IL
BALLO DELLA NUOVA ERA
-Non ci riesco.Non se ne parla.Proprio no.-
Ron fissò il suo riflesso nello specchio della sua camera,mentre Harry sbuffava per l’ennesima volta,appollaiato sul
davanzale della finestra.
-Dobbiamo andarci.Lo vuoi capire
o no?Ci saranno tutti,intendo dire ogni singolo mago
che abita in Inghilterra.Non puoi non mancare!-gli
disse per la centesima volta Harry.
Ron lo guardò dallo specchio,in
una mano un papillon bianco e nell’altra una cravatta blu scura.-Tu non puoi mancare,mi dirai.Sei l’ospite più atteso.Ci sarà
qualsiasi tipo di persona ad elogiarti,e anche se tu
ballassi peggio di…di Neville,scommetto che ti adorerebbero lo stesso!Io non
posso non …-
-Ok.Ora basta-
Harry si alzò e si avvicinò a Ron.-Ora
tu ti infili questo benedetto smoking e poi andiamo giù,ci
staranno aspettando tutti.E poi-disse,colto da un
improvviso pensiero-Cosa diresti ad Hermione?Lei è gia a scuola che ti
aspetta,ne sono certo-
Ron parve demoralizzarsi ancora di più.-Ecco,questa è la ciliegina sulla torta.Ti
immagini Hermione che faccia farà quando mi vedrà
ballare?E poi ci saranno anche i suoi genitori!Che impressione avranno di me?-
Harry scosse la testa.-Ma scusa,l’anno scorso chi è che ha invitato Hermione a ballare al
matrimonio?Ron,hai lo stesso abito delle nozze di Bill e Fleur!L’anno scorso
non hai fatto storie…e per l’amor del cielo,credi che i genitori di Hermione ti
uccidano?Stai delirando!Se per smuoverti ci vuole Krum,gli
spedisco un gufo immediatamente!-
Al nome di Krum l’attenzione di
Ron parve risvegliarsi.Si guardò allo specchio di
nuovo,e gettò uno sguardo allo smoking appeso all’anta
dell’armadio.
-Papillon o cravatta?-chiese ad
Harry.
Harry sorrise anche lui.-Decisamente
cravatta-rispose.
Ron si vestì mentre Harry si
lasciava travolgere da pensieri vaghi.
Pensò dapprima a cosa sarebbe potuto accadere al momento
che sarebbe entrato a Hogwarts,le mani importanti che
avrebbe dovuto stringere,ma tutto ciò gli provocava un po’ d’ansia.
Aveva gia indossato il suo abito.Uno
smoking nero con camicia bianca e cravatta nera,che la
Signora Weasley aveva definito molto “sobrio ed elegante”,e doveva ammettere
che non era niente male.
-Harry?Ci sei?-gli chiese Ron.
Harry si riscosse e guardò l’amico,vestito
e pronto.
-Stai bene- gli disse-Dico sul serio-aggiunse,quando vide Ron lanciargli un’occhiataccia.
-Va bene,facciamo finta che io ci
creda…allora andiamo?-gli chiese,guardando Harry strano.-Harry,tutto a posto?-
Harry annuì,seguendo l’amico sulle
scale.-E’ solo che…è strano.Tutto
questo.E’ tutto troppo…bello,capisci
cosa voglio dire?-
Ron sorrise.-Alla perfezione.-
In cucina i Signori Weasley,Charlie
e Ginny li aspettavano vicino al camino.
-Oh Harry!Stai benissimo!-esordì la Signora Weasley
eccitata,correndo loro incontro,ed aggiustando la
cravatta a Ron.
Aveva indossato un vestito rosso che non era niente male,e che si accordava con la rosa rossa che il Signor Weasley
portava nel taschino della giacca,molto simile all’abito di Charlie.
-Visto che belli mamma e papà?-
Harry riconobbe la voce di Ginny,ma
non aveva ancora avuto modo di vederla,con la Signora Weasley che lo rigirava
continuamente.
Ma non appena ella si spostò,Harry
lasciò cadere il proprio sguardo sulla ragazza e…rimase senza parole.
Va bene che rimaneva sempre più affascinato dalla sua bellezza,ma con quel vestito blu notte,e tra i capelli sciolti un
semplice cerchietto del medesimo colore,si chiedeva se il battito del suo cuore
non fosse un po’ troppo accelerato.
Lei gli sorrise,mentre Harry udì
da lontano la voce della Signora Weasley chiedergli:-Harry,caro,ma la tua
accompagnatrice dov’è?-
Harry si destò e si voltò verso di lei.
-La mia…accompagnatrice?Abbiamo…ci dobbiamo incontrare a
scuola-balbettò,scambiando un’occhiata significativa
con Ginny.
Charlie gli diede una pacca sulla spalla.-Complimenti,Harry!Scommetto che è una bionda!-disse,mentre Ginny faceva
una faccia disgustata.
Ron si passò una mano sulla faccia.-Non
direi proprio-disse.
-E’ bella?-chiese la Signora Weasley,che
per qualche strana ragione lo chiese con un tono distaccato.
Harry sorrise.-E’ stupenda-
Ginny lo guardò sorpresa e contenta,mentre
il Signor Weasley diceva.-Ce la farai vedere tra
poco-
Ron incrociò le braccia al petto.-Sempre
che non vi venga un colpo-sussurrò.
-Cos’hai detto?-chiese la Signora Weasley,mentre
Harry e Ginny lanciavano un’occhiataccia a Ron.
Avevano entrambi stabilito che era ora di venire allo
scoperto con i Signori Weasley e l’intera famiglia,e
avevano deciso di farlo al ballo,in modo che no sarebbero servite così tante
parole.
Uno sguardo a loro due che ballavano,e
tutti avrebbero compreso.
Harry si immaginava gia come avrebbe potuto reagire la
Signora Weasley.
-Sì,bè,allora
possiamo andare,dato che anche Ginny e Ron aspettano le loro dame-si rivolse
verso Ginny –voglio dire, cavaliere- Ginny sorrise -a scuola-
-Andiamo via Metropolvere?-chiese
Ron sorpreso.-Ormai ci sappiamo smaterializzare!-
-Voi-disse con uno sbuffo Ginny.-Io
non ho imparato niente quest’anno a scuola-
-Voi potete anche smaterializzarvi-disse loro il Signor
Weasley –io e Ginny faremo la materializzazione Congiunta.Ci
vediamo ai cancelli di Hogwarts-
Harry si concentrò e chiuse gli occhi,girando
su sé stesso,per ritrovarsi,quando li aprì di nuovo,davanti all’enorme cancello
di ferro di Hogwarts.
Il castello si emergeva in tutta la sua imponenza e le
migliaia di finestre erano illuminate,comprese quelle
della torre di Grifondoro.
Harry fu assalito da un ‘ondata di
piacere e al tempo stesso di nostalgia per quella scuola,che lui aveva
considerato la sua casa per sei anni.
Dietro di lui comparirono subito tutti gli altri.
-Non mi ci abituerò mai alla Smaterializzazione-disse
Ron.In
effetti Harry notò che aveva la faccia un po’ bianca.
-Guardate la gente!-esclamò Ginny indicando con il dito
davanti loro.
