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Autore: Alyah    22/04/2008    4 recensioni
La storia è ambientata un anno dopo dalla fine del film "Il conquistatore di Shambala" -- Edward e Alphonse conducono una frivola vita a Monaco,tra lavoro e università finchè un giorno,l'arrivo di una persona cambierà totalmente la loro vita e,come un raggio di sole,darà loro la possibilità di credere che c'è ancora un modo per tornare a casa.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti ^_^ mi ricorderete sicuramente per la mia fanfiction (ahimè ancora non terminata) di Naruto Nindo *viene presa a sassate* vi giuro che la sto continuando ç__ç a rilento,ma sta andando e sarà pronta entro i primi di luglio!(scusate l'attesa v.v ma non parliamo di questo che non c'entra!)
Grazie al preziosissimo aiuto di Clara_chan,ho realizzato una ff a due mani  (eh certo,da sola non avrei avuto il tempo giusto) su FullMetalAlchemist. "Renkinjutsushi no Nikko" significa "raggio di sole d'alchimia" . Spero che la nostra storia sia di vostro gradimento!^_^
p.s. La fanfiction è basata sull'anime e viene dopo il film "Il conquistatore di Shambala".Quindi chiunque non avesse visto il film o non avesse completato la serie,è pregato di non leggere per non rovinarsi nulla!^^
p.p.s. Abbiamo considerato che se Al è passato nell'altro mondo riacquistando i quattro anni di memoria,avrà acquistato anche i 4 anni fisici.

Buona lettura^^


Realizzato da Aly,Colorato da Ele



Prologo

Monaco, anno 1926, Chiesa di Peterskirche

In una famosa chiesa ristrutturata situata a Monaco,si stava celebrando un festoso matrimonio.L'interno era adornato da festoni con gigli bianchi e tulipani gialli che percorrevano la lunga navata gremita,nei sedili ai lati,di gente ben vestita in attesa e ansiosa.Le finestre davano un fascio di luce fioco dato dalle vetrate colorate e l'atmosfera sembrava essere quieta ma allo stesso tempo forte di gaudio.All'altare,un anziano prete dalla pellaccia molle ma dal sorriso sincero,stava sfogliando il sacro testamento e preparando gli strumenti per la cerimonia mentre a lato dell'altare,un giovane ragazzo vestito in smoking matrimoniale si guardava attorno,cercando sempre di non guardare lo stesso punto: si allargava continuamente il colletto della camicia innervosito dall'attesa,si sistemava la bionda coda,si puliva le maniche nonostante non ci fosse polvere...e lanciava delle fugaci ma agitate occhiate verso il cuscinetto munito di due anelli nuziali,poi guardava l'organo da suonare,poi il prete che sorrideva rassicurante....tutto ciò lo elettrizzava e lo spaventava allo stesso tempo.Poi il suo sguardo spaurito cercava tra la folla un viso famigliare e rassicurante....e lo notò lì.In prima fila che lo salutava con una mano ridendo un po' impacciato.
Alto,biondino,dagli occhi color glicine...sembrava quasi un tedesco anche se era semplicemente suo fratello e,anche se solo con dei gesti e dei sorrisi,lo stava tranquillizzando,perchè nulla sarebbe andato storto se fossero rimasti sempre insieme.Nulla...
Improvvisamente l'organo cominciò a suonare e le porte della navata principale si aprirono.In fondo stava per accedere colei che sarebbe stata la sua futura sposa;mise il primo piede dentro e lasciò che la luce delle vetrate le illuminassero il viso.Aveva un abito lungo di taffetà con un velo raccolto in piccole rose che si estendeva sino a terra,le maniche erano in merletto e continuavano nel bordo della scollatura con lo stesso motivo.Un acconciatura di rose bianche le sovrastava il capo contrastando contro quei capelli neri come la pece dai riflessi rossastri come il fuoco.A quella visione,lo sposo annullò tutte le sue paure,nonostante fossero tante.E anche se era iniziato tutto per pura voglia di dimenticare....adesso sembrava tutto diverso...adesso aveva capito cosa poteva veramente renderlo felice.
La sposa si avvicinò all'altare e più si avvicinava,più quel contrasto tra la sua pelle e il bianco della sua veste sembrava bello.Sembrava felice,sorrideva...
.
...se una persona sorride è indubbiamente felice.

