Sono contenta che alcuni di voi conoscano Poisoned di Akane *___* è belliximiximo come gioco T__T anche tanto triste eh.. (e anche impossibile da finire per te, che sei ricorsa alle soluzioni su internet... ¬¬ NdMello) (°///° zittooooooo) (u_U incapace NdMatt) (T__T)
e sono anche felice del fatto che molte di voi siano ancora qua a commentare dopo tutto sto tempo!! ma ora.. Mello, tu sei un ragazzo? (chi, io? NdMello) (non tu! il ragazzo che ha recensito..) (.__. ah. NdMello)
Ringrazio MellosBarOfChocolate, Mello, Freija, Elly_Mello (devi ancora mandarmi il disegnuuu T^T), hay_chan, Amy_Vampire per aver recensito e anche quelli che hanno aggiunto 'sta fic ai preferiti! :P kissu e recensite, eh *___*
PS: forse nell'ultima parte troverete somiglianza con gita al mare.. ma è gita al mare che assomiglia a questa, semmai :p questa è precedente XD e poi ank Mello che sviene XD (appunto per la cara amante degli svenimenti..-non si fanno nomi XD-) -appunto per chi non avesse mai letto Cakes-
imma consigliata dalle ragazze di Fastidious Note.. ---> http://slinkers.deviantart.com/art/Mellow-Monthly-55616027 è stupenda, andate a guardarla XDDD
Si svegliò con un lungo sbadiglio, stiracchiandosi nel letto.
Saltò giù, andando nel bagno a sciacquarsi la faccia. Si guardò
allo specchio, mentre l'acqua colava lungo il viso.
Aveva davvero fatto quello che ricordava, la sera prima?
..
Pensando a Near?
Si asciugò la faccia, strofinandosi anche i capelli. Poi buttò
l'asciugamano da qualche parte lì e uscì dalla stanza, camminando nel
corridoio come uno zombie.
Sgomitò con alcuni ragazzi per passare avanti nella fila per la
colazione e, con il vassoio pieno, si andò a sedere a un tavolino vuoto.
Appoggiò la testa sul piano, rimanendo un attimo così.
Come avrebbe affrontato Near quel giorno? Ricordare il fatto che
s'era masturbato pensando a lui non lo aiutava di certo..
_ Buongiorno Mello _ disse una voce accanto a lui.
Sobbalzò, picchiando la testa sul legno del tavolo. Dolorante,
si alzò a fissarlo. Sì, era proprio Near.
_ 'ngiorno _ biascicò imbarazzato. Near cominciò a mangiare
tranquillo la sua brioche.
Che nervoso che gli faceva montare il vederlo così mentre lui..!
Come gliela avrebbe fatta andare di traverso volentieri quella brioche a quel
dannato, piccolo, infido..
_ Mello che hai? _ chiese Near fissandolo.
_ Nulla _ disse sorseggiando la cioccolata. La annusò,
perdendosi per un attimo in quel semplice piacere. Così dolce e sensuale..
Chiuse gli occhi, pensando alla cioccolata fumante. Se avesse
staccato il pensiero da lì probabilmente avrebbe ripreso a pensare a Near e..
era meglio di no.
Posò la tazza vuota, guardando risoluto Near. _ Senti, che ne
dici di cominciare? _
_ Ok.. _ disse Near alzandosi e raggruppando le sue cose. Mello
vide di sfuggita che non aveva toccato nulla tranne quella brioche.. strano. Bè,
forse era rimasto sconvolto dalla visione della sera prima? Ridacchiò tra sè
mentre lo superava per mettere prima di lui il vassoio nel carrello.
Poteva sembrare stupido ma gli piaceva vincere in quelle
cazzate..
Entrarono nelle cucine, mentre i cuochi stavano ancora lavorando
attorno ai fornelli.
Near portò il libro sul quale il giorno prima avevano cercato le
ricette, aprendolo davanti a loro. Mello avvertì un tremendo nervosismo montare
dentro nel sentire i commentini dei cuochi che gironzolavano lì attorno ed
erano evidentemente sorpresi da quella strana collaborazione.
Near aveva preso a sfogliare il libro, forse alla ricerca della
pagina che aveva segnato.. Mello si fermò per l'ennesima volta a fissare il suo
viso concentrato. Quella era la faccia a cui aveva pensato la sera prima..mio
dio, se ripensava in che condizioni..
