Succede che due anime si scontrino terribilmente, ma quando queste due anime finiscono per completarsi a vicenda con uno sguardo, quell'ipotetico scontro diventa una meravigliosa armonia.
Questa è una storia nata per caso, in un pomeriggio di ottobre. Racconta la storia di un amore fisicamente finito, ma destinato a durare per sempre.
L'acqua può ghiacciare in superficie eppure dentro rimane liquida e densa, come me. Io sono liquida e densa, ma la superficie, beh quella è ghiacciata. Verrai mai a farla sciogliere col tuo calore?
Racconta di una canzone, una melodia suonata dall'anima di due persone, conclusasi con un'unica nota stonata.
Finiva così la nostra canzone? Con una nota stonata a seguito di un vertiginoso crescendo? No, doveva esserci qualcos'altro, non potevo accettare quel vuoto...
Racconta la nostra storia.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho guardato il cielo stamattina. Sembrava suonarla quella
canzone e la ricordo come se fosse ieri, ma...il titolo?
Un amore del genere può mai averne uno?
Ho toccato la terra gelida ed ho provato a
scriverlo, ma non ne è uscito niente. Nessun fiore, nessuna
luce, nessun... Cactus. Credo di non riuscire a ricordare dove io lo
abbia parcheggiato.
Ho detto che è lontano?
Oh, sì che è lontano.
Camminando per strada, però, mi sembra quasi di sentirne i
passi dietro i miei, certo se potesse camminare.
Sarebbe bello vero?
Sarebbe bello se potesse vedere il luccichio del
mare che mi si presenta di fronte. Ah quanto amo il mare... Ricordo che
è qui che ti conobbi, forse o forse era l'asfalto, ma
l'effetto, insieme a te, era semplicemente lo stesso. Ricordo che
alzammo i calici per brindare, che ci fissammo negli occhi, che ci
memorizzammo l'un l'altro e che fu lì che imparai a
nuotare per la prima volta.
Sorrisi. Era anche la prima volta che sorridevo
dopo tanto tempo.
Stupendo no?
E il tuo bacio sapeva di menta, le tue mani
sembravano pensar da sole, le tue gambe reggere un peso sempre
più leggero. Guardo il cielo e penso a tutto
questo. I colori si confondono con l'acqua che rischiara la mia pelle
nuda, mentre i cristalli che si vengono a formare sulla superficie, uno
ad uno, mi sembrano voler comporre una nuova melodia.
Che sia l'annuncio di un tuo arrivo imminente?
Mi alzo trionfante e affosso le guance in piccole
dune di pelle. So che verrai.
Perché verrai vero?
E finalmente, dopo un tempo infinito, mi era
stata data la possibilità di abbracciarti. Udivo nuovamente
la tua voce, respiravo il tuo profumo e vivevo il tuo sguardo in
libertà. Sentivo la nostra canzone suonare più
forte che mai. Ero convinta che non potesse avere un ritornello finale,
che fosse destinata a durare per l'eternità, forte e
immutata per il resto dei nostri giorni e ci avrebbe reso immortali nei
ricordi dei nostri figli. Ma, c'è sempre un ma in queste
storie, l'amore e la vita sono impietosi e non sono stati da meno con
noi. Sei dovuto partire, ancora e io ho sentito la nostra canzone
affievolirsi, il nostro sentimento farsi pungente e il ricordo di te
divenire una scheggia conficcata in profondità nel mio
cuore. Gli addii sono quanto di più crudele due amanti
possano vivere e tu, tu hai fatto sì che questo succedesse
ancora.
Come hai potuto andare via salire su quel treno e
lasciarmi qui con una chitarra scordata e il ricordo di un inverno
radioso?
I passi delle ruote del treno parlavano di addio.
Glielo hai detto tu, vero?
Era quanto di più orribile le mie
orecchie potessero udire. E arrivo in camera, chiudo la porta, anzi no,
sbatto la porta, getto la chiave sul letto e mi accascio sulla sedia.
Posso ancora suonare la nostra melodia senza di
te?
Non ho il coraggio di sdraiarmi sul letto, non ho
la forza di dire che ti ho amato su quel letto, non ho la mente per
pensare ai tempi in cui sembravo cosi cucciola.
Non sono cucciola vero?
Me lo ripeti sempre, anche per telefono.
''Tu-sei-provocante".
Ahi ahi ahi ahi! Dove è finito il
pizzicolio delle tue dita sulla mia pelle?
