Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: nessy89    07/11/2013    1 recensioni
La mia vita era bellissima, circondata dall'amore della mia numerosa famiglia, dai tanti amici che riempivano di gioia il mio tempo libero e dal mio migliore amico Jacob, anche se tra di noi qualcosa stava cambiando, io stavo cambiando o per meglio dire avevo raggiunto un'età in cui non sarei più cresciuta. Ma come ogni bella storia storia c'è il rovescio della medaglia, infatti ne io ne nessuno della mia famiglia poteva mai abbassare la guardia, i volturi e altri nemici per cui io rappresentavo un grave problema da eliminare erano sempre in agguato. Ma a me non pesa, non tanto l'indifferenza che mi riserva Jack, non mi degna di uno sguardo e questo non mi piace ma anzi da brava combattente scoprirò cos ha, lui è ..MIO.. e chissà cosa ci riserverà il futuro! Nemmeno mia zia Alice da brava indovina non ci ha mai visto niente se non grossi mal di testa, che per una vampira era tutto dire!!
Nessy
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 28



Ero andata nel mio rifugio segreto per fuggire a Nahuel e ritrovare i ricordi di Jake. Era partito solo da qualche giorno ma  per me era come se fosse passata un’eternità.
Il letto era tremendamente grande senza di lui e la casa, la nostra casa, era vuota e silenziosa senza il rumore della sua voce e delle sue risate.
Dormivo da tutto il giorno e quando udii un ululato fortissimo non sapevo che ora fosse o se fosse sera o notte.
Aprii gli occhi e mi sedetti sul letto con il cuore che batteva impazzito. L’ululato sembrava finito ma poi ricominciò.
Corsi subito fuori ma dalla agitazione la mia mano ebbe difficoltà a girare la chiave della porta. Superato il tremore, uscii.
La luna piena era una grossa palla d’argento che rifletteva il suo chiarore nelle acque giù dalla scogliera e sui muri della casa. Le stelle brillavano come tanti diamanti nel cielo, stranamente limpido, di Forks.
Passai dal buio dei miei sogni all’argento della notte e ne rimasi quasi abbagliata.
Quando misi a fuoco vidi chi avevo davanti.
Jacob.
Il mio Jacob.
Il mio lupo. Appena mi vide smise di ululare e mi guardò con i suoi enormi occhi marroni.
Non gli diedi neanche il tempo di trasformarsi che subito gli corsi incontro. Lo abbracciai forte intorno al collo e con le lacrime agl’occhi lo baciai chiamandolo per nome.
Non mi ricordo come passò da lupo a uomo, ne come avessimo fatto a ritrovarci nel nostro enorme letto.
Ma so per certo che quella fu una notte magica. Non ci fu solo una grande quantità d’amore, o una smisurata dose di passione. Il nostro legame, per quanto stretto fosse stato finora, era come raddoppiato. Non era solo la forza fisica a farmi desiderare di stare con lui o la gravità, come diverse volte gli avevo sentito dire. C’era qualcosa di più forte.
Non parlammo. Non sciupammo neanche il minimo di fiato per una breve conversazione. I nostri corpi comunicavano l’uno all’altra tutto quello che avremmo voluto dire.
Mi misi sopra di lui.
Una folata di vento spalancò la finestra e la luce della luna mi illuminò.
-… Sei bellissima… - Riusì a dire.
-Sei la mia vita - Risposi.
Mi abbracciò e mi baciò fino a farmi venire i brividi.
Quando raggiunse l’estasi mi sentii bruciare dentro. La mia temperatura aumentò e mi mandò in estasi.
Senza ancora pronunciare nessuna parola ci addormentammo abbracciati stretti.
Anche se lo credevo impossibile, quella notte rappresentò per me il meglio del meglio delle notti passate insieme.