Arrossì, cercando di concentrarsi su quello che stava facendo
Near. Aveva trovato la figura di un'immensa torta alla panna con ciliegine sopra
che lo spaventava da morire.. quanto sarebbe stata alta?
_ No, Near, penso non sia il caso di fare quella, insomma! _
disse Mello con un po' di preoccupazione. Near sorrise, continuando a sfogliare
il libro. _ Ecco, questa! _ esclamò con un po' troppo trasporto Mello.
_ La sacher torte? _
_ Sai che figurona con L? _ disse in risposta Mello. Si
fissarono, poi Near annuì.
_ Bè, dobbiamo chiedere per gli ingredienti.. il cioccolato c'è
di sicuro.. zucchero, burro.. forse la marmellata è da prendere.. _ Near
cominciò a elencare le varie cose e in breve furono da Roger per chiedere
l'autorizzazione di uscire.
Ognuno andò nella propria camera a prepararsi e poi si diedero
appuntamento davanti alla Wammy's House. Quando Mello arrivò, Near non era
ancora arrivato. La cosa gli diede una certa soddisfazione. Ghignò mentre si
appoggiava al muro vicino al cancello, le mani nelle tasche del cappotto
foderato. Chiuse gli occhi, chinando la testa nel colletto della maglia per
immergerci il naso.
Quella mattina aveva avuto a più riprese un impulso fortissimo
che lo avrebbe spinto come minimo a baciare Near.. la situazione sembrava
volgere al peggio.. cosa avrebbe fatto di lì a una settimana?
Una figurina bianca apparve nel cortile, diretta verso di lui. La
guardò, incuriosito.
Near..
Aveva messo un cappotto bianco, una sciarpa intorno al collo e un
cappellino di lana. Scoppiò a ridere quando gli arrivò vicino.
Near lo guardò in silenzio.
_ Non hai trovato nient'altro da aggiungere poi? _ esclamò Mello
tra le risate. Lo fissò strafottente mentre lui non rispondeva, precedendolo
fuori dal cancello.
Camminarono fianco a fianco lungo la strada piena di neve. Il
biondo prese a calciare via la neve che gli capitava sotto tiro, le mani in
tasca. Sentiva su di sè gli occhi scrutatori del moccioso.
Forse il freddo che sentiva gli avrebbe calmato i bollenti
spiriti..
_ Sai quanto dista il negozio? _, si era anche quasi dimenticato
della rivalità con lui..
_ Dovrebbe essere a circa un kilometro da qui.. _
Sempre tranquillo il piccolo Near. Gli stava venendo voglia di
scuoterlo un po' da quel torpore..
Mello fece un verso di assenso, infilando di nuovo il mento nel
colletto della maglia e guardando la neve a cui tirava calci. La voce di Near..
no, il freddo non gli stava facendo l'effetto che sperava. Quella voce
continuava ad eccitarlo comunque.
Quando raggiunsero il negozio trovarono alcune persone dentro che
stavano chiedendo altri oggetti. Rimase accanto a Near ad aspettare il proprio
turno. L'albino era rimasto in silenzio per tutto il resto del tragitto.
Sembrava pensieroso..
Si fecero avanti quando toccò a loro, mentre Near prendeva
l'elenco.
Pagarono, uscendo dal negozio con il sacchetto e tutti gli
ingredienti.
Stavano tornando alla Wammy's House, quando prese a nevicare.
All'inizio piano, poi venne giù quasi una bufera di neve. Mello cominciò a
rabbrividire. Forse Near non aveva avuto tutti i torti a imbacuccarsi così..
accidenti.
Near lo guardò più volte mentre camminavano.
Raggiunsero l'orfanotrofio quando il più grande aveva cominciato
a sentire la testa girare.
Svenne addosso all'altro, nel corridoio vicino alla sua camera.
L'ultima cosa che avvertì furono le sue mani gelide sulla fronte.
Si svegliò quella sera, al sentire il profumo della cioccolata.
Aprì stancamente gli occhi, mettendosi le mani sulla faccia per stropicciarsi
gli occhi. Accanto a sè intravide la faccia di Matt.
_ Ciao Mello.. _ bisbigliò quello guardandolo preoccupato. Mello
lo squadrò scocciato.
