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Autore: RedMarauder    04/11/2013    14 recensioni
Il suo sorriso, quel sorriso che riusciva a farla arrossire ogni volta, lo stesso sorriso che le rivolgeva ora, era spietato, disarmante...bello.
Troppo bello. Ma lei era troppo orgogliosa per ammetterlo, per mostrarsi debole. Hermione Granger doveva avere sempre il controllo della situazione. Sempre!
- Attenta a giocare con il fuoco, Granger. E' pericoloso!-
- Perché?- rispose, alzando il mento - Potrei scottarmi?-
Di nuovo quel sorriso. - Sì, ma il problema è che..potrebbe piacerti!-
Tanti cari saluti al suo controllo e alla sua tempra morale. Come poteva resistere quando quegli occhi la guardavano in quel modo? Così profondi, così intensi..così perfetti! Valeva la pena lasciarsi andare. Valeva la pena affondare le mani in quel fuoco, nel fuoco dei suoi capelli. Valeva la pena scottarsi!
Infondo, ad essere sincera, non era poi così male perdere il controllo!
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Luna/Neville
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 3
Whisky Incendiario e Nargilli
 
 
 
 
 
 
 
Hermione tracannò un lungo sorso di Burrobirra. La consapevolezza realizzata poche ore prima l’aveva sconvolta. Tanto valeva farsi prendere dall’ansia di essere beccati. Era pur sempre una distrazione! Era rimasta in un angolo assieme a Luna e a un paio di Corvonero, tenendo d’occhio la Mappa a intervalli regolari per quasi due ore.
Gli altri studenti non sembravano minimamente preoccupati. Tutti si divertivano molto. La musica in sottofondo proveniva da un vecchio giradischi trafugato dall’ufficio di Gazza dai gemelli. Le Sorelle Stravagarie stavano riempiendo la Stanza delle Necessità, che era diventata enorme e spaziosa, con le loro note magiche. Diversi gruppetti avevano improvvisato, al centro della sala, una sorta di pista da ballo. Hermione si stava divertendo ad osservare quanto potessero rendersi ridicole certe persone dopo aver esagerato con la Burrobirra.
Non che la Burrobirra fosse il problema maggiore. Hermione sapeva che, da qualche parte, in un angolo buio vicino ai bagni che la Stanza aveva fatto magicamente comparire quando Harry le aveva chiesto un posto perfetto per organizzare una festa, George e Lee passavano bicchieri di Whisky incendiario solo agli studenti dal quarto anno in su. I più piccoli erano tenuti alla larga da Terry Steeval.
Harry e Ron stavano chiacchierando con dei Tassorosso del sesto anno, che avevano l’aria piuttosto interessata e soddisfatta. Harry si passò un braccio dietro la schiena e sollevò il pollice in direzione di Hermione, che sorrise soddisfatta. Erano già a quota dieci studenti interessati all’ES e nessuno era ancora stato obliviato. Poteva definirsi un ottimo traguardo.
Ginny la raggiunse qualche istante dopo il gesto di Harry, le strappò di mano la Burrobirra ormai finita e la costrinse a seguirla, ignorando le sue proteste.
- Devi divertirti!- la rimproverò.
- Devo tenere sotto controllo la situazione!- protestò lei.
Ma Ginny minacciò di scagliarle contro un Fattura Orcovolante, perciò Hermione, che sapeva quanto fosse pericolosa l’amica con la bacchetta in mano, smise di dimenarsi e si lasciò trascinare dalla rossa in mezzo agli altri.
George aveva abbandonato il suo nascondiglio per raggiungere il gemello e insieme stavano facendo esplodere alcuni dei loro Fuochi Forsennati, meravigliando il pubblico attorno a loro. Una piccola e scintillante palla di luce rimbalzava qui e là sui loro corpi, mentre loro se la passavano con un semplice schiocco delle dita. Sopra le teste del pubblico, scintille colorate si trasformavano in cuccioli di drago che cominciarono a rincorrersi per tutta la sala. Harry e Ron arrivarono applaudendo assieme agli altri e si misero accanto a Hermione, che fissava i gemelli con un’espressione nauseata, consapevole che, stando lì a guardare Fred ridere mentre le scintille scivolavano sui suoi lineamenti, distruggeva ogni suo tentativo di distrarsi e non pensare a...
