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Autore: Nemia    21/04/2008    10 recensioni
[...] - Che cosa?! -
- Sapete che verrà a trovarci a breve, probabilmente - disse l'uomo sorridendo. - Quindi perchè non fargli avere un regalo da parte vostra? -
- Non è una cattiva idea, Roger - disse il ragazzino dai capelli bianchi. Alzò lo sguardo per fissare Mello.
- Scordatelo! Glielo faccio da solo, il regalo! Non ho intenzione di lavorare con lui! - gridò il biondo sbattendo le mani sulla scrivania. Aveva gli occhi sbarrati, assolutamente incredulo.[...]

[M/M] [M/N]implicito L/Light
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: L, Matt, Mello, Near
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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grazie a tutti quelli che hanno commentato! X3 vi ho risposto in fondo, ok? buona lettura!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roger stava in piedi davanti alla finestra, dando loro le spalle. Fissava fuori i bambini che correvano nel cortile.

_ Roger, siamo qui.. _ disse Mello per richiamare la sua attenzione. Matt era lì al suo fianco, teso.

L’uomo sembrò riscuotersi dai propri pensieri, voltandosi a fissarli. Si sedette sulla poltrona di pelle, incrociando le mani davanti a sé.

_ Cosa stavate facendo poco fa? _ chiese con sguardo severo. Matt fece per aprire bocca ma Mello lo anticipò.

_ E’ colpa mia, Roger. Matt era venuto a sentire come stavo e ci siamo azzuffati _ disse tutto d’un fiato, mentre  Matt lo guardava un po’ contrariato.

Roger li fissò in silenzio. Poi chiuse gli occhi e sospirò.

Matt indirizzò uno sguardo preoccupato a Mello. Ma Mello continuava a fissare Roger, senza battere ciglio.

Se si fosse fatto vedere titubante magari avrebbe potuto pensare che stesse dicendo una bugia; non che fosse così inesperto da non saper mentire, però meglio non rischiare.

_ Ragazzi.. questa è un’età difficile.. _ cominciò a dire l’uomo. Matt e Mello fecero delle facce perplesse. Dove voleva andare a parare? _ .. ci sono tempeste ormonali che possono far smettere di far funzionare come si deve un cervello, ma in quanto uomini e non bestie dobbiamo sapere controllarci.. controllare i  nostri istinti più bassi.. mi aspetto che due ragazzi come voi, tra i più valenti di questo istituto, lo capiscano, insomma.. _

Matt e Mello rimasero lì per circa un’ora a sorbirsi la lunga predica di Roger che sembrava intenzionato a convincerli che in quanto geni non potevano permettersi di far sesso.

Entrambi cercavano assolutamente di non ridere.

Poi Roger mandò via Matt, dicendo di voler parlare da solo con Mello.

Mello lo seguì con la coda dell’occhio mentre se ne andava. Che cosa voleva da lui Roger?

Un pensiero gli fece esplodere il cuore in petto.

..Near.

Near!

Near aveva detto a Roger di quello che era successo in camera sua. Ma certo.. come aveva fatto a non pensarci?! Ebbe paura di essere cacciato dall’istituto. Dove sarebbe andato? Che cosa avrebbe fatto? Lui voleva diventare l’erede di L.. e in quel modo non avrebbe vinto di certo!

Strinse i pugni fino a farsi male, consumato dalla rabbia.

Ah.. ma se lo avessero mandato via di certo il piccolo mostriciattolo bianco non l’avrebbe passata liscia. Almeno si sarebbe preso la soddisfazione di pestarlo come si meritava. Piccola sporca spia.. ecco cosa significava quel maledetto sorrisetto che gli aveva rivolto quella volta!

_ Near mi ha mandato in camera tua _ disse Roger guardandolo.
Mello deglutì. Cercando di inghiottire la rabbia. La sentenza era stata già pronunciata nella sua testa. La prossima frase sarebbe stata “Mello, so che hai rapporti omosessuali con altri ragazzi nell’istituto. Sei espulso. Fa’ le tue cose e vattene”. Ecco, avrebbe detto sicuramente così. E lui si sarebbe ritrovato per strada solo come un cane. E senza Matt.

