Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi dispiace tanto per il mio mega
ritardo...... Lo so!!! Sono imperdonabile....... Non
mi dilungo oltre...vi lascio all'undicesimo capitolo.... spero che vi
piaccia... ci terrei se lasciaste un commentino, anche piccolo piccolo.
Un mega-bacione a tutti!!!!
Maricuccia
(P.S.: per ñha:
sei contenta ora che lo abbiamo pubblicato?!?!?!)
Sorry anche da parte mia a tutti..siamo
entrambe in ritardo.
Spero proprio anche io che questo chappy vi piaccia..
Un Bacione
E mi raccomando..UN
COMMENTINO-INO-INO…graaazieeeXD
Ci teniamo
a ringraziare:
- Yunie88
- Christina Malfoy
- mezzariccia_483
- nha
- MJane92
Grazie
davvero a tutte quante..ci fa davvero piacere che avete continuato a segiure la nostra ff e speriamo
che continuerete a farlo…
Un Bacione
Maricuccia e Grifondor
Capitolo 11
Ginny aprì gli occhi. Dei flebili raggi
passavano tra le pesanti e raffinate tende verdi della stanza. Subito si
ricordò di dov'era ed un tenero sorriso si accese al ricordo della notte
appena trascorsa. Realizzò che due forti
braccia le cingevano la vita e che delle dolci labbra erano poggiate alla sua
spalla. Cercò di girarsi piano per non svegliare l'uomo che dormiva al
suo fianco. Appena voltata, però, si accorse che due pozze d'argento la
fissavano.
"Scusa- mormorò Ginny -non volevo
svegliarti"
"Ero già sveglio,
dormigliona" rispose Draco con un sorrisetto.
Rimasero così, a guardarsi negli occhi,
quando Ginny decise di rompere il silenzio che, sinceramente, la stava mettendo
a disagio.
"È stato bello, questa notte"
sussurrò arrossendo un poco ripensando a come si era lasciata andare. Il
sorriso di Draco si accentuò, diventando malizioso, ed appoggiando il
volto alla mano con il gomito sul cuscino, si avvicinò al volto della
ragazza.
"Ah, allora ti è piaciuto?!?"
Ginny arrossì ancora di più; Draco,
invece, godeva un sacco nel vederla in imbarazzo davanti a lui.
"Beh, non lo nego. Mi dispiace soltanto che
forse tu non ti sia divertito così tanto con me" disse abbassando
gli occhi e prendendo a giocherellare con il bordo del lenzuolo.
"Ooooh, avanti...ma
che vai dicendo!?!" rispose Draco, facendosi
subito serio.
"Beh, insomma....era
la mia prima volta...forse non sono andata tanto bene, forse ti aspettavi di
meglio"
"Ginevra..."disse sbuffando. Si mise a
sedere e fece mettere seduta anche lei.
"Ascoltami- le disse prendendole le mani- non
devi neanche pensare una cosa del genere. Questa notte...- Draco si
fermò un attimo per cercare le parole, mordendosi il labbro
inferiore-...questa notte è stata la prima volta che l'ho fatto con una
persona che amo veramente. Non mi ero mai sentito così prima d'ora. Non
ti devi assolutamente preoccupare di questo quando sei
con me. Non dimenticarlo"
Ginny rimase un poco spiazzata
da quelle parole; di certo erano le ultime cose che si aspettava di sentirsi
dire. Era comunque felice;sapeva quanto era faticoso
per Draco riuscire ad ammettere cose di quel genere, ed era orgogliosissima di
lui.
Si accoccolò al suo petto, sorridendo.
"E comunque- le sussurrò all'orecchio- non sei andata affatto male,
anzi..." "Ooooh,
smettila!!!" rispose, arrossendo subito, dopo
avergli tirato un pugno al petto.
Rimasero così finché, a malavoglia di
entrambi, dovettero dividersi;era già mattina e
ben presto i corridoi del castello sarebbero tornati affollati. Entrò in
Sala Comune con il sorriso sulle labbra, che le morì non appena vide il
volto di Ron.
