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Autore: Antonella84    08/11/2013    7 recensioni
Akane è a fare shopping con le sue amiche per passare un pomeriggio in spensieratezza e tranquillità, ma soprattutto per evitare di litigare con quello stupido del suo fidanzato.
Destinazione: CENTRO COMMERCIALE! Una ragazza le consegna un volantino con scritto: "Devi sposarti?Il tuo futuro marito però non ti apprezza? Segui i nostri corsi prematrimoniali e gli farai cambiare idea."
Una storia in cui Akane deciderà di imparare ad essere una buona moglie, con annessi e connessi :)
E Ranma? Come reagirà ai suoi strani cambiamenti?
Scopriamolo insieme! Buona lettura!
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non sapevano quanto tempo erano rimasti con le labbra incollate, ma in quei minuti qualcosa era cambiato. 
Ranma fu il primo ad aprire gli occhi.
Ciò che vide lo lasciò senza parole.
Akane era vicinissima a lui, le labbra socchiuse, le gote leggermente arrossate e gli occhi ancora chiusi con le lunghe ciglia che le sfioravano le guance.
"Ehi pesciolino..puoi aprire gli occhi.." Disse con un filo di voce il codinato.
Akane aprì lentamente l'occhio destro e poi il sinistro.
"Ah quindi hai mantenuto la promessa.." Affermò la ragazza.
"Quale promessa?". Chiese il giovane.
"Non sei sparito..". E detto questo Akane sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli. 
Ranma continuava a fissarla.
Era proprio bella il suo maschiaccio, la ragazza che tutta Nerima sognava, nessuno più di lei meritava di essere felice...
Tutto ad un tratto il volto del giovane si scurì.
Lasciò Akane impalata ancora in piedi e voltandole le spalle tornò a sedersi al suo posto. 
Akane rimase di sasso.
Prese posto anche lei e avvicinandosi posando una mano sul braccio del giovane col codino, disse:
"Qualcosa non va?".
A quel semplice tocco Ranma ebbe un sussulto e d'istinto scostò il braccio, annullando quell'innocente contatto.
"Niente Akane..va tutto bene...". Rispose automaticamente il ragazzo.
"Non mentire Saotome!"
Affermò la giovane Tendo alzando il tono della voce.
"Perchè reagisci così? Ho fatto qualcosa di male?" Chiese.
Ranma si limitò a negare con un cenno del capo.
Gli occhi puntati su un piatto ormai vuoto, non trovavano il coraggio di incontrare quelli della sua fidanzata.
Akane imitò il ragazzo e con lo sguardo totalmente nascosto sotto la frangia scura disse:
"Ho capito..Ti sei pentito."
Ranma a quel punto si risvegliò dallo stato di freddezza in cui si era immerso.
"Non è così. Baciarti è stata la cosa più bella che potesse capitarmi..e credimi Akane, l'ho immaginato tante volte..".
"Ma..?" Lo interruppe la fidanzata. 
"Ma non sarebbe dovuto succedere..". 
Akane senza dire una parola si alzò di colpo.
Sentiva su di sè lo sguardo di Ranma.
Uno sguardo dispiaciuto, lo sguardo che nessuna ragazza appena stata baciata vorrebbe mai vedere.
Calde lacrime scesero lungo le guance lasciando scie nere di mascara che colava.
Strinse forte i pugni e dopo un respiro profondo urlò con tutto il fiato in gola:
"Stupido!!! Sei uno stupido Ranmaaa!"
E così dicendo fece volare via il tavolo, strappò tutti gli addobbi e i fiori che qualche ora prima aveva amorevolmente sistemato.
"Akane calmati...i..io n-non volevo..". Tentò di calmarla il codinato.
La ragazza alzò gli occhi oramai totalmente ricoperti di nero.
Si avvicinò al suo fidanzato e con tutta la forza che aveva, gli diede uno schiaffo.
"Ascoltami." Disse in tono glaciale.
