Salve a tutti ^_^ mi ricorderete
sicuramente per la mia fanfiction (ahimè ancora non terminata) di Naruto Nindo
*viene presa a sassate* vi giuro che la sto continuando ç__ç a rilento,ma sta
andando e sarà pronta entro i primi di luglio!(scusate l'attesa v.v ma non
parliamo di questo che non c'entra!)
Grazie al preziosissimo aiuto di Clara_chan,ho realizzato una ff a due mani
(eh certo,da sola non avrei avuto il tempo giusto) su FullMetalAlchemist.
"Renkinjutsushi no Nikko" significa "raggio di sole d'alchimia" .
Spero che la nostra storia sia di vostro
gradimento!^_^
p.s. La fanfiction è basata sull'anime e viene dopo il film "Il conquistatore di
Shambala".Quindi chiunque non avesse visto il film o non avesse completato la
serie,è pregato di non leggere per non rovinarsi nulla!^^
p.p.s. Abbiamo considerato che se Al è passato nell'altro mondo riacquistando i
quattro anni di memoria,avrà acquistato anche i 4 anni fisici.
Buona lettura^^
Realizzato da Aly,Colorato da Ele
Prologo
Monaco, anno 1926, Chiesa di Peterskirche
In una famosa chiesa ristrutturata situata a Monaco,si stava celebrando un
festoso matrimonio.L'interno era adornato da festoni con gigli bianchi e
tulipani gialli che percorrevano la lunga navata gremita,nei sedili ai lati,di
gente ben vestita in attesa e ansiosa.Le finestre davano un fascio di luce fioco
dato dalle vetrate colorate e l'atmosfera sembrava essere quieta ma allo stesso
tempo forte di gaudio.All'altare,un anziano prete dalla pellaccia molle ma dal
sorriso sincero,stava sfogliando il sacro testamento e preparando gli strumenti
per la cerimonia mentre a lato dell'altare,un giovane ragazzo vestito in smoking
matrimoniale si guardava attorno,cercando sempre di non guardare lo stesso
punto: si allargava continuamente il colletto della camicia innervosito
dall'attesa,si sistemava la bionda coda,si puliva le maniche nonostante non ci
fosse polvere...e lanciava delle fugaci ma agitate occhiate verso il cuscinetto
munito di due anelli nuziali,poi guardava l'organo da suonare,poi il prete che
sorrideva rassicurante....tutto ciò lo elettrizzava e lo spaventava allo stesso
tempo.Poi il suo sguardo spaurito cercava tra la folla un viso famigliare e
rassicurante....e lo notò lì.In prima fila che lo salutava con una mano ridendo
un po' impacciato.
Alto,biondino,dagli occhi color glicine...sembrava quasi un tedesco anche se era
semplicemente suo fratello e,anche se solo con dei gesti e dei sorrisi,lo stava
tranquillizzando,perchè nulla sarebbe andato storto se fossero rimasti sempre
insieme.Nulla...
Improvvisamente l'organo cominciò a suonare e le porte della navata principale
si aprirono.In fondo stava per accedere colei che sarebbe stata la sua futura
sposa;mise il primo piede dentro e lasciò che la luce delle vetrate le
illuminassero il viso.Aveva un abito lungo di taffetà con un velo raccolto in
piccole rose che si estendeva sino a terra,le maniche erano in merletto e
continuavano nel bordo della scollatura con lo stesso motivo.Un acconciatura di
rose bianche le sovrastava il capo contrastando contro quei capelli neri come la
pece dai riflessi rossastri come il fuoco.A quella visione,lo sposo annullò
tutte le sue paure,nonostante fossero tante.E anche se era iniziato tutto per
pura voglia di dimenticare....adesso sembrava tutto diverso...adesso aveva
capito cosa poteva veramente renderlo felice.
La sposa si avvicinò all'altare e più si avvicinava,più quel contrasto tra la
sua pelle e il bianco della sua veste sembrava bello.Sembrava
felice,sorrideva...
.
...se una persona sorride è indubbiamente felice.
Teneva lo sguardo basso un po' imbarazzato e aveva le gote rosse...forse per il
fard,forse per altro...ma lo sposo non smetteva di guardarla.Ancora pochi passi
e lei sarebbe stata sua.
La ragazza salì il gradino e ad ogni suo passo ,il cuore dello sposo ascendeva
sempre più alla gola.
"Ma lo sto facendo davvero?" pensava tra se è se.
Gli sembrava così strano vedersì lì all'altare,con quella bellissima ragazza.Gli
sembrava così bello...troppo bello.
Giunta la sposa all'altare venne presa per mano dal futuro marito,mentre il
prete sempre con lo sguardo docile e sorridente,annuiva approvando la coppia e
aprendo il libro cominciando il suo celebre rito: "siamo qui riuniti...." bla
bla....finchè non arriva a "se c'è qualcuno che è contrario a queste nozze parli
ora o taccia per sempre!"
