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Autore: potteriani    07/11/2013    3 recensioni
Blaine si trasferisce a New York col suo miglior amico Sam! I loro coinquilini saranno un certo Mike Chang e Kurt Hummel...
Dal testo: "-Scusa- disse in fretta –E’ che anche Kurt è gay, e penso che sarà divertente vivere con voi due: entrambi omosessuali, entrambi alla NYADA, per caso anche tu ami il Moulin Rouge, Blaine?-
-Beh, si … - disse lui scoppiando a ridere."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Era ottobre. Il 29 ottobre, precisamente. Erano passati due mesi circa da quando Blaine era arrivato a New York, e ora la considerava casa sua, più di Lima. Conosceva tutte le strade con cui arrivare a casa e alla NYADA, aveva scoperto una marea di pub e locali davvero carini e si stava abituando anche al traffico newyorkese. Ma la cosa più sconcertante di quei mesi a New York era Kurt. Nonostante fosse il suo coinquilino, non riusciva ad abituarcisi … Ogni volta che lo vedeva era come se fosse la prima! Ed era sicuro che Kurt avesse notato il modo in cui Blaine lo guardava, o il fatto che spesso passasse più tempo con lui che con Sam o Mike. Ma Blaine non poteva farci niente! Ormai l’aveva ammesso con se stesso, si era preso una cotta per Kurt. E questo complicava un po’ le cose, dato che lo vedeva praticamente sempre! A casa, a scuola, fuori … Uscivano sempre insieme, andavano nei bar a parlare per ore, o al cinema, erano anche riusciti ad andare a vedere Chicago a Broadway … e Blaine era rimasto senza fiato! Letteralmente.
Ultimamente i suoi sentimenti per Kurt stavano peggiorando … ormai arrossiva sempre quando erano insieme, e si ritrovò spesso a doversi trattenere dal prendergli la mano, e averlo a stretto contatto continuamente non aiutava la sua salute mentale!
Blaine uscì sudato e stanco dall’aula di danza insieme ai suoi compagni di classe, si stava dirigendo verso le docce, ma venne fermato prima.
-Blaine!- una voce femminile lo fece voltare. Era Rachel.
-Ciao Rachel!- la salutò sorridendo.
-Dobbiamo parlare- disse lei di getto.
Ormai si vedevano spesso dato tutto il tempo che entrambi passavano con Kurt, e alla fine avevano finito col diventare amici. Era una persona molto simpatica, disponibile e talentuosa, ma anche altrettanto petulante a volte.
-Non puoi aspettare dieci minuti? Sai, il tempo di farmi una doccia e … -
-Va bene, muoviti! Ci vediamo giù in caffetteria- disse Rachel interrompendolo e andandosene, lasciando un Blaine parecchio confuso davanti agli spogliatoi.


-Allora, che succede?- chiese Blaine, seduto ad uno dei tavoli della caffetteria della NYADA insieme a Rachel. Nessuno dei due aveva ordinato niente, conoscendo bene la qualità del caffè della scuola.
-Mi dispiace averti braccato fuori dall’aula di danza, ma dovevo riuscire a parlarti senza che ci fosse Kurt- disse Rachel fissandolo negli occhi.
-Kurt? Che è successo? Sta bene?- chiese subito Blaine.
-Si, non preoccuparti, sta bene. Ma volevo parlare di lui-
-Oh- disse Blaine. Il suo cervello stava cominciando a mettere insieme i pezzi, e c’era un’unica ragione per cui Rachel volesse parlare con lui …
-Ti piace vero?- chiese, molto attenta alle reazioni di Blaine.
-Come? Ah … certo che mi piace, è un ottimo amico e … - disse Blaine impacciato, ma venne subito interrotto da Rachel.
-Blaine, sai che non intendo come amico. Ti piace Kurt, non è così?-
Blaine si ritrovò a fissarsi le mani, e ci mise qualche secondo per rispondere –Da quanto lo sai?- chiese debolmente.
Rachel tirò quello che sembrava un respiro di sollievo, poi disse –Tranquillo Blaine, va bene! Va più che bene! Diciamo che l’ho sempre sospettato … E ultimamente i miei dubbi si sono rafforzati-
Blaine si decise ad alzare lentamente lo sguardo, e trovò Rachel che gli sorrideva comprensiva.