*°*
Erano le 7.00
Ginny non era ancora tornata.
Erano le 7.00 e Ginny non era ancora tornata.
Aveva sicuramente passato la notte in un altro
luogo. Non voleva nemmeno sapere dove. Anche se forse lo sapeva...
Ron era seduto da mezz'ora nella Sala Comune, su
una poltrona posizionata proprio davanti il ritratto della Signora Grassa, e
fissava la parete in cagnesco. Ogni volta che si era aperto il passaggio aveva
sempre sobbalzato, ma non aveva mai visto una chioma rossa uscirne. Prima era
entrato Neville; non riusciva ancora a capire come facesse a rimorchiare. Poi Dean, tutto sorridente per aver di certo passato
una *piacevolissima* serata. Lui con Hermione non era arrivato ancora a
*quel punto*; non voleva ancora, anche se non capiva come riuscisse a trattenersi. Sperava soltanto di
avere anche con la sorella lo stesso autocontrollo che lo tratteneva dal non
saltare addosso ad Hermione....Sentì poi una
voce femminile e tese le orecchie per capire chi fosse. Era solo Calì, che lo guardò incuriosita, ma che
proseguì per la sua strada senza fare domande. Stava ormai per gettare
la spugna, quando il ritratto si aprì ed entrò sua sorella.
"Dove sei stata?" chiese Ron con il volto
duro.
"Non penso che ti debba interessare"
ribatté piccata dopo una breve esitazione per non essersi aspettata la
sua presenza.
"Io credo di sì, visto che sei mia
sorella"
"Secondo te dove sono
stata?" proruppe; stava seriamente perdendo la pazienza:suo fratello non
doveva impicciarsi dei suoi affari.
"Spero per te che non sia stata da LUI"
"Anche se fosse? Ti darebbe fastidio?
Problemi?" Ron diventò rosso di rabbia; ed ora cosa le rispondeva?!?
"Beh... di a Malfoy
che vorrò parlare con lui"
"Cosa hai intenzione di fare?"
indagò Ginny, abbassando il tono della voce, un po' più
preoccupata, ora.
"Non ti preoccupare. É una cosa tra me
e lui"
"Fino a prova contraria credo che interessi
anche me, visto che tu sei mio fratello e lui è il mio ragazzo"
Ron strabuzzò un attimo gli occhi alla frase
*lui è il mio ragazzo*, ma rispose subito "Sì, ma tu ora ne starai fuori... voglio parlare con lui DA SOLO"
Ginny sbuffò esasperata ed annuì. Suo
fratello non avrebbe cambiato idea facilmente; era veramente testardo....
Si allontanò pensando a ciò che
sarebbe successo... sperava sol che si trattenessero
dal prendersi a botte...
*°*
Quella sera a cena, quando Draco aveva fatto il suo
ingresso in Sala Grande, Ron l'aveva guardato in cagnesco, serrando le labbra e
stringendo convulsamente il coltello che aveva in mano. A nulla servirono le
parole consolatorie di Hermione, che tentava in tutti i modi di distrarlo.
Evidentemente Ron già stava pensando a cosa dire al biondino.
Quando Draco si andò a sedere cercò
Ginny con lo sguardo, interrogandola in silenzio con gli occhi,
ma quesa si limitò a scuotere piano la
testa e riprese a mangiare. Sinceramente stava iniziando a preoccuparsi. Ronald non smetteva di fissarlo e Ginny non lo degnava di
uno sguardo.
Che cosa era successo???
*°*
Draco era uscito dalla Sala Grande alquanto
infuriato. Aveva aspettato che Ginny e suo fratello si alzassero per seguirli,
ma non si erano mossi. Qualcosa non andava!!!
"Malfoy!!!". Si voltò di scatto.
Lenticchia Weasley stava sopraggiungendo a passo spedito e Ginny cercava in
tutti i modi di tenergli il passo. Quando gli arrivò praticamente
davanti, Draco lo degnò a mala pena di uno sguardo, poiché subito
si concentrò su Ginny.
