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Autore: ChrisAndreini    05/11/2013    5 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

05|11|13

12.30

Caro diario, 
Oggi ho fatto un sogno davvero strano, si vede che la stanchezza di ieri non mi ha fatto troppo bene.
Nel sogno ero adulta, e lavoravo come una matta per pagarmi gli studi, ero costretta a fare da babysitter a tanti bambini, figli di Natasha e un uomo familiare dai capelli castani e gli occhiali da sole stile Man in Black.
Loro erano ricchissimi mentre io non avevo nulla.
Poi, verso la fine del sogno, il marito mi si è avvicinato e si è tolto gli occhiali da sole mostrando due splendidi occhi color del mare.
Mi sono svegliata prima di riuscire ad associare quegli occhi a qualcuno di conosciuto.
Morale della favola, o meglio, dell’incubo?
Oggi ho 39 di febbre, mal di testa atroce e mal di gola incredibile.
Ho dovuto chiamare la signora Faraday perché non riuscirò a badare a Lily in questo stato, e per quanto la signora Faraday sembrasse delusa da questo, non è niente in confronto a quello che penso io.
Se c’era una cosa che mi andava di fare era stare con la mia bambina di sette anni preferita, ma evidentemente il fato non ha voluto questo.
Vado, mamma mi ha portato il pranzo (brodo di pollo). 

18.30

Caro diario,
Non riesco a crederci, il ragazzo del sogno era il “coso”.
Oggi è venuto a darmi i compiti per domani (probabilmente gliel’ha chiesto qualcuno) e appena è entrato in camera è rimasto a bocca aperta.
Si è guardato intorno e credo di averlo visto indugiare un po’ sul disegno che copre il muro rotto.
Gli ho chiesto con voce impastata cosa ci facesse in camera mia, ma ero troppo debole per urlargli contro come avrei voluto fare.
Lui ha risposto che mi aveva portato i compiti, e sarebbe sembrato quasi gentile, se non avesse aggiunto una stupida battutina sul mio zelo a scuola.
Mi sono decisa a guardarlo negli occhi per lanciargli uno sguardo gelido, ma per poco non cacciavo un urlo.
I suoi occhi sorpresi dal mio sguardo spaventato erano identici a quelli del mio sogno, e sono rimasta a fissarli finché lui, imbarazzato, non ha distolto lo sguardo.
Mi ha detto che il professor Wayne lo ha preso da parte per assicurargli che ci fornirà lui i pezzi per costruire il nostro progetto, oltre al fatto che durante le sue ore staremo nel laboratorio di scienze a lavorarci su.
Ora che ci penso, a parte qualche battutina è stato alquanto piacevole parlare con lui, non che io abbia parlato più di tanto, ma mi sono sentita così calma, per un momento mi è sembrato di avere un amico.
Poi quel momento è passato, e ho capito che probabilmente ha fatto tutto questo perché gli facevo pena.
Pensaci, una ragazza malata senza nessun amico che le fa compagnia o che la chiama.
Poco dopo la sua uscita ha squillato il telefono, era per me ed era Lily.
Mi ha chiesto come stavo, se tornavo presto da lei, e mi ha detto che è venuta la sua vecchia babysitter è che volava tornassi io.
Le ho risposto che sarei tornata appena mi fossi sentita meglio, e di farsi forza e affrontare la situazione come Mulan ha affrontato la guerra o come Tiana ha affrontato la povertà che affliggeva la sua famiglia.
Lei mi ha inviato un grande abbraccio a distanza e ha chiuso il telefono con aria di chi sta per prendere in mano la situazione.
Chissà chi è la sua vecchia babysitter? Probabilmente non la conosco!
Credo che ora proverò a farmi un sonnellino.

21.00

Quando mi sono svegliata mio fratello stava cercando di forzare il tuo lucchetto, ma quando si è accorto del mio sguardo ti ha nascosto dietro la schiena e mi ha detto che spera mi rimetta presto.
Io ho deciso di farmi furba, non avevo la forza di alzarmi e prendere i sorci verdi, così gli ho detto che se ti dava a me gli avrei mostrato come aprirti.
Lui, come il più fesso dei pesci lessi si è lasciato imbrogliare, e io ti ho nascosto con maestria sotto il materasso, dalla mia parte di letto, cosicché gli ho impedito di prenderti di nuovo.
A cena c’è stato il solito brodino, che mamma mi ha portato in camera e che io non ho mangiato (o meglio, bevuto) a causa della febbre.
Ora andrò a dormire con la speranza di non fare altri incubi.
In fin dei conti è stata una bella giornata, è proprio vero che quando sei malato ti trattano tutti meglio!

 

 

Conversazione Facebook di un secchione sociale

James: Ciao, Alex, come va?

Alex: E’ stata una bella giornata, credo

James: tu non me la racconti giusta, che cosa è successo, ti sei deciso a metterti con la secchiona?

Alex: Ma che ti salta in mente, devo fare pure a te il discorso sull’odio, l’amicizia e l’amore? Non ti credevo un bambino di sette anni!

James: Io sono un bambino di sette anni, ma dimmi un po’, cos’ha fatto Valery oggi per renderti così di buon umore?

Alex: Non è venuta a scuola

James: COSA!?!? CHE COSA LE E’ SUCCESSO?

Alex: Niente, si è solo presa una bella influenza

James: E LO DICI COSI’?!

Alex: Ma come siamo preoccupati, non è che ti sei preso una cottarella?

James: qui l’unico cotto sei tu, pollettino, quindi vedi di levare il sedere da quella sedia e vai a trovarla

Alex: Già fatto!

James: Davvero?

Alex: Si, sono andato a darle i compiti, le ho fatto una battuta…

James: Tu e le tue orribili battute! -.-‘

Alex: Lei mi ha guardato davvero strana.

James: In che senso?

Alex: Come se non mi avesse mai visto davvero

James: E l’hai baciata!

Alex: COSA?! NO!!! Non ci penso neanche, non ci ho pensato neanche, lei è solo una…

James: una?

Alex: … Secchiona

James: Lo dici come se fosse una brutta cosa, ma guarda che qui sei anche tu un secchione.

Alex: Non sono così bravo, pensa che qualche tempo fa mi ha fatto vedere dei topi tinti di verde, tintura che li faceva conservare perfetti, senza renderli putridi, e sembravano veri!

James: Sei una caso perso!

Alex: In che senso, scusa?

James: Ti piace questa ragazza, ma non vuoi ammetterlo, e ti capisco, lo so che da Carmen non hai più avuto una storia seria, ma non tutte le ragazze sono come lei… credo che dovresti dare una possibilità a Valery, io… io so che è una ragazza speciale

Alex: … Sai che non è così semplice

James: Provaci e basta!

Alex: E se poi va a finire come l’ultima volta?

James: Le delusioni fanno parte della vita! Buttati il passato alle spalle, perdiana!!!!

Alex:

Alex:

Alex:

Alex: Ok, ci proverò!

 

 

 

(A.A.) 

Ve l’avevo detto che avrei aggiunto un altro POV, e finalmente la grande rivelazione!!!!
Ma ci sono molte cose che devono accadere, che si devono capire, cosa è successo ad Alex tanto da allontanarlo dall’amore, chi è veramente James, e cosa farà Valery.
Spero che questo capitolo vi piaccia e abbia recuperato il precedente.
Grazie tantissimo per le recensioni che sono sempre più numerose!

   
 
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