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Autore: Ines_11    06/11/2013    1 recensioni
Qual'è il sogno di ogni otaku? Secondo me, è avere la possibilità di fare un fantastico viaggio nel mondo del proprio manga preferito. Quindi è questo che farò io? Entrerò davvero nel regno di Naruto? Se neanche voi ci credete allora leggete e poi... ditemi se tutto questo è successo sul serio perchè io ancora non ci credo!!
|| STORIA SOSPESA ||
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Naruto prima serie
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Ciao a tutti! Perdonate il ritardo imperdonabile o.O
Sono riuscita a pubblicare il nuovo capitolo, finalmente. Scusate, ma ormai non è più estate (sniff... nostalgia) e sono cosparsa di compiti, verifiche, sport, incontri extrascolastici per lavori di gruppo e bla, bla, bla... Ok, non mi dilungo :P
Buona lettura :3


Sudavo. Le sentivo, le gocce di sudore che scendevano lungo la mia tempia. E il cuore batteva forte in petto, forse tra un pò sarebbe esploso. Sentivo sulle guance un calore infuocato che rendeva il mio viso paonazzo. Naruto accanto a me cercava di tranquillizzarmi:
-Dai, calma! Non ti agitare così tanto per così poco!
-No, no! Non ce la faccio! Ho pauraaaaa!- Dissi io urlando come un'ossessa attirando ancora di più l'attenzione dei passanti.
-Ma se ancora non hai incontrato nessuno!
-Appunto! E se girassimo l'angolo e trovassimo davanti a noi Kakashi? O Sakura? O shikamaru??! Oddio che angoscia!- Dissi con ansia. 
-Certo che è una tortura camminare con voi due messi assieme- Replicò Sasuke sbuffando, appena dietro di noi.
Era da soli cinque minuti che eravamo usciti dall'ospedale e io non avevo fatto altro che agitarmi sempre di più. Le parole emozionanti di Naruto erano andate in fumo non appena avevo visto Konoha stracolma di gente. Eppure, neanche Roma era così chiassosa! Da subito avevo iniziato a camminare velocemente, con la testa bassa, senza guardare in faccia nessuno. Sasuke non si preoccupò minimamente di come mi sentivo e continuava a camminare tranquillo con un passo lento e rilassato, mentre Naruto si agitava con me e quasi correva per starmi dietro. 
-Su, Ines... Guarda là, hai visto che c'è?- Mi chiese.
-Chi c'è???! Oh, dio mio! Chi è?- Dissi incastrando ancora di più la testa fra le spalle.
-No, no, tranquilla... Non c'è nessuno! Volevo solo farti vedere i volti scolpiti degli hokage...
In effetti era uno dei miei più grandi desideri vedere quelle enormi statue dal vivo ma ora non me lo potevo davvero permettere:
-Ah... Bè, tanto l'ho già viste...
-No, le hai viste disegnate su quei cosini che chiami manga. Dal vivo sono tutta un'altra cosa.
Indugiai un pò e Naruto ne approfittò.
-Non c'è niente da temere, non c'è nessuno in giro che conosci- Disse e mi sollevò delicatamente il mento con due dita, restando alla mia destra. Io divenni rossa come un peperone ma lui non ci fece caso e sorrise davanti alla mia espressione a metà tra l'imbarazzo e la meraviglia. Quelle statue erano magnifiche... Enormi, scolpite nella pietra in ogni dettaglio, che ti fissavano fiere. Naruto aveva ragione: viste dal vivo erano totalmente diverse. Era una visione così emozionante! 
-Sai, un giorno anche io sarò scolpito lì tra quei volti di pietra- Fece Naruto commosso.
-Si, lo so...- Mormorai. 
Già, ne ero sicura. Ci raggiunse anche Sasuke, che si fermò accanto a me e mi guardò curioso. 
-Dì un pò... Quanto sei appassionata a questo benedetto manga?- Mi chiese.
Io sospirai. Se avessero saputo le emozioni che provavo stando lì dentro.
-Tanto, davvero tanto. Credo che ce ne siano poche di persone così appassionate. Dovreste vedere la mia camera: ricoperta di poster con sopra i vostri volti... E poi ho il coprifronte e il kunai. E colleziono lattine con sopra i personaggi.