-Credimi, non potevo sperare di meglio! Siete così una bella coppia!-
-Non stiamo insieme Rachel, siamo solo amici- disse Blaine tristemente.
-Beh, potreste provare a vedere come va se cominciate ad uscire insieme, non trovi?- disse Rachel.
-Di sicuro lui non mi trova attraente!-
Rachel scoppiò a ridere, e smise solo quando vide la faccia scioccata di Blaine.
-Scusa! Scusami! E’ solo che … pensi davvero che Kurt non ti trovi attraente? Blaine, tu gli piaci!- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-C … cosa?- Blaine era sbalordito. Rachel stava certamente scherzando!
-Blaine, Kurt me ne ha parlato. E in teoria io non dovrei assolutamente dirti niente, ma sono stufa di vedervi rimanere con le mani in mano! Perciò è ora che vi diate una svegliata! Invitalo a cena, o … preparagliela tu! Sarebbe una cosa carina- disse Rachel senza smettere un secondo di sorridere.
-Posso chiederti una cosa Rachel?- disse Blaine sorridendo a sua volta.
-Certo!-
-Sei per caso il mio angelo custode?-


-E ti prego, non far bruciare l’aglio! Ti prego! Sarebbe uno spreco in una serata così … -
-Sam, per favore, esci!- disse Blaine spingendo a forza il biondo fuori dalla cucina. Aveva deciso di seguire il consiglio di Rachel. Certo, sapeva che sarebbe stato rischioso esporsi tanto, ma Kurt gli piaceva davvero! Così aveva deciso di cucinare per lui … Peccato che Sam voleva mettersi a fare lo chef proprio in quel momento.
-Apprezzo il fatto che tu voglia aiutarmi, ma stai facendo tardi al tuo appuntamento!- disse Blaine accompagnandolo alla porta.
-Ok, prima di andare ripetimi il piano della serata- disse Sam prendendo il cappotto.
-Tu esci con questa ragazza, Mike resta da Tina, Kurt tornerà tra circa mezzora, la cena sarà pronta, mangeremo insieme e dopo … beh, dopo vedremo!-
-Mi raccomando, sii deciso!-
-Va bene, ora vai!- disse Blaine tra il disperato e il divertito.
-Buona fortuna!- e così dicendo Sam uscì di casa.


La carne era pronta, tutto era in tavola. Blaine passò davanti allo specchio nell’ingresso e si diede una sistemata. Aveva indossato dei pantaloni neri forse un po’ troppo attillati, ma del resto non era stato lui a scegliere, era stata Rachel. Poi una maglietta rossa, anche quella aderente, e per finire uno dei suoi papillon preferiti! Era quello da grandi occasioni! Si sistemò i capelli all’indietro giusto in tempo, perché un secondo dopo la porta dell’appartamento si aprì e Kurt entrò, con ancora i libri della NYADA tra le mani.
-Blaine- disse vedendolo così elegante –Che succede?-
-Oh, niente di che … Sia Sam che Mike sono usciti per degli appuntamenti, così ho pensato che potevamo mangiare io e te … insieme- disse Blaine mostrandosi più sicuro di quanto fosse in realtà.
-Hai … Hai cucinato per me?- chiese sbalordito.
Blaine annuì sorridendo –Vatti pure a cambiare se vuoi, porto l’acqua in tavola-
La cena era passata in modo così calmo … Avevano parlato della loro giornata, come al solito, ma c’era qualcosa di diverso, era ovvio. Non avevano fatto altro che scambiarsi occhiate per tutta la sera, e non erano semplici occhiate, era come se si stessero conoscendo … ma non a parole.
Ora erano in cucina: Blaine lavava e Kurt asciugava.
-Abbiamo fatto in fretta a rigovernare- disse Kurt sorridendo –Lavi talmente velocemente che Sam potrebbe quasi offrirti un posto come sguattero in cucina-
-Si, beh … Potrebbe farlo!- disse Blaine ridendo. Erano molto vicini, in piedi, spalla contro spalla, i loro gomiti si toccavano, e l’elettricità nella stanza era palpabile.