_ Ha detto che hai vomitato più volte e che stavi male. Mi ha anche detto di farti visitare da un medico _

Che cosa?! Guardò sconvolto Roger, rimanendo a bocca aperta. Near.. Near?! Near si era preoccupato per lui?!

Rimase con quella faccia, mentre l’uomo riprendeva a parlare.

_ Mello, penso sia opportuno tu ti faccia dare una controllata in infermeria.. sei pallido, ti senti ancora male? _

Il ragazzo fissava Roger senza vederlo realmente, facendo un rapido calcolo della situazione.

Near si preoccupava per lui. No, forse non era preoccupazione. In fondo erano compagni di lavoro, no? Anche lui ci teneva a fare una bella figura con L e se il collaboratore mancava era..

Accidenti, qualcosa non tornava affatto. Avrebbe dovuto essere contento se Mello non avesse partecipato. Era un’occasione per prendersi tutto il merito del lavoro..

Perché allora Near s’era disturbato di avvisare Roger?

Forse voleva fare bella figura con lui..? Oppure..?

_ Mello? _

La voce di Roger lo fece tornare alla realtà con un sussulto. Mello lo guardò con gli occhi dilatati. _ Sì? _

L’uomo si alzò dalla sedia su cui stava seduto, avvicinandosi a lui. Il biondino lo seguì con lo sguardo.

_ Vieni ti accompagno io _ disse Roger appoggiandogli una mano sulla spalla.

Mello allontanò da sé la mano, guardando Roger furibondo. _ Ti ho detto che sto bene cazzo! Non ho bisogno di andare in infermeria! _

Lasciò la stanza correndo, quasi digrignando i denti.

Dannato Near! Che razza di figura gli stava facendo fare?!

Nel girare l’angolo nel corridoio, qualcuno lo afferrò per un braccio e, data la velocità a cui stava correndo, quasi cadde in avanti. Alzò gli occhi furibondo, trovandosi a fissare la faccia divertita di Matt.

_ Sai che a momenti m’ammazzavi? _ esclamò levando con uno strattone il braccio dalla sua presa.

Matt scoppiò a ridere, mettendosi una mano sugli occhi. E Mello si ritrovò a fissarlo esterrefatto.

_ Che hai da ridere? _ chiese semi sconvolto. _ La fai finita?! _

_ Mello e datti una calmata cavolo _ lo riprese Matt ricomponendosi. Lo guardò male. _ Siamo vicini all’ufficio di Roger ci sta che se ci sente parlare troppo forte ci richiama per.. parlarci di stare attenti a non far sesso! _ Matt scoppiò a ridere di nuovo, incapace di controllarsi.

Mello si grattò il collo, sorridendo. _ Già, in effetti non me l’aspettavo proprio.. _

_ Che ti ha detto dopo che mi ha mandato via? _ chiese Matt improvvisamente serio.

Mello lo guardò. Faceva impressione con quei suoi cambiamenti d’umore repentini..

_ Nulla, ha continuato il discorso che stava già facendo _ mentì spudoratamente. Forse era meglio che Matt non sapesse nulla a proposito di Near.

_ Ah _

Mello guardò un attimo in fondo al corridoio, poi fece qualche passo. Incerto sul da farsi.

_ Dove vai? _ chiese Matt avvicinandosi di nuovo a lui. Mello spostò gli occhi su di lui, rimanendo un attimo in silenzio.

_ In camera. Devo studiare per domani mattina che non ho ancora aperto libro _ disse infine. Matt stava per aprire bocca ma lo precedette: _ No, non puoi venire. Ora no _

E andò via, lasciando Matt lì da solo. Il rosso lo guardò a denti stretti sparire mentre scendeva di corsa le scale.

Poi scagliò un pugno contro il muro, i capelli a coprirgli gli occhi.

_ Mello.. _ bisbigliò sottovoce, quasi in un ringhio. La pelle scorticata delle nocche sanguinò sul muro.

 

 

 

 

 

Mello si era chiuso la porta della stanza alle spalle, cercando i libri per studiare, come uno zombie.

La mente lontana da quello che stava facendo.

Si sedette alla scrivania, il libro di Storia davanti.

