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Autore: cla61    17/04/2008    2 recensioni
Io e i miei fratelli eravamo appena tornati a Forks dopo le vacanze estive. Stava per ricominciare la scuola e Carlisle, mio padre, voleva che continuassimo a frequentare il liceo, per non tradire la copertura che ci eravamo ben costruiti negli ultimi 3 anni in quella piovosa cittadina. Vi starete chiedendo perché la nostra è una copertura, che cosa avrebbero da nascondere cinque adolescenti adottati da un magnanimo dottore e da sua moglie?Niente, oltre al fatto che la nostra famiglia di tipico aveva ben poco. Eravamo una famiglia di vampiri. beh...ecco una piccola anticipazione della mia storia, narrata dal punto di vista di Edward.Twilight come me lo sono immaginato per la prima volta!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1: RITORNO A FORKS
Io e i miei fratelli eravamo appena tornati a Forks dopo le vacanze estive. Stava per ricominciare la scuola e Carlisle, mio padre, voleva che continuassimo a frequentare il liceo, per non tradire la copertura che ci eravamo ben costruiti negli ultimi 3 anni in quella piovosa cittadina.
Vi starete chiedendo perché la nostra è una copertura, che cosa avrebbero da nascondere cinque adolescenti adottati da un magnanimo dottore e da sua moglie?Niente, oltre al fatto che la nostra famiglia di tipico aveva ben poco. Eravamo una famiglia di vampiri:
Carlisle era il capofamiglia, il primo ad essere stato dannato, colui che mi salvò la vita nel 1918, “l’uomo” che chiamo padre;
Esme fu la terza ad unirsi alla famiglia, dopo di me fu trasformata da mio padre che la trovò all’obitorio con il cuore che ancora batteva, nonostante si fosse gettata dagli scogli per il dolore dovuto alla perdita del suo unico figlio;
Rosalie fu salvata, o dovrei dire dannata, dopo Esme. Carlisle la trovò in fin di vita e la trasformò sperando che diventasse per me quello che era Esme per lui, ma tra noi non ci fu mai niente, solo affetto fraterno;
Emmett fu trovato da Rosalie mezzo sbranato da un orso e, dopo la sua trasformazione, divennero inseparabili(stanno programmando il loro 6 matrimonio);
Alice e Jasper ci raggiunsero già vampirizzati. Alice possiede il potere della “vista” e, dopo aver incontrato Jasper ebbe la visione della nostra famiglia, quindi iniziarono a cercarci e quando ci raggiunsero Alice ci chiamò tutti per nome, chiedendoci di mostrarle la sua stanza.
Da allora viviamo sempre uniti cercando di mantenere il più possibile atteggiamenti umani, per non sentirci più mostri di quanto siamo(siamo una delle poche famiglie di vampiri ad aver rinunciato a bere sangue umano, cibandosi solo di quello animale).
Giunti a casa trovammo ad attenderci fuori villa Cullen i nostri genitori che ci aspettavano a braccia aperte, felici come sempre di rivederci.
Dopo averli salutati mi diressi in camera mia per disfare i bagagli. Era sera e potevo vedere il sole tramontare tra gli alberi dalla vetrata della mia stanza…quanto mi era mancata casa!
Dopo un’ora tornai al piano di sotto per stare un po’ con la mia famiglia e sentire le ultime novità di Forks, non che mi aspettassi molto da un paese piccolo come questo.
- Allora…che novità ci sono?Cos’è successo di emozionante in nostra assenza?- chiesi
- Beh, effettivamente c’è una novità- rispose sorpreso mio padre domandandosi se gli avessi letto nella mente, - no papà, lo sai che preferisco lasciarvi più privacy possibile. In ogni modo dicevi?-
-no niente di emozionante, solo l’arrivo di una nuova ragazza, la figlia dell’ispettore, una ragazza carina e simpatica, ma molto goffa, ormai tutti la conoscono all’ospedale, credo passi più tempo lì che a casa…povero Charlie!-sospirò mio padre.
