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Autore: Iwantahoranhug_    03/11/2013    1 recensioni
Più che una passione direi che è una vera e propria ossessione…sì,un'ossessione per dei ragazzi inglesi:gli One Direction e più precisamente per Zayn Malik.Quel dannato ragazzo,che da qualche mese cantava in quel gruppo,aveva fatto sì che più di una volta dubitassi dell'orientamento del mio ragazzo.Già, perché quando un uomo urla:'Zayn ti amo,giuro che ti sposo.'qualche dubbio è più che legittimo,giusto?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(18)
Incinta.
Scoppiai a ridere sentendo mio padre cercare di pronunciare in italiano alcuni dei nomi delle pietanze che ci c'erano sul menu,avevo deciso di festeggiare la mia laurea al ristorante italiano di Maria,la simpatica vecchietta.
 Mio fratello non smetteva di parlare con Rose e mi sembrò di captare qualche frase del genere 'la prossima volta che vengo a Londra' oppure 'avrei sempre voluto andare in Irlanda'.
"Scusateci un attimo,io e Perrie dobbiamo parlare in privato."-borbottò Zayn di punto in bianco alzandosi di scatto dalla sedia e Perrie fece altrettanto.Gli altri erano tutti occupati in conversazioni più o meno serie,così l'unica a dar loro retta era proprio la sottoscritta.
"Non so se posso scusarvi."-scherzai fingendomi titubante.
"Ma bevi il vino va."-mi rispose Malik ridendo e allontanandosi con Perrie.Uscirono dal locale.Il mio sguardo continuava così a spostarsi da una persona all'altra,soffermandosi per ultimo su Karen e Harry.Mi sporsi un attimo per ascoltare meglio quello che si stavano dicendo.
"Tu sei un porco,non c'è nient'altro da aggiungere."-sibilò Karen con rabbia al riccio.
"Dipende cosa intendi per porco."-replicò furbo Harry con un sorriso da capogiro.
"Non fare il furbo."-Karen non ci cascò questa volta.
"Se con porco intendi che quando ti ho vista con questo vestito,ho pensato che mi sarebbe piaciuto tanto sfilartelo di dosso,beh,allora sono proprio un porco."-concluse soddisfatto.Come non detto:Karen ci sarebbe cascata eccome.
"Jay,tesoro,ma qui la vendono la birra?"-mi chiese mio padre d'un tratto interrompendomi dalla mia missione di origliare il discorso – sempre che così si possa definire- fra Harry e Karen.
"Non so,suppongo di sì comunque.Ma non ti va bene il vino?"-mi voltai verso di lui e notai che era ancora concentrato sul foglio del menu.
"No,se devo festeggiare qualcosa,allora ho bisogno della birra...è una tradizione irlandese e chi sono io per andare contro una così sacra tradizione?"-ribattè mio padre sotto lo sguardo vigile di mia madre.Scossi il capo e capii che molto del suo carattere era finito proprio nel mio.
"Beh,allora se vuoi,siccome sono una figlia a dir poco perfetta,vado al bancone e chiedo a Maria un po' di birra,va bene?"-mi offrii gentilmente spingendo indietro la sedia.Avevo voglia di sgranchirmi un po' le gambe e di andarmene da questo tavolo stracolmo di coppiette o presunte tali:ero di troppo.
Una volta arrivata al bancone aspetto che arrivi l'anziana signora dal volto gentile.
"Ciao Maria!Senti,non è che hai anche della birra?"-le chiesi cortesemente,perdendomi fra le mille rughe del suo viso sorridente.
"Birra? Oh...sì,dovrei averne un po' da qualche parte."-Maria cominciò ad abbassarsi dietro al bancone.
"No!Maria,aspetta che vengo dietro il bancone,ti aiuto io..."-non volevo che si affaticasse solamente per un capriccio di mio padre.
"Oh grazie."-Raggiunsi Maria e sollevai dal pavimento la pesante cassa posandola con un gran tonfo sul legno piuttosto consumato del bancone.
"Ecco fatto."-le sorrisi e cominciai a tirar fuori la birra.
"Dov'è Zayn?"-mi chiese la signora aiutandomi a svuotare la cassa.
"È fuori con..."-non so se Zayn era venuto qui quando stava con Perrie,perciò non sapevo se Maria la conoscesse.
"Con quella per cui ha quello sguardo triste da qualche mese?"-evidentemente l'italiana era una brava osservatrice,o forse provava soltanto un affetto sincero nei confronti di Zayn e quindi aveva notato qualcosa.Non ero soltanto io a vedere negli occhi marroni di Zayn un perenne velo di tristezza.
"Sì."-risposi asciutta.
"Ma è un ragazzo così gentile e bello...come puoi fargli del male?"-esclamò Maria alzando le braccia.
"Oh eccoli che rientrano!"-osservò la vecchina che però si allontanò per andare a servire un tavolo,lasciandomi così sola dietro il bancone con quella cassa di birra.Osservai la ex coppia di fidanzati separarsi:Perrie andò a sedersi nuovamente al tavolo,con un'espressione preoccupata in volto,Zayn,vedendomi e probabilmente volendosene andare per un attimo da Perrie,mi raggiunse al bancone.
Non mi piaceva quello che vedevo sul suo volto.
"Ti avevo detto di bere il vino,non di scolarti un'intera cassa di birra."-commentò sarcasticamente.Il suo tono però mi sembrò moscio,spento.Per non dire triste.
