Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Jane Diamond Black    07/11/2013    1 recensioni
Leah e Liam sono fratello e sorella normali che vivono una vita dura, tra una defunta madre e un padre violento. Liam se ne va per seguire i suoi sogni, poi torna per aiutare sua sorella ad allontanarsi dal padre. Leah, poi, si ritrova ad essere inseguita da 4 ragazzi che cercano in tutti i modi di rubarle il cuore. Chi di loro ci riuscirà? Chi riusicrà a farla innamorare?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Liam è la tua scopa amica?” chiede Harry con eccitazione e Liam lo fulmina di nuovo.

“Dio no! Lei è..” Liam comincia ma poi si blocca.

So che Liam non vuole che nessuno sappia della nostra famiglia, beh per ovvio ragioni così decido di coprirlo.

“Sono una vecchia amica” dico e gli occhi di Liam si riempiono di sollievo.

“Oh okay” dice Louis, ma sono ancora confusi.

“Leah?” mi giro verso Josh per vedere cosa volesse

“Si?”

“C’è un uomo al bancone che chiede di te” mi dice e io annuisco

“Scusate, torno subito per prendere i vostri ordini” dico a Liam e ai ragazzi.

Mi dirigo verso il bancone e mi fermo di colpo. Perché è qui? Guardo l’orologio e sono le 11, ovviamente sarebbe venuto a cercarmi. Mi farà male 10 volte peggio visto che non sono tornata a casa in tempo. Comincio ad andare in panico e mi precipito allo spogliatoio prima che mio padre mi veda.

“Josh! Digli che non ci sono!” dico a Josh e mi guarda confuso.

“Ha detto che ha lasciato qualcosa sul tavolo e che tu lo stavi servendo. Gli ho già detto che c’eri” dice e sento le lacrime riempirmi gli occhi.

Prendo in fretta un pezzo di carta e ci scrivo sopra “Aiuto. Papà è qui. Sono in ritardo e mi ucciderà”

Nel momento in cui passo dietro al loro tavolo, sono in lacrime e do il biglietto a Liam, e la paura appare nei suoi occhi. Alza lo sguardo e tutti i ragazzi mi stanno guardando.

“Devo andare. Vi raggiungo più tardi” dice mentre si alza dal tavolo e mi segue.

Andiamo negli spogliatoi e mi giro verso di lui, “Liam cosa devo fare? Mi ucciderà. Sono in ritardo di un’ora” gli dico attraverso le lacrime e lui mi circonda con le sue braccia, tirandomi contro il suo petto.

“Vuoi che vada a parlare con lui?” chiede ma io scuoto la testa.

“Liam questo peggiorerà solo le cose”

“Perché non vieni nel nostro appartamento? Io e i ragazzi ne condividiamo uno grande con 5 stanze, puoi stare nella mia” mi propone.

Poi Josh entra con uno sguardo preoccupato.

“L’uomo cominciava ad arrabbiarsi e ad essere insistente, e gli ho detto che se non se ne andava avrei chiamato la polizia. Se n’è andato” dice semplicemente Josh

“Grazie. Ora me ne vado” gli dico e lui annuisce mentre se ne va.

“Io e i ragazzi siamo venuti in una sola macchina, quindi ti porto al nostro appartamento con la tua macchina, okay?” Liam si accerta che vada tutto bene e io annuisco dandogli le mie chiavi.

Andiamo al suo appartamento e durante la maggior parte del tragitto stiamo in silenzio. Quando arriviamo, è più grande di quanto mi aspettassi, sembra molto un’enorme villa. Ha una piscina nel giardino sul retro, ha un enorme cortile e non riesco a spiegare nient’altro. E’ fenomenale. Parcheggia la mia auto di fianco alla sua e scendiamo dirigendosi verso la porta. Quando entriamo, il profumo di vaniglia riempie il mio naso e mi fa sorridere.

“Perché c’è odore di vaniglia qui?” chiedo e Liam tira sul col naso.

“Perché Harry è ossessionato dalle candele all’essenza di vaniglia. A volte vorremmo tutti ammazzarlo” mi scappa una piccola risata. Chi l’avrebbe mai detto che ad uno come Harry piacessero le candele?