Near.

Quante cazzo di volte aveva pensato a lui in quei giorni?

Alzò gli occhi per fissare fuori dalla finestra. Aveva ricominciato a nevicare.

Maledetta neve, se non fosse venuta giù proprio quando tornavano alla Wammy’s House non sarebbe successo tutto quel casino!

Digrignò i denti, stringendosi la testa con entrambe le mani, cercando di concentrarsi sullo studio.

E quasi un’ora dopo non era riuscito neanche a finire la pagina.

Allontanò da sé il libro, appoggiando la testa sul palmo della mano e guardando ancora fuori dalla finestra.

Cioccolata, aveva un assoluto bisogno di cioccolata. Forse poi sarebbe riuscito a sentirsi meglio.

Allungandosi verso il comodino riuscì ad afferrare una delle tavolette che gli aveva preso Matt. Staccò con un morso un grosso cubetto, masticandolo con nervosismo.

Finì tutta la stecca, ma non sortì l’effetto che sperava.

Ne mangiò un’altra, e un’altra ancora, finendole tutte.

Poi si buttò sul letto a faccia in giù, il cuore che batteva forte nel petto e Near in testa.

Rimase così, stritolando il cuscino con le braccia.

Fino a quando, spazientito dal proprio comportamento, scattò verso la porta. La aprì (sarebbe andato a chiedere spiegazioni direttamente a Near, così avrebbe risolto il problema alla radice!).

E si accorse che Near ce lo aveva proprio davanti.

Guardò sorpreso il ragazzino, che lo fissava a sua volta con i suoi occhi scuri.

_ Ah! _ esclamò Mello, senza sapere improvvisamente che cosa dire. Imbarazzato.

_ Ciao Mello _ disse Near attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno all’indice.

Mello era a bocca aperta, pietrificato.

Cazzo, perché era lì? Non si aspettava di doverlo fronteggiare così presto!  Avrebbe preferito poter avere il tempo per riflettere sulle cose da dirgli!

_ Ciao _ borbottò Mello cercando di nascondere l’imbarazzo e facendolo entrare in camera con un moto di stizza. Chiuse la porta, fissando le proprie dita sulla maniglia.

Che fare adesso?

Inspirò profondamente. Suvvia, era o non era Mello lui? Non poteva essere titubante su certe stupidate!

_ Perché hai avvisato Roger.. _ disse girandosi di scatto verso Near, risoluto a sapere la verità. Spalancò gli occhi quando lo vide seduto sul proprio letto, mentre toccava la carta dorata dell’involucro della sua cioccolata appena scartata. L’ultima che aveva per quel giorno. _ Che cosa stai facendo sul mio letto?! _ gridò correndo verso di lui, per strappargli di mano il proprio prezioso tesoro.

Fece per strappargliela di mano, ma era tale lo slancio con cui si era gettato su di lui che gli rovinò addosso, schiacciandolo sotto di sé sul letto.

Mello rimase senza fiato e senza parole mentre si accorgeva di quello che aveva combinato.

Near, sotto di lui, lo fissava ad occhi sbarrati, reggendo ancora tra le dita la tavoletta di cioccolato dell’altro. Mello comprese nei suoi occhi lo stupore più sincero e si rese conto di avergli fatto cambiare espressione ancora una volta. Era riuscito a stupire il piccolo Near a quanto pareva..!

Sentiva il suo cuore battere velocissimo vicino al suo.

Già, anche Near aveva un cuore che pulsava.

Non ci aveva mai pensato, in realtà.

Near era il suo acerrimo nemico e stop. Non lo aveva mai considerato come essere umano che mangia, beve, si stanca, sorride, piange.. Near sapeva piangere?

No, forse no. Near era troppo freddo e distaccato da tutti e tutto per poter provare una cosa tanto stupida come il dolore. O la felicità. O la rabbia..

Near era sempre da solo e nessuno giocava mai con lui.

Mello non lo aveva mai visto sorridere neanche una volta. Né compiacersi per i complimenti che gli facevano quando otteneva il massimo dei voti, né arrabbiarsi quando qualcuno lo prendeva in giro. Lo aveva visto sempre con quell’espressione (quell’espressione odiosa) neutra, senza emozione, completamente VUOTA e ESTRANEA A TUTTO.

