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Autore: viky4forever    19/04/2008    2 recensioni
Una giornata come tante a Newport, la vita di Ryan procedeva anche dopo aver lasciato Marissa che da un pò frequentava Volchock.
Ma una ragazza sbuca dal nulla, la più piccola dei Cohen, Clare, la pestifera bimbetta, ormai grandicella e abbastanza sviluppata per essere definita "bimbetta", cugina di Seth.
Pestifra da piccola, terribile da adolescente. Influenzerà molto la vita e gli episodi dei nostri già conosciuti protagonisti, del cugino Seth ma soprattutto del suo nuovo conoscente, Ryan.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Marissa Cooper, Ryan Atwood, Seth Cohen
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti

Salve a tutti! Sono tornata a scrivere con una FF su OC! In questi giorni che sto seguendo la terza serie mi ha davvero molto ispirata. E cosi eccomi qui a scrivere!

Questa FF segue le trama tranne per qualche piccola differenza. Per esempio che Ryan non ha mai incontrato Sedy.

E la trama inizia proprio la sera in cui Marissa va con Volchok e Seth chiarisce “certi problemi” con Summer.

Spero sia di vostro gradimento. Fatemi sapere.

Viky

 

 

Capitolo 1 – Un arrivo inaspettato

 

Un fresco venticello soffiava per tutta Newport quella mattina. Erano le 8 di un sabato di inizio settembre e ancora la gent era chiusa nelle case a dormire per il loro meritato giorno festivo.

In casa Cohen il silenzio regnava sovrano, tutti dormivano, dopo serate passate fuori.

La camera di Seth era vuota, ancora non era tornato dalla sera precedente passata a litigare con Summer per poi finire in un lieto fine.

Ryan invece dormiva almeno dalle 10 della sera prima.

Da quando aveva lasciato Marissa non si erano più sentiti né visti e la voglia di uscire era poca.

Quel venerdì sera però Seth aveva da sbrigare una faccenda “urgente” e quindi non è potuto rimanere in sua compagnia o trascinarlo da qualche parte.

Un rumore fece svegliare Ryan di soppiatto: qualcuno stava cercando di aprire la porta della casetta.

Cercò di realizzare mettendosi seduto e mettendo a fuoco la stanza.

I rumore della serratura, che chiuse a chiave la sera prima, si fece più forte:qualcuno stava bussando.

Il ragazzo scattò in piedi e andò verso la porta.

-Seth, Seth aprimi, sono io!!! – diceva un voce femminile aldilà della porta, aveva un tono abbastanza frettoloso e preoccupato e senza indugiare girò la chiave ed apri la porta.

Una ragazza subito sgattaiolò dentro superando il ragazzo ancora stordito dal sonno.

Aveva il fiatone. Buttò per terra una borsa, quasi come fosse casa sua, e si sedette sul divano.

-Ma chi l’ha spostato? – chiese guardandosi attorno.

-Scusami tanto…- iniziò Ryan avvicinandosi alla ragazza.

Lei si girò per guardarlo, lo scrutò per un attimo e non gli fece concludere la frase.

-E tu chi saresti? – chiese togliendosi gli occhiali da sole.

-La stessa domanda stavo per farla io, anzi la faccio io –

Lo scrutò ancora meglio e si alzò in piedi avvicinandosi.

-Non dirmi che sei Ryan! – esclamò.

-Si sono Ryan. Adesso potresti dirmi chi sei tu? –

-Clare Mary Charlotte Cohen, piacere di conoscerti. Ma se vuoi chiamami semplicemente Clare – sorrise porgendogli la mano.

Lui la strinse flebilmente.

-La cugina di Seth? –

-Certo!! Oh, mio cugino che parla di me…beh, volendo sei mio cugino acquisito, o per meglio dire cuginastro, non saprei…-

Ryan si voltò per guardare l’orologio: erano le 8 e 15.

-Come mai qui?? Sapevo che saresti venuta per l’inizio della scuola, ma sei in anticipo vedo…-

-Si, sono come dire, scappata da casa, mia madre rompe, e ho pensato di rifugiarmi qui di nascosto, poi a momento debito mi farò trovare –

-Quindi sei anche clandestina a Sandy e Kirsten? –

-Soprattutto a loro –

La ragazza iniziò a sistemarsi le cose, trovando qua e là roba di Ryan.

-Ma dovrai stabilirti qui??

-E dove sennò?? In camera di Seth mi beccheranno tempo 1 e 2, quindi…-

Ryan non sapeva che dire o fare, rimase un po’ spiazzato sedendosi sul letto.

-Ma tranquillo – continuò lei pettinandosi davanti lo specchio – dormirò per terra, il tuo letto non lo toccherò –

Non sapeva che dire davanti a quella ragazza abbastanza esuberante, stettero un attimo in silenzio mentre si pettinava per bene i capelli e poi si girò.