Abbassai lo sguardo. Sasuke continuò a fissarmi intensamente. I suoi occhi, le sue intenzioni erano impossibili da decifrare. Se nei manga potevo sapere a cosa pensava, dal vivo era molto più difficile. Non avrei mai capito cosa passava per la testa a quel ragazzo. Naruto invece fu molto più aperto, anche se anche lui era da sempre uno dei più imprevedili. Infatti, mi prese la mano e la strinse con forza. Io lo guardai interrogativa. Da quando Naruto faceva tutte quelle dimostrazioni d'affetto? Stavolta era lui ad essere arrossito, non si girò verso mi me e continuò a guardare le statue. Sembravamo tre scemi, immobili, in mezzo alla strada e con i nasi in su a guardare quelle statue come se fosse la prima volta. Eppure, sentivo che quello era il simbolo di un legame prezioso che stava nascendo tra di noi. Ovviamente Sasuke sarebbe stato più distante, più solitario, però anche lui ne faceva parte. Pensai che loro due mi avrebbero sempre protetta per tutto il tempo in cui sarei rimasta nel Paese dei Ninja, superando anche le proprie divergenze. Forse più tardi, sarei anche riuscita a riallacciare il legame che si sarebbe spezzato tra loro due. Ma era solo un desiderio lontano. E poi, da una parte, non ci tenevo così tanto a cambiare il corso della storia. Volevo solo assistere da vicino alle loro avventure. Sapevo che prima o poi Sasuke e Naruto si sarebbero riuniti proprio come lo erano ora. Senza che io facessi nulla per modificare il loro intenso ed unico rapporto. 

Jiraya camminava a passo spedito, cercando con gli occhi la figura di Kakashi. Doveva parlargli al più presto su tutto ciò che era accaduto fino ad allora. Oltre all'arrivo di quella ragazza, proprio in quel momento il consiglio gli aveva dato la notizia. Anche se un pò se l'aspettava. Dopo la morte del terzo hokage era urgente trovare una nuova guida per il Villaggio della Foglia e gli anziani del consiglio avevano scelto lui come nuovo quinto hokage. Ovviamente, Jiraya era un uomo libero, un'eremita, non voleva sulle spalle tutte quelle responsabilità. Però conosceva chi poteva ricoprire quel ruolo. 
"La vecchia Tsunade è perfetta per diventare il futuro quinto hokage"
L'aveva già riferito al consiglio. Ora gli restava solo da intraprendere il viaggio alla ricerca della donna e convincere Naruto a seguirlo. Il ragazzo era l'unico che voleva portare con sé. Lo voleva prendere sotto la sua ala protettrice, gli voleva insegnare la tecnica del quarto hokage e farlo diventare sempre più forte ora che incombeva la minaccia dell'organizzazione Alba. Per questo doveva parlarne con Kakashi, per dirgli che d'ora in avanti Naruto sarebbe passato sotto la sua custodia. Kakashi, per ora, non si sarebbe dovuto occupare di Naruto, avrebbe pensato a tutto lui. Infine lo vide, accanto all'Accademia dei Ninja.

-Ti devo parlare- Disse, avvicinandosi a lui.
I due trovarono un luogo più riparato e Jiraya prese un bel sospiro. Kakashi lo guardava in attesa che cominciasse a parlare. 
-Dopo quest'attacco del Villaggio del Suono qui è successo di tutto e te ne sarai accorto. 
-Già...- Disse Kakashi, guardando il vuoto.
-Ma non è finita qua, caro mio! Io... ti devo dire una cosa riguardo quella ragazzina al funerale.
L'altro lo guardò intereressato:
-Finalmente! Allora tu forse ne sai qualcosa! Tutti si chiedono chi sia quella lì. E poi... da quando tu, Sasuke e Naruto l'avete raggiunta il giorno del funerale, non vi siete fatti più vivi. Si può sapere che combinate?
Jiraya sospirò:
-Sarà dura... sia da raccontare, ma anche da ascoltare-
-Parla, non mi spavento mica per una ragazzina- Disse Kakashi, sicuro.
-Non è lei che fa paura ma ciò che sa-
Kakashi lo guardò. I due si scambiarono una rapida occhiata e senza aggiungere altro Jiraya raccontò in modo breve e conciso quello che era successo ad ognuno di loro. Furono poche frasi, nette e precise, che illustrarono a Kakashi la mappa di un nuovo Paese dei Ninja, forse quello vero. Se fosse stato qualcun'altro ad avergli raccontato quelle cose e con un tono diverso non gli avrebbe creduto. Ma lui si fidava di Jiraya e sapeva che non avrebbe mai scherzato su una cosa del genere. Anche se... restava difficile da credere. Però, più guardava l'espressione dell'uomo più capiva che anche lui ne era uscito colpito e traumatizzato. Ed erano coinvolti anche Naruto e Sasuke, chissà come avevano reagito loro. 