Ma c’era un cuore che batteva dietro a quel tipo imperscrutabile, un corpo caldo schiacciato dal suo, una mente che pensava.

_ Che cosa provi ora Near? _ le parole uscirono dalle sue labbra senza che se ne rendesse conto. Aveva lo sguardo fisso negli occhi di Near che erano ancora spalancati e inchiodati ai suoi.

Nessuno dei due sembrava voler interrompere quel contatto visivo.

Near schiuse la bocca e Mello spostò lo sguardo per seguirla.

Ma lo sguardo del ragazzino tornò neutro. Ah sì, eh? Near voleva continuare a prenderlo in giro?!

_ Non capisco cosa intendi Mello.. _ disse Near cominciando di nuovo ad avvolgersi i capelli attorno alle dita. Mello tirò un pugno sul letto, accanto a lui. Near non cambiò espressione ma il biondo poté avvertire il suo cuore aumentare la velocità dei battiti.

_ Perchè se tento di capire cosa pensi.. tu ti chiudi a riccio?! _ chiese rabbioso. Near aveva accelerato anche il respiro. Impercettibilmente. Ma Mello poteva avvertirlo.

_ Mello, mi sto solo chiedendo perché non mi hai ancora cacciato da camera tua _ rispose il ragazzino bianco.

Mello si arrabbiò di nuovo.

Allontanò con violenza le dita di Near dalle ciocche che stavano avvolgendo, bloccandogli i polsi sul letto. Si mise a cavalcioni su di lui fissandolo dall’alto.

Quella situazione cominciava a piacergli. A dargli brividi di adrenalina.

Aveva Near totalmente in suo potere..

Ghignò, chinandosi su di lui.

Succhiò il suo labbro inferiore, fissandolo. Cercando di carpire ogni singola espressione che potesse sfuggire al suo viso.

E ora vedeva di nuovo lo stupore nei suoi occhi.

Come la prima volta che lo aveva baciato.

Però non sembrava così dispiaciuto.. più che altro, Mello notò che era tremendamente impacciato.

Un’illuminazione gli balenò nel cervello, facendolo comprendere.

Il primo bacio di Near.

Lui, Mello, aveva rubato il suo primo bacio!

Si sentì euforico, senza comprenderne bene il motivo.

Insinuò la lingua nella sua bocca, e notò che lui non opponeva resistenza.

Ma che non sapeva neanche fare a rispondergli come avrebbe dovuto.

_ Devi metterci poca lingua.. _ disse sulle sue labbra, staccandosi da lui. Poi lo baciò di nuovo, chinandosi di più su di lui.

Vide di sfuggita Near lasciar andare la cioccolata sul letto e alzare le braccia per stringersi al suo collo.

Stavolta fu il turno di Mello di stupirsi. Quasi gli cadde di nuovo addosso.

Near sembrava imparare in fretta. E non sembrava affatto disturbato/disperato/sconvolto dal suo bacio. Anzi, si stava impegnando e non male.

Mello non riusciva più neanche a capire che cosa diavolo stessero facendo. Figurarsi il perché!

Si staccò da lui, fissandolo. Near ansimava un po’. Ma si sollevò dal letto, baciandolo appena sulle labbra bagnate.

Quel contatto lo fece rabbrividire.

Near aveva una bocca così morbida..

E guardandolo in faccia si accorse di non aver mai visto quell’espressione.

Era.. impaziente? ..soddisfatto?

O.. eccitato?!

Perché era così stupito? Anche Near poteva eccitarsi, era un ragazzo come tutti gli altri d’altronde!

Ma sapere che era stato lui a provocare in lui quella reazione lo lasciava senza parole.

Forse Near non gli era così indifferente dopo tutto..?

Smise di pensare, riprendendo a baciarlo.

Ancora.

E ancora.

E ancora.

E alla fine rimase lì a succhiargli e mordergli le labbra, mentre Near faceva lo stesso.

Ad occhi chiusi.

Mello guardò sconvolto quella rivelazione.

Ad occhi chiusi?

Near lo stava baciando ad occhi chiusi?!

