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Autore: fredlove    03/11/2013    7 recensioni
- Avevi detto che dopo aver trovato Walter, avresti abbandonato tutto. -
- Vuoi che me ne vada?-
La domanda lo colpì. Profondamente. - No. Voglio che resti. - si trovò a sussurrare.
Immaginare di non vederla più nel rifugio, e praticamente fuori dalla sua vita , era anche troppo.
Era pronto ad ammetterlo, in quel preciso istante, che Felicity era più che un pezzo importante della sua vita.

[...]
Inutile. È più forte di me! Quando ho in testa una ff anche piccola, devo scriverla!
Okay, ci ho provato.
Da tempo volevo scrivere un piccolo momento tra Oliver e Felicity, sperando che il loro momento arrivi anche nella serie.
Spero vi piaccia.
i personaggi principali sono Oliver e Felicity, gli altri sono solo nominati.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era praticamente sicuro che Felicity, una volta notato in che stato era, l'avrebbe ucciso.
Poco ma sicuro.
E Diggle, riusciva anche a scherzarci sopra.
- Dig, per favore. -
- Stai troppo male? - gli domandò, mentre stavano tornando da una missione.
Oliver lo guardò di sbieco. - Non provarci. Non sei tu, che finirà ucciso da Felicity.-
- Potrei dirle che ho fatto di tutto per proteggerti, anche se poi lei ucciderà me. Sai cosa? Te la vedi tu con lei. -
- Grazie, sei un amico. -
Un altro passo ed erano sulle scale che davano al rifugio.



Laurel era lì.
Roy anche.
Ormai, era da tempo che erano a conoscenza del suo segreto. E Felicity...
Che in quel momento lo guardava.
Lui emise un sospiro. - Sono stato attento, cercando di non farmi troppo male. -
- Non direi. - sibilò.
Non avvicinandosi di proposito, mentre lui si sedeva togliendosi la casacca verde. Il taglio sull'addome era ben visibile, e sanguinava.
Per non parlare dei tagli sulla schiena. Oltre una miriade di lividi che sarebbero spuntati la mattina dopo.
Laurel sebbene preoccupata, non si avvicinò e guardò Diggle che scosse la testa.
Era una faccenda tra Oliver e Felicity.
- Io vado, devo scaricare delle casse per il Verdant. - disse Roy per togliersi dall'imbarazzo, e si dileguò in fretta.
Oliver guardò la ragazza bionda, chinando poi il viso. Non riusciva a tenerle testa, sapendo che stava per scoppiare una tempesta.
Ma era testardo, e non sapeva starsi zitto in certi momenti.
- Non dire niente, non ho bisogno di una tua scenata . -
Diggle si passò una mano sul viso.
"Oliver sei un idiota."
- Una scenata. Bene, la prossima volta fatti uccidere del tutto, Oliver Queen!-
Lui strinse gli occhi, non volendole dire che il dolore era insopportabile. E ringraziò silenziosamente quando Diggle si era avvicinato per medicarlo.
- Bene, onde evitare una mia scenata, direi che qui la mia serata è finita. Ci vediamo domani, alla Queen Consolidated , sempre se non ti fai uccidere nel sonno! -
E senza guardarlo, salutanto Laurel, si incamminò in fretta verso le scale.
- Mi dispiace, Felicity. -
L'aveva sussurrato, ma lei l'aveva sentito bene.
- Sul serio. Mi dispiace. - continuò mentre Diggle si allontanava, e faceva segno a Laurel di lasciarli soli.
Felicity si arrese, e fece retrofront sui suoi passi. Gli si fermò davanti.
- Dimmi, provi un sadico piacere a farti fare a pezzetti, solo per vedermi preoccupata?-
Ormai era passato anche il tempo in cui cercava di rimediare a ciò che diceva istintivamente. Aveva notato che con Oliver era sempre così.
- No. E non voglio farti preoccupare. Ma succede che ... -
Lei sospirò, incrociando le braccia sotto il seno. - Stai male?-
- No. Non brucia nemmeno più... -ammise, prima di guardarla negli occhi. - Sul serio, non voglio farti preoccupare ogni volta, non te lo meriti. -
Felicity lo guardò interrogativa.
- Ti ho fatta quasi uccidere. Qualche giorno fa, in ufficio.-
- Non è successo. -
- Ma dovrei essere in grado di proteggerti. -
- L'hai fatto. Anche se non era nei miei piani, saltare da una finestra. -
- Avevi detto che dopo aver trovato Walter, avresti abbandonato tutto. -
- Vuoi che me ne vada?-
La domanda lo colpì. Profondamente. - No. Voglio che resti. - si trovò a sussurrare.
Immaginare di non vederla più nel rifugio, e praticamente fuori dalla sua vita , era anche troppo.
Era pronto ad ammetterlo, in quel preciso istante, che Felicity era più che un pezzo importante della sua vita.
Allungò le mani , districando le braccia di lei e prendendo le sue mani. Se le portò alle labbra, e le baciò lievemente.
- Resta. -
La tirò a sè, circondandole la vita con le braccia e poggiando la fronte contro il collo. - Resta con me, Felicity.-
Poi chiuse gli occhi, respirando appieno il suo profumo, mentre sentiva le mani di lei che lo accarezzavano sulla nuca.
- Se vuoi che resti con te, evita di farti uccidere. - emise lei sospirando.
Lo sentì sorridere, mentre sollevava il viso. - Ci proverò. -
- Bravo ragazzo!-
Oliver la guardò, notando che la preoccupazione aveva lasciato solo un mezzo sorriso sincero sul suo viso.
- Sia chiaro, Oliver. La prossima volta che ti presenti in questo stato, non ti servirà un altro discorso come quello di stasera per farti perdonare. - disse quasi tutto d'un fiato, per stemperare un pò la tensione.
Lui sorrise, prima di sporgersi e baciarla sulle labbra.
Felicity, in un primo momento, rimase stupita. Poi, complice la stretta di Oliver che non la lasciava andare, rispose al bacio. Ai baci.
- Oliver sei ancora vivo, o Felicity ti ha ucciso?-
Lui si staccò un attimo dalle sue labbra. - Ancora vivo. Tranquillo. - Poi riprese a baciare la donna davanti a lui.

E cercò di non pensare a cosa avrebbe fatto l'indomani mattina, vedendola nel suo ufficio.
O se sarebbe soppravissuto ad un'altra missione.

   
 
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