Entra nella stanza avanzando curvo come se sulle sue spalle gravasse il peso delle -poche- primavere della sua vita.

Poi mi tende la mano, ed anche da sotto la lunga frangia fanno capolino due occhi neri e brillanti.

<< Signor Hideki Ryuga, è un piacere >>

Sorride gentilmente mentre risponde cortese << Manola. >>

Si dirige verso la poltrona da me indicata, poi velocemente sfila le scarpe bianche e si accuccia su di questa.

Non faccio domande, del resto, di persone strane, ne ho incontrate tante.

Con un cenno della testa lo invito a cominciare.

Chi è lei Manola, io lo so perfettamente.
Non mi sarei neanche mai sognato di parlarle senza aver raccolto informazioni su di lei, e, mi permetta, la sua vita è mediocre.
Ma no, non mi fraintenda, mediocre nel senso di "nella media".
Sappia Manola, che sono stato in cura dai migliori psicologi e psichiatri dalla età di otto anni, da quando il mio tutore decise che la mia testa è troppo affollata per tenermi tutto dentro, e francamente non sarei più molto produttivo se non mi lasciassi andare, di tanto in tanto.
Ma questa è la prima volta che vengo da qualcuno come lei, e la sua figura mi incuriosisce.
E la curisità per me è un ottimo appiglio, è ciò che mi mantiene attivo. E vivo.
È grazie alla curiosità che posso dirle con certezza che sarò costante nel presentarmi ai nostri incontri, ed io non sono il tipo di persona che dice il falso, a meno che non sia strettamente necessario.
Quindi mi vedrà una volta a settimana.
Non posso dir lo stesso per la mia metà. Sa Manola, è così volubile.
I suoi interessi spariscono con la stessa fretta con cui sono arrivati, e la maggior parte di questi riguardano frivolezze e inutilità.
Ma chi può dirlo Manola? È così incostante.
E non si spaventi la prima volta, e magari eviti di guardarlo dritto il quelle pozze di sangue che sono i suoi occhi, sì, proprio come i gatti ne è infastidito e tenterebbe di cavare i suoi.
Stia attenta Manola, è così impulsivo.
Il mio esatto opposto.
Non si lasci ingannare dall'aspetto.
E la prego, mi chiami Ryuzaki, ma sappia che non è il mio vero nome.
Quello non posso dirglielo, è questione di vita o di morte che rimanga segreto adesso che Kira mi sta cercando così insistentemente.
Forse un giorno potrò rivelarglielo, intanto tenga questa fragola.


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Salve a tutti, sono tornata!
Con una cosina piccina picciò dal momento che non so quanto spesso potrò aggiornare!
Capitolo corto, quasi di presentazione per vedere se una cosa del genere può piacere.
Liberamente ispirato a "Manola" della divina Margaret Mazzantini, questa storia si propone di "analizzare" in maniera a volte comica a volte tristerrima la vita di L e Beyond.
Spero che vi piaccia!

Ps. No, manola non è una psicologa