Harry guardò verso il punto indicato e vide una folla
innumerevole nel giardino e nel parco di Hogwarts,chi
seduto sulle panchine,chi passeggiava felice e combriccole di maghi che
parlottavano tra loro.
-Ragazzi,noi andiamo
avanti-dissero i Signori Weasley.-Andiamo a salutare
Kingsley e gli altri.Ci vediamo dentro-
I Signori Weasley si avviarono per il portone,ed Harry li vide salutare molti maghi.
-Bè,vi saluto anch’io-disse Charlie.Poi gettò uno sguardo ad Harry.-Harry,in bocca al lupo,non credo che sarà molto facile
per te entrare a scuola senza essere notato-
Harry sorrise.-Ci proverò lo
stesso-
-Ci vediamo più tardi-
E detto questo si allontanò anche lui.
Harry,Ron e Ginny si scambiarono
un’occhiata.
-Allora entriamo?-chiese Harry,aggiustandosi
la cravatta.
-Quando vuoi te,amico-gli rispose
Ron.-Sto per conoscere i genitori di Hermione-aggiunse,più che verde ormai quasi marrone.
-Io ed Harry stiamo per dire a mamma e papà che stiamo
insieme-annunciò Ginny.
-Sto per essere assalito da migliaia di maghi-finì Harry,facendo un gran respiro.Poi prese
la mano di Ginny e tutti e tre cominciarono a risalire il viale verso
l’entrata.
Il giardino di Hogwarts per l’occasione era stato decorato
con magnifiche colonne che si ergevano in tutta la loro statura.
Fatine ed altri animali volavano tra i fiori,mentre Harry osservava affascinato vecchi,adulti e giovani
maghi,perfino bambini e neonati.
Due streghette giocavano vicino
il lago a sparare Caccabombe,mentre
Harry vide chiaramente una combriccola di bambini,che dovevano avere non più di
sette anni,rincorrere una fatina piuttosto luminosa.
-Merlino,è stupendo-sussurrò
Ginny,osservando Hogwarts illuminata dalla luna.
-Uno spettacolo impressionante-disse
Ron,anche lui incantato.
In quel momento una streghetta,che non poteva avere più di cinque anni,andò a sbattere
contro il ginocchio di Harry,che non l’aveva notata,essendo la bambina bassa.
-Scusa-disse Harry chinandosi,sentendo
la bimba piangere.-Mi dispiace piccola-
Ma a quanto pare la bambina non ne
voleva sapere di smettere di piangere.
Ginny si accoccolò vicino a lei.-Piccola,come ti chiami?-le chiese.
La bimba guardò Ginny con gli occhioni
pieni di lacrime e per un attimo frenò il suo pianto .
-Virginia-rispose lei,con la voce
infantile che può avere solo una bambina.
Ginny le sorrise.-Abbiamo nomi
simili,lo sai?Io mi chiamo Ginevra,ma mi chiamano
tutti Ginny-
Virginia spalancò gli occhi.-Davvero?-
Ginny annuì.-Sì-Poi gettò uno
sguardo a Harry,che la guardava incantato.-Ti assicuro che questo qui è un bravo ragazzo,solo che non ti aveva visto mentre passavi e vi
siete,diciamo,scontrati.Ma credimi,è
la persona più buona di questo mondo-
Harry sentì il cuore riempirsi di gioia alle parole di
Ginny,e per un momento nella sua testa passò un
‘immagine di lui e Ginny tra qualche anno con una bimba con una zazzera di
capelli rossi e occhi verdi.Si riscosse
immediatamente.
-Scusami-disse di nuovo Harry,abbassandosi
al livello della bimba.-Non volevo farti piangere-
Sul viso di Virginia spuntò un sorriso dolcissimo,mentre guardava Harry,e i suoi occhi umidi di lacrime si
soffermarono sulla cicatrice a saetta di Harry.I suoi
occhi si spalancarono immediatamente.
-Ma tu sei Harry Potter!-esclamò,guardandolo
estasiata.-Tu sei quello che ha salvato tutto il
mondo magico!La mia mamma e il mio papà dicono sempre il tuo nome a cena!-
Ron scoppiò a ridere,e solo allora
Harry si ricordò della sua presenza.Era come se lui,Ginny e la bambina fossero entrati in un mondo a parte.
-Davvero?-chiese alla bimba,che
annuì.
-E dove sono adesso i tuoi genitori?-le chiese Ginny con
delicatezza.
Sul viso della piccola comparvero nuove lacrime,mentre rispondeva a
Ginny.-Non li trovo più.Erano
qui e…e ora non li trovo più!-
Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata,poi
Ginny disse.-Va bene,non ti
preoccupare,Virginia,adesso li ritroviamo,ok?Se ti
fidi e vieni dentro con noi riusciremo in qualche modo a ritrovarli…-
-Virginia!Oh,Virginia!Grazie al
cielo!-
Harry e Ginny alzarono lo sguardo verso due figure che
arrivavano a tutta velocità.Poco dopo,la bimba gridò.
-Mamma!Papà!-urlò correndo incontro a loro.Una donna la prese in braccio,stringendola
forte.-Oh Merlino,non sai
quanto ho avuto paura!Sono qui con te,piccola mia-disse,baciandole
la nuca.
-Mamma,papà,io sto bene-disse la
bimba ai genitori-grazie a loro- aggiunse indicando Harry e Ginny,che nel
frattempo si erano alzati.
-Come potrò mai ringraziarvi?-disse l’uomo ai due.Poi guardò Harry meglio e i suoi occhi indugiarono,come di consueto,sulla sua fronte.
-Ma lei è …oh Merlino,Pauline,cara,è…è Harry Potter!-urlò,proprio mentre un gruppo
di maghi passava lì vicino.
In men che non si dica,Harry fu travolto da persone,alcuni che chiedevano
l’autografo,altri eccitati al solo pensiero di stringergli la mano,e
addirittura Harry notò un paio di bambini che avrebbero potuto avere sei anni
al massimo,con una cicatrice identica alla sua disegnata sulla fronte.
Non riusciva a credere che la gente fosse così ossessionata
da lui.
Fortunatamente,nel giro di una
mezz’ora riuscì a liberarsi dopo essere stato supplicato da una mamma di
scrivere sul palmo della mano del figlio il proprio nome e cognome.
Cercò con lo sguardo Ron e Ginny e li raggiunse.
-Stavo pensando di comprarti un ombrello come quello di
Hagrid per proteggerti dai fogli di pergamena e dai calamai che ti voleranno vicino ogni volta che la gente ti chiederà di
fargli un autografo-disse Ron con un sorrisetto beffardo.
Harry gli lanciò un’occhiataccia.
-Potremmo andare?-chiese Ginny.-Credo
che mamma,papà ed Hermione ci stiano dando per
dispersi-
-Che vuoi da me-rispose Ron-Siete te ed Harry che vi siete
messi a giocare a fare la mamma e il papà-
Ginny lo guardò incrociando le braccia al petto.-Smettila-gli intimò,mentre Harry
sentiva il collo infiammarsi.
-Come siete puntigliosi-disse Ron,mentre finalmente si dirigevano nell’Ingresso.