Non pensare, punto!
Come sentendosi chiamato in causa dai pensieri della ragazza, Fred si voltò verso di lei e le fece l’occhiolino prima di schioccare le ditta e allungare il braccio con uno scatto verso di lei. La pallina scintillante volò dal suo braccio in direzione di Hermione, che, avendo i riflessi resi pronti dai nervi tesi, si abbassò di colpo, evitandola per un soffio. Gli altri scoppiarono a ridere e Fred e George fecero lo stesso quando Hermione si rialzò, fulminandoli con lo sguardo.
Fulminandolo.
Già, perché Hermione non stava guardando George. Aveva occhi solo per Fred, lo stesso Fred che le rivolse un altro occhiolino prima di accendere con la bacchetta un altro Fuoco Forsennato, questa volta una girandola enorme che illuminò quasi a giorno la Stanza.
- Sono geniali!- commentò Harry, tra risate e applausi.
Hermione si morse la lingua e si voltò verso l’amico, desiderosa di tergiversare la conversazione, rivolgendola a qualunque altra cosa che non fossero i gemelli.
- Hai convinto altre persone?- chiese.
Lui annuì soddisfatto. – Sì, alcuni di Tassorosso. Ernie dice che possiamo fidarci, li conosce molto bene. Colin ha convinto molti del secondo anno di Corvonero e di Grifondoro. Stiamo andando alla grande. Visto Hermione? Sta funzionando!- le disse, sorridendo.
Hermione, suo malgrado, ricambiò il sorriso. – Già, sta funzionando !-
Lavanda e Calì si avvicinarono a loro con in mano due bicchieri di quello che doveva sicuramente essere Whisky Incendiario.
- Ne volete un po’?- chiese Lavanda, guardando solo Ron.
- No, grazie- rispose Hermione a Calì, che le stava allungando il bicchiere.
- Perché no!- rispose Ron. Prima che potessero fermarlo strappò il bicchiere di mano a Lavanda e ingoiò il contenuto in un sorso. Dopo qualche secondo, cominciò a tossire, orecchie e guance rosse come i suoi capelli. Si portò le mani alla gola e cominciò a sputacchiare, cadendo in ginocchio.
- Fratellino, dovresti andarci piano la prima volta!- lo rimbeccò George. Avevano smesso di intrattenere gli studenti con i fuochi d’artificio, che ora scorrazzavano liberi per tutta la sala, dando disturbo a tutti, specialmente a Neville, che si ritrovò un petardo nella sua Burrobirra.
- Non puoi buttarlo giù così! Non tutti ci riescono!- esclamò Fred con un ghigno, prima di strappare di mano il bicchiere a Calì e versarselo in gola completamente, senza battere ciglio.
Hermione alzò gli occhi al cielo in un gesto esasperato, mentre Harry, combattivo e testardo come sempre, chiese un bicchiere per provarci. Ron riemerse tossendo dal pavimento e gesticolò in direzione dei gemelli, completamente paonazzo.
- Mi è solo andato di traverso!- mentì.
Fred si finse comprensivo – Certo Ron, e io sono il fratello di Hagrid!-
George rise e fece il giro del gruppo, comparendo alle loro spalle. Con una leggera pressione sulla schiena di Ginny e Hermione, sospinse il gruppo in direzione dell’angolo segreto, dove Lee e una ragazza molto carina di Corvonero stavano distribuendo il Whisky.
- Forza ragazzi, è ora di cominciare a godersi davvero questa serata!- annunciò George, con un sorriso che avrebbe fatto invidia ad Allock.