Kakashi rimase a lungo in silenzio, mentre Jiraya aspettava senza mettergli fretta. 
-Lo sai che è assurda questa situazione, vero?- Disse infine il primo, sospirando.
-Già, lo so. Ma ti giuro che è vero. Ines, la ragazza, è così semplice: si vede che non ha cattive intenzioni, non è una bugia quello che racconta.
-Si, l'ho capito... Ed è questo che è assurdo. 
-Scusa, ma a qualcuno dovevo pur parlarne. Più di tanto, i due ragazzi non possono aiutarmi.
-Ovvio, hai fatto bene a dirmelo. Ora, però, non ti voglio intrattenere con i miei dubbi. Siamo adulti e non dobbiamo lasciarci impressionare, anzi, adesso bisogna analizzare la situazione per trovare un ruolo alla ragazza. 
-Noi ci abbiamo già pensato. Ha una bella preparazione teorica, l'unico problema è che non ha nessuna competenza pratica e fisica, capisci? Da una parte ci sarebbe d'impiccio, ma dall'altra sarebbe molto utile. Lei si è proposta per  accompagnarci nelle missioni più semplici per imparare sul campo.
Kakashi ascoltò attentamente, poi prese la parola:
-No, così non funzionerebbe mai. Provocherebbe danni e rallentamenti alla squadra...
-Già, per questo mi è venuta un'idea. Però prima dovrei parlarti di un'altra cosa.
-Che altro c'è?
-Ecco, vedi, il consiglio mi ha proposto il ruolo di quinto hokage. Io ovviamente ho rifiutato, ma conosco qualcuno perfetto per questo.
Kakashi lo guardò incuriosito.
-Tsunade. Lei è l'unica. L'ho già riferito al consiglio. Ora devo andarla a cercare e una volta trovata la convincerò a tornare e a diventare quinto hokage. In questo viaggio  volevo portarmi dietro Naruto per insegnargli una nuova tecnica e aiutarlo a difendersi dalle minacce di Alba. 
-Tsunade dici, eh? Sei sicuro che accetti la proposta?
-Lo spero. Riguardo a Naruto, volevo prenderlo io. L'organizzazione Alba tra un pò si metterà in azione e il ragazzo è ancora troppo debole. Tu da solo non ce la puoi fare. Lascialo a me, ho le capacità adatte per controllare il chakra della volpe, almeno in parte. Lo devo fortificare, capisci? E poi ho scoperto che tra l'Akatsuki c'è anche Itachi.
-Itachi? Vuoi dire...- Kakashi non terminò la frase, incredulo.
-Si, lui. Quello che ha sterminato l'intero clan Uchiha... Il fratello di Sasuke.
Kakashi sospirò:
-E va bene, non mi offendo: prenditi Naruto. Ma con questo dove vuoi arrivare?
-Ecco, vedi... Nel viaggio alla ricerca di Tsunade volevo portare Naruto con me, no? Dato che non è una missione ma solo un viaggio d'allenamento, avevo pensato che Ines poteva
accompagnarci. Ci potrà anche aiutare a cercare Tsunade.
-Non è una cattiva idea. Ma a questo punto hai bisogno di una scorta. Potrebbe essere che qualcuno sia già a conoscenza del fatto che c'è una ragazza che conosce il nostro futuro. Ne approfitterebbero in molti.
-Infatti... Per questo volevo sapere se tu mi potevi aiutare.
-No, noi Jonin siamo tutti impegnati da domani nelle prossime missioni. Puoi avere una scorta di Genin.
-Cheee??! Vuoi che mi porti dietro tutti quei mocciosi? Guarda che io devo anche allenare Naruto, non può avere troppe distrazioni.
-Jiraya, è pericoloso. Se tu sei impegnato sia nella ricerca sia nell'allenamento di Naruto, hai bisogno di qualcuno che ti aiuti. Non sono mica così imbranati quei ragazzi. E poi l'idea di portare con te Ines è buona. Bastano un paio di team.
Jiraya fece un sospiro sconsolato:
-E va bene... Chi mi consigli?
