Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: cla61    21/04/2008    5 recensioni
Io e i miei fratelli eravamo appena tornati a Forks dopo le vacanze estive. Stava per ricominciare la scuola e Carlisle, mio padre, voleva che continuassimo a frequentare il liceo, per non tradire la copertura che ci eravamo ben costruiti negli ultimi 3 anni in quella piovosa cittadina. Vi starete chiedendo perché la nostra è una copertura, che cosa avrebbero da nascondere cinque adolescenti adottati da un magnanimo dottore e da sua moglie?Niente, oltre al fatto che la nostra famiglia di tipico aveva ben poco. Eravamo una famiglia di vampiri. beh...ecco una piccola anticipazione della mia storia, narrata dal punto di vista di Edward.Twilight come me lo sono immaginato per la prima volta!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 3: LA CONFESSIONE
Era un angelo, questa era l’unica cosa che mi veniva in mente.
Quando raggiunsi gli altri l’unica ad accorgersi della mia aria da ebete fu Alice…ma proprio oggi doveva stare così attenta alle mie espressioni?
In macchina i pensieri di Alice continuavano ad assalirmi, allora sbottai
-ADESSO BASTA!NE RIPARLIAMO A CASA!-
Tutti mi guardarono esterrefatti, non mi avevano mai visto perdere la pazienza con Alice; sì a volte litigavo con Rose e mi azzuffavo con Emmett ma con Alice non avevo mai alzato la voce.
Nella Volvo regnava il silenzio ma non riuscivo a bloccare i pensieri dei miei fratelli che ancora si chiedevano che cosa mi fosse preso.
Fu quando arrivammo a casa che chiesi ad Alice di seguirmi in camera mia per parlare, e quella fu la seconda decisione più avventata della mia vita.
Avevo deciso di parlare con Alice riguardo Bella.
Arrivati in camera mia chiusi la porta e mi girai sospirando, mentre lei mi guardava con aria smarrita
-Che cos’hai Ed?è da stamattina che sei strano, che cos’è successo?-
-Alice io…non lo so neanche io quello che mi sta succedendo!-
-e…quando è iniziato questo non lo so?-
-credo a mensa...anzi no ieri sera-
-ieri sera?-
-sì, ieri sera dopo essere stato a caccia ho fatto un giro per Forks e passando davanti una casa ho sentito un…profumo che mi ha sconvolto, lo stesso profumo che ho sentito oggi e che mi ha tormentato a biologia-
-un profumo!e da chi proviene questo profumo sconvolgente?-
Ecco la domanda che speravo non mi avrebbe mai fatto…dannata lei e la sua perspicacia!
-da…da-
-da?-
sospirai e mi arresi
-da Bella Swan-
Alice non reagì come mi aspettavo, ovvero con un’espressione terrorizzata, ma invece iniziò a saltellare sul posto emettendo piccoli gridolini.
La guardai sconcertato, pronto a chiamare Carlisle e Esme per farla internare in qualche manicomio, ma optai per chiederle semplicemente cosa le stava prendendo.
-Alice si può sapere che cosa ti prende?-
-Semplice fratellino, sono contenta-
-E perché mai?-
-Perché finalmente anche tu ti sei innamorato-
Innamorato io?Di una semplice umana?No non era possibile, non io, io basto a me stesso, da sempre, io non ho bisogno di nessuno…o sbaglio?
-N…No Alice non è possibile, come posso essermi innamorato di una semplice umana?Nemmeno la conosco, no dev’essere il suo sangue ad attirarmi così…deve essere questo!-
-Edward se vuoi continua a mentire a te stesso, ma ricordati che a me non puoi mentire!-
-Ma come fai a dire che mi sono innamorato?-
-Oh…questa è semplice l’ho visto-
Dopo queste parole non mi feci scrupoli e iniziai a leggerle la mente.
Mi apparve Bella nella sua stanza stretta nel mio abbraccio, con le gote rosse come al solito mentre le facevo un sorriso sghembo.
Mi ripresi alla fine della visione trovando Alice sorridente davanti ai miei occhi, con un’espressione da chi la sapeva lunga.
