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Autore: potteriani    04/11/2013    2 recensioni
Blaine si trasferisce a New York col suo miglior amico Sam! I loro coinquilini saranno un certo Mike Chang e Kurt Hummel...
Dal testo: "-Scusa- disse in fretta –E’ che anche Kurt è gay, e penso che sarà divertente vivere con voi due: entrambi omosessuali, entrambi alla NYADA, per caso anche tu ami il Moulin Rouge, Blaine?-
-Beh, si … - disse lui scoppiando a ridere."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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-Sam!- urlò entrando nell’appartamento con il penultimo scatolone. –Sam!-
Una testa bionda sbucò dal corridoio, correndo subito ad aiutare l’amico, al quale stava per cascare tutto.
-Appoggiamola sul tavolo- così con un ultimo sforzo riuscirono a posare la scatola piena di libri.
-Che cosa manca ancora?- chiese il biondo.
-Ah … un’ultima scatola … Credo che sia quella degli spartiti- rispose l’altro.
-Va bene, ci penso io. Tu comincia a mettere a posto le tue cose Blaine!- e così dicendo diede una pacca sulla spalla dell’amico ed uscì.
New York.
Blaine era finalmente a New York! Ancora non ci credeva! Si avvicinò alla finestra del salotto che dava sulla strada per osservare la vita di quella stupenda città.
Blaine era riuscito ad andarsene da Lima, dall’Ohio, e ad arrivare in quell’appartamento. Con lui era venuto il suo migliore amico, Sam, a volte un po’ tonto, ma incredibilmente sensibile. Non si stupiva di aver preso una cotta per lui al liceo, passata in fretta però. Sam era stato molto felice di partire con lui, gli aveva da poco confessato che il suo sogno nel cassetto era quello di diventare un cuoco: era così emozionato all’idea di poter cominciare a realizzarlo.
Blaine, d’altro canto, aveva fatto un gesto folle. Aveva fatto l’audizione per la New York Film Academy of Dramatic Arts. Ed era stato accettato. Lui, in una scuola così professionale come la NYADA! Era incredibile!
Avevano trovato quell’appartamento una settimana fa: Sam aveva incontrato questo ragazzo all’agenzia, entrambi stavano cercando qualcuno con cui dividere l’affitto. Da lì si erano messi d’accordo: Blaine e Sam sarebbero andati a vivere con questo ragazzo ed un suo amico.
Non che Blaine non avesse fiducia in Sam, ma era un po’ nervoso riguardo a questi due ragazzi. Chi erano? Cosa facevano? Da dove venivano? In fondo New York era sempre New York …
-Scusa?- una voce alle sue spalle lo riscosse dai suoi pensieri.
Appena si voltò Blaine vide un ragazzo alto, moro, magro ma atletico e dai lineamenti asiatici che gli sorrideva amichevolmente. Blaine non sapeva perché, ma quel ragazzo gli ispirava fiducia.
-Ciao, tu devi essere l’amico di Sam giusto? Io sono Mike Chang, il ragazzo che ha incontrato all’agenzia immobiliare- e senza smettere di sorridere Mike gli porse la mano.
-Blaine Anderson- rispose lui stringendola –Piacere di conoscerti-
-Piacere mio! Allora, avete già finito di sistemarvi?- chiese Mike.
-In realtà dobbiamo ancora cominciare! Sam sta portando su l’ultimo scatolone-
-Perfetto! Beh, che ne dite di cenare qui tutti insieme stasera? Così cominciamo a conoscerci-
-Cucino io!- disse una voce proveniente dall’ascensore. Pochi secondi dopo Sam entrò nell’appartamento, posando la scatola ai suoi piedi. –Se vi va bene- aggiunse sorridendo a Mike.
-Certo!- rispose lui –Sentite, vi dispiace se esco un po’? Devo vedere la mia ragazza. Così almeno avete la possibilità di sistemarvi meglio-
-Va bene, ci vediamo a cena allora- disse Blaine.
-Viene anche il nostro quarto coinquilino? Insomma, cucino per quattro?- chiese Sam.