Hermione provò una leggera fitta di paura al pensiero di quello che sarebbe capitato di lì a pochi minuti. Lee alzò lo sguardo, sentendo le parole di George, e schioccò le dita sorridendo in direzione del gruppo. Con un colpo di bacchetta i bicchieri si riempirono di Whisky Incendiario e volarono tra le mani di ognuno di loro. Ron fissò il suo come se vi fossero comparse zampe pelose e tenaglie, ma fece finta di niente. Non poteva permettersi di farsi prendere in giro dai gemelli..di nuovo!
Calì e Lavanda si guardarono con un sorriso e sollevarono i bicchieri. Hermione si chiese quanto sarebbe stato difficile trasfigurare il liquido in thé senza che nessuno se ne accorgesse. Harry era pronto alla sfida e Ginny sorrideva come se le fosse stato chiesto di bere del succo di zucca. Ad un gesto di George, tutti sollevarono i bicchieri e li fecero tintinnare.
- All’Esercito di Silente!- esclamò Fred. Ma né lui né George bevvero. Hermione avrebbe dovuto immaginarlo. Entrambi volevano osservare le reazioni degli altri.
Calì e Lavanda sembravano molto tranquille, ma dopo qualche secondo cominciarono ad arrossire entrambe e una strana smorfia si estese sui loro visi. Poco dopo, comunque, scoppiarono a ridere.
Ron tossì e sputacchiò, di nuovo. Ginny continuò a sorridere e si leccò perfino le labbra. Aveva confessato ad Hermione di aver già assaggiato il Whisky Incendiario a un matrimonio di uno dei componenti della famiglia Weasley, soffiandolo da sotto il naso a zia Muriel.
Harry aveva la stessa espressione che gli avevano visto il giorno che era stato costretto a bere l’Ossofast per farsi ricrescere le ossa mancanti del braccio!
Hermione..non aveva bevuto! Si era persa ad osservare gli altri e il bicchiere era rimasto illeso nella sue mani.
- Paura, Granger?- la provocò Fred con un sorriso.
Si poteva dire tutto di Hermione, tranne che fosse codarda. Le sfide erano pane per i suoi denti e se c’era una cosa che odiava era perdere, o sentirsi dare della codarda. C’era una ragione per cui il Cappello Parlante l’aveva assegnata a Grifondoro!
Sollevò un sopracciglio e sfoderò il sorriso più malizioso che le riuscì.
- Alla tua, Weasley!- disse, poi buttò giù il Whisky come se niente fosse. Il liquido bruciò immediatamente la gola e lo stomaco, infuocandola. Sentì le guance avvampare, ma i muscoli del suo viso rimasero immobili, attenti a non mostrare nemmeno per un secondo il dolore fiammeggiante che provava lungo la gola e nella sua testa. Con un altro sorriso, strappò il bicchiere di mano a Fred e bevve di nuovo, in un unico sorso. Questa volta, il fuoco esplose più lentamente e la sua bocca si tese subito in un sorriso di vittoria. Con l’indice asciugò una gocciolina di Whisky che le stava scivolando sul labbro, mentre, attorno a lei, scoppiò un applauso seguito da grida di approvazione.
Ginny rideva battendo le mani e gridò – Lei sì che è un Prefetto come si deve!-
Hermione rise all’espressione sbalordita e, sì, ammirata, di Fred e si avvicinò a lui.
- Chiudi la bocca, Weasley!- esclamò, colpendo poi il mento del ragazzo con due dita. Lui sorrise e la guardò mentre lo superava, prendeva Ginny per mano e tornava a mescolarsi tra la folla.
Hermione si sentiva come se stesse camminando a metri da terra. Due volte in quella giornata assurda aveva lasciato Fred a bocca aperta! Ed era una sensazione magnifica. Si sentiva euforica! Avrebbe potuto scalare la Torre di Astronomia! Si sentiva potente, indistruttibile. E il Whisky la stava scaldando, la stava rilassando. Le sue gambe erano più leggere, la sua bocca più calda, la sua saliva più fresca. Sentiva la sua mente libera, come se la preoccupazione di essere espulsi fosse volata via, come se ogni preoccupazione fosse volata via. Ginny le si parò davanti ridendo e le diede il cinque.
