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Autore: eli_rogers    08/11/2013    1 recensioni
Alice non era stanca quella sera. Voleva convincere l’amica a tornare a casa prima ma non c’era riuscita, era preoccupata dalla piega che quella serata poteva prendere e in un attimo di panico scrisse al terzo coinquilino del loft, Giacomo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Eli, muoviti che siamo in ritardo!”  
“Arrivo, arrivo. Tanto ci mettiamo 5 minuti ad arrivare lì”
“Si ma Ale ha chiamato per la ventesima volta. Dovevamo essere lì alle 19.00 e sono già le 19.20!”
“Gli ospiti d’onore arrivano sempre dopo gli altri invitati e non capisco tutta questa preoccupazione, non siamo in ritardo di ore”
“Ma io volevo andare lì presto per tornare abbastanza presto, verso le 22.00. Domani devo riuscire ad andare al lavoro prima delle 8.00”
“Ma domani è sabato e tu il sabato non lavori…”
“Quante storie! Sono solo un po’ stanca e non voglio stare in giro troppo”
“Se lo dici tu…” Elisa non era convinta della risposta della coinquilina, aveva un comportamento sospetto.
Alice non era stanca quella sera. Voleva convincere l’amica a tornare a casa prima ma non c’era riuscita, era preoccupata dalla piega che quella serata poteva prendere e in un attimo di panico scrisse al terzo coinquilino del loft, Giacomo. “Jack. La ragazza non demorde. Urge piano di riserva.” La risposta non si fece attendere “Lui non è ancora arrivato. Soluzione trovata. Il bancone è pieno di alcolici.” Alice sorrise al messaggio e al pensiero dell’amica ubriaca.
 
“Buonasera! E anche le VIPs sono finalmente arrivate!” urlò Elisa appena entrata nel locale pieno di gente.
Elisa e Alice avevano deciso di festeggiare il loro primo anno in Inghilterra organizzando una mega festa nel posto dove Elisa lavorava nei weekend come barista. C’erano i compagni di liceo, dell’università, fratelli, sorelle, cugini, amici di amici.
“Ele! Silvia! Da quanto tempo! Come state??”
“Tutto bene!Sai che sto considerando l’idea di trasferirmi a Londra?” rispose Silvia
“Davvero?! Dovresti venire a vivere con noi. Ora scusami ma, ho mangiato due ore fa e sto ancora morendo di fame”
Alice e Giacomo si scambiarono uno sguardo d’intesa quando la videro dirigersi al bancone ed iniziare a parlare con Matteo, un suo vecchio amico.
“Ale, mi passeresti delle noccioline?”
“Elisa, sei tu?”
“Matte! Ciao! Come va?”
“Tutto bene tu? Ho saputo che esci con un ragazzo chi è?”
Con tutte le domande che le poteva fare aveva scelto questa, forse sperava di sentirsi dire “No, non ce l’ho. La verità è che sono sempre stata innamorata di te e non te l’ho mai detto” Ah, sogni di gioventù!
“ Si chiama Dan, ma non è qui. Suona in un locale con la sua band stasera”
“Ah, un musicista”
Matteo la stava annoiando con la sua parlantina e lei spostò gli occhi dal piatto pieno di noccioline che stava sgranocchiando al resto del locale. Posò lo sguardo sulla porta che si stava aprendo e vide qualcosa, o meglio qualcuno, che non avrebbe dovuto vedere.
Dalla porta entrò Marc in tutta la sua bellezza ispanica. Si stava togliendo la giacca perché, sebbene metà Settembre, a Londra di sera faceva già freddo; era rimasto in camicia con il suo solito splendido sorriso mentre ringraziava la ragazza del guardaroba.  Appena Elisa lo vide gli occhi le si illuminarono, il resto del mondo divenne sfocato, esisteva solo lui, le orecchie le fischiavano, non sentiva Matteo che la chiamava o la musica. Si alzò in uno stato di trance diretta verso il ragazzo. Alice la bloccò.
“Eli. Eli, guardami. Tu non devi andare da lui. Tu stai bene senza di lui. Tu hai Dan” L’amica non l’ascoltava, non ragionava quando Marc era nelle vicinanze. “Giacomo dammi una mano!”
“Tesoro, non devi andare da lui. Non devi farti del male”
“Ma lui è qui. Io DEVO andare a parlargli, mi è mancato” Ora guardava i suoi amici e gli occhi le si erano trasformati in due cuoricini.
“Lasciala andare” Giacomo la vide dirigersi verso lo spagnolo e poi si rivolse a Alice “Deve rendersi conto che non può più nasconderlo. Dan si accorgerà che non è innamorata di lui ma del bel moretto” indicando Marc.
“Marc!!! Cosa ci fai qua?”
“Eli! Stavo cercando proprio te! Mi sono preso due giorni di riposo prima di Misano” la abbracciò
Le farfalle le iniziarono a svolazzare nello stomaco “M-Mi stavi cercando?”
“Si, è da un sacco che non ci vediamo. Volevo vederti”
Il cuore le stava per scoppiare, il viso era diventato rosso, ma cercò di non darlo a vedere “Ti ho visto queste ultime gare, stai andando bene”
“Si!”
Ed iniziarono a parlare delle sue gare, del lavoro di lei alla National Gallery e di tutto quello che era successo in quei mesi durante i quali non si erano visti.
“Qua però c’è troppa confusione”
“Possiamo andare a casa mia se vuoi” solo dopo aver sentito la risposta positiva del ragazzo lei si rese conto di quello che aveva appena proposto.
 
“Non ci credo!”
“Te lo assicuro! Anche io non ci credevo, all’inizio però…scusami devo rispondere. Ali cosa c’è?” Dall’altra parte della cornetta c’era Alice preoccupata dell’assenza dei due ragazzi “Stiamo andando a casa, stai tranquilla”
“E’ successo qualcosa?”
“Niente d’importante. Di cosa stavamo parlando? Oh, siamo arrivati”
“Abitate in una bella zona”
“Anche a me piace molto, l’abbiamo presa abbastanza in centro così da essere comodi e non fare troppi viaggi con i mezzi. Ecco il loft”
“E’ molto grande e…ordinato”
“Giacomo ci tiene tantissimo all’ordine, pulizie e cose varie. Se non ci fosse lui credo che io e Alice vivremmo nel caos”
Si sedettero sul divano e rimasero lì per due ore buone a ridere e scherzare quando Marc disse
“Si è fatto tardi devo andare”
“Ti accompagno alla porta”
“Mi ha fatto veramente molto piacere vederti”
“Anche a me”
Elisa era appoggiata allo stipite della porta d’ingresso mentre il ragazzo chiamava l’ascensore
“Allora ci vediamo”
Lei  non fece in tempo a rispondere che si ritrovò le labbra del ragazzo sulle sue. Dopo che si furono staccati lui la salutò con un timido “Ciao” scappando giù per le scale incurante dell’ascensore e dell’espressione sbalordita sul volto della ragazza.
  
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