-Si, grazie mille! Ah, lui ora è a scuola, perciò sarà qui per l’ora di cena. Ok ragazzi, a dopo!- e così dicendo Mike uscì, lasciando i due amici in salotto.


Blaine si allontanò dalla parete, osservando il suo lavoro ultimato. Ora la sua camera era decisamente più accogliente, dopo aver sistemato tutte le sue cose. Sulla parete c’erano le foto della sua famiglia, dei suoi amici, dei ragazzi del Glee Club, un poster di Bruce Springsteen ed uno di Freddie Mercury. Si cambiò la maglietta e si diresse in cucina. Erano le sette e mezzo ormai, e la cena era quasi pronta. Blaine vide Sam tutto concentrato sulla preparazione della pasta alla carbonara. L’odore di pancetta predominava in cucina.
-Ti dovrei comprare un cappello da chef, saresti più carino- disse Blaine ridendo.
-Si, certo, vai ad apparecchiare- gli rispose Sam.
Dopo aver finito di posizionare i bicchieri Blaine tornò dall’amico.
-Hai bisogno di una mano?- chiese. Sam scosse la testa.
-Cosa ne pensi di Mike?- disse il biondo.
-Direi che è uno apposto, per quello che sono riuscito a vedere-
In quel momento la porta di casa si aprì, e delle voci cominciarono ad arrivare all’orecchio di Blaine.
-E’ la mia ragazza Kurt, non puoi … -
-Non mi interessa! Dille che se si mette ancora quello schifo di gonna non la faccio più entrare qua dentro!-
Poi Mike entrò in cucina, seguito da un ragazzo. E che ragazzo!
Pelle chiarissima, capelli castani, labbra perfette, fisico minuto, e degli occhi … bellissimi … di un azzurro incredibile.
-Che buon odore ragazzi!- disse Mike sorridendo. Blaine si sforzò di far funzionare il cervello e di distogliere gli occhi dal ragazzo. Non si fissano le persone Blaine!
-Manca poco, tranquilli- disse Sam lavandosi le mani e voltandosi poi verso i nuovi coinquilini.
-Sam, lui è Kurt. Kurt, questi sono Sam e Blaine- disse Mike facendo le presentazioni.
Ma Kurt non lo sentiva più. Non sentiva più niente! I suoi occhi erano fissi su quel ragazzo.
Basso rispetto a lui di poco, capelli neri ricci, un po’ di barbetta: poca da non irritare ma tanta da risultare incredibilmente sexy.
E poi quegli occhi … Oh mio Dio! Erano … marroni … no! Verdi? Neanche! Forse dorati … o color caramello … Cerca di chiudere la bocca Kurt!
E che fisico … Poteva perfettamente vedere i muscoli delle sue spalle e i suoi pettorali nonostante la maglietta nera aderente che indossava. Faceva decisamente caldo, no … ?
-Blaine, dammi una mano a scolare la pasta- disse Sam. Blaine andò verso l’amico, seguito dallo sguardo di Kurt.
-Andatevi pure a cambiare se volete, appena avete fatto ci siamo- disse Blaine intento a condire la pasta. Oh cielo che voce che aveva!
Kurt si costrinse a muovere i piedi e a seguire Mike fuori dalla cucina.


Avevano appena finito di mangiare e di fare la lavastoviglie, e si erano spostati in salotto. Sam e Blaine si erano seduti sul divano, e Mike e Kurt sulle poltrone. Durante la cena non avevano parlato molto, erano troppo occupati a mangiare, così ora era arrivato il momento di chiacchierare un po’ per conoscersi.
-Ok, che ne dite se comincio io?- disse Sam sorridendo agli altri –Allora, mi chiamo Sam Evans e … -
-Oh ti prego! Sembra una riunione degli alcolisti anonimi!- lo interruppe Blaine facendo ridere tutti.
-Grazie Blaine, comunque stavo dicendo … sono venuto a New York col mio migliore amico e studio cucina. Vorrei diventare un cuoco un giorno!-
-Wow!- disse Mike.