_ Ciao. Tornato in te? _ chiese in risposta. Sentiva la testa
pulsare in maniera lancinante e chiuse gli occhi.
_ Mi dispiace.. ma come stai? _ il biondo guardò con gli occhi
un po' stretti dal dolore la faccia di Matt. Era chinato verso di lui, seduto su
una sedia lì accanto. Si mise a sedere.
_ Sembra di essere in ospedale.. _ disse ridendo. La testa gli
scoppiava..
Matt lo guardò, poi abbassò gli occhi quando incontrò i suoi.
_ E' che non mi ero neanche reso conto di quel che facevo.. mi hai eccitato da
morire.. _
Mello fissò la sua testa china, appoggiando le braccia sulle
ginocchia piegate. Bene, bene, era tornato in riga..
_ Ma me lo sono sognato o ho sentito odore di cioccolata? _
chiese sdraiandosi di nuovo.
Matt lo guardò interrogativo. _ No.. non c'è cioccolata in giro
che io sappia.. _
_ Ah _
_ Senti, se ti va la prendo io.. _
_ Ovviamente. Devi farti sempre perdonare, no? _
Matt lasciò la stanza con la coda tra le gambe. Mello incrociò
le braccia dietro la testa, fissando fuori dalla finestra.. forse lo stava
trattando troppo male.
Qualcuno bussò alla porta, distogliendolo dal proprio mal di
testa.
_ Avanti! _ esclamò scocciato. Una figurina bianca entrò nella
stanza, il solito vestito addosso. In un flash Mello si ricordò di essergli
svenuto addosso.. che vergogna.
_ Ciao.. vedo che sei tornato in forma _ disse Near avvicinandosi
al letto. Cominciò ad arrotolarsi i capelli con le dita, sedendosi di fianco a
Mello.
Mello sentì il nervoso sommarsi al mal di testa. Odiava quella
sua freddezza, odiava quel modo di fare!
In uno scatto di rabbia si mosse verso di lui, afferrandogli i
capelli con violenza. Pigiò la bocca sulla sua, in quel gesto che aveva voluto
fare sin dalla mattina, forzando per entrare con la lingua tra le sue labbra.
Vide gli occhi sbarrati di Near che lo fissavano cercando una spiegazione mentre
avvertiva una scossa di adrenalina invadergli il corpo.
Gli mise una mano dietro al collo, tirandolo su di sè sul letto,
riuscendo ad arrivare a toccare la sua lingua con la propria. Il genietto
rabbrividì contro le sue dita, chiudendo gli occhi.
Infilò una mano tra di loro, cercando di staccare Mello da sè.
_ Che.. che cosa fai? _ ansimò Near guardandolo col petto in
tumulto.
Nel fissarlo a sua volta il biondo sentì la sensazione della
vittoria renderlo euforico, facendogli dimenticare i dolori lancinanti alla
testa. Near, Near, Near.. l'impassibile
Near era stupito.
_ Ti batto _ sibilò impossessandosi di nuovo della sua bocca. Lo
spinse giù, schiacciandolo sulle lenzuola. Al diavolo il mal di testa.
_ Mello.. stai male.. lasciami _ disse Near guardandolo e
cercando di mascherare la propria preoccupazione. Mello pensò di avere una
faccia davvero poco rassicurante in quel momento.. e quasi rise.
_ Io sto benissimo _ sussurrò con un sorrisetto perfido. Gli
toccò le labbra, baciandolo di nuovo. A fondo.. fino a farlo rabbrividire
ancora.
Non avrebbe mai pensato di poter fare una cosa simile con Near. E
non avrebbe mai pensato che Near potesse diventare un cucciolo spaurito
in quell'occasione.. ma stava succedendo tutto così in fretta che non ci aveva
neanche riflettuto.
Una cosa era certa: lui non reggeva gli attacchi fisici.
E non era neanche il tipo che avrebbe risposto.
Stavolta fu Mello a staccarsi da lui, lasciandolo andare. Si
tenne la testa, scendendo dal letto e entrando nel bagno. Faceva male, male da
morire. Si buttò dell'acqua fredda in faccia, lasciando che gocciolasse nel
rubinetto.
Voltò il viso verso il letto, dove Near si era seduto, guardando
il pavimento. Accennò un sorriso. L'aveva scioccato..?