"Gin, stai bene?"
"Cos... oh, sì, certo". Ma Draco
si accorse della sfuggevole occhiata che rivolse a suo fratello.
"Malfoy!!!"
riprese Ron.
"Oh, Lenticchia, ci sei anche ti. Scusa, non
ti avevo visto" ribatté Draco con il suo solito ghigno *made in Malfoy*.
Ron strinse i pugni ma
l'occhiataccia di Ginny lo convinse a mantenere il controllo. Fece un profondo
respiro per rilassarsi. "Dobbiamo parlare"
"Lo stimo già facendo"
"Da soli. Noi due da soli"
Silenzio.
Ginny guardava Draco.
Silenzio.
Draco e Ron si fulminavano con lo sguardo.
Silenzio.
Ginny sperava che Draco rifiutasse.
"Ok; cerchiamo un posto tranquillo".
Il biondino si voltò, con
in menta già un luogo; Ron lo seguì con un sorriso appena
accennato. Per Ginny era segno di guai.
Era rimasta piantata lì, a fissare i due che
si allontanavano lungo il corridoio fianco a fianco.
Era rovinata.
Ma perché non aveva pensato a fermarli?
Ormai avevano svoltato l'angolo da un pezzo; non li avrebbe più potuti
trovare. L'unica cosa che poteva fare era aspettare. Aspettare e sperare. Si
diresse in Sala Comune.
Era rovinata.
*°*
Quella stanza era perfetta. Era al secondo piano,
in un corridoio poco frequentato. A volte era stata usata da alcune coppiette
per appartarsi, ma dopo che erano state beccate, quel posto non era diventato
più sicuro per quel genere di scopo. Ma per discutere o litigare andava
più che bene. Chissà, forse anche per prendersi a cazzotti.
Draco era poggiato ad una vecchia cattedra, con le
braccia conserte. Fissava Ron, a circa due metri da lui, che, poggiato ad un
banco, ancora non aveva parlato. Sicuramente stava pensando a come iniziare.
Draco decise quindi di aiutarlo iniziando lui per primo
"Allora, Weasley. Cosa vuoi sapere?"
"Di te e mia sorella"
"Oh, beh... restringi il campo. Ci sarebbero
un sacco di cose da dire su noi due" rispose Draco sorridendo
maliziosamente. Ron colse il doppio senso e s’infuriò ancora di
più.
"Non devi provare a sfiorarla nemmeno con un
dito"
"Strano; non credo lei sia d’accordo,
visto come le piace quando la tocco"
Ron strinse le mani sul
bordo del banco; aveva promesso a Gin di non picchiarlo; si stava trattenendo
solo per questo.
L'avrebbe preso sicuramente a pugni solo per quel sorriso da bastardo.
"Com'è successo?"
"Non lo so. Sinceramente non lo so. É
successo e basta. Ci siamo avvicinati poco per volta."
Adesso Draco era serio.
"Che intenzioni hai con lei? Voglio dire...
quest'anno finisci la scuola... Pensaci bene. Non
farla soffrire"
Draco si avvicinò fino a trovarsi poco
distante da lui.
"Non voglio vederla soffrire quanto non lo
vuoi tu. Ci tengo veramente a lei. Non voglio perderla"
Ron non si mosse. Rimase a fissarlo.
"E dopo? Quando te ne andrai? Cosa volete
fare?"
"Noi..." Draco ci pensò su.
Cosa avrebbero fatto?
"Noi...troveremo un modo...resteremo
uniti...non sarà difficile...io l'aspetterò fuori di qui"
Ron sospirò, fissandolo.
"Voglio crederti. Non farmi pentire"
Il serpeverde si limitò ad annuire e si
voltò verso il finestrone dell'aula. Ron se ne
andò, senza dire una parola.
Draco fissava il parco senza nemmeno vederlo. Da
lì si vedeva il salice piangente della sera prima.
Ron gli aveva fatto sorgere un quesito.
*Cosa avrebbero fatto dopo?*