-Ehm … canto sotto la doccia e ho una passione per le imitazioni-
-Dovrete abituarvi, mi dispiace. Però quantomeno è bravo- disse Blaine.
-Perfetto! Penso di adorarti già per il fatto che sai cucinare!- disse Mike –Tu che ci dici Blaine?-
-Beh … io ho un fratello che mi ha incoraggiato a venire qui … Mi piace ballare e … cantare e … -
-Ti piace? Ma fammi il favore! Sei un genio! Non ho mai sentito nessuno cantare come te!- disse Sam facendo arrossire l’amico.
-Si, beh … Grazie Sam- disse continuando –Sono venuto a New York perché comincerò ad andare alla New York Academy of … -
-Dramatic Arts!- disse Kurt quasi urlando –Ci vado anch’io!-
-Davvero?- chiese Blaine sbalordito.
-Si, sono al secondo anno!-
-Oh mio Dio! Non ci credo!- disse Blaine. Le risate degli altri due li riscossero.
-Che c’è?- chiese Kurt.
-Niente solo … sembrate due teenager all’uscita di Magic Mike!- disse Sam ridendo, seguito a ruota da Mike.
-Molto simpatici, davvero- disse Kurt tornando poi a rivolgersi a Blaine –Quindi verrai alla NYADA?-
-Si … ancora non ci credo neanche io, ma si … -
-Qualcos’altro?- chiese Mike.
-Oh, si, beh … So che New York dovrebbe essere tipo “la città della tolleranza”, ma sono abituato agli standard di Lima, quindi vi dico subito e apertamente che sono gay- disse Blaine osservando attentamente le reazioni degli altri due. Kurt si immobilizzò, fissandolo. Mike si mise di nuovo a ridere.
-Scusa- disse in fretta –E’ che anche Kurt è gay, e penso che sarà divertente vivere con voi due: entrambi omosessuali, entrambi alla NYADA, per caso anche tu ami il Moulin Rouge, Blaine?-
-Beh, si … - disse lui scoppiando a ridere.
-Ok, allora credo che dovremo trovare un respiratore per Kurt!- disse Sam tra le risate generali.
-Mike, tocca a te!- disse poi Blaine.
-Ok, beh, io sono al secondo anno alla Juliard, studio danza, la mia ragazza ha finito il liceo quest’anno, e si è trasferita qui con delle sue amiche, convivo con Kurt da tre mesi, ma ancora non avevamo trovato dei coinquilini stabili, e … penso sia tutto! Kurt?- disse Mike voltandosi verso il ragazzo.
-Oh, ok … Ehm, io sono al secondo anno alla NYADA, amo i musical, sono gay, il mio fratellastro è il fidanzato della mia migliore amica, con cui convivevo prima, amo New York e la moda, infatti lavoro part time a Vouge.com, e per ora è tutto- disse Kurt velocemente.
-Direi che facciamo un bel gruppo!- disse Sam sorridendo.
Dopo un altro quarto d’ora di conversazione Mike annunciò di star andando a dormire, seguito subito da Sam, che affermava di aver bisogno di minimo dieci ore di sonno.
-Beh, a questo punto direi che è arrivato il momento di andare a dormire anche per noi- disse Blaine, alzandosi e stirandosi le braccia sopra la testa, facendo alzare così la maglietta quel tanto che bastava per mostrare parte dei suoi addominali.
Kurt fece di tutto per non fissarli, ma proprio non ci riusciva! Fu capace di distogliere lo sguardò giusto un secondo prima che Blaine tornasse a fissare lo sguardo su di lui.
-Si, direi di dormire- disse Kurt alzandosi a sua volta.
Rimasero in piedi uno di fronte all’altro senza saper bene cosa dire.
-Allora … Buonanotte- disse Blaine.
-Buonanotte- rispose Kurt. Blaine gli sorrise prima di sparire nel corridoio e andare in camera sua.
Oh. Santo. Elvis!
Quel sorriso lo avrebbe ucciso, ne era certo!
  
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