"Stai bene?"-gli chiesi premurosa ignorando la sua battuta.Premurosa?Io?Il vino non mi faceva bene.
Lui alzò lo sguardo per posare i suoi occhi castani sui miei.
"No."-rispose secco appoggiandosi al bancone.
"Cos'è successo?"-gli sussurrai piano,passandogli una mano tra i capelli.Non volevo sembrare troppo invadente ma la curiosità mi stava logorando.Zayn fece un cenno verso il nostro tavolo,dove è si era appena seduta Perrie,ovvero la probabile causa del suo malumore.La osservai per un istante mentre beveva la sua acqua:strano,da quando la conoscevo,non aveva mai disdegnato un bicchiere di vino.
"Ora mi è tutto più chiaro..."-borbottai ironicamente,ma capendo che in realtà Zayn non ne voleva parlare.Non mi importava,ero curiosa e volevo sapere:al diavolo se lui non ne voleva parlare.Se non voleva che mi fossi intromessa,allora non sarebbe dovuto venire da me.Il mio ragionamento filava,no? 
"È incinta."-pronunciò dopo qualche attimo queste due parole,pregne di significato.Sgranai gli occhi e capii il perché del volto della mia amica raggiante fino a pochi minuti fa,capii il perché dell'acqua e capii il perché dello sguardo ancora più triste di Zayn.Era quasi una doccia fredda per me,figuriamoci per lui.
"Ah."-A questo punto era forse meglio il classico e vuoto 'Mi dispiace'.
"Già."-mormorò e pregai di non vedere scendere lacrime dai suoi occhi,perché non lo avrei sopportato davvero.Perrie l'aveva fatto soffrire lasciandolo per un altro e già allora avevo visto sul dolce volto del moro quell'espressione da cuore spezzato che mi era così dolorosamente famigliare.Ora che sembrava essere quasi sul punto di 'guarire',di passare oltre,veniva a sapere quella notizia.
La verità era che non era facile smettere di amare una persona che per un motivo o l'altro non possiamo più avere.
"Mi dispiace."-cedetti e dissi quelle parole senza senso e probabilmente fuori luogo.
"A me no."-replicò asciutto-"Porca puttana sì che mi dispiace,mi uccide questa cosa!"-alzò un po' la voce,ma per evitare che qualcun altro lo possa sentire,istintivamente andai a posare la mia mano sulla sua,nel tentativo di calmarlo e di trasmettergli un po' di sicurezza.
"Jay quello poteva,anzi,doveva essere mio figlio,non di quel bastardo."-mormorò duramente alzando di nuovo gli occhi.
"Lo so."-Quello che invece non sapevo era cosa dirgli per rassicurarlo.Avrei tanto voluto spazzare via quella tristezza dal suo viso,perché quella tristezza stonava come non mai su quel volto così delicato e perfetto.Eppure sapevo che non potevo far nulla,poiché non ne avevo né le capacità,né tanto meno valevo per lui da poter in un qualche modo alleviare la sua sofferenza. 
"Ma pensa che avrai anche tu dei figli."-Di risposta sbuffò amaramente.
"Non mi importa:io li volevo con lei."-Una frase simile non ammetteva repliche.Ma io non sapevo stare zitta.
"Zayn svegliati."-Non resistetti:non potevo vederlo autocommiserarsi e struggersi per Perrie,dal momento che lei non sarebbe stata mai di nuovo sua.-"Perrie ormai è andata,non c'è più per te.Non è più tua e mai più lo sarà:ha trovato un altro uomo,l'uomo giusto per lei e con il quale avere dei figli.So che sembro una stronza a dirti queste cose ma è così,non c'è niente da fare.Ora sta a te decidere se stare qui a piangerti addosso – per carità, puoi anche farlo,ma ti do un limite di tre giorni – oppure metterci una pietra sopra e andare a cercare un'altra donna perché,fattelo dire,sei un gran bell'uomo quindi muovi questo cazzo di culo sodo e datti da fare."-conclusi con foga il mio rimprovero dai toni involontariamente ipocriti,siccome si poteva dire che 'predicavo bene e razzolavo male'.Insomma,sapevo che avrei dovuto fare altrettanto,ma ancora una volta mi sarei convinta e illusa che la mia situazione era ben diversa,quando in realtà era molto simile.Zayn tolse la sua mano da sotto la mia e,senza dire una parola,se ne andò dal bancone tornando al tavolo.
Avevo il sospetto di essere stata un po' troppo dura.Dopo aver finito di svuotare la cassa di birra,tornai al tavolo e diedi un boccale e la birra a mio papà.
"Eccoti servito."-commentai un po' irritata:mi scocciava pensare che io e Zayn alla fine ruotavamo attorno solo ed esclusivamente ai nostri problemi e che quel legame che c'era fra noi,quella sorta di amicizia strana,venisse puntualmente incrinata da questo.
"Grazie mia bella laureata."-esclamò mio padre noncurante del fatto che sua figlia aveva il broncio.Mi risedetti al tavolo e me ne stetti in silenzio ad osservare tutti gli altri intenti a parlare,eccetto Zayn che giocherellava nervosamente con le posate e stava bene attento a non incrociare il mio sguardo,e studiai anche Perrie che guardava preoccupata l'uomo accanto a sé,cioè Zayn.
Ma che bella serata.