“Cosa gli dirai quando torneranno e mi troveranno qui?” chiedo e Liam si morde il labbro.

“Immagino che dovrò dirgli la verità” sospira.

“Posso farmi una doccia? E magari prendere in prestito dei vestiti?” gli chiedo e annuisce “Certamente”

Liam mi da degli asciugamani, un paio di boxer mai indossati e una maglia da indossare. Mi accompagna al loro bagno enorme e appoggia le mie cose sul lavandino.

“Scusa per i boxer. Sono gli unici tra quelli che abbiamo che ti stiano” si scusa Liam

“Nessun problema. Grazie ancora”

“Aspetterò fuori dal bagno finchè non avrai finito” mi dice prima di uscire dal bagno chiudendosi la porta alle spalle.

Lo sento trascinare i piedi fuori dalla porta e mi tolgo i vestiti per poi entrare in doccia. Apro l’acqua calda lasciandola cadere sulla mia pelle e bruciarla. La sensazione della mia pelle in fiamme, in effetti è molto bella e rilassante. Poi lavo i miei capelli e me stessa, esco dalla doccia e mi vesto. Raccolgo i capelli in una cipolla disordinata, poi mi metto ad esaminare i miei lividi. Sono più visibili del solito e non ho i trucchi per coprirli. I boxer che indosso sono corti e mettono in mostra i segni delle dita che ho sulle gambe, Liam darà di matto. Non posso permettere che li veda o lo scoprirà di sicuro. Apro la porta e Liam è seduto sul pavimento di fronte alla porta che dorme. Sta leggermente russando e odio svegliarlo ma devo farlo. Mi abbasso davanti a lui e lo scuoto leggermente, i suoi occhi si spalancano guardandomi.

“Liam ho finito” gli sussurro e lui annuisce. Si alza in piedi e prende con leggerezza i miei polsi e tirandomi affianco a lui.

Mi porta nella sua camera da letto ed è enorme. In effetti tutto è enorme in questa casa. Mi toglie dalle mani gli asciugamani e i vestiti sporchi e li mette nella cesta.

Sposta le lenzuola e mi fa segno di stendermi e lo faccio. Mi copre e si siede ai piedi del letto.

“Mi dispiace di averti abbandonata. Mi dispiace di avergli permesso di farti del male. Sei la mia sorellina, avrei dovuto prendermi cura di te” dice tirando su con il naso.

“Liam non ti devi dispiacere. Mi dispiace di avertelo rinfacciato ieri sera. Non ne avevo il diritto. Non scusarti per aver seguito i tuoi sogni” gli dico e lui annuisce lasciando una lacrima scivolare lungo la sua guancia. Lo raggiungo e gli asciugo la guancia.

Si abbassa leggermente e mi da un bacio in fronte, poi sussurra “Notte Leah, ti voglio bene”

“Anche io ti voglio bene” gli dico e lui si incammina verso la porta ma io lo fermo “Ti prego non andartene” lo supplico

“Sarò di sotto” dice girandosi verso di me e incontrando i miei occhi.

Non è che non voglio che vada, ho solo paura che in qualche modo se lui se va, mio padre potrebbe trovarmi. Liam deve aver notato la paura nei miei occhi, sospira.

Chiude la porta a chiave e poi prende un cuscino e una coperta dal ripostiglio, posizionandoli sul pavimento.

“Grazie” sussurro e lui annuisce sdraiandosi per terra.

Qualche secondo dopo si era già addormentato e russava leggermente. Chiudo gli occhi cercando di immaginare cosa stia facendo mio padre in questo momento. Molto sicuramente sarà a casa ubriaco e starà pensando dove sia finita. Dovrò tornare domani, perché il giorno dopo è lunedì e io devo andare a scuola. Sono contenta di essere all’ultimo anno, quando mi diplomerò, sarò finalmente in grado di andarmene da quella casa una volta per tutte e sparire. Molto probabilmente ha provato a chiamarmi, ma ho dimenticato il telefono in macchina, molto bene direi. Non me ne può fregare di meno. Prima di rendermene conto, la mia mente ha smesso di pensare e mi lascio cadere in un sonno profondo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Jane Diamond Black