-Io direi Sasuke e Sakura, sicuramente. Poi, fammi pensare... Mi sembra che il team 10 non sia impegnato in nessuna missione. Porta loro.
-Ma non uno di più, chiaro?
-Tranquillo. Ora, scusa ti devo lasciare. Devo vedermi con Sasuke che mi ha chiesto una mano.
-Vai, grazie di tutto.
Jiraya era riuscito anche a sistemare quella situazione. Ora doveva solo iniziare il suo viaggio.

Quella situazione era così pesante! Ormai era impossibile da sopportare. Camminare, continuando a tenere la testa bassa fino a farsi venire il torcicollo, l'ansia e il caldo, le chiacchere di Naruto appena dietro di me e le persone che ci passavano accanto. Avevo paura di riconoscere le scarpe di qualcuno (in quel momento non mi ricordavo che i ninja avevano tutti le stesse scarpe) e di ritrovarmi di fronte altri personaggi del manga. Dopo esserci fermati davanti alla scultura sulla degli Hokage sulla montagna rocciosa, Naruto e Sasuke mi avevano trascinato in ogni angolo del villaggio, ma non capivano che io non mi stavo godendo per niente quella situazione. L'unica cosa che vedevo erano i sampietrini.
"Certo! Che bello questo villaggio! Devo dire, però, che la cosa più interessante che ho visto finora è il sampietrino accanto a quel gradino. Guarda com'è ben rifinito..."
Pensai sarcastica. Sentii Sasuke, un pò più dietro di noi, chiamare Naruto. Io continuai a camminare spedita, altrimenti se mi giravo rischiavo di vedere qualcuno. Naruto invece indietreggiò e raggiunse Sasuke. Ora che non avevo più Naruto accanto a me camminavo ancora più veloce, non vedevo quasi più nulla. Poi accadde l'inevitabile. Mi ritrovai bloccata da qualcosa o, molto probabilmente, da qualcuno. La fronte andò a sbattere su qualcosa di morbido, ma non troppo. Bastarono pochi attimi: le scarpe nere, la retina sulle caviglie, i pantaloni larghi, la maglia verde un pò aperta sul petto. Sgranai gli occhi e indietreggiai paonazza. Non osai alzare lo sguardo, ma Naruto mi fece capire chi avevo davanti.
-Hey, Shikamaru!- Urlò allegro. Sembrò zittirsi subito, nel vedere me con la testa china di fronte a lui.
-Oh, no...- Mormorò avvicinadosi. 
-E' la fine- Disse Sasuke dando poca importanza alla cosa, con il suo solito tono sfrontato.
Naruto mi raggiunse e mi guardò. Provò a chiamarmi ma io non rispondevo. Poi aprii la bocca prendendo fiato, ma Naruto mi prevenì afferrandomi
da dietro e tappandomi la bocca impedendomi di urlare. Dalla gola uscì solo qualche mugolio ovattato. Ormai avevo alazato il capo e potevo vedere in faccia Shikamaru, che mi guardava con un sopracciglio alzato. 
"Waaaaaaaaaaaaaaaaaah... quant'è belloooo!!!"  Pensai, non potendolo urlare. 
-T-tutto a posto?- Chiese lui guardandomi. 
Sasuke venne accanto a noi con un espressione divertita.
-Dipende- Disse enigmatico.
"Dipende da che cosa, scemo!? Ovvio che non è tutto a posto!"  Pensai offesa.
-Ma... questa non è la ragazzina del funerale?- Chiese Shikamaru indicandomi.
A quanto pare avevo una nuova reputazione.
-Si, esattamente- Disse Naruto sbrigativo, con un sorrisetto da ebete.
-Ah... Bè, che ci fa qui? Con voi?- Shikamaru era sorpreso.
-Ahem... Bè, ecco...- Balbettò Naruto.
-Ricordi che io, Naruto e Jiraya l'abbiamo seguita quando era scappata dal funerale?- Intervenne prontamente Sasuke.
-Ah si... è vero!- Esclamò Shikamaru.
-Ecco, si chiama Ines. Ci ha raccontato la sua storia. Gli sono morti i genitori durante una missione e ha subito un tremendo shock. Non ha altri parenti vivi, così è venuta qui. Le hanno consigliato il nostro villaggio per imparare le arti ninja.