- Sei stata grandiosa! Ma hai visto la faccia di Fred? È stato epico!- esclamò.
Hermione rise e chiuse gli occhi, godendosi quel momento appieno. L’euforia non l’avrebbe abbandonata tanto presto, se lo sentiva. Cominciò a girare per la sala salutando quelli che conosceva e cominciando a parlare con i nuovi arrivati che ancora non erano stati “attaccati” da altri membri dell’ES. Di tanto in tanto, lei e Ginny si mischiavano fra gli altri e ballavano ridendo e abbracciandosi. Si stava lasciando andare. Per una volta nella sua vita, il suo cervello si stava prendendo una pausa. Scoprì che era una sensazione magnifica. Non toccò più né Whisky né Burrobirra. Non ne aveva bisogno. Le sensazioni che la attraversavano non sarebbero svanite facilmente. Non aveva bisogno di altro.
 
Era quasi mezzanotte e alcuni gruppi avevano già abbandonato la Stanza delle Necessità. Ormai, erano rimasti in una ventina. Harry richiuse la porta, dopo aver fatto passare un gruppo di Tassorosso e si mise in un angolo con la Mappa in mano, per assicurarsi che arrivassero sani e salvi al loro dormitorio.
Hermione e Ginny erano sedute su alcune poltrone, che erano comparse a metà serata, insieme a Luna, Lavanda e Calì. Stavano commentando serenamente la serata, mentre altri studenti ballavano ancora e altri chiacchieravano con in mano della Burrobirra. Qualche coppietta si era appartata negli angoli più bui della stanza, lontano da occhi indiscreti. Nessuno si prese la briga di andare a disturbarli.
- Sapete, credo che questo posto sia infestato di Nargilli!- disse Luna, all’improvviso.
Lavanda e Calì si scambiarono un’occhiata divertita. Ginny annuì, con un sorriso. Hermione, suo malgrado, sorrise scuotendo la testa. I suoi occhi descrissero un cerchio attorno alla sala e caddero sull’angolo vicino ai bagni, mentre Luna illustrava alle amiche i potenziali pericoli di un’infestazione di Nargilli.
I gemelli e Lee erano seduti nel loro nascondiglio con Harry, Ron, Seamus e Neville. A giudicare dai loro gesti e dalla visione di un Dean Thomas steso su un divanetto in preda a un attacco di risate, stavano muovendo guerra a quel che era avanzato delle scorte di Whisky. Dall’ombra del loro angolo segreto, Fred sollevò lo sguardo e incrociò quello di Hermione.
Ancora vittima di quella strana euforia, Hermione sentì il suo stomaco contrarsi e il cuore perdere un battito, ma sorrise tranquilla, ricambiando lo sguardo. Rimasero per un po’ a guardarsi, senza smettere di sorridere. Poi Harry ficcò in mano a Fred un bicchiere e lui tornò a concentrarsi sulle persone che aveva intorno. Con uno scatto, spinta da qualcosa di inspiegabile, al momento, Hermione si alzò e allungò la mano verso Ginny, che la afferrò senza fare commenti.
- Torniamo subito!- disse alle altre, e trascinò l’amica verso l’angolo in cui i ragazzi stavano ora ridendo dell’espressione di Neville, talmente rosso da sembrare una bandiera di Grifondoro.
- Bravi!- esclamò Ginny. – A noi non ne lasciate nemmeno un po’?-
- Ginny, sinceramente.. – cominciò Fred.
- Ci rendi orgogliosi! – concluse George.
- Ci dimostri sempre che Ron deve essere stato solo un errore genetico!- aggiunse Fred.
Scoppiarono tutti a ridere, tranne Ron, che arrossì violentemente.
- E tu, Prefetto? Un altro giro?- chiese Lee, allungandole un bicchiere.
Hermione sorrise e afferrò il bicchiere, rivolgendo un fugace sguardo a Fred, che sorrise guardando il proprio bicchiere.
