Per poco Tessa non si strozzò innanzi a tale visione celestiale ma più veloce della luce riacquistò il suo autocontrollo e, cercando di controllare la tachicardia, assunse un comportamento indifferente.
Fece un bel respiro profondo e, con il libro stretto al petto si diresse verso il bancone, sul quale Herondale era tutto piegato a scribacchiare su un foglio. Tessa dovette tossicchiare un paio di volte prima che il ragazzo si accorgesse della sua presenza.
Quando finalmente la degnò di attenzione il suo viso si tramutò diventando, da rilassato che era, a quello fasullo che indossava quando era entrato nella classe di Branwell quella stessa mattina. Non era una di quelle espressioni false e perfettamente riconoscibili, si trattava di una lieve modifica nei lineamenti, una sorta di tensione. Ma forse stava accadendo solo nella testa di Tessa, che vedeva doppie personalità e passati oscuri in tutti …
“Scusa ero immerso nella composizione! Come posso aiutarti?” fece un sorriso sghembo, forse un po’ provocatore.
“Che cosa componi? Poesie?” Tessa non potè farne a meno. La curiosità era il suo maggior difetto e non poteva essere domata.
“Ovviamente … Mi ha ispirato un’americana arrivata a Londra e già in cerca di avventure e che per di più, per portare l’attenzione su di sé, utilizza vecchi trucchi da spia in stile 007 dei tempi di Sean Connery. Vuoi sentirla?” La ragazza avrebbe preferito morire, sotterrarsi viva o anche leggere la raccolta completa di tutte le poesie futuristiche del mondo piuttosto che stare là davanti a colui che la stava mettendo davanti alla suo colpa e soprattutto alla sua indiscrezione. Aprì la bocca per controbattere ma non sapeva che dire così, richiusala, tentò di nuovo: “Devo essere segnata nell’elenco della biblioteca anche se non prendo nulla?” Grande idea Tessa! Che genio dell’oratoria che sei! Si complimentò da sola confidando nell’arrivo degli alieni di Prometheus che l’avrebbero rapita e usata come madre dei loro bambini. Senza dubbio sarebbe stato meno umiliante … e avrebbe avuto delle piccole creaturine a forma di polipo a difenderla.
“Che abilità signorina Gray” sogghignò “Si, deve darmi le sue generalità sia per poter accedere alla sala che per prendere in prestito. A titolo informativo i libri presi in prestito non possono essere trattenuti per non più di dieci giorni e, se non fossero riconsegnati nelle condizioni nelle quali sono stati presi bisogna pagare tre sterline di risarcimento. Ora prego: nome, cognome, data e luogo di nascita, taglia e peso”.
Gli occhi di Tessa si sbarrarono, era ovvio che si trattava di uno scherzo, ma di certo era di pessimo gusto. Herondale, accorgendosi della sue espressione, aggiunse: “E non fare quella faccia … non potrei mai uscire con qualcuno sotto la terza e sopra i cinquanta”. Theresa Gray non era mai stata dotata di grande pazienza e così senza troppi problemi afferrò un foglio di carta che povero e innocente stava là sul bancone e strappò la penna dalla mano di Herondale per scrivere :
NOME: William
COGNOME: Herondale
LUOGO DI NASCITA: Nono girono dell’Inferno GHIACCIATO dantesco
MISURE: Non è possibile indicarne a causa dell’assenza
COGNOME: Herondale
LUOGO DI NASCITA: Nono girono dell’Inferno GHIACCIATO dantesco
MISURE: Non è possibile indicarne a causa dell’assenza
Angolino dell'autrice: Ecco qua il terzo capitolo! Spero di starvi intrigando almeno un pò! Ancora non sono entrata nel vivo della situazione ma devo pur introdurre i personaggi prima di scatenare l'inferno u.u Una domanda, spero che rispondiate, vi piacerebbe se in qualche capitolo mi soffermassi più su altri personaggi oltre che su Tessa? Nel senso, se volessi scrivere dei capitoli anche dal punto di vista di altri personaggi .. vi andrebbe bene? Ditemelo, informatemi così posso mettermi al lavoro il più presto possibile per il quarto capitolo! :)
P.S. se notate mancanze grammaticali, errori più o meno gravi non esitate a dirmelo, così posso correggere :)