-Io ed Harry stavamo aiutando una bambina che non trovava i
genitori mentre tu ti facevi gli affari tuoi-riprese Ginny.
-Si come no-rispose Ron con un sorrisetto,ma
mentre stava per varcare a soglia della Sala Grande,si sentì una voce
arrabbiata dietro le loro spalle.
-Ron!Ti sembra l’ora di arrivare?E’ una vita che ti
aspetto!-
Harry si voltò e vide Hermione,con
i capelli stranamente lisci,dirigersi a grandi falciate verso Ron mentre
lottava con un vestito rosa salmone.
-Non è colpa mia Hermione!-esclamò Ron-Questi due si sono
messi a giocare a fare marito e moglie!-.
Hermione guardò Harry e Ginny con le sopracciglia inarcate.-Che cosa diavolo…?-
-Oh,tu devi essere Ron Weasley.Piacere di conoscerti.Hermione
ci ha parlato tanto di te-
Alle spalle di Hermione comparvero due signori che si
tenevano a braccetto.Harry vide Ron sbiancare e
tendere la mano ai Signori Granger,mentre balbettava
qualcosa che doveva assomigliare a –Il piacere è il mio-
-E tu devi essere Harry Potter.Abbiamo
sentito parlare molto anche di te,ma non solo da
Hermione.Sembri essere molto conosciuto.-
Harry strinse la mano ai Signori Granger.
-E questa affascinante signorina è …-disse la Signora
Granger.
-E’ Ginny.La sorella di Ron-presentò Hermione.-Piacere di
conoscerti-disse il Signor Granger,baciando la mano a
una sconcertata Ginny.
Harry si lasciò travolgere da una stupida ondata di
gelosia.
-Allora io vado-disse Ginny,rivolgendo
un’occhiata sarcastica a Ron.-Ci vediamo dentro la
Sala Grande-
-Ti raggiungo-disse Harry,mentre
Ron li guardava andare via terrorizzato.
-Ben gli sta-disse Ginny
soddisfatta.-Adesso patirà una bella serata insieme
ai genitori di Hermione.Tipi strani,vero?-gli
chiese.
-Direi piuttosto …rigidi.Un po’
antichi.Ti ha fatto il baciamano.Chi
lo usa più?-disse,non riuscendo a nascondere una punta
di gelosia nella voce.
Ginny scoppiò a ridere.-Harry,mi piaci troppo.-
Harry le sorrise.-Anche tu-le
disse,-ma non chiedermi di farti il baciamano-
Ginny rise di nuovo,mentre
entravano nella Sala Grande.
Harry rivolse uno sguardo alla sala. I tavoli delle quattro
case-Grifondoro,Tassorosso,Corvonero e Serpeverde-erano spariti,sostituiti da centinaia di
tavolini .In un angolo,un buffet occupava almeno tutta
la parete.Harry pensò che gli elfi domestici si erano
dati parecchio da fare giù nelle cucine.
Dove di solito c’era il tavolo dei professori,ora c’era una grande pista da ballo,dove tante persone
ballavano il ritmo di una canzone scandita dal gruppo delle Sorelle Stravagarie.
Harry vide migliaia di teste girarsi verso di lui.
-Harry,io vado.E’
il tuo momento.La tua serata-gli disse Ginny.
Harry la guardò agitato.-No,Ginny,non mi lasciare da solo!-la supplicò.
Lei scosse la testa con un sorriso.-Tranquillo,te la caverai a meraviglia.Ne
sono sicura.Appena hai fatto,vieni
da me-
Con queste parole gli lasciò la mano e se ne
andò,il velo blu che le svolazzava dietro.
-Harry!Che piacere rivederti!-
Harry si voltò versò Horace
Lumacorno,il suo vecchio
professore di Pozioni che gli correva incontro.-Ti
stavamo tutti aspettando!-
In un baleno Harry si ritrovò circondato da
tutto il corpo insegnate di Hogwarts.La professoressa
McGranitt gli strinse la mano con solennità ed Harry
vide che aveva gli occhi lucidi,ma fu felice che non
piangeva.
-Harry,se vieni con
me,vorrei presentarti a due miei amici che lavorano al Ministero-gli
disse Lumacorno,che quella sera indossava un completo
nero con i bottoni dorati che minacciavano di saltare,come sempre,sulla sua
enorme pancia.
La Professoressa Sprite,l’insegnante di Erbologia,scoppiò
a ridere.-Horace,per una
volta potresti lasciarlo in pace?Questa è la sua serata-
-In realtà,piacerebbe
a me fare due chiacchiere con Harry-
Harry si voltò e vide Kingsley Shakebolt,mentre Lumacorno sembrava deluso dalle parole della professoressa Sprite.
-Potrei scambiare due parole con te,Harry?-gli chiese Kingsley.
Harry annuì,anche se
gia sapeva di cosa avrebbe voluto parlargli.
Salutò i propri professori e si sedette ad un
semplice tavolino vicino l’entrata della Sala Grande.
-Harry,non voglio
rubarti molto tempo,so che questa sera sei molto richiesto,quindi arriverò
subito al punto.Arthur mi ha detto che ha parlato a
te,Ron ed Hermione dei M.A.G.O…-
-Sì-rispose Harry.-E la ringrazio molto-aggiunse.
Kingsley scoppiò a ridere.-E
da quando mi dai del lei?-
Harry lo fissò stupito.-Bè…-
-Puoi tranquillamente darmi del tu,Harry.Ce lo siamo dato per tanti anni!Bene,chiudendo la
parentesi,suppongo che tu,Ron ed Hermione ci abbiate pensato alla richiesta che
vi ho fatto…-
-Sì-rispose di nuovo
Harry-Io ho accettato.Voglio diventare un Auror.E anche Ron vorrebbe seguire le mie stesse materie.Hemione a dire la verità è ancora un po’ indecisa…ma è eccellente in tutte le materie.Sono sicuro che si troverebbe bene a fare qualsiasi
lavoro.-
Il viso di Kingsley si illuminò.-Fantastico,Harry!Non potevo
chiedere di meglio!Saresti un elemento importantissimo per la nostra squadra
Auror,vali sicuramente più di tutti gli Auror del Ministero messi insieme!-
-Bè…-balbettò Harry
imbarazzato.
-Fosse per me,ti
farei gia entrare al Ministero senza diploma e altre preparazioni varie…ma
potresti dover affrontare situazioni nuove.Preferisco
che tu sia allenato.Ti dico subito che dovrai
studiare ancora per un po’,diventare un Auror non è un
lavoro da niente…-
-Lo so-disse Harry deciso.-Ma
è quello che voglio fare.-
Kingsley annuì con un sorriso.-E io sono più che contento di sentirtelo dire. Allora,se sei d’accordo,ti farò avere al più presto tutti i dati
utili per cominciare i corsi.Siamo a Luglio,ormai,e quanto al Signor Weasley,mi hai detto che vuole percorrere
la tua stessa strada…-
-Bè…-disse Harry,che voleva subito chiarire le intenzioni di Ron.-Vorrebbe prendere i M.A.G.O,sì,ma
per il momento ha gia un altro lavoro-
Kingsley annuì.-Va
bene lo stesso.Seguirà le tue stesse materie.Per quanto riguarda la Signorina Granger…-
Harry lo interruppe.
