Was really over.
 
*Due giorni dopo*
 
‘Mh,dove diavolo l’ho messa,porca troia.’iniziai ad urlare svuotando il mio armadio sul pavimento.
E’ proprio vero quando si dice che più cerchi una cosa,più questa si nasconde.
Arrivai ad un cassetto in fondo all’armadio,lo spalancai violentemente e mi addolcii,giusto un po’.
Tirai fuori il maglioncino rosso e cercai di piegarlo il meglio possibile. Lo adagiai nella valigia e finii di accatastarci anche tutta l’altra roba.
Lasciai sul mio comodino due cambi e poi chiusi la valigia,ormai stracolma di tutti i miei averi.
Presi uno dei due cambi e mi gettai velocemente nel bagno,buttando una veloce occhiata all’orologio:per la prima volta in vita mia,credo,ero in orario.
Feci una doccia molto veloce e mi vestii di quel paio di jeans e del pullover grigio,che emanava un leggero odore di chiuso.
Mi truccai in modo sbrigativo,infilai un paio di scarpe,un cappellino di lana,il giubbotto,afferrai la borsa e poi uscii di casa sbattendo la porta.
Decisi di non usare la macchina così mi incamminai verso la mia ex scuola a piedi.
 
Durante il tragitto cercai il mio lipstick alla fragola nella borsa.
Iniziai a frugare lì dentro,con scarsissimi risultati. Trovai di tutto,ma non il mio rossetto. Apparvero d’un tratto davanti ai miei occhi un vecchio pacchetto di sigarette marcate Malboro,iniziai così anche la ricerca di un accendino e ne accesi una.
Portai la sigaretta alla bocca,respirando lentamente tutte le sostanze nocive che essa conteneva. Trattenni per un po’ il fumo all’interno dei miei condotti respiratori,assicurandomi che quel fumo,arrivasse anche dentro ai polmoni,per arrostirli bene. Poi soffiai via tutto ciò che ne rimaneva,offuscandomi per un attimo la vista.
Avevo iniziato a fumare più o meno a diciotto anni. Poi per un periodo avevo smesso,pensando fosse la cosa migliore…ma non lo era stata.
Andai per riporre l’accendino nella borsa e mi imbattei in un pezzo di carta rigida. La tirai fuori e lessi la grande scritta su di essa:Air London Line.
Sbuffando riposi quel biglietto nella borsa,e ne tirai fuori una piccola confezione. L’aprii velocemente e ne feci uscire un anello in acciaio. Lo rigirai fra le mani e poi sorrisi,come una stupida,quel sorriso da ebete che appare in viso quando solo un bellissimo ricordo riaffiora in mente…
 
Flashback…
 
‘Ehy prof,posso parlarle?’mi chiese Harry durante il cambio dell’ora
‘Certo.’dissi
 
Mi raggiunse dietro la cattedra e si rannicchio sotto di essa.
 
‘E’ una settimana che stiamo insieme!’disse tirando fuori la scatolina
‘Tu sei pazzo.’dissi emozionata
 
Piano piano l’aprii e ne fece uscire un anello in acciaio,lavorato sul dorso con dei ricami vittoriani.
 
‘Non è nulla di che,ma volevo sapessi che ti amo!’disse infilandomelo al dito
‘Si,sei proprio pazzo!’dissi fissando il mio dito
‘Di te,oh si di te!’disse lui,facendomi abbassare alla sua altezza e baciandomi.
 
 
Non smisi di sorridere e,riponendo la scatolina nella borsa,infilai l’anello al dito in cui lo aveva messo precedentemente Harry.
 
Finii la sigaretta e con poca grazia,la schiacciai contro l’asfalto.
Sfregai le mani tra loro per riscaldarle appena e poi entrai dalla porta principale della scuola. Era appena suonata la campanella e vidi tutti gli alunni cambiare classe. Mi ritrovai nel mezzo di un gruppo di miei vecchi alunni,che mi salutarono calorosamente.
Mi diressi poi verso la presidenza e bussai appena sulla porta.
Sentii una voce darmi il permesso di entrare e così feci. Dopo aver parlato per un po’ con la preside,ritirai il mio ultimo stipendio,la lettera di licenziamento e poi cortesemente (cosa contraria al mio istinto) la salutai.
 
Uscii dallo studio di quel arpia e infilai la busta con l’assegno nella borsa. Mentre stavo uscendo,per i corridoi,caso vuole,incontrai Harry.
Mi guardò dal alto al basso e il sorriso che prima aveva sul viso,scomparì. Si fermò davanti a me e puntò il suo sguardo gelido su di me.
 
‘Ciao!’dissi provando a sorridere
‘Ciao.’rispose duramente
 
I suoi amici,a conoscenza di tutto,si allontanarono da noi e ci lasciarono per qualche istante da soli.
 
‘Quindi,domani te ne vai?’chiese disinteressato
‘Già…mi farebbe piacere se potessimo veder..’non mi lasciò neanche finire
‘No,ho da fare. Ora vado,c’è lezione,buon viaggio prof.’disse per poi girarsi e andarsene.
 
Mi spezzò in due. Sentii tutto il peso del corpo cadermi sulle ginocchia,non potevo reggere. Mi diedi un minimo di forza e me ne andai,triste come non lo ero mai stata. Era veramente finita.
 
 
*Il giorno dopo*
 
‘Coraggio,vuoi muoverti,perderai il volo tesoro!!’urlò Sophia dal fondo delle scale.
 
Afferrai velocemente la trusse,la valigia e la borsa e scesi di corsa le scale.
 
‘Vuoi proprio liberarti di me,eh?!’le dissi mentre uscivo dalla porta.
 
Sentii una risata provenire da dietro di me e sorrisi. Caricai nella macchina tutte le mie cose e poi salii al posto del passeggero,pronta a dirigermi verso una nuova vita…
 
*To be Continued*
 
 
 
 
 
 
 
 
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Siamo quasi arrivate alla fine,bellezze!
Questo infatti è il penultimo capitolo,non l’altro come avevo detto precedentemente,l’ho spezzato dal altro così allunghiamo un po’!
Bene,cosa ne pensate?Come andrà a finire?Voglio sapere la vostra,perciò lasciatemi tante tante tante recensioni!
Siete veramente importantissime,grazie a tutte,un bacio xx
 
Ps.se volete contattarmi in privato oltre ad EFP,mi trovate anche su Twitter:@xlukesjeans
 
Grazie ancora!
Nerhs