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Autore: HOPE6714    05/11/2013    0 recensioni
una ragazza diciottenne ha una bambina stupenda e con lei si trasferisce lontano da casa per iniziare una nuova vita ma il suo passato la tormenterà. farà parte di una serie di inganni, sotterfugi e anche amore sofferto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 2
Qualcuno bussò alla porta. Sicuramente era Louis e anche la piccola Luna l’aveva capito perché si era diretta immediatamente verso l’entrata correndo. Aprii la porta e vidi quello splendido sorriso che risplendeva di fronte a me. – ciao Elena! Ciao piccolina!- ci disse allegramente. –conosco quello sguardo! Hai in mente qualcosa!- ero sicura che quel suo sguardo furbo nascondeva qualche idea folle. –è vero mi hai beccato! Andiamo a fare un giro della città. Per tutto il pomeriggio fino a sera tarda. Dovete visitare questo magnifico mondo!- disse dirigendosi alla finestra che si affacciava verso il centro. –lo sai che non mi piace allontanarmi troppo!- ero molto paurosa lo so, ma era l’unico modo che conoscevo per proteggere Luna. –ci sono io con voi e ti giuro che non succederà niente! E poi fra poco arriva anche mio cugino Niall dall’Irlanda e saremo in due a proteggervi!- -zio Louis vieni a giocare con me?- disse Luna. Alle sue parole diventai rossa come un peperone. Mi sentivo imbarazzata perché Louis non era suo zio e poteva dargli fastidio essere chiamato così senza motivo. Lui se ne accorse ma fece finta di niente. –certo piccolina! A che giochiamo?- -alle barbie!- io mi diressi verso il bagno per sistemarmi e poi mi infilai le scarpe per uscire lasciando quei due furbetti sul divano. –sono pronta!- loro due si alzarono svogliatamente e si avviarono verso la porta. Erano così carini insieme, Luna si era davvero affezionata a lui e questo mi faceva piacere perché non avrebbe sentito la mancanza del padre. Scendemmo le scale e poi ci incamminammo verso il parco. Luna e Louis si tenevano per mano e sembravano davvero padre e figlia. –allora quando arriva tuo cugino?- chiesi per iniziare una conversazione. –credo fra poco … gli ho lasciato una copia della chiave per entrare e quando si sarà sistemato mi chiamerà per sapere dove siamo- -gelato!- urlò Luna liberandosi dalla presa di Louis e correndo verso il chiosco. Louis le corse dietro e insieme scelsero i gusti da prendere. –andiamo a sederci su una panchina- consigliai io. –no io voglio andare sullo scivolo!- strillò la piccola. Lasciai  andare Luna con gli altri bambini mentre io e Louis la tenevamo d’occhio seduti nelle vicinanze. –allora è così brutto qua fuori?- chiese scherzando. –no è bellissimo! Lo so che dovrei dargli più libertà ma la paura mi frena parecchio- -non devi aver paura. La piccola ha bisogno di crescere normalmente e anche con i pericoli intorno a lei altrimenti sarà sempre sotto una campana di vetro e quando ci sarà un problema non saprà come affrontarlo- -grazie Louis - -di niente. È solo un consiglio anche se non sono tanto bravo perché non so cosa vuol dire avere una bambina da così giovani … è molto brutto?- -no non è brutto. È difficile! Non posso più divertirmi come un tempo e la mia priorità è sempre lei- -perché non hai abortito?- -non potevo! Sarei stata un’assassina! Non potevo uccidere mia figlia e poi pensavo che Harry si sarebbe reso conto che anche se avevamo una bambina il nostro amore poteva durare. Invece non è stato così … - una lacrima cominciò a scendermi lungo la guancia. –ci ha perso lui … - Louis mi abbracciò forte e io non lo respinsi. Mi mancavano gli abbracci di qualcuno che mi capiva e mi sosteneva. 
Dopo un’ora al parco arrivò Niall che poco prima aveva chiamato Louis per sapere dov’era. –ehi ciao cuginetto!- Niall ricambiò con una pacca sulla spalla ma continuava a tenere gli occhi fissi su di me. Era un bel ragazzo biondo con degli occhi azzurri stupendi. Si sentiva il suo accento irlandese che gli dava quel fascino in più di qualsiasi altro ragazzo. –piacere io sono Elena – gli allungai la mano e lui diventò tutto rosso. – p-piacere io sono Niall!- nessun ragazzo era diventato rosso nel conoscermi. Che carino! –allora ragazzi andiamo a fare un giro per i negozi?- Louis era diventato ancora più allegro di prima e questo mi faceva bene perché mi dava felicità anche a me. – Luna! Vieni dobbiamo andare!- la mia piccolina era così carina con quel sorriso che le illuminava il viso. Sembrava un vero e proprio angelo. 
Passeggiando per la città mi ero resa conto che era ancora più caotica di quanto potevo immaginare e che non era proprio la città più adatta per stare tranquilla con la propria bimba. A casa mi stavo perdendo un vero  paradiso ma ora ero contenta di essere qua. Luna sembrava divertirsi parecchio e anche io in compagnia di Louis e Niall stavo bene. –credo che verrò più spesso a fare un giro! È davvero magnifico!- -guarda un po’ da chi escono queste parole!- Louis aveva ragione, non era da me parlare così.  Non era più della Elena matura e seria ma della vecchia Elena sbadata e giovane! La mia felicità cresceva sempre di più man mano che giravamo negozi ed incontravamo gente nuova. Non mi importava più di essere una mamma giovane! Volevo che Luna si divertisse e che il mio spirito giovanile e festaiolo escisse di nuovo allo scoperto. 
Ormai erano le otto di sera ed eravamo seduti in una pizzeria pronti a mangiare. Luna era davvero stanchissima ma non voleva dormire perché era talmente agitata che non ci riusciva. Qualche minuto dopo entrarono anche due giovani ragazzi che si sedettero al tavolo affianco al nostro. Uno aveva i capelli neri con un gran ciuffo ben pettinato. L’altro aveva i capelli più corti e la barba sul mento. Erano davvero carini tutti e due. Quello con il ciuffo si girò parecchie volte a guardarmi e mi piaceva l’idea di essere osservata. Voleva dire che avevo attirato la sua attenzione. 
Dopo aver mangiato ci avviammo verso l’uscita ma io inciampai nei lacci delle mie scarpe e caddi letteralmente addosso a quel ragazzo che mi fissava. –ehi tutto bene?- mi chiese. –si certo. Scusami tanto- risposi imbarazzata. –tranquilla fa niente. Piacere io sono Zayn - .
   
 
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