Una volta finito di pulire in cucina, decisero di spostarsi in salotto.
-Non so te, ma non ho voglia di un film stasera- disse Kurt voltandosi a guardare l’altro.
-Neanche io- disse Blaine –Che ti va di fare?-
-Che ne dici di un po’ di musica?- chiese Kurt avvicinandosi alla pila di cd accanto allo stereo.
-Ci sto … solo se però metti della buona musica!-
-Hai dubbi Blaine?- disse Kurt prendendolo in giro e facendolo ridacchiare.
Blaine lo osservava con le mani in tasca. Era così bello: indossava una semplice camicia azzurra con un gilet nero sopra e dei jeans scuri. Era perfetto …
Kurt d’altro canto pensava che Blaine avrebbe potuto ucciderlo se lo avesse guardato un’altra volta in quel modo … I suoi occhi ambrati erano così dolci con la luce della sera … O forse erano così solo perché guardavano lui?
-Che ne dici di Ed Sheeran? Mi rilassa sempre!- disse Kurt voltandosi e sventolando un cd tra le mani, vedendo Blaine che lo stava ancora guardando come se fosse l’acqua in mezzo al deserto.
-Lo adoro- disse Blaine.
Così Kurt inserì il disco nello stereo, e dopo qualche secondo “Kiss Me” partì. Maledizione! Proprio quella canzone?
-Ti va di ballare?- chiese Blaine porgendogli una mano, con un sorriso dolce sulle labbra. Kurt non disse niente … Non riusciva a dire niente … Ma la sua mano si mosse prima ancora che riuscisse a pensare. Strinse quella di Blaine come se fosse la cosa più naturale del mondo, la cosa più giusta da fare. L’altra mano scivolò sulla sua spalla, mentre quella di Blaine gli circondò il fianco, stringendogli la schiena.
Erano così vicini che Kurt sentiva il respiro dell’altro sul collo. Ed era la sensazione più bella del mondo! Era come se fosse nato per stare tra le braccia di Blaine, tutto aveva senso finché restava in quella stretta calda e rassicurante. Avere la tempia appoggiata a quella di Blaine, la mano che accarezzava la sua dolcemente, e sentire il suo profumo era più di quanto potesse mai desiderare.
Lentamente Blaine si scostò dal suo collo, portando il suo viso davanti a quello di Kurt. Erano davvero troppo vicini. Kurt poteva riuscire a specchiarsi negli occhi dell’altro. Quegli occhi dorati adesso rispondevano ai suoi azzurri in un silenzioso gioco di sguardi. Poi, sempre molto lentamente, Blaine si avvicinò al suo viso … Sentiva il suo respiro sulle labbra, che pregustavano già il suo sapore, e si preparavano a sentirne la carezza … Si stava sporgendo verso di lui … erano sul punto di incontrarsi …
E poi il campanello suonò.
Blaine emise un suono che era una sorta di gemito disperato, e abbassò la testa, allontanandosi da Kurt.
NO! Avrebbe voluto gridare quest’ultimo: aveva bisogno di sentire il calore di Blaine contro il proprio corpo! Solo ora si rendeva conto che tutto quello che desiderava era solo una cosa: Blaine!
-Dovremmo aprire- fu tutto ciò che Blaine riuscì a sussurrare. Il campanello suonò di nuovo, facendo sobbalzare Kurt e rendendolo un po’ più lucido, ed incredibilmente infuriato con chiunque fosse dall’altro lato della porta. Dovevano suonare proprio ora?!
-Vado io- sussurrò di rimando. Lentamente andò verso la porta, lasciando Blaine in piedi in mezzo al salotto.
Aprì la porta pronto ad urlare contro chiunque fosse, ma rimase senza parole …
-Oh mio … - riuscì a bisbigliare.
-Chi è Kurt?- chiese Blaine arrivando alle sue spalle e vedendo la persona che era davanti alla porta.
-Allora, Lady Hummel, non mi fai entrare?-
Kurt finì di parlare sbattendo gli occhi - … Dio … Santana!- 
  
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