-Alice ti prego non dire niente agli altri, né della visione né di quello che ci siamo detti oggi, ti prego!-
- D’accordo Ed…ma come farai a nascondere le tue emozioni a Jasper?-
- Non preoccuparti di questo, pensa solo a non dire niente a nessuno-
Annuì e uscì dalla stanza.
Quella sera non scesi a far compagnia alla mia famiglia, ma restai chiuso in camera a riflettere sui miei sentimenti per Bella.
Alice aveva ragione, non potevo mentire a me stesso, quella ragazza mi piaceva e anche molto, per questo dovevo starle lontano, per il suo bene.
Quella notte presi la mia decisione, l’avrei ignorata, anche se mi avrebbe fatto soffrire, ma se veramente l’amavo dovevo proteggerla da tutti i pericoli che incombevano su di lei e io rientravo in quei pericoli.


CAPITOLO 4:RAGIONE E SENTIMENTO
Il mattino dopo tornammo nuovamente a scuola. Per tutto il tragitto non feci che pensare a lei, annuendo ogni tanto alle chiacchiere dei miei fratelli; solo Alice ogni tanto mi guardava e sorrideva.
Il viaggio da villa Cullen a scuola fu breve come sempre, nonostante Forks fosse coperta di neve e la strada ghiacciata.
Arrivati a scuola parcheggiai la Volvo davanti al portone dell’edificio.
Il mio sguardo venne subito catturato da un pick-up rosso da cui stava scendendo la ragazza più bella che avessi mai visto. Si fermò davanti al suo “veicolo”, se così si può chiamare, a controllare qualcosa, di cui sembrava visibilmente sorpresa.
Distolsi lo sguardo da quell’incantevole creatura perché Emmett si stava irritando e mi strattonava per farmi entrare a scuola.
Fortunatamente quella mattina non avevo in programma biologia, così le sarei stato lontano. Per mia fortuna alla seconda ora mancava la professoressa di letteratura che venne sostituita dall’insegnante di educazione fisica, che ci portò in palestra.
Fui molto sorpreso di trovare Alice in palestra che parlava allegramente con…ma quella era Bella!Che cosa stava facendo Alice con la mia Bella?
Fui tentato di andare lì a ucciderla. Perché io mi stavo impegnando tanto ad evitarla se poi mia sorella ci parlava allegramente?Le lessi nella mente.
“Allora Bella ti piace mio fratello?L’hai conosciuto?”
“Scusa Alice ma di che cosa stai parlando?”
“Ma di Edward naturalmente, dai ho visto come arrossisci quando ti guarda...ah eccolo lì adesso lo chiamo!”ma che cosa sta dicendo?Stavolta la uccido sul serio, ma come si permette di farle queste domande?
“No Alice che fai?Sei impazzita?”
 Alice si girò e mi fece segno di raggiungerle.
Bella avvampò non appena posai il mio sguardo su di lei, cosa che mi fece sorridere. Sfoderai il mio sorriso sghembo che da quanto avevo capito dalla visione di Alice le piaceva molto.
- Oh ciao Edward…ti volevo presentare Bella, una mia nuova amica-
- Ehm…veramente…vedi Alice…- non sapeva cosa dire, com’era tenera.
Decisi di salvarla dall’imbarazzo
- Ciao Bella!Non mi aspettavo di incontrarti qui!-
Alice fu sorpresa dal fatto che già la conoscessi, ma che razza di veggente era mia sorella?Non aveva visto il nostro incontro?
- Oh…vedo che già vi conoscete! Beh…questo facilita le cose!-
Sbiancai, se possibile. Ma cosa aveva in mente quella strega di mia sorella? Vanificare tutti i miei sforzi per starle lontana probabilmente!
-Fa…facilita che cosa?-balbettò la mia Bella
-Niente, niente!Solo che beh…speravo che oggi pomeriggio potessi venire da me per passare un po’ di tempo insieme, così ti faccio conoscere anche il resto della famiglia, anche se i due più importanti l’hai già conosciuti!-
Rimai spiazzato da quelle parole, se avesse accettato sarei stato felice ma poi avrei ucciso mia sorella, se invece avesse rifiutato mi sarei sotterrato seduta stante e il mio cuore fermo probabilmente si sarebbe spezzato.
