Epilogo.
Era settembre, finalmente.
Non erano ancora riusciti ad andarsene da quella
città, da quando
l’estate era cominciata, ma alla fine erano arrivati quei tre
giorni di
completo relax anche per loro.
Harry aveva preso le ferie secoli prima, ma essendo
l’ultima ruota del
carro, non aveva potuto permettersi né troppi giorni
né un periodo migliore.
A Zayn non importava, comunque, e di certo non
importava neppure a
Harry, che aveva iniziato a vivere il suo vecchio sogno poco tempo dopo
che il
nuovo aveva misericordiosamente bussato alla sua porta. A Zayn era
venuto un
po’ da ridere, la prima volta che, parlando, era uscito il
discorso e Harry
l’aveva definito così: il
mio nuovo
sogno. Un po’ fiabesco e abbondantemente
sdolcinato, tanto che anche il più
piccolo era arrossito, ma questo non significava che a Zayn non avesse
fatto ugualmente
piacere.
La vita era strana, di questo Zayn era convinto da
molto, per cui il
fatto che Harry, fatta domanda, avesse ottenuto un posto da apprendista
proprio
al giornale che aveva ritenuto perso per sempre non l’aveva
stupito. L’aveva
imputato alla genialità del suo compagno e ne aveva gioito,
semplicemente. Si
ricordava dei primi giorni della loro relazione, quando avevano
iniziato
daccapo (anche se alla fine avevano solo ripreso da dove erano
arrivati), e di
come, saputa la notizia Harry l’avesse osservato, un
po’ guardingo, un po’
incerto, con in volto una domanda muta per lui. Va
bene? Che ne dici? Accetto? Se non sta bene a te, non sta bene
neanche a me? Ti riporta alla mente brutti ricordi? Forse
non una; forse
mille, ma Zayn le aveva spazzate via tutte perché, come
aveva sentito uscire
più e più volte dalla bocca di Harry nel corso
dei mesi, il Times!
Adesso, dunque, Harry lavorava molto più
di prima e aveva molto meno
tempo per stare con lui, ma Zayn lo vedeva radioso, e quello rendeva
felice
anche lui. L’aveva sempre ritenuto un luogo comune, ma
evidentemente si
sbagliava: le felicità della persona che ami sono anche le
tue. Di questo si
era convinto da poco.
«Hai preso tutto?» gli chiese
Harry, mentre controllava con lo sguardo,
per l’ennesima volta, l’interno della loro casa.
Anche quella era una novità recente.
Harry aveva abbandonato Louis al suo divano, che in
quei tempi
condivideva sempre più spesso con Liam, e si era traferito
nell’appartamento di
Zayn, facendosi largo tra le sue cose e facendo spazio per le proprie,
come da
tempo aveva fatto col suo cuore.
Quando a febbraio era accaduto quel mezzo disastro
che gli aveva
piagato le gambe e l’aveva messo in ginocchio, tornare da
Harry e aprirgli
ancora una volta il suo cuore era stato duro. Zayn doveva ammettere che
l’altro
aveva sudato e lavorato e mai perso la speranza, nell’attesa
che Zayn riuscisse
a fidarsi di nuovo, dimostrandogli ogni giorno che ne era degno. Nella
caparbietà e nell’ostinatezza
dell’altro, aveva visto quella luce e quell’amore
e quella dedizione che lo avevano convinto del tutto, che
l’avevano
rassicurato.
Non era stato facile, ma Zayn sapeva che la strada
sarebbe stata tutta
in salita, all’inizio. Allo stesso tempo, era anche certo che
valesse la pena
lottare per quello che di buono c’era e lasciarsi alle spalle
tutto il resto.
Era venuto fuori che aveva fatto la scelta giusta.
Che anche se, le prime
volte, si trovava a chiedersi se Harry volesse davvero lui o se invece
non
stesse ancora cercando altro, queste insicurezze erano cancellate
giorno dopo
giorno dall’uomo che aveva accanto.
In un certo senso, tutto era uguale e diverso a
prima. Era reale, meno
onirico, ma ridicolosamente eccitante ed emozionante, proprio come lo
era stato
in inverno. Dell’inverno, comunque, Zayn preservava bei
ricordi. Era la
stagione in cui si erano incontrati e conosciuti e poi amati, in cui
tutto era
bruciato ma poi rinato dalle sue stesse ceneri, e forse più
di un libro nuovo,
avevano semplicemente aperto un diverso capitolo.
Zayn non lo trovava strano, perché in
fondo loro erano sempre gli
stessi, solo più consapevoli di cosa cercassero e di chi
l’altro fosse e di
cosa cercasse a sua volta. Alla fine, proprio per questo, Zayn si era
rifiutato
di fare tabula rasa per tutto, di cominciare da zero, come se nulla ci
fosse
mai stato. In fondo l’altro aveva avuto ragione a dire che
l’Harry che aveva
conosciuto era quello reale, e aveva un numero abbondante di prove a
sostenere
ciò, anche se – a ben vedere – gli era
stato sufficiente quel pezzo di carta
che aveva rinvenuto sopra la sua borsa, carta in cui Harry si metteva a
nudo
per lui e si rivelava per la persona testarda e ambiziosa, ma anche
infinitamente dolce e appassionata che era.
E benché Zayn adorasse la loro vita
insieme, nella loro casa e con i
loro rispettivi lavori (lui, da parte sua, aveva iniziato un nuovo
progetto,
completamente diverso dal primo. La cosa era stupefacente quasi quanto
la sua
storia con Harry), aveva accarezzato l’idea di passare un
po’ di tempo da solo
con l’altro, senza telefonate inopportune, visite
più o meno gradite (anche se
non sempre e non in tutti i momenti), cose da fare e persone da vedere.
Solo loro due, sdraiati a non far nulla, come la
più classica e
monotona delle coppie.
Sorrise all’idea. Zayn era consapevole
che monotonia era la descrizione
più lontana che esistesse, per le loro giornate trascorse
insieme.
Si mise comodo sul sedile del passeggero,
aspettando e guardando Harry
chiudere a chiave il portone, girarsi e fargli una linguaccia come il
bambino
che era, e infine raggiungerlo.
«Pronto?» chiese Harry,
retorico, avviando il motore.
Zayn sorrise alla domanda sciocca da quanto
scontata.
Da tempo, ormai, anche se scottati e feriti,
avevano capito, accettato e
amato la consapevolezza di essere preparati a fare e provare e tentare
tutto,
al fianco l’uno dell’altro.
Fine.
Note:
Se non fossi tipo morta dentro, mi starei
asciugando una lacrimina ç__ç
Devo ancora capacitarmi di essere riuscita a
terminare una long, e
niente L
Ringrazio tutte le persone che hanno letto e messo
la storia tra le
preferite eccetera eccetera, ma soprattutto un grazie enorme va a
Sweetlove250513, Milu91 e Gre che mi hanno accompagnato con le loro
parole dal
primissimo capitolo fino a qui <3
Non so cos’altro dire… ehm,
vado a rivedermi il video di Story of my
life, perché sono masochista…
Notte a tutte, un bacione!