Dopo aver svuotato i bicchieri, con un gesto annoiato della bacchetta Lee li fece evanescere insieme alle bottiglie vuote.
- La prossima volta ne prendiamo di più!- commentò.
Hermione parve ridestarsi dal suo torpore e riprese il consueto cipiglio da Prefetto. – Prossima volta?- ripeté, con un leggero tremolio della voce.
- Non puoi negarlo, è stato divertente!- rispose Harry. – Potremmo organizzarne un’altra, magari per Natale!-  annunciò, ricevendo mormorii di approvazione.
Lei lo fulminò. – Preoccupiamoci di uscire indenni da questa di serata, prima di pianificare un altro geniale modo per farci espellere!-
Fu il turno di Fred di alzare gli occhi al cielo. – Lo sapevo, dovevamo farle bere l’intera bottiglia!- commentò.
- Non l’avrebbe mai fatto!- esclamò Ron, ma il suo sorriso si spense nell’istante in cui incrociò lo sguardo furente di Hermione.
- Non ne sono così sicuro, fratellino!- disse Fred, sorridendo e guardandola. Hermione si voltò di scatto e prese a fissarlo senza battere ciglio, così lui proseguì. – Il nostro Prefetto nasconde una doppia personalità alquanto diabolica!-
Hermione non capì se furono le sue parole, a farla arrossire, o il suo sguardo. Optò per lo sguardo. La fissava come aveva fatto ore prima davanti al buco del ritratto, come se stesse leggendo i suoi pensieri. Come se stesse entrando dentro di lei, come se la stesse..spogliando! Il suo sguardo era così profondo ed intenso da farla sentire nuda di pensieri, priva di emozioni. Priva di ogni sensazione. La avvolse un nuovo torpore, molto diverso da quello provocato dal Whisky. Sentì il calore invaderla e nascere da dentro di lei. Percorse ogni cellula del suo corpo, salì fino alla testa, fino alle guance. Un sorriso spontaneo si distese sulle sue labbra. Non ricordava nemmeno di essere circondata da tutti i suoi amici. Che cosa importava? Si sentiva così bene. Lui ricambiò il sorriso e qualcosa si mosse nel suo stomaco. La brace divenne fiamma, sentì il calore invaderla nuovamente e capì. Capì che era stupido mentire a se stessa. Era stupido convincersi del contrario. Tanto valeva ammetterlo.
Era attratta da lui. Era attratta dai suoi occhi, così magnetici. Era attratta dalla sua voce, dalla sua risata. Era attratta da quelle labbra, dal ricordo del calore che avevano sprigionato in lei con un semplice tocco.
Era attratta da lui. Ne era consapevole, e lo avrebbe affrontato a testa alta, qualunque cosa accadesse.
- Hem hem
Entrambi sobbalzarono. Si sentirono delle risate divertite in sottofondo. Ginny sorrideva e si era portata una mano alla bocca, sillabando un “ops”. Hermione capì che era stata lei: l’imitazione era inconfondibile. Improvvisamente si accorse dello sguardo perplesso di Ron e di quello ammiccante di Harry e arrossì, chiedendosi quanto fossero rimasti isolati dal resto del mondo a guardarsi.
George li fissava, spostando lo sguardo da lei a Fred, con un sopracciglio alzato. – Serve del ghiaccio?- chiese, con un sorriso beffardo.
Nessuno dei due si prese la briga di rispondere.
Fu Lavanda Brown a salvarli dalla situazione imbarazzante. – Ragazzi, quel gruppo di Corvonero vorrebbe uscire! –
Harry lanciò un’occhiata rapida all’orologio. – Sono quasi le tre! Sarebbe meglio che rientrassimo tutti!-
La tensione imbarazzante si sciolse del tutto e ognuno si disperse in un punto diverso della stanza, o per aiutare a sistemare o per far uscire i gruppi di studenti. Hermione rimase il più lontano possibile da Fred. Ora che era uscita dalla sua bolla di isolamento e che l’euforia stava svanendo, non si sentiva poi molto più sicura delle sue intenzioni. Aveva bisogno di uscire da quella stanza, dal castello intero, se solo fosse stato possibile. Voleva scappare nella Foresta Proibita, sotto la pioggia, o nell’orto delle zucche. Ovunque, purché fosse lontana da quegli occhi, da lui e dalla sua sconvolgente presenza.