Il canticchiare di un usignolo mi svegliò ma un dubbio mi passò subito in testa, … avevo sognato tutto?
Per la paura di svegliarmi da quel sogno meraviglioso non aprii gli occhi, decisi di usare l’olfatto.
-Ma che fai? Ti sono mancato così tanto che mi dai delle sniffate nel sonno?-
-Jake!- Aprii gli occhi e me lo ritrovai al mio fianco. Strinsi forte la mia testa sul suo petto, lo abbracciai così forte che gli feci dire -Ahi!-
-Scusa… è che mi sei mancato così tanto! Avevo paura che stanotte fosse stato tutto un sogno e non volevo aprire gli occhi e svegliarmi, quindi ho … annusato per sentire se eri veramente qui.- Mi interruppe.
-La mia Nessy! Assurda come sempre!-
-Fammi finire! Quando ho sentito la puzza sapevo che eri tu!- Gli risposi con una linguaccia e in tutta risposta prese a farmi il solletico. Quando iniziai a ridere e a muovermi a destra e a sinistra implorandolo di smetterla nuvole di piume si alzarono dal letto.
-Oh mio Dio! Hai visto come abbiamo ridotto il piumone?-
-Eh già, non ricordo con esattezza … ma credo che in certi momenti avresti bisogno di una manicure…- ed iniziò a ridere della sua stessa battuta come un matto. Come mi era mancata la sua roca risata. Sentii il viso esplodere dal rossore.
-Mmm vedo che la lontananza ha accentuato il tuo strano humor! … Ma raccontami, com’è possibile che tu sia già qui? Cioè non fraintendermi, questi giorni sono stati un inferno senza di te, solo mi chiedo… - Divenni cupa in viso e non riuscii a finire la frase. Il ricordo di quei terribili giorni senza Jake e di quello che sarebbe potuto succedere fra me e Nahulen fu come una pugnalata nel cuore.
-… Cos’è quella faccia triste, ora sono qui e non me ne andrò mai più via senza di te. Ho rischiato di impazzire. Ho fatto saltare i nervi a Billy per tutta la durata del viaggio! Poi dopo che ho parlato con te al telefono è stato ancora peggio. Ero ridotto uno straccio. Non riuscivo a mangiare niente e quando mia sorella mi ha visto in ospedale mi ha detto, testuale, ‘Mio marito esagera sempre, stò bene, sicuramente meglio di te! Fila dalla tua Nessy,  l’unica che riesce a sopportari!’ Non me lo sono fatto ripetere due volte, sono corso in aereoporto, ho preso il primo  volo ed una volta atterrato sono corso da lupo fin qui. Sono più veloce di un taxi, niente stop e limiti di velocità per me.- Esplose in una delle sue risate, -e mai preso multe!-
-Sei incredibile! Ma tua sorella stava bene sul serio?-
-Si, qualche leggera contusione ma nulla di serio. E’ una Black, ha le ossa forti, un paio di giorni e la dimettono. Ah, ti saluta tanto.-
-Okay ma Billy?-
-Mio padre è rimasto la, quando torna lo vado a prendere in aereoporto. Ogni tanto sbuffava parlando con Charlie al telefono, pare che tuo nonno stia facendo battute di pesca incredibili ora che lui è via!|-
-Il solito…  gli vorrà far venire un po’ d’invidia… Senti Jake, c’è una cosa di cui ti vorrei parlare… -
-Mi immagino!- Mi rispose con tono preoccupato.
- Ehm… no, non credo …-
-So tutto  di Katy e della sua visione. Appena varcati i confini di Forks e della riserva ho sentito le voci del branco e mi hanno aggiornato. Erano molto preoccupati, ti hanno visto spaventata, credono per colpa della visione di Katy e non hanno fatto passare nessuno della tua famiglia come hai ordinato tu. …Anche se ammetto che questo mi è sembrato strano… soprattutto quando hanno visto tuo padre non insistere e sfrecciare verso casa tua livido in volto.-
Lo guardai seria mentre mi parlava. Appena ebbe finito raccolsi il lenzuolo da terra e me lo avvolsi.
Non volevo ci fossero segreti fra noi e l’incertezza di raccontargli la verità fu superata dal bisogno di sincerità.
L’amavo, più della mia stessa  vita e sapevo che dopo avergli raccontato  cosa mi aveva fatto scappare da casa Jake mi avebbe potuto lasciare.
In quel caso sarei morta.
Mi affacciai alla finestra, il cielo limpido della notte scorsa aveva lasciato posto al grigiore delle nubi.
-Nessy, ma che hai? Piangi?-
-Oh Jake piango perchè so che morirò …-
-Ma dai, ne abbiamo passate di peggio! E’ solo una visione! Pensi che permetterai mai a qualcuno di farti del male?-
-Non hai capito Jake, sono io che voglio morire perché dopo che ti avrò raccontato la verità non mi vorrai più nella tua vita. E io non posso vivere in un mondo dove tu non ci sei.-
- Ma che cosa stai dicendo?- Si alzò e una volta al mio fianco mi sollevò il viso bagnato dalle lacrime.
Non trovavo le parole giuste e chiudendo gli occhi misi la mia mano sulla sua. Gli feci vedere quanto mi era mancato, tanto da farmi male al cuore, di come mi addormentavo nella speranza di sognarlo ed infine di Nahuel e di quella terribile mattina in cui la mia mente mi aveva fatto pensare e sperare che fosse Jake.
Mi vergognai da morire e con le mani sul viso scoppiai a piangere. Le ginocchia cedettero e caddi in ginocchio sul pavimento.
-Scusami Jacob, non volevo farti questo, ti amo da impazzire e forse quel giorno ero veramente diventata pazza. Ti prego perdonami.- Lo implorai tra un singhiozzo e l’altro.
Lui mi raccolse da terra e mi fece sedere sul letto.
Lo sentii inspirare profondamente e capii che forse stava vagliando la possibilità di perdonarmi … o no.
-Renesmee…-  Quando mi chiamava per nome non era mai un buon segno. Tolsi le mani dal viso e lo guardai seria, più seria che mai.
- Jake, se pensi di volermi lasciare ti prego di farmi l’ultimo favore, in nome dell’amore che avevi, ti prego … uccidimi!-





Un grande ringraziamento a NAKIA per l’incoraggiamento e l’aiuto nel migliorarmi.
Fatemi sapere se la storia vi piace.
Grazie Nessy 89.





 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: nessy89