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Inizia il piano...
Quando
Demetri arrivò e mi informò delle intenzioni di Heidi ebbi un moto
d'irritazione. Mi staccai da Alec ed iniziai a prendere a calci
un'aiuola furiosa.
“Quella maledetta p***!!!” urlai.
“Demetri lascia perdere, aiutala pure! Non farti scrupoli. Io ed Alec usciremo da palazzo ed andremo in città a guardare la situazione. Fammi sapere quando vi avvierete con il pensiero. Mi concentrerò in modo da sentire solo te. Intanto tu e lei vi andrete e dovrai fare in modo che lei non si accorga di noi. Le farò credere di aver vinto, quando si presenterà davanti ai Signori ci sarò anch'io e farò leggere tutto ad Aro e sarà lei ad essere punita.” sibilai.
“Scusa la mia reazione ma proprio non la tollero!” mormorai riavvicinandomi ad Alec.
“Tranquilla amore, andrà tutto bene.” disse attirandomi a sè.
“Demetri spero che tu riesca. Magari distraila facendole delle avance, sono sicuro che sai farlo. Quando avrai altre informazioni sappi che saremo in camera mia quindi aggirati in quei dintorni.” concluse.
“Demetri,
grazie. So quanto sia difficile per te. Heidi non è facile da
gestire. Sei un vero amico!”
dissi sorridendo.
Non
appena Demetri uscì dalla stanza mi voltai verso Alec.
“Alec non mi piace per nulla quello che ho appena chiesto a Demetri. Lui mi ha intimato di non leggere i suoi pensieri ma come immagini non posso impedirmi dal farlo. E' una cosa naturale. Beh, ho visto che lui è già stato con Heidi altre volte e che non vuole ripetere l'esperienza. Non ci crederai ma è veramente innamorato di Denny. Comunque mi ha ricordato una cosa che mi ha dato un fastidio enorme. Allora ero umana e per fortuna tua non sapevo che fossi in così stretti rapporti con Heidi. Ora, però, lo so anche grazie a Demetri che ha ricordato e ti giuro che la cosa non mi piace per nulla! L'idea che ti abbia messo le sue manacce addosso, con il tuo consenso, mi ripugna! Soprattutto perché nel frattempo mi facevi la corte!” affermai duramente. Alec tentò di replicare ma lo fermai.
“Non dire nulla, è meglio per te! Ora andiamo dobbiamo sbrigarci prima che ci trova qui.” gli dissi e corsi fuori dal palazzo.
“Bene,
andiamo in città. Muoviamoci!”
dissi iniziando a correre. Mi serviva farlo anche per cercare di
togliere dalla mia mente l'immagine di Alec ed Heidi insieme. Lui non
mi stava aiutando affatto ricordando quello che era avvenuto tra loro
e facendomi sentire quanto gli dispiacesse ora. Ora, perché in
passato non gli era dispiaciuto affatto.
Dopo
aver controllato la situazione ed aver visto che i pericolosi nemici
a cui si riferiva Heidi non fossero altro che vampiri spaesati, dissi
ad Alec che potevamo tornare anche indietro.
“Verranno a Palazzo presto! Non vogliono sfidarci, sono ancora neonati e non sanno come muoversi, tutto qui. Stanno cercando il palazzo e presto lo troveranno. Possiamo andare!” dichiarai e voltando le spalle, me ne andai in direzione del Palazzo. Sentivo nei suoi pensieri che non sopportava di vedermi così fredda e delusa nel non aver saputo tutto prima. Sapeva che era stato il suo più grande errore.
“Amore
ti prego, fermati ed ascoltami!” esclamò facendo
uno scatto e bloccandomi, prendendomi tra
le braccia.
Rimasi
rigida accanto a lui. Ero troppo arrabbiata per ricambiare il suo
abbraccio spontaneamente e non volevo comunque lasciarmi andare.
“Chris perdonami. Ti prego, non essere arrabbiata con me. Allora sono stato solo uno stupido. Non ti ho mai detto nulla perché inizialmente non pensavo ce ne fosse bisogno. Non volevo ferirti. Poi invece cercavo di trovare il momento giusto per farlo. Certo avrei dovuto saperlo che prima o poi lo avresti scoperto ma speravo di riuscire a trovare il coraggio di dirtelo io per primo.” ammise chinando gli occhi.
“Va bene! Cercherò di perdonarti, ma ti avverto. Se ti farai irretire nuovamente da Heidi, anche se solo grazie al suo potere, potrei non perdonarti più. Potresti perdermi per sempre e questa volta per scelta mia. Abbiamo una bella possibilità di stare insieme, di essere felici ma ricorda che sono una Voltura. Non concedo seconde opportunità. Non l'ho mai fatto finora. Quindi questa sfruttala bene amore mio!”
Mi strinse ancora più forte a sè.
“Amore
hai ragione, ma sinceramente non so se sono in grado di resistere al
suo potere. Non sono uno scudo purtroppo, però ti prometto che farò
di tutto per non deluderti più e ti amerò eternamente. Non posso
prometterti altro.”
disse guardandomi
con sguardo intenso.