In meno di mezz’ora, la Stanza delle Necessità era stata svuotata e ripulita. Fred, George, Lee e Ginny erano stati gli ultimi ad uscire, muniti di Mappa del Malandrino. Harry, Ron ed Hermione sarebbero tornati sotto il Mantello. Prima di richiudersi la porta alle spalle, Ginny aveva sorriso in direzione dell’amica con un’espressione maniacale che poteva significare solo “Domani io e te dobbiamo fare due chiacchiere!”.
Hermione deglutì nervosamente e raggiunse Harry e Ron sotto il Mantello. Diedero un’ultima occhiata alla Stanza, premurandosi di non aver lasciato niente di compromettente, poi uscirono e aspettarono di veder scomparire le porte, prima di avviarsi lungo il corridoio. Fortunatamente non incontrarono né professori di ronda, né inconvenienti di alcun tipo. Raggiunsero il dormitorio senza complicazioni e, quando furono dentro, Hermione si sentì libera di tirare un sospiro di sollievo.
Nemmeno questa volta sarebbe stata espulsa!
Ron, che aveva intuito il significato di quel sospiro, sorrise in direzione dell’amica e disse: - Adesso pensi di poterti rilassare?-
- Guai a voi se mi coinvolgete un’altra volta in una cosa simile!- sbottò, ma sorrideva.
- Disse quella che ha avuto la brillante idea di formare un gruppo di Difesa clandestino!- la rimbeccò Harry.
Hermione non poté dargli torto, così si limito a scrollare le spalle, in un gesto indifferente.
 
La Sala Comune era deserta. La Mappa del Malandrino era appoggiata, come stabilito, sulla poltrona accanto al fuoco. Hermione si avvicinò per prenderla e notò che, sul pavimento, accanto alla poltrona, c’era un piccolo bicchiere ripieno di liquido ambrato. Hermione si guardò intorno, ma a parte Harry e Ron non c’era nessuno. Immaginando chi l’avesse lasciato, Hermione sollevò un sopracciglio, chiedendosi cosa avrebbe dovuto farne. Raccolse la Mappa e tornò dagli altri, ancora incerta sul da farsi.
Harry, con l’aiuto di Ron e di Hermione, controllò un’ultima volta che tutti gli studenti fossero nei dormitori e che nessuno fosse rimasto intrappolato in qualche corridoio. Finirono di controllare la Mappa e Harry borbottò “Fatto il Misfatto”. Le linee nere e i cartigli scomparvero e gli amici si separarono per andare a dormire. Harry le rivolse uno sguardo penetrante molto simile a quello di Ginny. Hermione, per tutta risposta, lo fissò, fingendosi perplessa.
- Che c’è?- chiese.
- Niente- mormorò Harry, sorridendo.
La salutò con un cenno e seguì Ron lungo le scale. Hermione sospettò che in quel “niente” in realtà ci fosse un “tutto”. Avrebbe affrontato il suo migliore amico il giorno dopo, sempre ammesso che fosse sopravvissuta all’attacco di Ginny. Tra i due, era sicuramente lei quella pericolosa!
Una volta entrata nella sua stanza, Hermione si gettò vestita sul letto. Lavanda e Calì stavano chiacchierando, nascoste dalle tende del letto a baldacchino di Lavanda, evidentemente eccitate per qualcosa. Anzi, precisamente, era Lavanda a squittire eccitata. Hermione non si disturbò a chiedersi di cosa stessero parlando. Stava ancora pensando a quel bicchiere. Era un messaggio? Avrebbe dovuto berlo? Era l’ennesima sfida? Era avvelenato?
