Fanfic su artisti musicali > Avril Lavigne
Segui la storia  |       
Autore: Hoping16    05/11/2013    3 recensioni
Christine deve affrontare l'esame di stato della quinta superiore. È una ragazza timida e chiusa. Adora ascoltare le canzoni di Avril Lavigne. Presto il suo sogno diventerà realta.
PS. Se vi va, leggete questa fanfiction e lasciatemi il vostro parere, di qualsiasi tipo esso sia, in una recensione... Bastano anche 2 parole, mi fareste felice :)
Giulia
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo aver comprato il cd e averlo riascoltato una marea di volte, Chris e Liz decisero di incontrare la loro nuova amica Beatrice: l’avevano conosciuta mentre erano in fila al negozio di dischi.
Beatrice frequenta la quinta superiore, proprio come Christine e Lisa. E’ una ragazza alta e magra, ha dei lunghissimi e ondulati capelli rosso acceso, che su suo viso pallido stanno benissimo. Inoltre ha molte lentiggini sul naso e sulle guance che rendono lo sguardo dei suoi occhi azzurri come l’acqua del mare ancora più dolce. E’ molto particolare: veste con accostamenti di colore e di tessuto che nessuno oserebbe fare. Solo che stranamente su di lei donano molto. E’ una ragazza molto solare e vivace, forse anche più di Liz, che è un terremoto già da sola. Qualcosa doveva scuotere un po’ la vita molto tranquilla di Chris!
Beatrice abitava non molto distante da Christine, così in pochi minuti si incontrarono a metà strada. Si diedero appuntamento in un parchetto molto grazioso, con molte aiuole verdi e altrettanti grandi alberi nella cui ombra era stata posta una panchina.
Beatrice corse incontro a Chris e Liz.
-Ciao! Sono passate due settimane dall’ultima volta che ci siamo viste. Beh, ma… era anche la prima, no? Ahahah oltre che fuori di testa sono anche sbadata… Come state?-  chiese Bea.
-Ehi ciao! Tutto bene!-  risposero in coro Chris e Liz. Così scoppiarono tutte e tre in una risata.
-Beh, come vi è sembrato il cd? Io lo Stra-Adoro!-  disse Bea  -Ah, già… se qualche espressione non la capite, tranquille è assolutamente normale: sono io che parlo strano!-
-Non ti preoccupare…-  rispose Chris.
-Al massimo ti chiediamo spiegazioni!-  aggiunse Liz.
Così passarono all’incirca un’oretta a ridere e chiacchierare. Poi arrivarono all’argomento ‘concerto’.
-Allora-  disse Liz  -quel giorno fuori dal negozio di dischi avevamo scoperto di essere tutte e tre vicine sulle gradinate numerate, non vi sembra strano?-.
-Io non lo trovo strano, sarà un caso… Comunque ben venga, sono felice di essere vicina a voi al concerto.-  le rispose Chris.
-Perché dovrebbe essere strano?-  chiese all’improvviso Bea.
-Secondo la mia teoria…-  cominciò Liz, ma subito venne interrotta da Chris.
-No, Liz… Basta con questa storia. Solo tu credi alle tue teorie, è semplicemente casualità!-.
Le due amiche cominciarono a discutere, mentre Bea le fissava con una espressione frastornata in volto. Appena Chris e Liz si accorsero che stavano bisticciando come due bambine dell’asilo e videro l’espressione di Beatrice, si riguardarono fisso negli occhi per qualche secondo e scoppiarono a ridere.
-Bene, ho trovato due persone degne della mia stranezza!-  esordì Bea.
-Già, ti darò del filo da torcere!-  esclamò Liz.
Mentre parlavano del più e del meno una moto nera arrivò nel parcheggio al lato del parchetto e suonò il clacson. Alla guida c’era un ragazzo alto e muscoloso, coperto in volto da un casco nero. Beatrice si girò e sorrise, salutò le due amiche promettendo di sentirsi presto e corse ad abbracciare quel ragazzo, che si tolse il casco e le diede un lieve bacio sulle labbra. Poi entrambi si misero il proprio casco e sfrecciarono via.
Chris e Liz rimasero letteralmente a bocca aperta: non avevano mai avuto un ragazzo. Ma infondo non c’era nulla di strano.
Ritornarono silenziose e pensose in bicicletta verso casa.
Una volta arrivate si fiondarono in camera da letto: si accorsero di avere fatto tardi e le valigie di Liz erano ancora vuote. Purtroppo doveva ripartire.
Risistemando per l’ennesima volta il caos presente nella stanza e pronte per preparare le valigie, al centro della stanza trovano una scatola sulla quale il mittente non era specificato, si sapeva solo che arrivava da Napanee. Ed entrambe sapevano cosa significasse. Era stato spedito da Avril.
Non resistettero e lo aprirono subito: conteneva due fantastiche felpe nere e pelose, con le orecchie sul cappuccio e l’interno era di colore fucsia acceso. Era della nuova collezione di Abbey Down, la marca di vestiti di Avril.
Erano al settimo cielo e si dimenticarono molto in fretta del ragazzo di Beatrice, rimasero per interminabili minuti a fissare quelle due meraviglie… E strano ma vero Avril aveva indovinato la loro taglia! Era a dir poco una serata fantastica, ma ben presto si ricordarono che Lisa doveva partire e che le sue valigie erano ancora vuote.
Quelle tre settimane assieme erano state fantastiche, ma purtroppo non tutto dura per sempre. Così si misero a sistemare i vestiti nelle valigie molto tristemente, si diedero la buonanotte e si misero a letto per dormire, anche se non molto facilmente ci sarebbero riuscite.
L’indomani mattina, avendo dormito solo 2 ore, si alzarono come zombie e andarono a fare colazione in pigiama, con i capelli tutti arruffati e due enormi borse sotto gli occhi. Come tutte le mattine sorseggiarono un the caldo e mangiarono due miseri biscotti… Erano troppo tristi per digerire qualcosa.
Nel giro di 10 minuti ritornarono in camera, si vestirono e si truccarono leggermente. Si avvicinarono alla porta di casa, ognuna delle due portava una valigia con se. Sistemarono le valigie nel baule del suv del padre di Chris, poi si sedettero nei sedili posteriori. Il padre di Chris salì in macchina, la mise in moto e partì alla volta della ferrovia. Liz sarebbe tornata a casa in treno. Le due amiche erano talmente silenziose che il padre di Chris chiese:
-Come mai tutto ‘sto silenzio ragazze? Vi è morto il gatto?-  sperando di ravvivare la situazione. In coro risposero:
-Niente, niente… Sono triste.-.  Solo che questa volta non risero per aver parlato contemporaneamente, si limitarono a fissare le proprie scarpe. Salutarsi sapendo di non potersi vedere per un lungo periodo non è mai facile.
 
*Angolo Autrice*
Nello scorso capitolo avevo detto che il prossimo sarebbe uscito entro lunedì…
Beh, eccolo qui! Che ne pensate? Lati positivi/negativi? Cose che non vanno?
Lasciatemi tutto in una recensione qui sotto, mi fa sempre piacere leggere i vostri pareri e le vostre opinioni.
Ancora non ho idea di quando uscirà il quarto capitolo, spero al più presto.
Baci, Giulia
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avril Lavigne / Vai alla pagina dell'autore: Hoping16