-Dovresti parlare con lei.E’
qui,da qualche parte,ha le idee un po’ confuse…-
Kingsley si alzò.-La
cercherò,allora.Harry,sono
contento che tu abbia scelto di diventare un Auror,ripeto,molto contento.Congratulazioni.-
Detto questo gli tese la mano ed Harry la
strinse con un gran sorriso.
In quel momento si chiese se si poteva essere più felici al mondo.
Kingsley si stava allontanando,quando ad Harry venne in mente una cosa a cui pensava da
molto tempo,negli angoli più remoti della sua mente.
-Kingsley!Kingsley!-esclamò raggiungendolo.Kingsley si voltò.
-Sì,Harry?-
-Ecco,ci sarebbe un
favore che vorrei chiederti-gli disse Harry.
-Dimmi-disse Kingsley
curioso.
-Non so chi è il nuovo preside di Hogwarts,ma anche Piton lo è stato,e tu
sai che in realtà lui stava dalla nostra parte…io,ecco,vorrei …che il suo
ritratto fosse appeso come tutti quelli degli altri Presidi.-
Kigsley lo fissò per un
minuto buono,poi annuì.-Come
vuoi,Harry.Provvederò.-
-Grazie-rispose Harry.
-Ora devo andare.Ci
vediamo-
Detto questo si allontanò di nuovo,proprio mentre Harry sentì qualcosa passargli vicino.Si voltò e si trovò pericolosamente vicino al viso di Romilda Vane.Fece
immediatamente un passo indietro.
-Ciao Harry-gli
disse lei,che indossava un abito color pesco.
-Ciao-le rispose Harry,a disagio.Sperava che Ginny non
fosse nei paraggi.
-Allora come va?Ti trovo molto bene-disse Romilda,osservandolo da capo a piedi.
-Grazie.Senti,mi dispiace,non voglio essere scortese,ma devo proprio
andare,devo fare una cosa importante…-e con la voce che gli si spegneva la
lasciò lì e corse a cercare Ron ed Hermione per parlargli di quello che gli
aveva detto Kinglsey.Ma la sala era gremita di
persone che si voltavano a guardarlo a ogni passo che faceva ed era praticamente
impossibile riuscire a scorgerli.
Ad un tratto,sentì
la voce pomposa di Percy Weasley arrivargli nelle
orecchie.
-Davvero mamma,sono
contentissimo che tu stia meglio…-stava dicendo.
-Piuttosto tu,tesoro,come
stai?Ti vediamo così poco…vivi ancora a Londra?-Harry sentì la voce della
Signora Weasley.
Harry seguì il suono di quelle voci e,dopo varie spintonate,trovò i Signori Weasley ,Percy,Bill e Fleur seduti ad un tavolo.
-Harry!-fece Bill alzandosi e stringendogli
calorosamente la mano.Tutto bene?-
-Oh,Arrì,sono così felisce di
rivederti!-esclamò Fleur,splendida nel suo vestito dorato.Tuttavia
Harry notò che aveva un po’ di bolle in faccia.
-Anch’io-disse Harry.-Ti senti bene?-gli chiese poi,guardandole
il viso.
Fleur si toccò le guance.-Oh,oui,tranquillo,un po’ di
allergia…sono delicata io!-rispose,ma Harry notò l’occhiata che si scambiò
subito dopo con Bill.
Accigliato,osservò
la Signora Weasley sistemare il fiore nel taschino al marito.
-Harry.E’ un
piacere rivederti-
Harry si voltò verso Percy,e vide un po’ di tensione sul suo viso,come se non sapesse
bene come comportarsi.
Harry era ancora arrabbiato con lui.Non aveva dimenticato come aveva trattato i Weasley,di quanto aveva fatto soffrire la Signora Weasley,ma poi si
era pentito e avevo fatto la pace con la propria famiglia durante la Battaglia
di Hogwarts.
Fu forse per quello che gli rispose
cordialmente.
-Harry,sai dove sono
Ron e Ginny?-gli chiese la Signora Weasley,finendo di aggiustare la giacca del
marito.
Harry scrollò le spalle.-L’ultima
volta che ho visto Ron stava conoscendo i genitori di Hermione-rispose.
La Signora Weasley lo guardò emozionata.-Il mio Ron…-sussurrò.
Harry trattenne a fatica una risata.
-Dov’è la tua
accompagnatrice,Harry?-gli chiese Bill.Harry voltò di scatto la testa verso di lui.
-Da qualche parte.Non
riesco a trovarla-rispose,pensando che era la verità.
-Devo ancora vedere con chi è venuta al ballo
Ginny-disse risoluta la Signora Weasley,come se quello fosse il suo unico obiettivo della serata.
-Già,voglio vederlo
anch’io questo ragazzo-aggiunse il Signor Weasley.
Harry sentì l’agitazione crescere dentro di
lui.
Cosa avrebbero detto una volta che li
avessero visti insieme?
-Signor Weasley,ho
parlato con Kingsley-disse Harry cambiando argomento.
Il Signor Weasley lo guardò sorpreso.-Bene!E cosa ti ha detto?-
-Che lui crede che abbia fatto una buona
scelta,e che mi manderà alcuni dati utili alla
partecipazione dei corsi-rispose Harry allungando l’occhio dietro le spalle di
Bill e Fleur.Era sicuro di aver visto una chioma
rossa passargli davanti.
Così si scusò con i Weasley e cercò Ginny,trovandola schiacciata in un angolo vicino il buffet mentre
parlava con una ragazza dai lunghi capelli biondi, gli occhi velati e l’aria
sognante, e un ragazzo con la faccia tonda e sudata.
-Harry!-lo salutò Luna.Ginny
e Neville,che erano di spalle,si voltarono.
-Dove diavolo eri finito?Cominciavo
a pensare che ti avessero rapito-disse Ginny con un bicchiere di Burrobirra in mano.
-Non riuscivo a trovarvi.Ciao
Luna,ciao Neville-disse salutando
con la mano i due.
-Sapete dove sono Ron ed Hermione?-chiese.
-L’ultima volta li
ho visti seduti ad un tavolino mentre Ron faceva amabilmente conversazione con i
genitori di Hermione-disse Ginny con un sorriso
beffardo.
Ad Harry venne di
nuovo in mente l’episodio della bimba Virginia e sorrise anche lui.
-Neville come
stai?-chiese al ragazzo.
-Oh,benissimo-rispose
lui-Pensa che mia nonna ha cominciato a chiedermi di trovarmi moglie,perché
dice che è talmente fiera di me che vuole sapere se mio figlio sarà cosi anche
lui-
Luna lo guardò sognante.-Io
invece mi sto dedicando allo studio di una pianta piuttosto strana.Non riesco ancora a capire dove sia nata-
Neville spalancò gli occhi.-Se
vuoi ti aiuto io!Dimmi come è fatta!!-
E mentre Neville e Luna parlavano della
misteriosa pianta,Harry intravide Seamus
Finnigan e Dean Thomas che
parlavano animatamente vicino a loro.
-Vieni-disse a Ginny
prendendola per mano.