Ok, forse era esagerato pensarlo, ma un anno intero con il finto Malocchio Moody e settimane di prigionia con quello vero, le avevano inculcato l’ormai celebre motto “Vigilanza costante!” bene a fondo nel cervello.
Si diede della stupida. Era solo un bicchiere! Si stava preoccupando troppo. Scese dal letto e cominciò a sfilarsi la maglietta. A metà percorso si bloccò. Una strana sensazione alla bocca dello stomaco cominciò a infastidirla.
Era solo un bicchiere.
Eppure..
Sbuffando, calò nuovamente la maglietta sui fianchi, si voltò cercando di fare meno rumore possibile e uscì dalla stanza, diretta alle scale.
Dannato Fred Weasley..
E dannato il suo istinto di Grifondoro di voler sempre venire a capo di un enigma.
O forse era colpa dei Nargilli..
Si piantò a metà scala, meravigliandosi di ciò che aveva appena pensato. Nargilli? Sul serio? Passava troppo tempo con Luna, quel pensiero ne era la prova! Non che ci fosse qualcosa di male! Le voleva bene, era un’ottima amica, ma le sue idee strambe non collimavano molto con l’intelligenza strettamente razionale di Hermione!
Il fuoco si era ormai spento. La Sala era inondata di oscurità. Il riverbero di alcune braci ancora accese scintillava sul bicchierino e sul suo contenuto ambrato, riflettendosi sul pavimento di pietra. Fuori dalla finestra, le nuvole avevano smesso di rovesciare pioggia sulle verdi montagne. Uno spiraglio di cielo e stelle fece capolino dietro a una nuvola. Uno spiffero d’aria fredda avvolse Hermione, che rabbrividì, stringendo le braccia attorno al suo corpo. Scese gli ultimi scalini e arrivò alla poltrona. Inginocchiandosi, osservò il bicchiere. Apparentemente era innocuo. Lo prese e ne annusò il contenuto. Era decisamente Whisky Incendiario. Si rialzò lentamente, continuando ad osservarlo come se potesse mettersi a parlare e spiegarle perché era lì!
Sospirando, portò il bicchiere sull’orlo delle labbra, sentendosi un po’ ridicola. Stava per bere, quando una mano le afferrò la vita e un’altra si posò delicata sulla sua bocca, impedendole di urlare. Il bicchiere scivolò dalla sua mano e si infranse sulla pietra fredda, producendo un rumore secco che risuonò nel silenzio assoluto. Forse erano tutti addormentati o troppo stanchi, perché non si sentirono rumori dai piani di sopra.
Hermione chiuse gli occhi. Nonostante lo spavento iniziale, sapeva che non c’era nulla di cui preoccuparsi. L’aveva capito fin da subito. Fin da quando aveva visto quel bicchiere sul pavimento, accanto al fuoco. Fin da quando aveva visto i suoi occhi prima che la porta della Stanza delle Necessità si chiudesse. Il suo istinto l’aveva capito subito, ma la ragione non era ancora disposta ad accettarlo.
La mano posata sulla sua vita si strinse attorno al fianco, portandola a girarsi, mentre quella sulla sua bocca scivolò sulla guancia e le circondò il viso. Non si preoccupò nemmeno di aprire gli occhi.
Respira
Il tempo di un respiro e le labbra di Fred erano sulle sue. Un tocco leggero, un contatto così delicato da sembrare quasi invisibile. Eppure scottava, come quello che le aveva sfiorato la guancia. Questo, però, era destinato ad essere qualcosa di diverso. Era destinato a crescere, e non ad estinguersi come il fuoco accanto a loro. Non capì nemmeno se fu lei a fare il primo passo, ma improvvisamente il suo corpo era più vicino, le sue mani la stringevano. Afferrò i suoi fianchi e si sollevò nello stesso istante in cui lui si avvicinò a lei. Fu in quel momento che il semplice contatto divenne un bacio.
Calore.