Ranma con una mano sulla guancia dolorante fissò Akane negli occhi. Poi lei continuò:
"Questa è l'ultima volta che avrai occasione di sentire la mia voce. Ho capito tutto. Sono stata una stupida.
Tu non immagini neanche quanto ho provato a... Quanto mi è costato... Tutto questo!".
"Lo so Akane ma vedi io..io non posso.." . Provò ad intervenire Ranma.
"Fa silenzio!" Urló la ragazza.
"Io non lo merito Ranma...Non merito di stare così male. È finita. Per sempre.".
Con le lacrime che non avevano nessuna intenzione di fermarsi, la giovane Tendo voltò le spalle al codinato.
"Aspetta! Lascia che ti spieghi!". Urlò il ragazzo nell'estremo tentativo di essere ascoltato.
"Risparmia le tue bugie a qualcuna delle tue fidanzate carine. Magari riuscirai a baciarle senza pentirtene. Vado a letto.". 
Lo schiaffo ricevuto in precedenza era stato quasi una tenera carezza rispetto alle parole che aveva appena sentito.
Era vero che lui si era pentito.
Ma non nel senso che aveva capito Akane. 
Rimasto solo nel dojo, Ranma decise di dare una ripulita a quel posto che, fino a poco tempo prima, era stato il palcoscenico del momento più bello della sua vita.
Un momento che lui con le sue paure aveva irrimediabilmente rovinato.
*Complimenti Saotome..Tempismo perfetto per farti venire i dubbi..*. Pensò il giovane in preda allo sconforto.

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Rannicchiata sul suo letto in posizione fetale, Akane con gli occhi gonfi fissava al buio un punto indefinito.
Cosa aveva sbagliato?
Perchè Ranma l'aveva rifiutata? 
Il suo incubo peggiore aveva preso forma, aveva assunto l'aspetto del ragazzo che amava..
*Lui non ti vuole Akane!*
La voce nella sua testa non faceva che ripeteglierlo dal momento in cui il suo fidanzato *ex oramai*, aveva abbassato lo sguardo freddo come il ghiaccio. 
Si era illusa di esser riuscita a metterla a tacere in questi giorni, sperava di aver dimostrato a se stessa di essere carina, di non aver nulla da invidiare alle altre fidanzate. 
Un'illusione che si era spenta al termine di un sogno. 
Baciare Ranma era sempre stato il suo desiderio, da quando nonostante le sue fattezze femminili, lui l'aveva stretta a sè su quell'albero della scuola..
*Basta Akane! È tutto finito.* 
Come aveva potuto sperarci?
Come aveva potuto rendersi così ridicola?
Era stata tanto ingenua da credere a quella donna, a Mizu, che alla fine le aveva mentito su tutto...perfino sulla sua identità!
Chi era quella donna? Cosa aveva a che fare con Nabiki?
Tante, troppe domande erano senza risposta. 
Anche la sua famiglia la stava ingannando? 
In preda a nuove lacrime, Akane nascose il viso sul cuscino. 
Ad un tratto, due colpi sordi fecero vibrare la sua porta. 
"Akane...sono io...Posso entrare?" Era Ranma.
*Ottimo*. Pensò la giovane. *Ora cosa vuole? Non voglio vederlo*. 
La ragazza non rispose.
"Akane anche senza il tuo consenso ho intenzione di parlarti!" Urlò da dietro la porta il codinato.
Il rumore della maniglia fece chiudere istintivamente gli occhi alla ragazza.
Fingere di dormire era la via più semplice per non affrontare Ranma.
Il suono della porta chiusa seguito da dei passi le fece tremare il cuore. 
Il giovane col codino si avvicinò al letto di Akane e con estrema delicatezza vi si sedette sopra.
La sua fidanzata era lì, rannicchiata come una bambina, gli occhi chiusi e le labbra imbronciate.
La luce della luna le illuminava il viso, un viso sul quale erano passate delle lacrime e guardando bene, potevano scorgersi le scie delicate che avevano lasciato.
"Stai dormendo Akane?". Chiese sottovoce Ranma.