--

Zayn
Doveva essere mio,punto e basta.Mio figlio,nostro figlio,non loro.Perrie ormai aveva una vita completamente separata dalla mia e,porca miseria,aveva persino un'altra vita dentro di sé.
'Sì,però io avevo una carriera,un gruppo fantastico e tantissimi fan.Avevamo vinto un sacco di premi e ci eravamo affermati in tutto il mondo.'-pensai.
Durante la cena io stetti in silenzio e altrettanto fecero la ragazza  alla mia sinistra,Perrie e quella di fronte a me,Jay.Percepii le occhiate furtive che quest'ultima mi mandava ad intervalli regolari,come per controllare che io non crollassi,come se davvero potessi scoppiare.L'unica cosa che avrei voluto davvero fare era prendere Perrie con me,dirle che l'amavo ancora e che avrei voluto che questo figlio fosse stato mio.Ma non potevo farlo proprio in nome di questo amore,perché probabilmente l'avrei fatta stare peggio.E poi a cosa servirebbe?Lei non tornerebbe con me e questo figlio non sarebbe mio comunque.
"Perrie ti prego devo parlarti"-mi sporsi verso di lei,sussurrandole la richiesta all'orecchio.Sentii il profumo dei suoi capelli e mi sembrò di tornare indietro,quando quei capelli potevo baciarli ogni qualvolta lo desiderassi.Al diavolo, io le dovevo parlare.
Lei si voltò,guardandomi sorpresa e forse anche con un po' di timore.Era inutile,ormai non riuscivo più a leggere il suo viso come ci riuscivo una volta.
"Come vuoi..."-ci alzammo e sotto lo sguardo attento di Jay ci allontanammo,uscendo per la seconda volta nella frizzante aria di Londra.
"Perrie io dovrei essere felice per te,ma non lo sono.Non sono così maturo e forte,vedi io..."-cercai di spiegarle come mi sentivo,anche se non sarebbe servito assolutamente a nulla.
Perrie si sciolse in un sorriso dolce e compassionevole che mi bloccò.
"Zay"-Dio come mi mancava sentirmi chiamare così da lei-"Non pretendo che tu sia felice per me,ci mancherebbe...volevo solo che tu lo sapessi.Te lo dovevo dire.Non sono stata sincera con te una volta,e direi che basta per tutto il resto della nostra vita.Io vorrei solo che tu trovassi la felicità che ho io."-mi interruppe mettendomi una mano sul braccio e il suo tocco riuscì a calmarmi all'istante.
"Lo vorrei anch'io,ma credo che ci vorrà tempo."-fissai quegli occhi così azzurri e pieni d'amore,solo che ora quell'amore non era rivolto a me.
"Mi spiace così tanto."-I suoi occhi si riempirono pericolosamente di lacrime.Sentii le mie labbra piegarsi in un sorriso storto di circostanze.
"Non importa."-ribattei mentendo a lei e a me stesso.
"Ehm ora torno dentro,altrimenti si chiederanno cosa stiamo facendo."-Perrie mi guardò di soppiatto ridacchiando nervosamente e ricacciando indietro le lacrime che stavano per scenderle dagli occhi.
"Già."-la sua mano era ancora posata sul mio braccio e avrei voluto tanto che non l'avesse più tolta.
"Beh,allora vado Zayn"-si mise in punta di piedi e mi baciò la guancia con delicatezza,si voltò e tornò nel ristorante,lasciandomi lì,come un idiota.Istintivamente mi portai una mano sulla guancia,dove le sua labbra,con ogni probabilità,avevano toccato per l'ultima volta la mia pelle.
Addio Perrie.

