Kurt , che aveva bandito da casa ogni genere di dolciume, era fuori, l’unico suo modo per tenere a bada la peste era quello.

D’altronde quando Willy Wonka  non c’è gli Umpa Lumpa ballano. Anche quando c’è a dire il vero.

Il moro aveva prelevato  dalla sua personale scorta segreta il necessario e aveva fatto ingozzare Brian a più non posso sperando che si calmasse con l’appagamento di uno dei suoi desideri più arditi.

Tutti sapevano quanto fosse stupido Blaine nella sua grande intelligenza.

Dopo aver ingurgitato mezzo pacco di marshmallow e due di quelle deliziose tavolette di cioccolata al latte che si amalgama perfettamente con il sapore dolce del ripieno al caramello , una sciocchezza insomma per Anderson, Brian aveva iniziato ad urlare.

“Papà!Papà!” La sua voce squillante aveva quasi fatto cadere un bicchiere dalle mani del padre per lo spavento.

Blaine allarmato era corso nel salotto dove si presumeva che il bambino stesse comodamente guardando i cartoni .

“Tesoro, che succede?” Cominciava già ad andare in panico. Come ci si comportava in quelle situazioni?

“Papà, mi fa male il pancino!” Aveva detto piagnucoloso il bambino con le mani avvolte intorno al ventre.

“Oddio! Cosa devo fare?Andiamo dal medico.”

“No” Iniziò a piangere più forte. “ Dal medico non ci voglio andare . Chiama papino.”

Blaine si impietrì. Kurt l’avrebbe come minimo ucciso e poi gli avrebbe fatto sparire la sua preziosa scorta segreta.

“No” Urlò, tanto che Brian si spaventò. Prese il telefono e compose un numero familiare.

“Pronto?”

“ Rachel ho un problema! Devi assolutamente aiutarmi, non so che fare. Non posso nemmeno chiamare Kurt perché se lo sc…”

“Ehi frena, frena! Prendi un attimo di respiro. Che succede?”

“Non lo so! Brian ha mangiato dei dolci e ora si ci contorce per il dolore, gli fa male la pancia, penso debba vomitare , piange e urla. Non so che fare, non vuole andare dal medico.”

“Blaine vai subito in ospedale!” Disse agitata.

“Cosa?” Sarebbe potuto svenire dalla preoccupazione.

“Corri! Potrebbe essere appendicite. Ci sono persone che ci sono rimaste secche per una cosa del genere! Blaine sbrigati!”

Altro che re, a volte, Blaine era l’imperatore del melodramma.

Il moro stava girando frettolosamente di stanza in stanza per recuperare tutto il necessario per un ricovero, lo dava già per scontato , seguendo le istruzioni della Berry che gli parlava attraverso il cellulare posizionato tra la spalla e l’orecchio. Qualcosa però lo fece fermare.

Brian, ora tranquillo, era intento a mangiare l’ennesima barretta di cioccolato con un cipiglio più che soddisfatto.

Blaine rimase di sasso con la bocca spalancata e gli occhi allucinati per almeno due minuti.

“Blaine? Ci sei? Muoviti o potrebbe essere troppo tardi!”

Anche la bruna non scherzava con la tragicità.

Blaine si buttò di peso accanto al figlio sul comodo divano lasciandosi scivolare di dosso tutta la preoccupazione. Fece un grosso sospiro e poi parlò.

“Rachel, falso allarme.”

“Cosa? Come? Quando? Devi muov…”

“Abbiamo esagerato! Come al solito ci siamo fatti prendere dal panico. Prometti che questa scenetta rimarrà tra te e me e che userai la tua bocca larga solo in altri ambiti!”

“Oh mio Dio, Blaine! Come ti permetti?”

“Prometti!”La sua voce si fece più alta. “Nessuno lo deve sapere, in particolare Kurt e Seb.”

“Ok, ok, prometto! Posso capire Kurt ma Sebastian?”

“Oh, andiamo! Lo sa persino Brittany quanto Smythe si diverta a prendermi amorevolmente in giro! Chi credi sia stato a mettere su internet quel video in cui Brian mi costringeva a mangiare cibo per cani?”

“Lo terrò a mente. A proposito tuo figlio è malefico!” Disse ridendo.

“Ne sono consapevole, Rachel! Tutto il padre!”

A fine giornata avrebbe avuto bisogno di un terapeuta.

La pace e la tranquillità non durarono, però, al lungo.

Quando i cartoni animati terminarono,” Brian La Furia” tornò all’attacco.

Di soppiatto si recò in cucina e come un gatto che stana la sua preda dal suo nascondiglio lui saltò violentemente sulle spalle del padre rifugiatosi da qualche parte.

Si aggrappò al collo di Blaine tirandolo all’indietro  con le gambe ancorare alle sue .

Rosso non era esattamente il colore per definirlo, più tendente al viola.


“Brian, scendi! Mi stai soffocando.” Pronunciò a fatica.

Il bambino si dondolò un pochino fino a quando il moro  lo afferrò, non senza qualche difficoltà, dai fianchi e lo ribaltò iniziando a fargli il solletico.

“Non si attaccano mai alle spalle gli avversari, è da meschini!”

E dopo aver pattuito un armistizio ad Anderson venne la splendida idea di darsi al découpage.

Si misero a ritagliare minuziosamente i fogli di giornale colorati. Solo il figlio di Kurt Hummel poteva essere così preciso.

Solo un minuto. Un misero minuto di assenza per prendere la maledetta colla e il danno era fatto.

Le preziosissime orchidee di suo marito, quelle a cui dedicava la massima cura e attenzione, erano ridotte a brandelli.
I triangolini blu giacevano a terra come monito di quella che sarebbe stata la sua fine:  ridotto in piccoli pezzettini.