-Harry non mi sembra il caso-disse lei,guardando dove voleva andare Harry.
-Perché?-chiese Harry.Poi
ricordò.-Sì,ho capito.-rispose,pensando a Dean.
-Credevo ti avesse dimenticato-aggiunse poi,dopo un minuto di silenzio.
Ginny si strinse nelle spalle.-Non lo so,però mi sembra
comunque brutto…vai tu.Io vado in cerca dei miei
genitori…a proposito,sai se George è arrivato?-
-Non l’ho visto…comunque i tuoi dovrebbero
stare qui vicino.Ah-disse poi,ricordandosi-tua
madre è determinata a sapere con chi sei venuta al ballo.Credo
che quando ci vedrà insieme le prenderà un colpo veramente-
Ginny sbuffò.-Che stress…-
Harry rise,poi si
voltò .Dean e Seamus erano
spariti.
Harry sospirò.-Mi
sa che vengo anch’io con te.Non trovo più Dean e Seamus.Stavano qui…questa
serata è un vero delirio…-
-Bè…-disse Ginny
lentamente.-Se ti può consolare,stanno
arrivando i due piccioncini-
Harry guardò in avanti e vide Ron ed Hermione
avanzare tra la folla,Hermione che reggeva il vestito
cercando di non inciamparci,e raggiungerli.
-Ho parlato con Kingsley!-esordì Hermione
eccitata.-Ha detto che aveva parlato con te Harry!Ho
deciso,mi ha aiutato lui a scegliere!-
-Fantastico Hermione!-disse Harry-E cosa hai
scelto?-
-Vorrei lavorare,come
inizio,diciamo,al dipartimento della Regolazione e Controllo delle Creature
Magiche!Che ne pensi?-
-Bè,non c’era
dubbio-disse Ron,che chissà perché,aveva un aria scocciata .-Dopo quella follia
del C.R.E.P.A…-
Hermione lo guardò sorpresa.-Che cosa…?-
-Bè,i tuoi genitori
l’avranno trovato interessante…-
-Cosa diavolo…?-
-Dovevi proprio diglielo di noi due, eh?Non
hanno fatto altro che interrogarmi tutto il santo tempo su che tipo di lavoro
vorrei fare,se ho intenzione di sposarmi e mi hanno
fatto chiaramente intendere che non gli piaccio!-urlò Ron rosso di rabbia.Alcune persone si voltarono,mentre
Hermione era visibilmente scioccata.
-Ron…-sussurrò.
-Io non sono un ragazzo perfetto!Non posso
farci niente!Quindi dì ai tuoi genitori che mi devono accettare cosi come sono!-
Con questa ultima affermazione,Ron girò sui tacchi furente di rabbia mentre Hermione si
voltò dall’altra parte,reprimendo un singhiozzo.
Ad Harry sembrò di
essere tornato a quattro anni fa,al Ballo del Ceppo.
-Hermione-disse Ginny passando
un braccio intorno alle spalle della ragazza.-Non
fare così…mio fratello è un idiota.Non ci puoi fare
niente. –
-Vado a parlare con Ron-disse
Harry-cercherò di capire cosa è successo.Stai tranquilla-aggiunse,battendo
una mano sulla spalla di Hermione.
Abilmente riuscì a schivare alcuni ragazzi
che tentavano di scattargli una foto e si diresse a passo svelto nell’atrio del
castello.
Sicuramente,Ron era uscito
fuori.Ed infatti lo trovò
nel bagno del primo piano,dove incontrò finalmente anche Dean
e Seamus.
-Harry-fece Seamus-E’ bello
rivederti amico-
Harry sorrise loro.-Ron
è qui?-chiese.
-Sì.L’abbiamo visto
sbattere la porta.Sembrava di cattivo umore.E’ tutto a posto?-gli chiese Seamus.
-Spero di si-sospirò
Harry,proprio mentre Ron scaricava e usciva dal gabinetto.
Uscendo,alzò la
testa e trovò Harry che lo guardava.
-Qualsiasi sia la ragione per cui sei venuto
qui,non mi va di parlare di Hermione-esordì,mentre
Seamus e Dean si lanciavano
occhiate perplesse e uscivano adagio dal bagno.
-Posso almeno sapere che è successo?-chiese
Harry una volta che la porta si fu richiusa.
-No-rispose Ron.
Harry chiuse gli occhi un momento,sfinito ed anche un po’ irritato.Non
stava facendo altro quella sera che correre da una parte all’altra di Hogwarts.
-Ok.Quando vuoi,io sono qui-disse,e uscì di nuovo,rientrando in Sala Grande.Perso com’era nei suoi pensieri,non
si accorse di andare a sbattere contro una ragazza.
-SCUSAMI!Mi disp…-ma
si fermò quando vide che la ragazza in questione era Cho.
-Cho,ciao!-disse un pò imbarazzato.
-Ciao Harry-la
salutò lei,tranquilla.-Sembravi
un po’ sulle nuvole-disse ,massaggiandosi il braccio.
-Sì,stavo pensando a
un po’ di cose.-rispose,evitando di guardarla.
-E tra quelle cose c’è anche Ginny?-gli
chiese lei,un po’ indagatrice.
Harry alzò lo sguardo su di lei.-Anche-rispose.
Cho lo guardò un po’
dispiaciuta.-E’ carina-disse.
-Sì,molto-disse Harry.-io…io devo proprio
andare…-
-Sì,anch’io.Mi ha fatto piacere parlarti di nuovo-disse lei e lo
salutò con la mano.
Harry si allontanò un pò
frastornato e rientrò nel caos della Sala Grande.Non
ci si poteva muovere.
Individuò il tavolo dei Signori Weasley e vi
si diresse a passo spedito,occupando i posto vicino a
Ginny ed Hermione.
-Ci hai parlato?-disse Hermione
immediatamente.Sembrava essersi sfogata.
Harry sospirò.-Non
ha voluto-
Hermione si voltò dall’altra parte ,ma Harry vide la tristezza nei suoi occhi.
-Glielo diciamo?-Harry si voltò verso Ginny.
-Cosa?-disse,perso
ancora nei problemi dei suoi due migliori amici.
-Ai miei genitori.Di
me e te-sussurrò lei.-Mi stanno facendo il terzo
grado su questo ragazzo. Facciamola finita e basta-
Harry annuì e le prese la mano sotto il
tavolo.
-Mamma,papà…-cominciò
Ginny.
-Si tesoro?-chiese la Signora Weasley
distratta.
-Vi dovrei dire una cosa…-
Ma la sua frase passò inosservata.Tutti infatti sembravano
impegnati nei loro discorsi.
-Ehm…-balbettò Harry.-Tossicchiò,ma non ebbe nessun effetto.
-Oh,al diavolo-sbottò
Ginny.Prese il viso di Harry tra le mani e lo baciò
appassionatamente.
Quando si staccarono,Harry
teneva ancora gli occhi chiusi,incapace di aprirli,temendo la reazione dei
Signori Weasley.
Poi si fece forza e li aprì.
L’intera famiglia Weasley sembrava aver perso
l’uso della parola.I Signori Weasley li guardavano
scioccati,e nel viso della Signora Weasley
cominciavano a scendere le famose
lacrime già previste da Ginny.
