Capitolo 1 – Amori a New York
Era una tipica mattinata newyorkese: gli uccellini
cantano, il sole brilla in cielo.. E lei era nuovamente in ritardo! Uscì di
corsa dal suo appartamento, e appena fu in strada riuscì immediatamente a
fermare un taxi.
“Dove va signorina?” chiese gentilmente l’autista.
“Al 228 West 47th strada, grazie!” rispose
immediatamente la giovane donna dai capelli ricci.
Dopo una breve corsa in
taxi, la ragazza si ritrovò davanti alla vetrata del caffè dove le sue amiche
la attendevano con impazienza…
“Buongiorno signore!”
esclamò non appena fu entrata alle tre ragazze sedute ad un tavolo.
“Ciao Hermione! Anche
oggi in ritardo, eh!?! Lo sai che cominciamo a non sopportarti più, vero??”
rispose ironicamente, lasciandosi sfuggire un sorrisetto, la rossa.
“Eh si Herm… Ci siamo stancate di aspettarti ogni mattina!” le
fece eco la mora sedutale accanto, anch’ella lasciando trasparire un tono
giocoso nella voce.
“Chiedo umilmente
perdono, ma questa notte non sono riuscita a dormire molto…”
rispose la riccia, nascondendo uno sbadiglio.
“Con chi hai passato la
notte??” chiesero maliziosamente in coro le altre.
“Ehi ehi ehi! Non pensate assolutamente male di me! Ho passato tutta
la notte a scrivere un pezzo che dovevo consegnare oggi…
Ma approposito di nottata – e subito rivolse un’occhiata
maliziosa alla bionda – Dicci Luna… Come è andata la
tua elegante serata a teatro con Capote Duncan?”
Capote Duncan, trent’anni, consulente finanziario, è uno
degli scapoli più ambiti di tutta New York e, secondo Luna, possibile futuro
padre dei suoi tre bambini.
“E’ stata una serata fantastica! Prima mi ha portata a
vedere “La Traviata” e poi mi ha invitata a casa sua ad osservare un fantastico
Monet del 1875” concluse con gli occhi che le brillavano.
“Tesoro – cominciò Pansy con il tono più gentile che
riuscisse ad avere – quello non voleva farti vedere il Monet…
Lui voleva solamente portarti a letto!”
“Non è vero!” rispose piccata la bionda “Lui è seriamente
interessato a me! Il fatto che tu vada con gli uomini solo per il sesso non
significa che anche loro facciano la stessa cosa con tutte le donne!”
“Luna - si intromise la rossa - Mi dispiace dirtelo, ma questa volta Pansy ha ragione... Tutti gli uomini vogliono solamente una cosa da
noi! SVEGLIA! Il principe azzurro non esiste!”
La bionda stava per rispondere, aprì e chiuse la bocca un
paio di volte, ma alla fine si ritirò in un religioso silenzio, che ruppe
solamente dopo una breve riflessione.
“Forse – cominciò – forse avete ragione voi ragazze… E’ che ogni volta sembrano così perferri, così… Così pronti per
il matrimonio! E invece ogni volta si rivelano per ciò che in realtà sono…”
“…Uomini!” concluse per lei la
mora.
Consumarono la
loro colazione parlando del più e del meno, per poi dirigersi ognuna verso le
proprie rispettive destinazioni: Luna doveva andate in galleria per incontrare
un famoso pittore di cui avrebbe curato la mostra, Ginny si diresse in ufficio
per incontrare un cliente, Pansy… Bè
Pansy disse solo che doveva incontrare un certo Joe incontrato la sera
precedente al Monkey Bar, mentre Hermione, non avendo alcun impegno
particolare, decise di dedicarsi ad un po’ di sano shopping. Stava svoltando l’angolo
tra la Broadway e l’8th street quando andò a sbattere
contro qualcuno… Qualcuno con dei folti capelli rossi
e due occhi azzurri come il cielo…
Ahahahaha! Eccomi di già con il primo capitolo!! Spero
sinceramente che vi piaccia.. anche perché sarà un po’ complesso continuare
questa fic.. anche se ce la metterò tutta per cercare
di concluderla nel modo più “sex and the city” possibile!!
PS:
vorrei ringraziare maryrobin per il commento.. anche
se era solo l’introduzione sono proprio contenta che tu abbia già apprezzato!!!
GRAZIE!! =)
PPS:
il secondo capitolo è già “under construction”…
cercherò di completarlo il prima possibile!
BESOS!!!