-Sì mi farebbe molto piacere venire da te, solo che devo avvertire mio padre e Jake. Faccio in due minuti!- e si allontanò armeggiando con il cellulare.
Ripensai alle sue parole ed ebbi un tuffo al cuore. Doveva avvisare suo padre e…Jake. Chi era questo adesso? Non poteva essere il suo ragazzo, perché probabilmente lo avrei cercato e ucciso solo per averla toccata senza il mio permesso…i miei pensieri furono interrotti dal ritorno di Bella.
- Nessun problema posso venire ma…dove abitate?-
-Non preoccuparti Bella, verrà Edward a prenderti visto che già vi conoscete!- piccola pazza ma che cosa stai dicendo?
-Ma forse Edward ha da fare, non vorrei disturbare…-
-Nessun disturbo, davvero, lo faccio con piacere. Ache ora passo da te?- ok ora il pazzo sono io. Ma non avevo deciso di starle lontano?
-Quando vuoi…facciamo alle 16:30 davanti casa mia?-
- Perfetto…ehm Bella mi sa che la tua prof ti sta chiamando- disse Alice
-uh?è vero…allora ciao ci vediamo dopo e vi prego, non guardatemi giocare-
Non appena si allontanò attaccai Alice
-Ma si può sapere cosa ti è preso?Avevo deciso di proteggerla da noi, da me, e tu la inviti a casa?Ma sei impazzita?-
-scusa Ed ma volevo farti un piacere e poi non pensavo che la conoscessi-
-e invece la conosco e adesso la stiamo mettendo a rischio- ruggii
Improvvisamente percepii un pensiero osceno di quel Mike Newton sulla mia Bella e decisi di chiedere alla prof di potermi unire alla lezione.
Detto fatto, dopo qualche minuto ero in tuta e stavo correndo(a velocità umana) di fianco a Bella, che ancora non si era accorta di me.
Quando si girò e mi vide inciampò e quasi cadde a terra, se non fosse stato per me che l’avevo prontamente afferrata per i fianchi.
La rimisi in piedi più rossa che mai e mi ringraziò regalandomi un altro dei suoi bellissimi sorrisi.
Vedendo quella scena Newton impallidì e desiderò spaccarmi la faccia.
Io per farlo ingelosire la strinsi ancora più forte al mio petto sussurrandole a un orecchio –stai attenta piccola, o ti farai male-proprio mentre passava lui.
Bella avvampò a quel contatto e io la allontanai irrigidendomi, dopo aver percepito l’affluire del suo sangue alle guance.
Alice ci guardava da lontano visibilmente compiaciuta. Fu allora che decisi di lasciar perdere la ragione e ascoltare i sentimenti.
Al cambio dell’ora aspettai Bella fuori dello spogliatoio. Lei vedendomi venne verso di me e mi chiese – come mai sei qui Cullen?-
Io sfoderai il mio sorriso sghembo che la faceva morire e le risposi –dopo la lezione di oggi ho paura a lasciarti da sola, potresti farti molto male, quindi ho deciso di accompagnarti a lezione, dove andiamo?-
 - uhm…adesso ho educazione civica all’edificio 6- disse lei riflettendo
 - benissimo andiamo!-
La accompagnai e sulla porta la salutai con una carezza sul viso, facendola arrossire come al solito. Quanto mi piaceva!
Passai tutti i cambi delle ore con lei, per assicurami che non le succedesse niente e all’ora di pranzo io e Alice la invitammo al nostro tavolo.
“e quella chi è?”fu il pensiero comune degli altri miei fratelli, vedendoci arrivare con una perfetta sconosciuta al nostro tavolo.
-Jasper, Emmett e Rose vi presento Bella- la presentò Alice
-Ciao a tutti- rispose timidamente la mia piccola
-Questo pomeriggio Bella verrà da noi quindi ci tenevo a presentarvela prima- continuò mia sorella
“oh bene…e da quando conosciamo i nostri spuntini?”pensò acida Rose.
A quelle parole ruggii facendola sussultare. Per fortuna Bella non si era accorta di niente.
Passammo l’ora di pranzo con lei a chiacchierare, finché non suonò la campanella e la accompagnai in classe.
Finite le lezioni io e i miei fratelli salimmo sulla Volvo e scattò l’interrogatorio
.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: cla61