-Lo sapevo!-esclamò Charlie.
Solo in quel momento Harry si accorse che era
presente anche lui.
-Oh mon Dieu-disse
Fleur con una mano sul cuore.-Jinnì e Arrì!-
Bill li guardava a bocca aperta.
-Ne ero quasi sicuro,vi
vedevo come vi guardavate alla Tana,anche l’anno scorso…immaginavo che ci fosse
qualcosa tra voi due e avevo ragione!-continuò Charlie,scagliando il pugno in
aria.-Harry,non potevi
scegliere di meglio!-
Harry sentì il collo infiammarsi ma sorrise
comunque a Charlie,mentre i Signori Weasley e Bill
erano ancora sotto shock.Hermione sembrava aver
riacquistato un po’ il sorriso alla vista dei visi sorpresi dei Weasley.
-L-l’anno
scorso…?-balbettò la Signora Weasley.-Vuol dire che
voi due è da un…un anno…-
-No-chiarì Ginny.-Harry mi ha lasciato a Giugno dell’anno scorso-
-Non volevo metterla in pericolo-aggiunse
subito Harry,notando la faccia del Signor Weasley.-Non l’avrei mai fatto altrimenti,ma non potevo trascinare
Ginny in tutto quel…quel che è successo.Tengo troppo
a lei-
La Signora Weasley lo guardò ancora per un
secondo,poi emise una specie di singhiozzo disperato
cominciando a piangere con il viso nascosto tra le mani.-La
mia Ginny…con Harry,e Ron ed Hermione…-
Ginny sorrise dolcemente guardando la mamma,mentre Hermione tornò un po’ mogia,una volta sentitasi
nominare dalla Signora Weasley.
-Ecco perché eri così strana …adesso che mi
ricordo,c’era un periodo che sembravi molto
giù,l’estate scorsa-fu l’unica cosa che riuscì a dire Bill.Poi
guardò Harry-Bè,Harry,guai a
te se la fai soffrire di nuovo!-esclamò scherzosamente,ma Harry decise di
prenderla come una cosa seria.
-Già,in effetti vi
siete messi in un affare serio dicendolo
a tutti noi.Sarà un po’ diverso,ora.Sono contento, Harry ,che tu stia
con mia figlia-disse il Signor Weasley,scrutandolo da sotto gli occhiali
cerchiati di corno.
Harry sorrise loro,mentre
Fleur si alzava e raggiungeva Ginny e la baciava su una guancia.-Congratulasions Jinnì…io sono
sicura che avec Arrì ti
troverai très bien.-
Ginny la guardò sedersi di
nuovo sconcertata. -Diavolo,non avrei mai detto
che la notizia avrebbe fatto così scalpore tanto da indurre Fleur a baciarmi su
una guancia-sussurrò .
-A dire la verità non ce l’aspettavamo
proprio-continuò Bill-o
almeno io,sicuro.Voglio dire,Ron
ed Hermione erano scontati,si vedeva a un miglio di distanza che erano
innamorati-disse sorridendo in direzione di Hermione,che accennò ad un piccolo
sorriso triste-ma Harry e Ginny...Merlino,chi se
l’aspettava?-
-Io l’ho sempre pensato!-esclamò la Signora
Weasley con la voce rotta dal pianto,mentre suo marito
le batteva gentilmente sulla spalla.-Fin da quando Ginny
era piccola,sognavo che un giorno…un giorno…oh,sono
così felice,è tutto come volevo!-finì,alzando il viso inondato di lacrime e
asciugandosi gli occhi con il tovagliolino che le stava porgendo Hermione.
-Così se ora ci beccate che ci baciamo non vi
prenderà un colpo-disse Ginny completamente sincera.
-Merlino e Morgana,mi
ci dovrò abituare-dissero Bill e Charlie,mentre Fleur li guardava sognante.
Harry sentì il nodo che lo stringeva allo
stomaco alleviarsi.
Ma ora che ci pensava,era
stato uno stupido a preoccuparsi così:avrebbe dovuto prevedere che i Weasley
sarebbero stati contenti che stesse con la più piccola della famiglia.
-Che ha fatto Ron?-chiese Percy,rispuntando in quel momento dalla folla.
-Non sai che ti sei perso,Perce-disse Bill con un sorriso,dandogli una pacca sulla
spalla.Un secondo dopo Ron era ricomparso dal nulla e
si stava sedendo malamente tra Harry e
Ginny,separandoli.
Hermione trattenne il fiato.
-Scusa?-fece Ginny.
Ron la guardò storto.-Lasciami
in pace,Ginny-
-Perché invece di prendertela con loro non ti
sfoghi su di me,visto che sono io la causa della tua
rabbia?-gridò Hermione,di nuovo sull’orlo delle lacrime.
La famiglia Weasley sembrava di nuovo interessata alle vicende sentimentali di un
Weasley.
-Merlino,ma che
dici?Non è con te che sono arrabbiato,ma con i tuoi genitori!Chi si credono di
essere,per venire a dirmi quello che devo fare della mia vita?-gridò a sua
volta Ron,mentre sempre più gente si voltava a guardare.
-Harry…-gli sussurrò Ginny in tono d’allerta.
-La verità è che non sai affrontare il fatto
di essere coinvolto in una relazione seria!Perchè i tuoi genitori possono
sapere di noi e i miei no?-urlò Hermione frustata,cominciando
di nuovo a piangere.
Harry intravide tra le persone che
assistevano alla litigata anche Lavanda Brown insieme
all’amica Calì,la prima che
guardava Ron con enorme interesse.
-Ok,basta-disse Bill
,notando che nessuno si faceva avanti per bloccare la faida contro i due.-Ne parlerete in privato,qualsiasi
cosa sia,va bene?Forza-
Ron stava molto probabilmente per ribattere ma ad uno sguardo del fratello maggiore chiuse la
bocca e guardò Hermione.
-Parliamone,te
prego-sussurrò lei guardandolo,quasi implorante.
Ron sospirò cerando di calmarsi,poi annuì ,facendo cenno senza parlare alle porte della Sala
Grande.
Hermione annuì e insieme a
lui si allontanò dalla piccola folla che ormai accalcava il tavolo dei
Weasley,fino a quando non sparirono dalla vista di Harry.
Harry notò che molta gente era accorsa
pensando che la cosa riguardasse in qualche modo lui.
Dopo aver constatato che in realtà non era
così,le persone cominciarono a tornare alle loro
consuete conversazioni e tornò la pace.
-Ehm…sembra inopportuno chiedere che cosa è
successo?-chiese Charlie a Harry e Ginny.Entrambi scossero la testa,proprio mentre
la Professoressa McGranitt,con cui Harry non aveva
ancora avuto occasione di parlare bene,occupava il posto dove fino a pochi
secondi prima c’erano le Sorelle Stravagarie a
cantare.
Si puntò la bacchetta alla gola,mormorò qualcosa sottovoce,e quando parlò la sua voce era
amplificata.Harry immaginò che fosse il momento più
atteso della serata,difatti la gente intorno a lui era molto eccitata.Il silenzio calò immediatamente in Sala.