Spalancò gli occhi, andando a vomitare nel gabinetto. Sentì
Near accorrere accanto a lui, nonostante tutto. Ma se ne rese conto vagamente. I
conati furono diversi e lui si sentì sempre peggio.
Rimase appoggiato alla tavoletta, ansimando, gli occhi stretti.
Dio, che schifo..
_ Mello, vado a chiamare qualcuno _ disse Near. La sua voce era
tornata fredda. O almeno sembrava..
Mello sputò, cercando di levarsi di bocca quel sapore di bile.
Poi afferrò il pantalone del ragazzino, trattenendolo. Near abbassò gli occhi
a guardarlo.
_ Lascia stare _ borbottò scocciato. Si alzò in piedi,
lavandosi la bocca al rubinetto.
_ Penso sia meglio farti vedere da un dottore _ disse Near
continuando a guardarlo. Mello si girò di scatto verso di lui, mentre l'acqua
scorreva nel lavandino.
_ Falla finita, non ne ho bisogno! _ esclamò stizzito. Chiuse
l'acqua con un pugno, asciugandosi la bocca.
Scrutò Near ad occhi stretti. Il dolore alla testa era più
intenso di prima.
Sentì un nuovo conato salirgli in gola e si chinò di nuovo sul
gabinetto, vomitando ancora.
Nel frattempo dei passi concitati nella stanza accanto
annunciarono l'arrivo di Matt, di ritorno dalla commissione affidatagli.
Nel vedere Mello chino sul gabinetto scattò verso di lui,
gettando da una parte le barrette di cioccolato, preoccupatissimo.
_ Che è successo, Mello? Che hai fatto?! _ chiese agitato. Mello
ansimava, gli occhi chiusi. Non gli rispose, cercando di riprendere fiato.
_ Che.. palle porca.. puttana! _ sbottò tenendosi lo stomaco.
Ora non era solo la testa a fargli male.. si era divertito troppo con Near e
s'era sentito male? Gemette, piegandosi su se stesso. Che figura che stava
facendo..
Aveva un sapore schifoso in bocca. Si alzò di nuovo,
allontanando da sè Matt, per andare a sciacquarsi. Di nuovo.
Si appoggiò senza forza al bordo del lavandino, respirando
forte. Sia Matt che Near lo guardavano, in attesa.
Mello si allontanò dal lavandino, entrando nella camera.
_ Andate.. via. Non.. ho bisogno di.. _ sentì le gambe cedere ma
si resse appoggiandosi al muro. Chiuse gli occhi mentre Matt scattava verso di
lui. Le sue braccia lo strinsero e avvertì il calore del suo petto contro la
guancia. Matt, Matt.. il suo fidato cagnolino.
_ Non mi umiliare.. _ gli bisbigliò con tono pericoloso. Lo
fulminò con gli occhi. Matt lo lasciò andare.
_ Ti chiamo un dottore allora? _ chiese Near guardandolo. Mello
chiuse gli occhi, mentre la testa pulsava fastidiosa.
_ Ti ho detto di no! Vattene, via, via!! _ gridò
infastidito, sentendo il fiato mancare. Incrociò gli occhi di Near
mentre usciva. Era.. ferito?
La porta si chiuse con un suono che si sentì appena.
Mello si sedette sul letto con un gemito. Non sentiva più
addosso un minimo di forza.
_ Matt..? _ chiamò con un alito di fiato. Alzò gli occhi verso
il ragazzo che si stava avvicinando.
Si sentiva così piccolo e stupido.. si era mostrato debole
davanti a Near. Ed era la peggiore fra le cose che avrebbe mai immaginato.
Si tolse la maglia, infilandosi sotto le coperte.
Guardò Matt..
_ Vieni? _
Matt sorrise, entrando nel letto a sua volta; tirò su di loro le
coperte, cercando gli occhi di Mello.
Mello infilò le mani sotto la sua maglia, alzandola, appoggiando
la testa sul suo petto nudo. Aveva bisogno del suo calore in quel momento. Era
così.. sfinito.
Sentì Matt rabbrividire al suo contatto. Il suo cuore battere
veloce.
Con un sorriso constatò che aveva cambiato deodorante. Matt
sembrò incerto se abbracciarlo o no.
_ Puoi toccarmi.. stupido _ sussurrò Mello contro la sua pelle.