Quando le forbici si avvicinarono anche alle margherite l’intervento di Blaine fu tempestivo e si gettò su Brian per fermarlo, peccato che il bambino non fosse dello stesso avviso.

Divertito dalla situazione il piccolo Anderson- Hummel si mise a correre per la casa con la punta di quelle stesse forbici, secondo Blaine, un po’ troppo vicina al viso.

“ Brian, ti rinchiudo in un collegio!”

Una volta riacciuffato Edward mani di forbice e nascoste le prove del floricidio optò per il gioco che gli sembrava meno pericoloso: i lego. Anche se non si fidava tanto di quei piccoli ometti rettangolari, con il loro piccoli mezzi rettangolari, dentro le loro piccole case rettangolari.

Sembravano passate ore quando ,dopo le mille case costruite e le varie peripezie affrontate dai personaggi, Kurt tornò a casa.

“Papino! Sei tornato!” Urlò il bambino lanciandosi sul padre.

Il moro tirò un sospiro di sollievo.

“Gioca con noi, ti prego!”

Il castano felice di essere tornato nel calore confortevole della propria dimora, poggiò con la sua solita grazia innata la borsa su una poltrona e si sedette vicino al bambino, sporgendosi, però, prima a dare un dolce bacio a stampo sulle labbra del marito.

“Come è andata la giornata?”

“Abbiamo lavorato duro ma è sempre una soddisfazione.”

Sprizzava  passione in quello che faceva da ogni poro ben idratato della sua pelle.

“E voi come ve la siete cavata senza di me?” Disse, poi, con quel magnifico sorriso che faceva smuovere qualcosa in Blaine.

Il moro non resistette e si sporse istantaneamente per catturare nuovamente con le sue labbra quell’espressione che illuminava la stanza.

“Uhm, alla grande.” Rispose titubante occhieggiando il figlio.

Mattoncino dopo mattoncino la conversazione si face sempre più fitta. Gli occhi di Kurt si illuminavano alla descrizione dettagliata della sua giornata, di tutte le scene sbagliate , le risate, il duro lavoro,i colleghi sbadati  e Blaine non poteva che rimanerne incantato, quella luce gli donava particolarmente.

Quando ormai le loro casette erano diventati castelli e le costruzione erano terminate si accorsero di non sentire il solito chiasso. Preoccupati si girarono per controllare che fine avesse fatto il loro Brian.

Non poterono non essere inteneriti quando lo trovarono.

Con le ginocchia al petto e il viso in giù, tutto rannicchiato su se stesso, il bambino giaceva addormentato profondamente  sul morbido e bianco tappeto.

Kurt si alzò silenziosamente e prese tra le braccia il figlio.

“Credo sia ora di portarlo a fare la nanna. Lo hai fatto stancare parecchio.”

Portato Brian nella sua cameretta il castano si accinse a levargli delicatamente i vestiti. Dalle tasche dei pantaloni vide scivolare un involucro argentato paurosamente familiare. Lo prese e lo annusò, la sua pelle solitamente d’alabastro si colorò di rosso.

Il moro era impegnato a tagliare dei pomodori quando Hummel si presentò minacciosamente nella cucina.
Puro terrore si dipinse negli occhi di Blaine.

In bella mostra, tra il pollice e l’indice, Kurt sfoggiava la confezione ormai vuota di uno dei suoi tesori.

“Dammi una buona spiegazione per questa!” Il castano avanzò di un passo costringendo Blaine ad arretrare.

“Non so di cosa tu stia parlando.” Il suo sguardo andava da una parte all’altra cercando una via di fuga.

“Blaine, tesoro, non ti azzardare minimamente a mentirmi.” Ed eccolo là lo sguardo inceneritore.

Anderson preso dal panico fece l’unica cosa che gli venne in mente. Lo prese repentinamente per i fianchi e lo bacio energicamente sulle labbra riuscendo poi a coinvolgere anche un riluttante Kurt.

“Non credere…” Un altro bacio.

“…di cavartela…” Un altro ancora.

“…così facilmente!” Blaine  lasciò la loro cena in sospeso e trascinò il compagno nella loro camera da letto.
Magari questa volta grazie alle sue abilità persuasive  sarebbe riuscito a scamparla.

Il giorno dopo quando Il moro si alzò completamente soddisfatto e appagato, si recò direttamente verso il suo nascondiglio per procacciarsi la colazione.

Quello che trovo dentro però non furono di certo le sue solite schifezze. Messe una sull’altra ordinatamente, c’erano una quantità così alta di barrette energetiche a basso contenuto calorico da poter sfamare un esercito di “casalinghe in cerca della forma perfetta” .

In un’altra stanza un  Brian sull’orlo delle lacrime veniva consolato da un kurt al massimo dell’esasperazione.

“Papà è arrabbiato con me! Ha detto che non troverò mai più il suo biglietto dorato.”






La ferrovia di Ale:

Ciaoooo! Da quanto tempo! LOL
Tema di oggi: " Playmate and lovers"
Per prima cosa chiedo umilmente scusa per il tempo che ci ho messo a scrivere questa OS.
Sono abituata a metterci mezza giornata a scivere una storia ma per questa mi è servita una settimana per mancanza di tempo e voglia, la scuola mi uccide! T_T
Tornando a noi, Blaine è il solito adorabile sfigato e il piccolo Brian è uno psicopatico ( il mio Brian rispecchia un po' quello vero che questa settimana è stato Halloweenesco, povero il mio cucciolo! è normale che diventi pazzo!) 
Detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate. <3

Vi adoro tutti! <3
Alla prossima! Tanti baci :*


 
  
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