-Buonasera a tutti voi.Siamo
lieti di avervi qui con noi,e prima di tutto vorrei
ringraziare il Ministero Della Magia,per aver concesso questa splendida serata.Dunque…-disse guardando in tutte le parti della Sala-come potete vedere Hogwarts è stata aggiustata
completamente,pronta ad accogliere di nuovo i vostri figli il primo settembre.Hogwarts è diventata di nuovo un luogo sicuro,e tutto
questo grazie alle persone che hanno partecipato nella Battaglia della
Scuola,alcune tra cui-e qui la voce della Professoressa tremò
leggermente-decedute combattendo e sperando di vivere in un mondo migliore-
Harry voltò la testa verso la Signora Weasley.Non sorrideva più, ora;fissava la
Professoressa McGranitt ma gli occhi erano
nuovamente,terribilmente, velati di lacrime.
-Il mio scopo,ora,non
è quello di riportare in tutti voi il dolore e la tristezza che sicuramente
avrete cercato di dimenticare in questi giorni,ma solamente ricordare i defunti
per onorarli,per renderci conto di quanto loro siano stati importanti per
noi,la bontà che hanno avuto,sacrificandosi per creare un mondo migliore.-
Harry notò che il silenzio era diventato
quasi tetro in Sala,e vide tante persone che alle
parole della McGranitt abbassavano il capo o si
strofinavano gli occhi.
Tutti i Weasley sembravano essersi
afflosciati dopo le parole della professoressa.Fleur
aveva poggiato una mano sulla spalla del marito,Charlie guardava un punto
imprecisato della tovaglia del tavolo,Percy fissava
la professoressa McGranitt con occhi vacui ,Ginny
stringeva tra le mani un bicchiere di vetro così forte che Harry si sorprese
che non si rompesse,e i Signori Weasley si stringevano tra loro.
Harry sentì un brivido percorrerlo in tutto
il corpo e la risata di Fred gli tornò in mente squillante,colpendolo
al cuore.
Poi alzò la testa e guardò la professoressa McGranitt far materializzare una lunga pergamena arrotolata
stretta.
La srotolò lentamente,e
si sistemò gli occhiali sul naso.
-Vorrei ora quindi leggere i nomi dei nostri
compagni che abbiamo perduto,lasciando in noi un
terribile senso di vuoto.-
E così cominciò ad elencare i cinquanta morti o giù di lì della Battaglia di Hogwarts.Harry notò,quando venne nominato Colin
Canon,suo fratello Dennis
che si stringeva a un uomo che dovette presumere che fosse suo padre.
Al nome di Fred,tante persone si
voltarono verso il loro tavolo,ed Harry notò per la prima volta il padre di
Luna ,Xenophilius Lovegood,fissarlo.
Non appena Harry incrociò il suo sguardo,Xenophilius distolse il suo e
finse di concentrarsi sul soffitto della Sala Grande.
Pieno di rancore,Harry
vide la signora Weasley che sbatteva le mani forte e fragorosamente,mentre le
lacrime scendevano a fiotti sul suo viso e alzava gli occhi su,come se stesse
guardando Fred in cielo.
Ginny piangeva ad occhi chiusi e anche lei
batteva le mani.Bill,Charlie
e Percy battevano le mani con gli occhi velati di
tristezza ed Harry intravide vicino la Sala Grande,in piedi,Ron che batteva
anche lui le mani ,ed Hermione che gli teneva la mano.
Anche se non era decisamente il momento
esatto per ridere, fu felice di vedere che a quanto pare
Ron ed Hermione avevano fatto la pace.
La McGranitt finì
di leggere la lunga lista,ed ogni volta,tutta la Sala
scoppiava in un fragoroso applauso.Poi la
professoressa ,dopo aver letto l’ultimo nome,continuò.-E più di tutto,oggi dovremmo
ringraziare una persona,un uomo ormai,che ha sacrificato se stesso per salvare
tutti noi,rischiando la propria vita fin dalla tenera età di 11 anni.Tutti noi dovremmo ringraziare Harry.Harry
Potter-
Harry vide centinaia di teste voltarsi verso
di lui.Con il cuore in gola,sentì
partire un lungo applauso e udì chiaramente fischi di approvazione.Lentamente,si alzò,sorridendo,anche se in cuor suo aveva
sperato che la professoressa McGranitt non lo
nominasse.
Quando l’applauso si affievolì,Harry si risedette ma vide Hermione e Ron che gli sorridevano
largamente dal fondo della Sala,e i Weasley sorridergli emozionati.Poi vide Ron osservare qualcosa fuori
dalla Sala Grande,e lui ed Hermione sparirono.
Poi,quando tutti
rivolsero di nuovo la loro attenzione alla professoressa McGranitt,sentì
una bocca posarsi sulla sua guancia.Si voltò e vide
Ginny che gli sorrideva.
-Questo è per quello che hai fatto per
noi-sussurrò,guardandolo intensamente.
Haary annuì,e le restituì lo sguardo.Poi la
professoressa McGranitt parlò di nuovo,ma lui non capì cosa disse perchè sentì una mano battergli
sulla spalla,si voltò e vide Ron.
-Vieni un attimo fuori-sussurrò questi.
-Che cosa?No,voglio
sentire cosa dice la McGranitt-disse risoluto.
-E’ una cosa
importante!-insistè Ron.
-Se per cosa importante intendi le litigate
di te ed Hermione,potete aspettare cinque
minuti!-esclamò Harry,irritato,mentre la Professoressa McGranitt
parlava ancora.
-No,non è
quello,scemo.Ti prego,Harry,devi
aiutarci-
Harry guardò l’amico.A
dire la verità,dalla faccia di Ron sembrava una cosa
seria,così si alzò cercando di non far rumore.
-Dove vai?-gli
chiese Ginny.
-Torno subito-rispose
Harry,lasciando i Weasley con facce perplesse e
attraversando la Sala affollata con Ron,proprio mentre la McGranitt
pronunciava il nome “Kingsley Shabolt”.Harry immaginò
che la McGranitt stesse dicendo qualcosa sul nuovo
Ministro della Magia.
Fu una fortuna per Harry,perché
nessuno lo notò,impegnati tutti nell’osservare Kingsley.
Una volta fuori dalla
Sala Grande,sentirono ancora chiari gli applausi per il nuovo Ministro.
-Si può sapere dove andiamo?-chiese Harry a
Ron,notando che stavano salendo al primo piano.
-Si tratta di George-lo
informò Ron preoccupato.-Non…non sta molto bene.Vuole vedere te--continuò,salendo
a due gli scalini della rampa di scale.
-Che cosa?-esclamò Harry correndo per stargli
dietro.-Cosa vuol dire non sta molto bene?-
-No,non
fisicamente,se è quello che pensi,è…insomma,ora lo vedrai-
-Ed Hermione dov’è?-
-E’ di sopra con
lui-rispose Ron con il fiatone,svoltando a destra
.-Ecco,ci siamo quasi…-
Erano arrivati alla Sala dei Trofei.Ron spinse la porta e lui ed Harry entrarono.
George stava abbracciato ad
Hermione,e singhiozzava forte sulla sua spalla.Quando
Hermione li vide,trasse un respiro di sollievo.