Il resto della sera lo passammo a parlare del più e del meno, finché non decisi di andare a caccia, dopotutto l’indomani sarei dovuto tornare a scuola e anche se avevo 90 anni di allenamento sulle spalle decisi che era meglio non rischiare di perdere il controllo.
Decisi di cacciare non molto lontano da casa, nella catena dei monti Olimpici, vicino alla mia radura, quindi mi accontentai di due orsi, dopotutto il puma non si trovava ovunque.
Prima di rientrare a casa decisi di fare un giro per il paese, tanto non avrei incontrato nessuno, erano le 4 passate del mattino.
Passando davanti una casa sentii un dolcissimo profumo di fresia che fece scatenare la mia sete in maniera incontrollabile.
Ci volle tutto l’autocontrollo possibile per resistere, ma alla fine vinsi il mostro dentro di me e tornai a casa, decidendo di non farne parola con nessuno.


CAPITOLO 2: IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Non raccontai a nessuno dell’episodio della sera precedente, in fondo io ero sempre stato quello con maggior autocontrollo in famiglia, dopo Carlisle ovviamente, e mi avrebbero ritenuto un debole.
No, non lo avevo raccontato a nessuno, nemmeno ad Alice, la sorella a cui tenevo di più e con cui avevo un rapporto speciale.
Quella mattina andammo a scuola con la mia Volvo grigia, per il nostro ennesimo penultimo (per quanto riguarda me e Alice) e ultimo anno (che frequentavano Jasper, Emmett e Rose).
Andammo in segreteria a prendere a prendere gli orari e con mia sfortuna non capitai insieme ad Alice in nessuno dei miei corsi; ma poco importava, in fondo erano solo 6 ore di scuola.
Salutai i miei fratelli e mi diressi a trigonometria, una delle ore che più odiavo oltre a biologia e letteratura.
Per passare il tempo mi misi ad ascoltare i pensieri dei miei compagni, maschi ovviamente dato che i pensieri femminili della classe erano tutti osceni e rivolti quasi esclusivamente a me.
Con mia sorpresa tutti i maschi della classe stavano pensando alla stessa ragazza, una certa Isabella Swan.
“Se la conoscessi…”
 “Peccato non sia in questa classe, altrimenti…”
“Devo trovare un modo per conoscerla, magari dopo la invito ad uscire e poi chissà, la riaccompagnerei a casa e…”
Tutti stavano pensando a questa Isabella, ma chi era?
Improvvisamente mi arrivò il pensiero di Mark Newton
  “Mamma mia quanto era bella stamattina la figlia dell’ispettore…”
E così questa Isabella è la “novità” di Forks, mio padre mi aveva detto che era molto carina, ma non immaginavo che avesse già monopolizzato l’attenzione di tutti i ragazzi della scuola…povere ragazze, messe in ombra dalla nuova arrivata!
Passarono così il resto delle altre ore, fino al suono della campanella che segnava l’inizio della pausa pranzo. Scattante come sempre raggiunsi i miei fratelli al nostro tavolo e gli raccontai delle informazioni che avevo ricevuto nelle ore precedenti.
-    Sì è molto carina, è nella mia classe di inglese- mi disse Alice
“Mah…non può essere tutto questo granché…”pensò Rose, già visibilmente irritata dal fatto che un’altra ragazza fosse al centro dell’attenzione, dopotutto quel posto era sempre stato riservato a lei!
Ad un certo punto sentii lo stesso profumo delizioso che mi aveva colpito ieri sera. Mi irrigidii e la cosa non sfuggì ad Alice che pensò immediatamente “Edward cos’hai?Ti senti bene?”
Annuii verso di lei per poi rivolgermi alla fonte di quell’odore straziante.