Nessuna reazione.
Il ritmo leggermente irregolare del respiro della ragazza gli fece credere che il suo sonno non fosse di certo tranquillo.
Posandole una mano sulla guancia calda il ragazzo sussurrò:
"Guarda che cosa ti ho fatto...". 
A quel tocco leggero e fresco la giovane Tendo ebbe un sussulto.
Il suo cuore stava mettendo a dura prova le sue doti di attrice.
*Smetti di battere così forte dannazione!*. Pensò dentro di sè. 
Ranma si mise comodo ai piedi del letto, portandosi le ginocchia sul petto e abbandonando la guancia di Akane.
Lo sguardo però non la lasciò neanche per mezzo secondo.
"Sai maschiaccio..il fatto che tu stia dormendo forse mi faciliterà le cose.."
Disse il giovane sempre sottovoce.
"Sei stata tu a dirmi che non avrei più sentito la tua voce...Non potevo trovare momento migliore,no?"
Il ragazzo con il codino prese fiato e nonostante credesse che la sua ragazza stesse dormendo, trovò non poche difficoltà a parlarle.
"Vedi Akane, tu hai il maledetto vizio di non farmi mai finire un discorso e riesci a fraintendere sempre tutto!".
Il suo tono aumentò un poco.
*Ma guarda che faccia tosta! È venuto qui per insultarmi!*. Pensò la finta bella addormentata.
"Quando ti ho detto ciò che pensavo del nostro.. b-ba-bacio.." Continuò Ranma.
"Non mentivo. Ero sincero Akane. Solo che avrei voluto che non succedesse..".
La ragazza a quelle parole cercò di non reagire, ma in cuor suo la voglia di scaraventarlo fuori dalla sua stanza con uno dei suoi pugni, prese pericolosamente piede.
"...Prima di essermi liberato della mia maledizione.".
Ammettere quella sua vergogna lo mise in imbarazzo.
Anche se credeva che Akane stesse dormendo non riuscì più a guardarla e si voltò con il viso verso la porta. 
La piccola Tendo ne approfittò per aprire gli occhi e con molta cautela si mise seduta dietro le spalle di Ranma.
"Vedi Akane...Tu meriti accanto a te un vero uomo e non qualcuno che lo è solo per metà.
La mia più grande paura è che un domani...Questa mia maledizione... Possa diventare una sgradevole eredità per...Per i N-NOSTRI...ecco..fi-figli.".
Nonostante la semi oscurità il viso di Ranma aveva assunto un colorito simile al rosso vermiglio, e la ragazza non potè non notarlo.
"R-Ranma...".
La voce di Akane sebbene appena percettibile arrivò alle spalle del ragazzo forte come un tuono.
Il giovane deglutì rumorosamente e nel modo più lento possibile, cominciò a roteare il suo corpo verso la fidanzata, lasciando che il capo lo seguisse come era naturale, anche se a rilento.
"Hai intenzione di romperti il collo da solo?" Chiese Akane ironicamente. 
Sudando freddo successe l'inevitabile.
Due profondi occhi blu come il mare incontrarono un paio di grandi occhi cioccolato, che illuminati dalla luce lunare brillavano come non mai.
"A-Aka..ne ti ho sv-svegliata..scusami". Balbettò Ranma. 
"Veramente non stavo dormendo..". Rispose la giovane in leggero imbarazzo.
"C-cosa???" Il panico stava assalendo il nostro eroe.
"Hai sentito t-tutto?".Chiese.
"Tutto quanto." Rispose in automatico Akane.
"Ogni singola parola?" Domandò sempre più rosso il codinato.
"Ogni singola parola." Rispose dolcemente la ragazza. 
"Ehm...ecco..vedi Akane..". Disse Ranma muovendo nervosamente le dita dei piedi.
"Sei uno stupido.". Esclamò la sua fidanzata di colpo.
"Eh?"
Fu l'unico monosillabo che uscì dalla bocca del ragazzo.
