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Autore: Prinzesschen    19/04/2008    3 recensioni
Quando amare è complicato e perdonare lo è ancora di più, l'unica strada da seguire è quella indicata dal cuore, libero dalla razionalità che a volte pone barriere apparentemente insormontabili...Ed è proprio questo che la protagonista di questa storia dovrà imparare...ad amare e perdonare...vi prego siate clementi è la mia prima ff!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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hfjfjjk Questo è davvero il penultimo capitolo....spero vi piaccia! Grazie millissime (non si può dire ma io lo dico =) ) a windsturm e tesorinely per aver recensito!!Vi voglio beneeeeeeeeeeeeeee (tesorinely la conosco anche tramite msn, mentre te Windsturm no.....ma tvb lo stesso!) Ma adesso spazio al capitolo!!!!!!!!! Buona lettura!! baci *Anna*

“2 anni. 2 anni. Niente notizie. Niente lettere. Un accidente di niente.”

Bill stava lì, appoggiato al finestrino del taxi che avrebbe portato lui e gli altri all’ennesimo hotel.

Si trovavano in Italia per l’ennesimo concerto.

Si…l’Italia, il paese di Giulia. E di nuovo i pensieri ad affollarsi su lei. E di nuovo il dolore.

 

La partenza della ragazza era stata per i Tokio Hotel una batosta tremenda, ma per Bill in particolare: aveva pianto, pianto fino a non avere più lacrime da versare. Per un periodo aveva smesso anche di cantare.

Sapeva che tutto era successo a causa sua e questo pensiero lo svuotava.

Ma la vita va avanti…se cadi ti devi rialzare…e così riprese a cantare, riprese a vivere, anche senza Giulia.

 

Il taxi si fermò ad un semaforo e Bill si voltò a guardare il fratello. Tom lo guardava sorridendo ma a un certo punto il moro lo vide letteralmente impallidire come se avesse visto un fantasma.

-Bill….g-guarda!- disse indicando un punto alle spalle del vocalist.

Bill si voltò.

Era un poster pubblicitario. Quella sera in città ci sarebbe stato uno spettacolo di danza di una delle maggiori ballerine del paese.

Curioso guardò la foto della ragazza.

-GIULIA!- esclamò spalancando gli occhi.

Si precipitò addosso a Gustav che stava sonnecchiando.

-Gusty Gusty! Stasera Giulia balla qui! In città!

Gustav si svegliò di colpo e Georg lo imitò; però!quelle parole avevano avuto un effetto straordinario!

-Cosa?? Come??- chiese il batterista confuso.

-Guarda!- disse Bill ma proprio in quel momento il taxi ripartì.

-Ferma ferma ferma ferma ferma ferma!- strepitò inutilmente Bill, ma il tassista non poteva più tornare indietro.

-Se si esibisce davvero stasera, noi saremo in prima fila!- esclamò determinato Georg.

- Già...! Bene..stasera le faremo un bel discorsetto!- disse Tom, ma un sorrisone a 32 denti tradiva l’ostentata collera.

 

Bill non riuscì a pensare a nient’altro per tutta la giornata. Era un chiodo fisso.  Cosa avrebbe fatto rivedendolo? Lo avrebbe abbracciato? Sarebbe scappata? Lo avrebbe evitato? E..Perchè era scappata?

Troppe domande affollavano la sua mente, ma, sapeva, le risposte le avrebbe ottenute solo quando se la sarebbe trovata davanti.

 

 

 

Finalmente arrivò il tanto agognato momento.

-Bill vieni andiamo in prima fila!- lo esortò il fratello.

-No Tomi…preferisco che non mi veda subito….- rispose il moro guardando tra la folla.

C’erano tantissime persone. Doveva davvero essere famosa!

Ma la voce del presentatore interruppe i suoi pensieri.

-Signore e signori, questa sera abbiamo l’onore di avere qui la ballerina che ha incantato gli spettatori della Scala di Milano! Attraverso suggestivi brani ci farà entrare nel suo mondo. Un mondo fatto di musica, in cui la più bella sinfonia è lei, lei che con i suoi passi e la sua armonia riesce a fare sognare. Ma adesso non vi trattengo oltre….buono spettacolo e…Giulia? In bocca al lupo!- annunciò.

Una ragazza fece la sua entrata correndo allegramente e alzando una mano in segno di saluto.

Il cuore di Bill perse un battito. Era così bella.

 Giulia si posizionò al centro del palco seduta con le ginocchia raccolte contro il petto.

La musica partì e i brani si susseguirono per circa un’ ora e mezza senza sosta.

Con ogni passo la ragazza trasmetteva passione, emozione e vitalità. Bill ritrovò quell’armonia che amava, e potè vedere, anche solo grazie al suo modo di danzare, che Giulia non era cambiata. Non c’era superbia nel suo atteggiamento, non c’era arroganza…c’erano solo passione e dolcezza.

 

Lo spettacolo finì e il presentatore salì sul palco per pronunciare il discorso di chiusura.

Bill si diresse verso il punto in cui era scesa Giulia, seguito dagli altri tre.

Giulia era li, abbracciava quelli che dovevano essere i suoi genitori. A un certo punto sbucò dal nulla un bambino che doveva aver pressappoco 2 anni con i capelli biondissimi e gli occhi color caramello.

-MAMMA!-Esclamò buttandosi tra le braccia di Giulia.

Bill si immobilizzò.

Non si avvicinò oltre, ma la vicinanza era abbastanza da poter sentire ciò che dicevano.

-Tesoro! Come ha ballato la mamma? Sono stata brava?- chiese la ragazza schioccando un sonoro bacio sulla fronte del bambino.

-Sei ttata bravittimittima!

-E allora me lo merito un bacio?

Il bimbo le diede un bacio se possibile più forte di quello ricevuto dalla madre.

Giulia alzò gli occhi e incrociò lo sguardo di Bill. Quegli occhi così familiari. Quegli occhi così amati. Rieccoli davanti a lei.

-Bill!- sussurrò.

Il vocalist si avvicinò e lei gli buttò le braccia al collo. Lui la strinse più che poteva, quasi nel timore che potesse scappare di nuovo.

Il cuore di entrambi batteva a mille, niente razionalità in quell’abbraccio, solo tanto tanto amore. Per troppo tempo Bill non aveva potuto tenerla stretta a sé, per troppo tempo il calore del corpo di Giulia gli era mancato.

Georg Tom e Gustav si avvicinarono e Giulia, staccatasi da Bill, abbracciò anche loro.

-Giulia? Lui è…- sussurrò Bill guardando serio il bambino che sorrideva allo strano quartetto.

-Si Bill….è tuo figlio.


  
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