Teneva lo sguardo basso un po' imbarazzato e aveva le gote rosse...forse per il fard,forse per altro...ma lo sposo non smetteva di guardarla.Ancora pochi passi e lei sarebbe stata sua.
La ragazza salì il gradino e ad ogni suo passo ,il cuore dello sposo ascendeva sempre più alla gola.
"Ma lo sto facendo davvero?" pensava tra se è se.
Gli sembrava così strano vedersì lì all'altare,con quella bellissima ragazza.Gli sembrava così bello...troppo bello.
Giunta la sposa all'altare venne presa per mano dal futuro marito,mentre il prete sempre con lo sguardo docile e sorridente,annuiva approvando la coppia e aprendo il libro cominciando il suo celebre rito: "siamo qui riuniti...." bla bla....finchè non arriva a "se c'è qualcuno che è contrario a queste nozze parli ora o taccia per sempre!"
La platea restò in silenzio a quell'affermazione: lo sposo guardò incerto il fratello che gli fece un gran sorriso annuendo come per dirgli di non preoccuparsi;nessuno era contro quella coppia perfetta,quindi sembrava che le nozze dovessero proseguire.La sposa muoveva gli occhi in maniera frenetica,sembrava agitata,soprattutto dopo l'affermazione del prete.Il ragazzo si voltò verso di lei sorridendole rassicurante perchè tra breve il prete avrebbe fatto mettere loro gli anelli.Lei gli sorrise...era felice...

...probabilmente si sorride quando si è felici.

Il prete continuò il suo sermone finchè non fece chiamare a sè gli anelli e li posò al centro della coppia e poi chiese loro le solite fatidiche domande: "Edward Elric,vuoi tu prendere come tua legittima sposa la qui presente Jhana Dhraghiria per amarla,onorarla e rispettarla nella buona e nella cattiva sorte,nella salute e nella malattia....nel bene e nel male...finchè morte non vi separi?" e mentre il prete diceva ciò gli porgeva l'anello che il ragazzo avrebbe dovuto mettere al dito alla sua sposa.
Il ragazzo ripetè con voce altisonante "si lo voglio....io Edward Elric,voglio prendere in sposa Jhana Dhraghiria per amarla,onorarla e rispettarla nella buona e nella cattiva sorte,nella salute e nella malattia....nel bene e nel male...finchè morte non ....non ci separi!" Poi prese la mano tremante della ragazza e avvicinò l'anello al suo dito.Prima di poter fare il gesto volle vedere per l'ultima volta il viso di quella ragazza..prima che fosse diventata sua moglie...alzò lo sguardo...la fissò con il suo solito sorriso rassicurante....

...ma ciò che vide sul suo viso non era più un sorriso...