--

Jayme
"Jayme ma perché hai quel muso lungo?"-mi chiese Sean leggermente perplesso.Non sapevo nemmeno io perché ce l'avevo,però ero irritata.Ma perché me la prendevo tanto per niente?
"E sai,dopo la laurea dovrò trovarmi un lavoro,o meglio,prima dovrò fare un altro corso e poi finalmente,potrò mettermi davvero a lavorare."-replicai amaramente.
"E ci pensi adesso?Dai,hai tutto il tempo per pensarci...ora beviamoci su."-esclamò mio fratello facendomi spuntare un sorriso.Rose lo guardò con aria adorante.Nel mentre,Perrie entrò e si risedette al tavolo.Zayn era ancora fuori,da solo.
"Pez,congratulazioni."-le dissi piano non facendomi sentire dagli altri.Lei sorrise orgogliosa di ciò che portava in grembo.
"Grazie...solo che Zayn mi preoccupa.Non puoi andare tu di fuori e provare a farlo sorridere?"- Perrie mi chiese la Luna.
"Come posso farlo sorridere io che da mesi e mesi sto da schifo?"-le feci notare inarcando le sopracciglia.
"Ma proprio per questo...puoi ironizzare,non so,ti prego fa' qualcosa!Io non posso fare nient'altro – lo so, ho già fatto troppo - ma vedere quel suo viso così triste mi uccide."-Ancora una volta mi avrei voluto dirle 'dovevi pensarci prima' ma sospirando mi alzai.
Spinsi la porta e mi ritrovai fuori nell'aria di giugno di Londra che era comunque abbastanza fredda.Dannazione,lo sapevo che avrei dovuto portarmi dietro la giacca per coprirmi.Rabbrividii un attimo e percorsi i pochi passi che mi dividevano da Zayn,il quale era girato di spalle,ma la camicia bianca e i capelli innaturalmente sparati in aria erano inconfondibili.
"Ehi"-Gli toccai piano la spalla-"Guarda che Maria ci farà pagare il coperto,quindi siccome offro io e sono tirchia,vorrei pagare per quel che consumo,perciò ti faccio notare che stai passando più tempo fuori che dentro."-Complimenti per la battuta.Avevo una laurea e sparavo queste scemate?
"Non mi va di scherzare."-borbottò girandosi e tenendo gli occhi bassi.
"Lo so"-mi mordicchiai il labbro inferiore-"E alza quegli occhi perché altrimenti potrei pensare che mi guardi nella scollatura."-Evvai con le battute indecenti.Malik accennò un sorriso storto e alzò il capo.
"Sei un scema."-forse era meglio se stava zitto se l'alternativa erano gli insulti.
"Scema o non scema sono laureata,quindi vallo a dire ad altre."-ribattei ridacchiando.Finalmente le sue labbra si piegarono in un sorriso convincente.
"Vedi?Sei più bello quando sorridi,perciò se vuoi andare in giro a fare stragi ti conviene sorridere più spesso,oppure potresti andare in giro a torso nudo e credo che il risultato sarebbe uguale,non so...provaci e poi fammi sapere,okay?"-Bene,la fase 'fallo ridere' era passata.Ora passavamo alla fase due.Peccato che al momento mi sfuggiva in cosa effettivamente consistesse la seconda fase.
"Jay starò bene,lasciami una settimana e tornerò il solito Zayn."-forse stava finalmente capendo le parole della mia 'paternale'.
"Buono a sapersi,però anche se prima ti ho detto che non puoi piangerti addosso per più di tre giorni...beh,ti concedo una settimana perché sono buona."-sorrisi amaramente-"L'importante è che tu ti riprenda,non quando o come"-Scoppiai a ridere sotto il suo sguardo stupito-"Questa frase era fantastica, sai,forse dovrei fare la filosofa."-
"Sì,effettivamente i filosofi li ho sempre trovati un po'..."-stava finalmente ritrovando il suo buon umore.
"Sta attento a quel che dici."-gli puntai un indice sul petto in segno di minaccia.
"...volevo dire eccentrici."-concluse angelicamente con un sorriso candido e innocente che però non mi fregava.
"Beh,fusto..."-certi nomignoli li avrei dovuti risparmiare.
"Grazie Jay,lo so che ho un bel fisico."-
"Ho sbagliato!Volevo dire fu...fulvo!"-esclamai trionfante.Fulvo,certo,ero proprio brava a trovare parole che cominciavano per 'fu'.
"Cara,non so nemmeno cosa significhi fulvo."-ribattè mettendomi un braccio attorno alle spalle e cominciammo a rientrare nel ristorante.
"Comunque volevo dirti di rientrare mi mi hai preceduta."-borbottai camminando.D'un tratto mi fermai,scivolando via dal suo braccio.
"Ehi Malik."-lo chiamai per fermarlo e lui si voltò con un sorriso disteso.Forse non ero poi così un disastro nel consolare le persone.O forse dipendeva dalle persone.
"Cosa c'è ora,filosofa dei miei stivali?"-Lo raggiunsi e mettendomi leggermente sulle punte dei piedi,sollevai il capo e con l'ausilio delle mani gli presi il volto,chinandolo un poco.Posai con delicatezza le mie labbra sulla sua fronte che raggiunsi senza troppa fatica anche grazie ai miei tacchi.
"Comunque avresti dovuto dire 'filosofa delle mie blazer',visto che ti ostini ad usare sempre quelle dannate scarpe."-sussarrai e lui sorrise.