Annuii
e risposi al suo bacio.
“Si è vero, non posso pretendere altro. Già è tanto quello che mi hai promesso e ripensandoci forse perché sei tu potrei anche darti due tre, quattro, infinite possibilità!” esclamai abbracciandolo.
“Ma ti ricordo che ho detto forse!” dissi con un sorriso furbetto.
“Ora
andiamo in Sala conferenze prima che Demetri sia costretto a fare
qualcosa che non vuole assolutamente fare.”
dissi trascinandolo a Palazzo.
Trascinai
Alec a Palazzo fino alla Sala Conferenze dove i Signori ci stavano
già aspettando. Ci inchinammo al loro cospetto sempre tenendoci per
mano. Sorrisi pensando che solitamente, questo, Alec lo faceva con
sua sorella. I gemelli stregati sempre uniti. Solo che io non ero sua
sorella. Lo guardai e lui intuendo i miei pensieri mi cinse la vita
con le braccia rivolgendo uno sguardo fiero ai Signori.
“Signori, perdonateci se abbiamo tardato. Abbiamo controllato la situazione in città. E' tutto apposto. Si tratta solo di vampiri neonati che non sanno come funzionano le cose qui. Non vogliono sfidarci, anzi stanno per venire a Palazzo. Lo stavano cercando. Siamo venuti ad avvertirvi, immediatamente, appena abbiamo sentito i loro discorsi ed i loro pensieri. Non abbiamo voluto intervenire di presenza e portarli qui visto che non ve ne era bisogno, a nostro avviso.” dichiarai.
“Spero
che riteniate che abbiamo fatto bene ad agire così!”
conclusi timorosa.
Ma
che fine aveva fatto Demetri? Mi domandai perché non fosse ancora
lì! "Speriamo
che tutto vada bene..." pensai
attendendo la risposta dei nostri Signori.
Pov Demetri
Mi diressi verso il giardino dove c'erano ancora Chris ed Alec persi a coccolarsi.
“Non vorrei interrompere i vostri impegni... Ma direi che stiamo avendo un problema.” dissi abbassando sempre di più il tono della voce e continuando il discorso a mente, facendo in modo che Chris comprendesse l'accaduto.
“Qui
non so proprio come aiutarvi.”
ammisi alquanto dispiaciuto.
Cercai
di smorzare un sorriso, ma ero alquanto preoccupato di cadere in
qualche trappola seduttiva di Heidi più che della sua vendetta nel
caso avesse capito che la ingannavo.
“Gestirla è facile se mi fingo il suo cagnolino o che ho solo attenzioni per lei. Ma è già bastata una volta e non ne voglio parlare e non provare a leggerne il pensiero.” dissi cercando di non alterarmi al solo pensiero di quei ricordi, avevo inizianto anche a chiedermi come ero riuscito a starci ogni volta.
“Io ora vado a dirle che voi siete usciti.” dissi andandomene di tutta fretta prima che potessero dirmi qualcosa riguardante Heidi e me. In fondo era successo tutto quando Alec ci provava con Chris ed al tempo stesso stava con Heidi, io non ero altro che un impegno per il tempo libero. Pensare a ciò iniziò ad alterarmi nuovamente, ma non potevo farmi vedere da lei così nervoso ed aspettai qualche secondo prima di entrare in stanza.
“Eccomi.
Sono riuscito a convincerli ad andarsene da palazzo per un po'.
Giusto il tempo che noi andiamo ad avvisare i Signori. Ora ti fidi?”
dissi prendendola verso di me e sorridendole maliziosamente. Heidi
come pensavo andò a controllare se Alec e Chris erano ancora nel
palazzo e non appena si convinse che non c'erano ritornò da me
congratulandosi.
Mentre
ci stavamo avviando sentii la presenza di Denny arrivare vicino a noi
che continuava a seguirci, non volevo che Heidi si accorgesse di lei
e dovevo dare tempo a Chris e Alec di tornare a palazzo, sorpassarci
e farsi trovare prima di noi da Caius. D'impulso presi Heidi e la
trascinai in una stanza lì nei paraggi.
“Non
credo ti spiaccia se facciamo una piccola fermata.”
dissi sorridendole maliziosamente guidandola in un caschè; iniziai a
pregare che non ci mettessero troppo tempo, non volevo finire in
strane situazioni, specialmente con Denny nei dintorni.
Non
appena sentii Chris ed Alec passare per andare più avanti tentai di
uscire fuori da quella stanza, ma Heidi mi afferrò per il colletto e
mi trascinò verso il muro.
“Allora hai capito che lei non potrà mai darti tutto.” disse avvicinandosi sempre di più a me ed a quel gesto l'allontanai evitando di farle del male.
“Scusa, ma è meglio se andiamo. Mi ero scordato che... se ci perdiamo in chiacchiere rischiamo che arrivino prima loro comprendendo l'incarico che gli era stato affidato.”dissi mentre uscivo di fretta e mi dirigevo verso la sala con lei al mio fianco.