-Dai, accompagnami da Seth, tanto gli zii staranno dormendo a quest’ora, in tal caso mi nascondo da qualche parte –

-Seth non è in casa, o per lo meno, non  penso proprio –

Clare alzò le sopracciglia.

.Si, ha passato tutta la notte con Summer – disse sarcasticamente ridacchiando.

-Ehm...penso proprio di si

-Davvero? – chiese facendosi di botto tutta seria.

Ryan annuì.

-E bravo il mio cuginetto, anche lui è cresciuto.

 

 

In casa non ronzava una mosca, dormivano ancora tutti. E non si sentiva neanche l’odore del pancake, il che voleva dire che Kirsten non era scesa a preparare la colazione.

Ryan scivolò veloce in cucina con Clare che gli si muoveva furtivamente accanto.

La ragazza aprì il frigo e si verso il latte in una tazza, dopo di che iniziò a rovistare fra la credenza.

-Se cerchi i cereali sono due sportelli alla tua destra – la aiutò lui.

-grazie-

Scelse i fiocchi d’avena integrali che usava solitamente Kirsten.

Ne prese un pugnetto e li gettò nella tazza. Ryan prese due cucchiai tenendosene uno in mano.

-Ah, ne vuoi anche tu?? Scusamipotevi dirmelo, cosi te lo facevo prima…-

-Si, ma…-

E rifece il lavoro di prima ammutolendo per l’ennesima volta il biondino.

Due tazze di latte e cereali, uno con i  fiocchi integrali, l’altra al cioccolato stavano sul tavolo in attesa di essere mangiati.

-Meglio tornare no? –

-Si ma tanto non dovrebbe scendere nessuno a quest’ora, conoscendo i miei zii…-

Detto fatto.

I due ragazzi si guardarono negli occhi sentendo un rumore: qualcuno stava scendendo le scale .

Clare scattò via dalla sedia e si ficcò sotto il tavolo avvicinandosi a Ryan in una velocità impressionante.

-Comprimi!! – gli sussurrò da sotto, giusto un istante prima che Kirsten comparisse un po’ assonnata, in una vestaglia azzurra lucente, all’entrata della cucina.

-Buongiorno Ryan, mattiniero questo sabato – disse sbadigliando e avvicinandosi alla zona cottura.

-Ehm…si, sai ieri sera sono andato a letto presto e ora mi è venuta fame –

-Ah vero, ieri sera non sei uscito. Beh, come va? –

-Mah,come deve andare, come andava ieri va oggi…-

Kirsten lo guardò con tenerezza conoscendo a grandi linee la situazione e poi si girò per fare il caffè.

Clare ascoltava in silenzio.

-Ma Seth? Vedo che ci sono due tazze sul tavolo, non dirmi che l’hai svegliato o si è alzato lui perché è una cosa assurda…-

-In verità lui è andato, cioè credo che…-

-Buongiorno a tutti –

Entrambi si voltarono, tranne Clare che non ne ebbe bisogno, poteva riconoscere quella voce ovunque.

-Si, è tornato da poco e cosi gli ho preparato una tazza di cereali anche per lui –

Seth non priferì parola sentendo che nel tono di Ryan qualcosa non quadrava alla perfezione. Mentre Kirsten era girata Seth gli chiese con lo sguardo spiegazioni e Ryan rispose in qualche modo di dover collaborare.

-Ah si certo,  grazie per avermi preparato il latte – disse afferrando il cucchiaio per portarlo alla bocca.

L’amico già aveva previsto la sua reazione: tosse e affogamento.

-Cosa c’è tesoro? – chiese la madre versandosi il caffè finalmente pronto.

-Niente mamma, stamattina preso dal sonno ho detto a Ryan di scegliere i tuoi adorati fiocchi integrali –

-Ma dai, ti sei illuminato. Anzicchè le solite schifezze –

Ryan le fece un cenno mandando giù le sue di “schifezze”.

-Caffè’?- chiese la donna avvicinandosi al tavolo.

-Eh no no, niente caffè, grazie –

Il ragazzo si alzò di colpo andando verso la donna.

-Senti Kirsten, volevo dirti una cosa, hai presente quel cassetto? Quello nella mia stanza, beh, volevo confrontarlo con questo del salone…-

Ryan cercò di essere il più naturale possibile, portandosi Kirsten dall’altro lato per lasciare Seth da solo, cercando di fargli capire qualcosa con un ultimo sguardo prima di scomparire dall’altro lato.

-Ma che diavolo…AHI! MA COSA C’è? –

Il ragazzo saltò in aria indietreggiando rumorosamente con la sedia, qualcosa lo pizzicò al polpaccio.

-Ciao Sethgli sorrise la cugina.

 

 

  
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