--

Zayn
Il tocco delle sue labbra era leggero e fuggente,un po' come lei.Mi scostai e la studiai.Di colpo capii che nei prossimi mesi,in cui lei sarebbe stata in Irlanda,mi sarebbe mancato il suo volto espressivo capace di mostrare un sorriso splendido così come di far trasparire tristezza.
"Volevo salutarti."- mi spiegò sorridendo dolcemente.
"Beh,ciao."-scherzai scompigliandole i capelli e guadagnandomi così uno spintone.
"Cretino,volevo salutarti come si deve perché non ci vedremo per un bel po' di tempo e siccome quest'estate potresti fare qualche pazzia tipo rasarti i capelli a zero,oppure tingerteli di verde – ti prego non farlo – e quindi sarei costretta a non frequentarti più,ho deciso di dirti ciao."-continuò camminando verso il ristorante.
"Sì, ho capito ma non potevi salutarmi dopo?La serata è appena iniziata"-commentai amaramente-"E comunque non credo che toccherò la mia splendida chioma quest'estate."-
"Bene,così diventerai un capellone."-esclamò ridendo Jay che aprì la porta del ristorante -"Ah,non ti volevo salutare dopo perché se l'avessi fatto lì e ti avrei dato un bacio così tenero sulla fronte davanti agli altri,mia madre ci avrebbe ricamato sopra per mesi e mesi."-
"Okay,ho capito..."-entrammo nel ristorante e guardammo entrambi il tavolo sospirando.
"Buona serata."-mi sussurrò alludendo a Perrie.
"Grazie"-



Spazio autrice.


Hola ragazze!
Stasera non ho molto da dire sono super emozionata per il video dei ragazzi e non vi nascondo di essermi commossa,penso che sia 'the best video ever' lol.
Il capitolo è noioso,come tutti gli altri del resto,ma spero che possa piacervi.
Lasciatemi una recensione piccola piccola se vi va,ne sarei suuper felice!c:

Un bacio,Andrea-


Gif time.

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