Lo baciò in mezzo al petto, chiudendo gli occhi. Gli piaceva baciarlo, gli
piaceva il contatto con lui..
Matt gli prese la testa fra le mani, pigiando la bocca sulla sua.
Mello si staccò da lui immediatamente, mentre Matt lo guardava contrariato.
Mello si sporse dal letto per recuperare la cioccolata. Matt
sorrise mentre lui ne addentava un pezzo.
Si avvicinò a lui quando ne prese tra i denti un secondo.
Lo guardò negli occhi, mettendo le labbra sulle sue, succhiando
la cioccolata. Mello lo guardò un po’ stupito; ma Matt mise una mano dietro
il suo collo, per non farlo andar via di nuovo.
Cominciarono a rubarsi a vicenda la cioccolata, fino a quando
Mello non capovolse di nuovo la loro posizione e sottrasse a Matt il pezzo. Lo
guardò vittorioso, leccandosi le labbra.
Matt rise, pigiandosi una mano sugli occhi, mentre Mello lo
fissava contrariato. Che aveva da ridere..?
Staccò un altro morso di cioccolata dalla tavoletta, tenendola
tra le dita.
Matt le portò alla bocca, succhiandole, guardando nello stesso
momento Mello. Lui arrossì.
Stava per protestare ma Matt lo tirò di nuovo su di sé,
incollando le labbra alle sue. Il biondo strinse il cuscino con le dita bagnate,
chiudendo gli occhi. Ora anche Matt sapeva di cioccolata. Era così dolce la sua
lingua..
_ Mello? _ la voce di un uomo entrò nella stanza, facendoli
sobbalzare entrambi. Si separarono immediatamente, guardandosi spaventati.
Si voltarono a guardare Roger, sul ciglio della porta aperta.
Aveva uno sguardo sorpreso.
_ Ma che cosa state..? _ chiese senza capire. La sua espressione
si fece improvvisamente furibonda, mentre Mello scivolava di fianco a Matt. _ Vi
voglio immediatamente nel mio ufficio! _
_ No, Roger, aspetta..! _
_ Niente ma, immediatamente! _ gridò Roger. Una folla di
mocciosi cominciò a radunarsi nel corridoio.
_ Roger, aspetta, hai frainteso! _ esclamò Mello mettendosi a
sedere. Dannati bimbetti, ma che volevano..! _ Stavamo discutendo non stavamo
mica..! E poi siamo vestiti! _
_ Davvero! Io ero solo venuto per vedere come stava e.. _
Roger li fissò un attimo, facendo segno ai bambini nel corridoio
di andare via.
Mello poteva avvertire la mano di Matt stretta alla sua. La
strinse a sua volta.
Roger esitò un attimo, guardandoli. _ Mello. Matt. Nel mio
ufficio _
Uscì, chiudendosi alle spalle la porta.
Mello guardò Matt. _ Che palle, ma entra sempre qualcuno nel
momento sbagliato?! _
Matt lo guardò a sua volta. _ Forse è la tua camera che porta
sfiga _
_ Che cosa?! _ esclamò Mello arrabbiato. Matt rise, mentre Mello
lo buttava di nuovo giù sul letto. _ Cosa ridi? Guarda che ti picchio! _
Matt rise ancora di più, lasciandolo sgomento. Lo tirò a sé,
baciandolo per l’ennesima volta. Mello sorrise.
Se Matt voleva giocare.. avrebbero giocato.
Affondò la lingua nella sua bocca, baciandolo a fondo e così a
lungo che quando si staccò da lui, Matt ansimava, fissandolo stupito.
_ Ma..! Dove.. dove hai imparato.. a baciare.. co.. sì? _
Mello gli sorrise; si alzò dal letto, cercando la maglia, ma nel
chinarsi sentì la testa girare di nuovo. Portò la mano alla fronte, stringendo
gli occhi. Accidenti..
Matt era dietro di lui, sorreggendolo. _ Ehi, tutto ok? _
_ Sì, sì, tutto ok.. _
Si alzò di nuovo in piedi, mettendosi la maglia. Matt si rivestì
a sua volta e poi uscirono insieme dalla stanza.
_ Se chiede qualcosa stavamo litigando perché non volevi
ammettere di star male, ok? _ disse Matt quando ormai erano vicini all’ufficio
di Roger. Mello fece per replicare, ma chiuse la bocca non appena furono
entrati.