Sasuke si era ricordato della bugia che si era inventato Jiraya. Naruto lo guardò invidioso ma Sasuke non ci fece caso, era abituato a quel tipo di occhiata. 
-Ah... m-mi dispiace- Disse Shikamaru titubante, poi si rivolse a me -Bè, qui ti troverai bene, tranquilla!- Concluse con un sorriso rassicurante.
Io avvampai e mi dimenai tra le braccia di Naruto, cercando di scappare dalla sua presa. Volevo sprofondare, sparire sotto terra e tornare indietro nel tempo per rimediare a quella figuraccia. 
-Ma... perchè fa così?- Chiese Shikamaru.
Sasuke stava per parlare ma Naruto lo anticipò, spavaldo:
-Sai, è lo shock... Dopo la morte dei genitori è stata traumatizzata. A volte ha attacchi di panico, è normale tranquillo. Basta tenerla ferma finchè non si calma- Concluse, lanciando un' occhiata soddisfatta a Sasuke, che lo guardò accennando un sorriso scettico. 
Se non mi trovassi in quella situazione di fronte a Shikamaru sarei già scoppiata a ridere per il loro buffo comportamento. Era incredibile come riuscissero a comunicare con un semplice sguardo, anche quando erano impegnati a parlare con qualcun'altro. Ma non avevo né voglia né coraggio di ridere. Shikamaru mi guardava preoccupato ma, se continuava a fissarmi così, avrebbe solo rischiato di farmi evaporare nell'aria e volare via in tante piccole bollicine. Era da quando ero entrata nel mondo di Naruto che credevo di sciogliermi davanti agli sguardi fieri e profondi dei ninja. Provavo sempre una strana sensazione. Il cuore sembrava che si fermasse e io non riuscivo più a comportarmi normalmente. La stessa cosa la stavo sperimentando in quel momento di fronte a Shikamaru, uno, secondo me, dei ninja più fighi di tutto il villaggio. Poi, sentivo anche di avere qualcosa in comune con lui, almeno per quanto riguardava la prigrizia. Per il resto, non è che possedevo un'intelligenza così spiccata come la sua. Continuò a tenere gli occhi scuri puntati su di me per un pò, scrutandomi attentamente. Naruto assisteva con il fiato sospeso sperando che ci cascasse, mentre Sasuke era pronto ad intervenire se avesse replicato qualcosa. Mi sembrava impossibile che uno sveglio come lui non si accorgesse che quelle che gli stavamo raccontando erano solo bugie. Eppure, distolse lo sguardo dal mio e si rivolse agli altri:
-Bene... Ora io devo andare da Choji-
-Ciao- Disse Sasuke con tono piatto.
-Ciao, a presto, ci si vede!- Esclamò invece Naruto, sfoderando un sorriso a trentadue denti, destando ancora più sospetti a Shikamaru.
Il ragazzo si allontanò lentamente e solo quando girò l'angolo della strada Naruto tirò un sospiro di sollievo. Poi mi guardò, come se volesse punirmi. Io ero ancora appoggiata al suo petto e sorretta dalle sue braccia. Sasuke ci passò accanto e si rivolse a me, spavaldo:
-Ci devi un favore- Disse, soddisfatto dell'occhiata offesa che gli lanciai.
Naruto sorrise divertito, poi mi aiutò a rimettermi in piedi, proprio come se fossi un bambino che imparava a camminare. Sasuke, a pochi passi davanti a noi, si fermò nuovamente, bloccandosi all'improvviso.
-E ora che c'è?- Disse Naruto, allarmato.
Sasuke sospirò solamente, ma l'altro sembrava avere già capito di che si trattava. Lo raggiunse, trascinando anche me per un polso. Vidi una figura femminile avanzare decisa per la strada. Io sbuffai spazientita:
-No! Anche lei ora?

Ecco qui ^^
Terminato anche questo capitolo! Spero vi sia piaciuto :D
Chi sarà la misteriosa "figura femminile"? No, ok, sembrano le domandine che fanno nei cartoni per inquietare i bambini xD
Comunque, ritorniamo un'attimo alla questione "recensioni" *sorride sadica*...
Che ne dite di recensire, così, se vi capita? Sapete, ho trovato una ff che sto seguendo da poco: solo 2 capitoli e già 5 recensioni per ognuno D:
Vbb... tanto per farvi un esempio, sarà che i miei lettori sono particolarmente crudeli >.<
Alla prossima ;)

  
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