No, forse si stava solo concentrando per fare meglio di lui.

Ovvio. Che cosa andava a pensare?

Teso, si ritrovò a stringere Near a sé. Sentiva il suo corpo caldo e eccitato contro il proprio.

Ma com’era arrendevole adesso.. non lottava per liberarsi?

Near si inarcò contro di lui, facendolo rabbrividire, eccitato a sua volta.

Il ragazzino gli prese il viso tra le dita, succhiandogli ancora le labbra.

Mello lo scrutò, chiedendosi se Near si rendesse conto che quel suo strusciarsi lo avrebbe fatto stuprare da un momento all’altro..

Lo toccò da sopra i pantaloni, guardando la sua reazione. Near ansimò contro la sua bocca, arrossendo.

_ No Mello.. _ disse fissandolo un po’ spaventato. Portò una mano a fermare quella di Mello che si stava insinuando al di sotto dell’elastico dei boxer.

Il biondo si beò un attimo di quell’occasione, di quel Near così indifeso ed eccitante; in un primo momento pensò di fregarsene del suo implorare e farselo senza tante esitazioni. Poi avrebbe potuto rinfacciarglielo no? Sfotterlo, minacciarlo e rifarselo..

Ma non lo fece.

Per qualche strano motivo (che non voleva sapere) non portò a termine nulla di quello che aveva pensato.

Levò le dita dalla sua pelle calda, baciandolo di nuovo. Il suo caschetto di capelli biondi nascondeva i volti di entrambi.

Fissò di sottecchi l’abbandono di Near in quell’ennesimo bacio.

E improvvisamente gli tornò in mente la domanda da cui era partito tutto.

Si separò da lui, guardandolo mentre lentamente riapriva gli occhi.

_ Perché sei andato da Roger a dirgli che stavo male? _ chiese mettendosi di nuovo a cavalcioni su di lui.

Near lo guardò ansimando un po’, il viso arrossato, il petto che si alzava e abbassava veloce.

E Mello rimase un attimo incantato a fissarlo.

_ Ero.. preoccupato _ disse Near. Deglutendo.

Preoccupato?

Mello strabuzzò gli occhi, incredulo.

Near era PREOCCUPATO per lui?!

_ Preoccupato? Per me? _ chiese. Si morse le labbra, arrossendo. Accidenti, perché non misurava le parole? In quel modo sembrava che ci tenesse all’interessamento di Near!

Near non gli rispose, senza guardarlo in faccia. Un lieve rossore gli inondò le gote pallide.

Possibile che Near.. fosse innamorato di lui?!

 

 

 

Beat: grazie X3 sono felice ti piaccia!!

Mello: un ragaaaazzo? *___* mi stai simpatico allora X3 e sono contenta ti piaccia XD shishi, Matt è il cagnolino <3

Hay_chan: XD già, so’ due spastici XDDD e poi in che situazione si sono fatti sgamare O__O XD ma come, povero Near! Lui è l’ameba da maltrattare *w*

Elly_Mello: ciaoooo XDD io però Mello che vomita.. preferirei non sentire il suo alito dopo O_O Mello o non Mello XD vabbbbè. Su Msn è un po’ un problemone ç___ç il pc mi si spegne spesso e con MSN è peggio! Quando riuscirò a ripararlo mi potrò connettere T__T mandamelo pure per email, se vuoi!! 

Freija: anche tu ti fissi con le parole?? Io in questo periodo dico sempre “che figata!” u_u’’’ sono inquietante.. sono contenta che siano adorabili *____* ed ecco l’aggiornamento lampo!!

Soleya: non temere, fra un po’ ci saranno cose anche spinte tra m e m XD X*

Yusaki: sono contenta che la fic sia mancata T^T hai giocato a Poisoned?? È bellissimo! *wwwww* quale soluzione hai fatto, te? A me veniva sempre punishment ç___ç

MellosBarOfChocolate: ammmmmur! Mello uke.. con Matt X))) e lxLight.. certamente che ci sarà!!!!!! ti lovvo tanto Mella (ma te l'ho dato io 'sto soprannome o ti ci chiamavano già? X*)

 

 

 

  
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