La mano di Jhana scivolò dalla sua,le labbra si dischiusero lentamente,le palpebre tremarono e le sue corde vocali vibrarono ad un suono simile ad un..."io...non posso..."
Detto questo la ragazza corse via lungo la navata secondaria andando a rifugiarsi in una porta della parrocchia lasciando cadere la sua corona di rose bianche che tanto contrastava sui suoi capelli lasciando che si smaterializzasse in mille petali che fluttuavano nella sala...una sala sbigottita...incredula.
Il giovane Elric restò sconvolto dalla sua reazione e ancor più spaventato di prima, si voltò verso il fratello che sembra essere sbigottito quanto lui.La sala si riempì di voci,commenti e sdegni,mentre il prete tranquillizzava lo sposo dicendogli "può succedere un po' di insicurezza...è un grande passo questo...vado a parlarle!"
Anche se lui sembrava essere d'accordo con le parole del parroco,non riusciva a smettere di tremare dallo spavento.Perchè quella reazione? Non l'aveva mai vista così spaventata!Si,era giusto avere paura...ma quel viso...quello sguardo era lo stesso di quando l'aveva incontrata: terrorizzata,perduta,incapace di saper prendere una decisione.
"Stai bene?" chiese il fratello avvicinandosi a lui e osservandolo
"No che non sto bene..." rispose lui guardando nel vuoto.
La sua reazione rendeva totalmente spiazzato il minore che non sapendo cosa fare cercò di consigliargli qualcosa,tra balbettii e incertezze:"Forse...forse...dovresti parlarle tu!"
"Già...forse...." ma nonostante ciò non riusciva a muovere un solo muscolo.
"Fratellone..." tentò di incalzarlo.
"Si...."
"..."
"Forse...me lo meritavo..." Edward teneva il capo chino...quasi avesse paura di dire quelle parole.
"Non dirlo neanche per scherzo!Jhana...lei...è solo spaventata,ma ti vuole molto bene!E' tuo compito rassicurarla!"
"tu dici...?" sorride tristemente "...E' buffo...di solito quando aveva un problema non lo confidava mai a me..."
"....fratellone..."
"......"
"...Sai?Cominciando una vita con lei...dovresti cominciare ad ascoltare i suoi problemi!Sia nella buona che nella cattiva sorte!Ricordi?Secondo me devi parlare con lei!Subito!Non vuoi perderla,vero?"
"No,certo che no...."
Nonostante l'animo un po' turbato,il ragazzo riuscì a muoversi spinto dalle parole rassicuranti e dolci del fratello minore.Da quando vivevano entrambi a Monaco,si era sempre fatto in due per aiutarlo.Era sempre lì con lui,in ogni caso e in ogni condizione.Lo adorava e lo ammirava più di ogni altra cosa.Non poteva deluderlo proprio ora...quelle nozze erano anche una realizzazione personale sua.
Percorse la navata secondaria guardando le porte che stavano disposte lungo il corridoio;notò il prete davanti ad una porta che con dolcezza parlava ad essa.Capì subito che Jhana si trovava lì e si mosse per raggiungerla.
"Non vuole parlare..." affermò tristemente il prete.
"Lasci...da qui in poi ci penso io!" il tono deciso e risoluto di Edward convinse il parroco ad affidare tutto a lui.
Non appena si ritrovò solo,lo sposo diede una leggera bussata per poi abbassare la maniglia della porta e scoprire che questa era aperta...
"Jhana...?" la chiamò.
La ragazza stava seduta su una sedia,in lacrime,mentre soffocava lo scorrere del pianto con il velo che teneva in testa.A vederla così triste,al ragazzo venne un forte istinto di abbracciarla...ma si trattenne dal farlo,perchè probabilmente sarebbe stata una mossa azzardata.
Si avvicinò a lei e con voce mite le chiese "Che c'è?Che ti è successo?C'è qualcosa che non và?"
"Sigh...non merito tutto questo...sniff...* rispose lei coprendosi il viso.Edward la guardò con dolcezza...era la stessa frase che pensò anche lui...e che disse a suo fratello.
"Anch'io non mi sentivo all'altezza di tutto questo,avevo paura,non sapevo se era la scelta giusta...è normale essere spaventati ma sappi che ti resterò a fianco sempre...e con me sarai sempre al sicuro!Non dovrai più avere paura... Jhana...."
La sposa lo guardò e,a quelle parole,singhiozzò ancora più forte.Il ragazzo ebbe paura di aver detto qualcosa di sbagliato ma era tutto giusto...l'unico problema era che non era ciò che pensava lei.
"Ed...mi dispiace tanto..."
A quelle parole il cuore di Edward si fece piccolo piccolo.Ma non volle allarmarsi e cercò di negare l'evidenza: "dispiacerti per cosa?" sorrise "se non ti senti pronta...possiamo anche rimandare..."
"Ed..."
"L'importante è volersi bene..."
"Ed...."
"E io ti voglio più che bene....io ti...."
"ED!! SONO INNAMORATA DI TUO FRATELLO!"
A quell'affermazione detta tutta ad un fiato,sembrò spezzarsi una piccola parte all'interno del ragazzo.Sembrò non aver capito bene...si...aveva sicuramente sentito male....
"Come?" sperò che quella domanda cambiasse le sorti della sua vita.
"....Mi dispiace tanto..." ripetè la stessa frase almeno una decina di volte.