La sua bocca era calda, la sua lingua morbida. Era un bacio delicato e al tempo stesso ardente. Il suo sapore era unico, così buono da farle pensare che non avrebbe potuto desiderare altro. Le sue labbra bruciavano quelle di Hermione, ma erano morbide, dolci, così perfette da sembrare irreali. L’euforia e il calore la travolsero di nuovo, come quando aveva bevuto il Whisky. Ma Fred era molto meglio del Whisky Incendiario. Il sapore di Fred era migliore di qualsiasi altra cosa. Era fuoco, era passione, era brivido.
Brivido.
Un brivido le attraversò la spina dorsale. Strinse la presa attorno al suo corpo, scossa da quell’improvvisa ondata di desiderio. Le sue mani strinsero il maglione con forza per poi lasciarlo e percorrere la linea dei suoi fianchi, salendo sempre di più, accarezzandolo, fino a circondargli il collo. La mano di Fred scese lungo la sua schiena, premendola delicatamente, stringendola a sé. Le loro lingue si prendevano e si lasciavano in una danza sempre più frenetica e perfetta. Un altro brivido la scosse quando la sua mano si posò su un tratto di pelle scoperta dalla maglietta.
Scossa.
Fu attraversata da una scossa potente, quando le morse il labbro inferiore. Un sospiro le sfuggì dalle labbra e fu rapito dalla sua bocca, da un nuovo bacio. Una mano corse fra i suoi capelli. Li sentì morbidi, immaginò quel rosso fra le sue dita bianche e un nuovo brivido le attraversò le vene, mentre la sua mano giocava sulla sua pelle. Ogni fibra del suo corpo sembrava ardere, come se non potesse mai spegnersi.
Come poteva spegnersi?
Le sue labbra erano perfette. Il suo sapore era perfetto. Quel bacio era perfetto.
Lentamente, il ritmo del loro respiro rallentò. Le mani di Hermione scesero lungo le spalle di Fred e ci si aggrapparono. Aveva paura di cadere, aveva paura di tornare con i piedi per terra, di tornare nella Sala Comune, dove l’esigua luce del fuoco si rifletteva sui vetri di un bicchiere infranto e su una piccola pozza di liquido ambrato.
Le mani di Fred la strinsero a sé, mentre le sue labbra diventavano sempre più delicate, mentre, lentamente, la sua lingua si staccava dalla sua. Una mano salì ad accarezzarle la guancia, quando un ultimo bacio si posò sulle sue labbra ancora calde, ancora tremanti.
Hermione poté sentire le labbra di Fred stendersi in un sorriso, sfiorando le sue. In pochi istanti, ricordò di avere un cuore e dei polmoni, ricordò che doveva respirare per vivere, anche se, visto quello che era appena successo, non era poi del tutto sicura che respirare le bastasse. Perché quel bacio l’aveva scossa così in profondità da farle provare un nuovo, pulsante, desiderio.
Non aveva niente a che fare con l’ossigeno, ma sembrava fosse vitale allo stesso modo.
Con un sospiro aprì gli occhi e si ritrovò immersa in quelli di Fred, che la guardavano, accesi, probabilmente, dello stesso fuoco che brillava nei suoi.
- Buonanotte, Granger – sussurrò.
Le posò un bacio delicato sulle labbra e sparì, senza aggiungere altro. Quando sentì la porta del dormitorio chiudersi, Hermione si voltò verso il camino. Fissò il vetro infranto sul pavimento e sorrise. Poi si voltò e si avviò verso le scale.
Era davvero buono il Whisky Incendiario..
 




Dice l'Autrice:
Capitolo aggiornato! Scusate l'attesa, ma in questi giorni ho avuto poco tempo! Grazie come sempre a chi mi segue e a chi recensisce!! La storia sta cominciando a prendere una piega più interessante! Sono andata avanti a scrivere e..ehm...penso che cambierò il Raiting della storia :D perché la fantasia mi è un po' sfuggita di mano...ma ne riparleremo fra qualche capitolo!! :D
Non ho altro da aggiungere, se non: a voi la parola!! 
Alla prossima!;)
Amy

 
  
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