-Come va?-le chiese Ron.
George alzò la testa ed Harry sentì come un
calcio in pieno stomaco:aveva gli occhi così gonfi che
si stupì che riuscisse a vedere qualcosa ed era visibilmente a pezzi.
-Harry!-esclamò,correndogli
incontro e scuotendolo per le spalle.-Harry,tu mi devi aiutare!-
-George…-
-Quando ci hai raccontato cosa è successo
nella Foresta Proibita,hai detto che hai rivisto
Sirius,i tuoi genitori…come hai fatto?-
-George…-
-Voglio rivedere Fred!Io non…non ce la
faccio!Ti prego,tu devi aiutarmi!-urlò,piangendo e
scuotendolo più forte.Ron tentò di poggiargli una
mano sulla spalla,ma lui la scacciò via.
-Non si può,George,mi
dispiace-gli disse Harry.-Non
è più possibile-
-Ma perché?Tu non puoi farmi questo…io devo
rivedere mio fratello…-
-E’ una storia
complicata,ma a parte che ora non è più
possibile…George,segneresti la tua vita!Vivresti sempre nell’illusione un
giorno di riavere Fred,ma non è così…-sussurrò Harry.
-Sono entrato e appena varco la soglia cosa
mi sento?Il nome di mio fratello!E tutti che applaudono!Ma cosa ne sanno loro
di mio fratello?Niente!-urlò,scacciandosi via le
lacrime dagli occhi.
-E’ vero,George,ma ora calmati,ti prego…-sussurrò Hermione anche lei
con le lacrime agli occhi.
George strizzò gli occhi,gli
aprì e trasse un profondo respiro.Sembrava si stesse
calmando.
-George?-mormorò Ron.
George si voltò verso di lui.-Avete ragione-
-Cosa?-
-Avete ragione.Fred
è morto.Non c’è più .Devo
farmene una ragione-
Harry,Ron ed
Hermione si scambiarono uno sguardo.
-Scusa,Harry,se sono
stato un po’ forte di maniere con te.Non avrei dovuto.Ma quando sono arrivato e…e…-
-Non fa niente,George.Come se non fosse successo niente.Vero?-chiese
Harry agli altri due,che annuirono.
-Preferirei che non raccontaste agli altri di
…di questo che è appena successo-disse lui,guardandosi
le scarpe.
-Non c’è problema-mormorò Hermione
timidamente.
George annuì.-Voglio
andare via.Scusate,ho
bisogno di stare un po’...un po’ da solo.Se non vi
dispiace-
-Certo,come vuoi
–gli disse Ron dandogli una pacca.George gli
sorrise,gli occhi ancora un po’ rossi,e dopo aver rivolto un’occhiata a Harry
ed Hermione,uscì.
Il silenzio piombò tra di
loro.
-Sono stato uno stupido.Dovevo
immaginarlo che non sarebbe stato bene-disse alla fine Ron
-Ci avevamo creduto tutti-lo
consolò Harry.-Vedrai che si riprenderà
ora-
-Pensa,se non avessimo litigato…-disse
Hermione prendendo la mano a Ron.
-Probabilmente non avremmo potuto aiutare George,sì.-concluse Ron stringendogliela
con gentilezza.Poi si rivolse ad
Harry.-Vedi Harry?Alcune volte va bene che io ed
Hermione litighiamo-
Harry sorrise.
-Torniamo giu?-propose Hermione.-La serata non è ancora finita.Possiamo
ancora aggiustarla,non credete?-
Harry e Ron annuirono e insieme tornarono giu nella Sala Grande e raggiunsero gli altri.
-Dove siete stati?-gli chiese
Ginny non appena Harry si sedette.
-Te lo dico dopo-rispose lui,notando
che erano in ascolto altri membri della famiglia Weasley.
Ginny annuì e guardò la pista da ballo,dove
le Sorelle Stravagarie stavano cantando a tutto
volume.
-Che cosa stai guardando?-chiese Ron,osservando
il punto che stava fissando la sorella.
-Niente,è solo che…Luna sembra
piuttosto occupata a insegnare a Neville come si balla il tip
tap.E’ divertente stare a guardarli-dise con un risolino.
Harry guardò davanti a sé.
In effetti,Luna con il suo vestito
color arancio,stava cercando di far eseguire alcuni passi con i piedi ad un
povero Neville in frac.
-A proposito,sapete il Cavillo
come va?-chiese Ron.-Cominciava a starmi simpatica
quella rivista-
-A quanto dice Luna,va alla grande…-rispose
Ginny osservando ancora con un sorriso sulle labbra Luna e Neville.
Poi la musica cambiò,e una canzone
più lenta prese il posto di quella precedente.
Harry vide Ron scambiarsi uno sguardo con Hermione e tutti
e due si alzarono dal tavolo e raggiunsero la pista.
-Wow,non sapevo che Ron avesse
questo spiccato talento per il ballo-disse Bill,osservando il fratello-o forse
è Hermione che gli fa questo effetto-
Ginny scoppiò a ridere.-Mi sa che
è proprio per quello-
-E voi cosa sci fates ancora
qui?Non ballate?-chiese Fleur,tirando fuori uno
specchietto dalla borsetta e osservandosi.
Harry guardò Ginny.-Bè,veramente stavo per chied …-
Ginny sorrise,poi gli prese la
mano e lo condusse sulla pista.
-Ginny,ti avverto,io non sono
capace a ball…-
Ginny si avvicinò al suo viso,con
un sorrisetto.-Ci è riuscito Ron,Harry-
Harry sorrise a sua volta e la abbracciò,sentendo
la musica suonare più forte.
In fondo,non era così
difficile,dovette ammettere cinque minuti più tardi,con le dita di Ginny tra i
capelli,la musica che gli risuonava dolce nelle orecchie…anzi,voleva quasi che
non finisse più.
Poi,sotto una nota particolarmente
lunga e grave ,la canzone finì e Harry si distaccò a malavoglia.
-E’ stato così terribile?-gli chiese Ginny.
Harry rise.-No,anzi
è stato bellissimo-
Con la coda dell’occhio vide Ron ed Hermione che si
parlavano felici,e i Signori Weasley che osservavano
lui e Ginny emozionati.
-Allora perché dobbiamo
smettere?-gli chiese Ginny.
-Chi l’ha detto?-esclamò Harry.-continuiamo-
Ginny sorrise e ripresero a ballare,con
la gioia negli occhi.
In quel momento,ad Harry venne in
mente una cosa.-Sai,Ginny,credo
che tu abbia sbagliato a dire una cosa-
-Cioè?-
-Questa non è la mia serata,è la
nostra.Mia e tua-
Ciao a tutti!!Spero che questo
capitolo vi sia piaciuto,e che sia stato soddisfacente il modo in cui ho
descritto la festa e gli invitati…cosa ne pensate?Fatemelo sapere!*__*
Un ringraziamento a :
Maryrobin
Riddikulus
Potterfanlalla 17
Tappetta
Ninny
Grazie a tutti di nuovo,ci vediamo
al prossimo capitolo “Un sogno destinato a realizzarsi”…recensite numerosi,mi
raccomando!!*___*