Ogni volta che la tocco io sembra così
fredda...
Perché non mi hai lasciato almeno la
tua pianta?
Ma no, l'hai messa in un grande vaso, l'hai
caricata sul treno e mi hai lasciata priva di ogni luce. Fisso lo
specchio e tento di provocarti con lo sguardo, ma lo stridolio delle
rotaie mi riporta alla mente la tua figura e una lacrima mi porta a
segnare il percorso del mio sorriso. La chitarra scordata, ora, suona
una marcia macabra, l'inverno gela la mia stanza, i piedi sono di nuovo
freddi, ma il cuore batte forte forte, per te. Ed è con uno
scatto fulmineo che mi alzo, mi butto in strada e grido il tuo nome.
Sto sorridendo di nuovo.
Mi vedi?
Posso provocarti per sempre, lo so. Posso farlo.
Posso farlo ancora, ma tu non mi ascolti e il mio castello di carte
crolla come un mare di terra incolta, priva di radici.
Perché le mie radici le ho perse, sai?
Le ho perse con te.
Perché te ne sei andato?
Perché mi hai lasciata sola a vivere
il mio incubo peggiore?
Ti odio, ti detesto con tutta l'anima
perché non riesco a smettere di amarti. Vedo nei tuoi occhi
ogni colpa, ma non riesco ad incolparti di nulla e continuo ad annegare
in questo mare in burrasca. Tremo dal freddo e piango, piango fiumi di
lacrime che inondano la terra e contribuiscono a farmi sprofondare in
quelle sabbie mobili che sono diventati la mia vita e il mio amore.
Hai mai provato a svegliarti nel bel mezzo di un
incubo e ti sei reso conto di star vivendo nient'altro che la
realtà?
Spero che non ti sia mai successo,
perché questa sensazione ti logora l'anima e ti fa morir
dentro a poco a poco.
Questa non è più la mia
esistenza. Questa è la mia morte, il mio sciacallo, il
tremolio delle mie labbra. Eppure provo ancora a sorridere davanti al
mare. Ci vado spesso, lo fisso, lui fissa me e ogni tanto qualche pesce
guizza fuori schizzandomi il viso.
Conosci le leggi di Archimede vero?
Non è straordinario?
L'acqua può ghiacciare in superficie
eppure dentro rimane liquida e densa, come me. Io sono liquida e densa,
ma la superficie, beh quella è ghiacciata.
Verrai mai a farla sciogliere col tuo calore?
No. Non potrai mai sciogliere questa corazza,
è questa la verità. Mi maledico ogni giorno per
questo. Ho provato a vivere senza di te. Ho dovuto farlo per non
morire. Ho iniziato a chiudere la mia anima dietro alcune porte, ma
giorno dopo giorno quelle stesse porte sono cresciute in modo
esponenziale, tanto che non riesco più a vedere la luce del
sole.
Hai mai amato qualcuno al punto di non riuscire
più a respirare in sua assenza?
Quelle porte erano la superficie ghiacciata
dell'acqua e io ero immersa in essa.
Ghiacciavo ogni giorno di più.
Morivo.
Fino a quando quel sole
non è tornato. Ero convinta che niente sarebbe
più potuto arrivare a sfiorarmi l'anima, ma poi mi hai
sorriso. Mi hai salutata con uno dei tuoi sorrisi abbaglianti e ho
creduto davvero che il mio sole fosse tornato. Ho pianto di gioia,
perché nonostante tutto il nostro amore non ha mai avuto
limiti. Limitati sono gli accordi, ma le loro combinazioni sono
infinite. Infinite come noi. Ero convinta di aver ritrovato la mia
vita, immaginavo il futuro e tutto ciò che esso ci avrebbe
portato. Ho continuato a sognare, fino a quando non mi hai parlato di
lei.
Qui è F che parla *quella che ha le idee geniali, modestamente u.u*.
Scherzo, la mia socia S ha un carisma davvero forte e questo mi rende orgogliosa di questo piccolo percorso che abbiamo intrapreso.
Periodi difficili, sapete? C'è crisi e non sono ironica ç_ç
Anyway, ringrazio calorosamente la buona anima che ha recensito. Ora se S vuole dire qualcosa, prego...
P.s. ti voglio tanto bene S ^^
S si sente di ringraziare anche le due anime pie che hanno aggiunto la storia alle seguite e i 27 restanti lettori silenti.
Ti voglio un mondo di bene F e perdonami se mi son dimenticata di avvertirti delle seguite.