Edward non guardò più lei ma attraverso il suo corpo.Come se la sua mente si fosse persa nel vuoto,in un mondo dove quel che aveva detto non esisteva.Poi nel suo stato di apparente trance sibilò qualcosa di forzato "c....come?" questa domanda non era come il primo "come?" di incomprensione ma più un "come?" simile a un "perchè?"
"Era sempre lì...quando volevo parlare"rispose lei con un nodo in gola "mi capiva perfettamente e...non so com'è successo...ma nn voglio sposarmi con te...per poi pentirmene! Anche se quel che provo per te è molto forte...credimi! Cerca di capirmi..."
"Io ci provo ma...non ci riesco.." rispose Edward totalmente incredulo a quelle parole.
Poi il colpo di grazia...
"Anche lui....mi ama...però..." furono le ultime parole che lo sposo voleva sentire in quella giornata.La persona che rispettava,voleva bene,sangue del suo sangue...l'aveva tradito.Ora ciò che lo colmava era la rabbia più profonda.Con veloce scatto si girò dandole le spalle e usci fuori dalla stanza anche se Jhana non aveva finito il suo discorso.Tornò in sala a passi pesanti e rabbiosi.La sposa uscì fuori dalla stanza per seguirlo.Ci teneva a dirgli tutto ma lui era uscito fuori prima del tempo.Nella platea dov'era successo il trambusto,si guardò intorno in cerca del fratello che,ansioso,stava aspettando seduto sulla panca.
"Fratellone,come sta?" voleva essere questa la domanda del minore,ma prima che la terminasse si ritrovò scaraventato a terra con il sangue alla bocca e la guancia ammaccata dal pugno dello sposo.Edward teneva lo sguardo basso mentre muoveva le dita indolenzite e sporche di sangue...il sangue di suo fratello Alphonse...."Perchè...lo hai fatto?"
"Di cosa parli?"chiese lui terrorizzato dal gesto che aveva fatto suo fratello maggiore.
Ma Edward non voleva sentire ragioni;lo prese per la giacca e cominciò a scuoterlo con rabbia "DIMMI PERCHE'?PERCHE' MI HAI PUGNALATO ALLE SPALLE COSI'?CREDEVO FOSSI FELICE PER ME!" i pugni serratti e vicini tra di loro stavano quasi diventando viola per la pressione sul collo.
" fra...te....llo....ne.....non .....re...spiro!" disse con sforzo Alphonse mentre con le mani cercava di divincolarsi dalla presa del fratello.
In tutta risposta Edward non voleva assolutamente mollare la presa,era troppo arrabbiato per farlo,e più il fratello minore sibilava rumori d'agonia più premeva sulla sua carotide con le nocchie mentre annaspava furiosamente frasi cariche d'odio.
"Io e Jhana non ci sposeremo!" disse con rabbia.
Il minore sbarrò gli occhi ma non riusciva a parlare,
"Dì la verità...tu ci rodevi fin dall'inizio sul nostro rapporto eh?Non hai mai sopportato che a me capitassero sempre le cose migliori,non è così Al? NON E' COSI'?" totalmente fuori di sè lo fissava con sguardo d'ira mentre il piccolo non poteva far altro che lasciar cadere le lacrime per forza di resistenza al soffocamento.
"Lo vuoi sapere perchè io e lei non ci sposiamo nè ci sposeremo mai,fratellino?" alzò il tono pressando il suo collo "LO VUOI SAPERE PERCHE'???"
La sposa giunse in sala vedendo la scena colma di sgomento e terrore da parte degli spettatori e non potè far altro che urlare di disperazione "ED!BASTA!COSI' LO UCCIDI!"
Edward strizzò gli occhi che bruciavano di prossimo pianto e gridò forte "NON CI SPOSIAMO,PERCHE' LEI AMA TE!!!"
La ragazza portò una mano alla bocca iniziando a singhiozzare sempre più forte mentre Alphonse spalancò ancor di più gli occhi versando un'ultima,amara,lacrima che andò scivolando sulla sua guancia sporca di sangue fino a finire sul gelido pavimento in marmo che al suo contatto sembrò emanare tutti i ricordi passati di quella triste vicenda.

“Quel giorno pioveva,il furgone era ribaltato...la carrozza sembrava sciogliersi...non c'erano superstiti ma solo due occhi corvini che scrutavano sotto un panno zuppo d'acqua.Non aveva una casa,non aveva una famiglia,era spaventata...io e il mio fratellone...le abbiamo dato una casa,una famiglia e tanto conforto..."

 

To be continued...

 

Clara_chan: allora, precisiamo che Edward Elric è mio V_V poi nella sua descrizione avrei voluto mettere "occhi stupendi" *__* ma la co-autrice non me l'ha permesso >_> diceva che ero di parte...uff =__=...non so che ne dite, ma a me questa Jhana non mi sta molto simpatica....e non solo perchè sta per sposarsi Ed!! mi è antipatica a pelle >_< spero comunque che vi interessi, perdonate la stupidità dei miei commenti ^__^ *vede Aly che si taglia le vene dalla disperazione* ehm...ti prego collega, non fare così °A°....spero continuerete comunque a seguire questa ff, che diventerà una vera figata *__* a presto!
Aly: *si taglia semplicemente le vene* ma con chi sto collaborando?°__°            

Alla prossima ^_^
 

  
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