"Come puoi aver pensato che la tua maledizione fosse così importante...per me!"
Urlò Akane avvicinandosi un pò di più all'oggetto della sua ira. 
"Per te appunto! Per me lo è...Non sai cosa si prova ad essere un mezzo uomo Akane."
Disse in preda allo sconforto il bel moro.
"Tu mi ci chiami tutti i giorni maschiaccio e anche poco fa...quindi ne ho una pallida idea..ah a proposito..".
Disse Akane dandogli un ceffone.
"Questo è per l'insulto di prima!". 
Preso alla sprovvista Ranma accusò il colpo e mettendo entrambe le mani sulla parte schiaffeggiata urlò:
"Mamma che maleee!!!". 
Alla ragazza scappò un risolino.
Poi accomodandosi accanto a lui, gli prese le mani tra le sue e disse:
"Si è vero, sei uno stupido. Ma ho capito perchè hai agito in quel modo. Io merito di essere felice Ranma...E per esserlo mi servi tu.".
Il rossore dello schiaffo sparì sul viso del giovane, si era infatti mimetizzato più che bene col rosso pomodoro del resto della faccia.
Doveva dire qualcosa.
E così, per una volta forse la prima, decise di mettere da parte l'orgoglio e la timidezza e aprì finalmente bocca.
"Akane... A costo di fare la figura dell'idiota, voglio che tu sappia che io...Io non sono pentito del nostro bacio..Io ne-ne sono f-felice.".
Akane sorrise.
"Ma hai paura..". Rispose la giovane.
Il codinato abbassò lo sguardo.
"Guardami Ranma..Ho paura anch'io cosa credi? Proviamo a vivere il presente, ok?".
Poi poggiando la testa sulla sua spalla continuò:
"Non ho intenzione di metterti subito l'anello al dito! Abbiamo un sacco di tempo e cose da fare... Anche trovare una soluzione alla tua maledizione se ti fa soffrire così tanto...INSIEME.".
"Akane..tu mi accetteresti anche così? ". Chiese col cuore in gola l'artista marziale.
"Senza alcun dubbio. Se tieni al mio bene, Ranma, permettimi di stare insieme a te... Permettimi di viverti.".
Disse la giovane stretta al suo fidanzato. 
"Oh Akane... Io, io credo proprio di amar...Akane?"
Spostando lo sguardo sul viso della sua ritrovata fidanzata, il giovane col codino si accorse che si era addormentata.
Il viso era sereno, le labbra che fino a poco fa erano imbronciate adesso avevano assunto la loro originaria forma perfetta, una piccola curva che accennava un sorriso. 
Ranma cinse un pò più forte le spalle della ragazza che a quella pressione si accoccolò ancora più vicina al suo petto. Nonostante il timore di svegliarla fosse forte, il bel moro non resistette.
Baciò Akane sulla fronte e inclinando un pò il capo verso quello della sua fidanzata, chiuse gli occhi e si addormentò. 
Quella notte due ragazzi si addormentarono stretti l'uno all'altro, dimenticando per quel breve tempo chiarimenti, paure e vendette. 
Per tutto ciò ci sarebbe stato il nuovo giorno a ricordarlo, specialmente alla giovane Akane che presto avrebbe affrontato quel muro insormontabile che era la verità.

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CIAO A TUTTI/E! PERDONATE IL MIO RITARDO, MA TRA PROBLEMUCCI VARI NON HO AVUTO TEMPO PER AGGIORNARE! QUESTO CAPITOLO È UN PÒ DIVERSO DAGLI ALTRI..
ANCHE PERCHÈ NEL PROSSIMO AKANE AFFRONTERÀ MIZU E L'ULTIMO ATTESO CORSO E VOLEVO CHE PRIMA DI CIÒ AVESSE UN CHIIARIMENTO CON RANMA (piccolo spoiler!).
GRAZIE MILLE A TUTTI PER LA PAZIENZA E PER NON AVERMI DIMENTICATA!
UN MEGA ABBRACCIO..ANTO.
  
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