Era una ragazza che non avevo mai visto prima ed era molto carina:
aveva la pelle pallida quasi quanto noi che eravamo vampiri, i capelli castani con alcuni riflessi rossi, il viso a cuore, gli occhi grandi e espressivi color nocciola, due labbra carnose e rosse e un fisico perfetto.
Quella ragazza doveva essere Isabella.
Non appena pensai il suo nome si girò verso di me e cercai di leggerle il pensiero, ma mi arrivò solo un insopportabile ronzio.
Mi irritai e decisi di volerne sapere di più su quella ragazza, volevo sapere cosa pensava e a chi pensava…
Oddio ma cosa sto pensando chi era quella ragazza per interessarmi così tanto?
Mi sincronizzai sulla mente della sua amica, Jessica Stanley mi pare, e restai in ascolto, sempre fissando Isabella
“Come chi sono quelli…ma come Isabella quelli sono i Cullen!”
“Jessica ti ho già detto di voler essere chiamata Bella, e poi come potrei sapere chi sono visto che sono arrivata il mese scorso e non conosco nessuno?”
“sì hai ragione comunque sono Edward, Emmett e Alice Cullen con Jasper e Rosalie Hale e quello che ti sta fissando è Edward ma non perdere tempo con lui perché non esce con nessuna”
Lei tornò a fissarmi e anche io la guardai con maggiore intensità questa volta, facendola avvampare. Non mi accorsi di sorridere, ma la cosa non sfuggì ad Alice che non tardò a pensare
“Edward ma che ti prende oggi? Prima ti irrigidisci e ora sorridi?”
“ahh…ora capisco il motivo! E bravo Edward già hai puntato la nuova arrivata eh?hihihi”
La fulminai ma lei non cessò di sghignazzare.
La pausa pranzo finì e raggiunsi l’aula di biologia per un’altra straziante ora di lezione.
Mi sedetti al solito banco e sentii di nuovo il dolce profumo di Isabella che non poté che sedersi di fianco a me.
Presi allora la decisione più irrazionale di tutta la mia esistenza, parlarle.
-Ciao io sono Edward, tu sei Bella Swan vero?-
lei rimase sorpresa e balbettò
-c come fai a sapere il m mio n n nome?-
-Beh…credo che tutti ti conoscano qui a Forks, la città ti stava aspettando!-
mi rispose sempre più imbarazzata, con un colorito simile a un pomodoro
-No, intendo come mai mi hai chiamata Bella?-
questa domanda mi spiazzò…già, come mai non l’avevo chiamata Isabella?
Come mai un ragazzo con cui non aveva mai parlato si permetteva di chiamarla Bella?E come quello stesso ragazzo sapeva il suo soprannome?
-I io non saprei…preferisci essere chiamata Isabella?-
a quella mia risposta avvampò se possibile ancora più di prima
-no no, mi piace Bella, preferisco essere chiamata così, ma pensavo che mio padre parlasse di me come Isabella…-
-Ah-
Fu il mio unico commento, forse perché il professore aveva iniziato a spiegare una lezione che sapevo già a memoria, o forse perché il suo profumo unito all’espressività di quegli occhi color nocciola mi aveva tolto il respiro, non che un vampiro avesse bisogno di respirare.
Non riuscivo a spiegare quella sensazione che mi stava invadendo, avevo solo la consapevolezza di volerla, ma non solo dal punto di vista di un vampiro, no, la volevo in tutti i sensi.
Fortunatamente la campanella suonò
-Allora ciao Edward, ci vediamo!-mi salutò con il più dolce sorriso che avessi mai visto e se ne andò.


Spazietto tutto mio:
Ciao a tutti, mi sono letteralmente innamorate di Twilight e di tutta la serie quindi mi sono detta e perché no?Allora mi sono messa a scrivere e questa è la mia fan fiction quindi vi prego di essere schietti perché voglio sapere se continuare questo sclero oppure finirla qui…grazie a tutti!1 bacione!!!

  
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