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Autore: Fanelia    05/11/2013    9 recensioni
Storia introspettiva. Viaggio attraverso le emozioni del protagonista.Una leggera ascesa prima di una caduta a picco nella valle della disperazione. Riuscirà a riprendersi e andare avanti?
Perdetevi con lui sulle vie del suo inferno personale.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Terrence Granchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere.
Anonimo
 
Pensavi che avessi finito e che ti avrei lasciato così?
Ma no caro mio, ho un certo riguardo per te che mi hai accompagnato fino a qui.
Ti ho fatto soffrire con me, per cui permettimi di condividere parte della gioia che provai …
Ti ho detto che proprio il 31 dicembre di quell’anno Candy mi diede una fantastica notizia? Sarei diventato papà.
La mia felicità fu incontenibile. Non ci potevo credere! Io padre e per di più stavo per avere un figlio con la mia adorata Candy. Cosa potevo chiedere di più alla vita?
Come lo chiamammo? Sì, un maschietto! Robert, in onore del mio grandissimo amico e padre, perché per me fu tale, Robert Hathaway.
Il secondo? Stenterai a crederci ma volli, sì, sì, hai letto bene, fui io a scegliere, volli chiamarlo Richard, in onore di mio padre e di quel rapporto che lentamente stavamo ricucendo, o meglio, costruendo.
E la nostra bambina, la piccola di casa, Candy volle chiamarla Eleonor, in onore della nonna.
Sì, la piccola famiglia Graham, o meglio Granchester cresceva di anno in anno. Sì, Granchester, hai letto bene.
Quando tornai in Inghilterra ebbi modo di riprendere ed approfondire i rapporti con mio padre e quando mi offrì di riprendere il suo cognome accettai. Mi propose anche di essere l’erede al titolo e non respinsi la sua offerta. Per quanto lo avessi negato, ero un vero Granchester, figlio di Richard Granchester ed Eleanor Baker e nelle mie vene scorreva indiscutibilmente il sangue di entrambi.
Come fu la nostra vita insieme?
Come in tutte le relazioni, in tutti i matrimoni, ci furono scaramucce, musi lunghi, risa, felicità, dolori, ma il nostro amore sarebbe sempre stato al di sopra di tutto. Se era sopravvissuto al lungo inverno che era calato nei nostri cuori da quando ci eravamo separati, sarebbe sopravvissuto anche alla quotidianità e alle difficoltà che la vita avrebbe potuto o voluto riservarci.
Il castello? Alla fine optai per tenerlo, era il ricordo più ingombrante che avevo ma tutto sommato arrivammo alla conclusione di aver vissuto dei momenti preziosi in Scozia e non potevo liberarmene.
In che anno siamo?
1968 … Io? Beh, sono nato nel 1897 …
Ora concedimi di salutarti amico caro e grazie per essere rimasto con me. 
Grazie per aver sopportato i miei deliri, i miei sfoghi, le mie paturnie, la mia scontrosità e la mia ritrosia e soprattutto grazie per avermi dato una chance e per avermi ascoltato senza giudicare.
Domani ripartiamo e ho deciso di lasciare queste memorie qui, nella bella libreria di questo magico castello ….
Sì, siamo in Scozia.
Perdonami se non ti racconto altro della nostra vita insieme, ma voglio solo che tu sappia che il vissero felici e contenti non è solo delle fiabe, perché è proprio come vivemmo noi:
felici e contenti per sempre.
 
 
EPILOGO

20 Aprile 2012

“Mamma non capisco perché ti voglia disfare di tutti questi libri!”
“ Voglio rimodernare questa stanza, questa vecchia libreria sarà così da almeno un secolo!”
“Ma ha il suo fascino proprio per quello!”
“Quando sarai tu ad ereditarla, ne farai ciò che vorrai, per ora sono io a decidere, tuo padre mi ha dato carta bianca!” disse Elizabeth prendendo alcuni libri e riponendoli negli scatoloni.
“Certo che mia madre è proprio una testa dura!” pensò il giovane ragazzo mentre la aiutava a liberare quelle mensole.
Elizabeth non aveva voluto l’aiuto dei collaboratori domestici, aveva paura che potessero buttare qualche libro prezioso. Del resto era molto probabile che ci fossero opere di un certo valore in una tale biblioteca, specie sapendo a chi fosse appartenuto il castello prima di lei.
Mentre il giovane dagli occhi blu riponeva l’ennesimo libro in una delle tante scatole, la sua attenzione fu catturata da qualcosa somigliante a un taccuino.
Era rivestito di pelle blu.
Si nascose alla vista della madre e lo aprì, era davvero curioso.
Quando lesse le prime parole rimase sbalordito.

"All’anagrafe Terence Graham Granchester, o meglio, il Duca di Granchester .
Per il mondo Terence Graham, l’attore shakespeariano consacrato da Broadway.
Per me un’anima in pena che vagava su questa terra alla ricerca di un barlume di felicità."


“Terence Graham Granchester? Sarà il diario di un mio avo? Un attore di Broadway? Possibile che non me ne abbia parlato nessuno?” si chiese il giovane Terence nascondendo il quaderno nel proprio zaino.
“Questo mammina cara non te lo lascio buttare… e poi, occhio non vede e cuore non duole, giusto?” pensò fra sé e sé.
A breve sarebbe salito su un treno che lo avrebbe  riportato a scuola. Le vacanze di Pasqua volgevano al termine ed era ora di tornare alla solita routine.
I genitori avevano scelto per lui un antico e rinomato istituto di religiose, il Saint Paul School College di Londra.
Durante il viaggio in treno divorò quelle pagine, leggendole con voracità. Pianse, rise , si commosse, sentì il battito del proprio cuore accelerare a  dismisura, ebbe paura, si sentì felice, sprofondò in un abisso.
La persona che sedeva di fronte a lui lo guardò più volte incuriosita ma anche sbalordita. Non poté evitare di chiedersi cosa stesse leggendo di tanto interessante quel ragazzo che non distolse mai lo sguardo da quel quaderno.
Doveva essere un racconto altalenante, lo aveva visto cambiare stato d’animo di continuo.
Terence decise che al suo ritorno a scuola ne avrebbe reso partecipe anche lei, Rebecca, una sua carissima amica, chissà che quel racconto forse …
Così il giorno seguente, durante la pausa pranzo di recò al luogo dove erano soliti incontrarsi, una bellissima collina che si trovava oltre il parco della scuola, e dalla quale si poteva ammirare una vista spettacolare.
“Ti ho portato una sorpresa!” le disse mostrandole il quaderno!
La ragazza si mise a sedere vicino a lui.
“Vorrei leggerti una storia!”
“Di che parla?” chiese lei mentre i suoi occhi neri scintillavano di curiosità.
“Di un amore che non finirà mai!” rispose lui aprendo la copertina e schiarendosi la voce, prima di cominciare la lettura.

 
 
 

**** The End****

NDA: ed eccoci alla fine.
Grazie a tutte coloro che hanno seguito.
In particolare ringrazi Misia, Tetide, Sogno_ Colorato, Aurore_06, LaraD_Amore e le poche anime che l'hanno commentata e inserita o nelle preferite o nelle seguite.
Ringrazio tutte coloro che ci hanno seguiti e... vi aspetto sulle pagine della mia prossima.
Se non avete ancora cominciatoRi-conoscimi, vi aspetto di la!
Grazie da noi XD
   
 
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