La platea restò in silenzio a quell'affermazione: lo sposo guardò incerto il
fratello che gli fece un gran sorriso annuendo come per dirgli di non
preoccuparsi;nessuno era contro quella coppia perfetta,quindi sembrava che le
nozze dovessero proseguire.La sposa muoveva gli occhi in maniera
frenetica,sembrava agitata,soprattutto dopo l'affermazione del prete.Il ragazzo
si voltò verso di lei sorridendole rassicurante perchè tra breve il prete
avrebbe fatto mettere loro gli anelli.Lei gli sorrise...era felice...
...probabilmente si sorride quando si è felici.
Il prete continuò il suo sermone finchè non fece chiamare a sè gli anelli e li
posò al centro della coppia e poi chiese loro le solite fatidiche domande:
"Edward Elric,vuoi tu prendere come tua legittima sposa la qui presente Jhana
Dhraghiria per amarla,onorarla e rispettarla nella buona e nella cattiva
sorte,nella salute e nella malattia....nel bene e nel male...finchè morte non vi
separi?" e mentre il prete diceva ciò gli porgeva l'anello che il ragazzo
avrebbe dovuto mettere al dito alla sua sposa.
Il ragazzo ripetè con voce altisonante "si lo voglio....io Edward Elric,voglio
prendere in sposa Jhana Dhraghiria per amarla,onorarla e rispettarla nella buona
e nella cattiva sorte,nella salute e nella malattia....nel bene e nel male...finchè
morte non ....non ci separi!" Poi prese la mano tremante della ragazza e
avvicinò l'anello al suo dito.Prima di poter fare il gesto volle vedere per
l'ultima volta il viso di quella ragazza..prima che fosse diventata sua
moglie...alzò lo sguardo...la fissò con il suo solito sorriso rassicurante....
...ma ciò che vide sul suo viso non era più un sorriso...
La mano di Jhana scivolò dalla sua,le labbra si dischiusero lentamente,le
palpebre tremarono e le sue corde vocali vibrarono ad un suono simile ad
un..."io...non posso..."
Detto questo la ragazza corse via lungo la navata secondaria andando a
rifugiarsi in una porta della parrocchia lasciando cadere la sua corona di rose
bianche che tanto contrastava sui suoi capelli lasciando che si smaterializzasse
in mille petali che fluttuavano nella sala...una sala sbigottita...incredula.
Il giovane Elric restò sconvolto dalla sua reazione e ancor più spaventato di
prima, si voltò verso il fratello che sembra essere sbigottito quanto lui.La
sala si riempì di voci,commenti e sdegni,mentre il prete tranquillizzava lo
sposo dicendogli "può succedere un po' di insicurezza...è un grande passo
questo...vado a parlarle!"
Anche se lui sembrava essere d'accordo con le parole del parroco,non riusciva a
smettere di tremare dallo spavento.Perchè quella reazione? Non l'aveva mai vista
così spaventata!Si,era giusto avere paura...ma quel viso...quello sguardo era lo
stesso di quando l'aveva incontrata: terrorizzata,perduta,incapace di saper
prendere una decisione.
"Stai bene?" chiese il fratello avvicinandosi a lui e osservandolo
"No che non sto bene..." rispose lui guardando nel vuoto.
La sua reazione rendeva totalmente spiazzato il minore che non sapendo cosa fare
cercò di consigliargli qualcosa,tra balbettii e
incertezze:"Forse...forse...dovresti parlarle tu!"
"Già...forse...." ma nonostante ciò non riusciva a muovere un solo muscolo.
"Fratellone..." tentò di incalzarlo.
"Si...."
"..."
"Forse...me lo meritavo..." Edward teneva il capo chino...quasi avesse paura di
dire quelle parole.
"Non dirlo neanche per scherzo!Jhana...lei...è solo spaventata,ma ti vuole molto
bene!E' tuo compito rassicurarla!"
"tu dici...?" sorride tristemente "...E' buffo...di solito quando aveva un
problema non lo confidava mai a me..."
"....fratellone..."
"......"
"...Sai?Cominciando una vita con lei...dovresti cominciare ad ascoltare i suoi
problemi!Sia nella buona che nella cattiva sorte!Ricordi?Secondo me devi parlare
con lei!Subito!Non vuoi perderla,vero?"
"No,certo che no...."
Nonostante l'animo un po' turbato,il ragazzo riuscì a muoversi spinto dalle
parole rassicuranti e dolci del fratello minore.Da quando vivevano entrambi a
Monaco,si era sempre fatto in due per aiutarlo.Era sempre lì con lui,in ogni
caso e in ogni condizione.Lo adorava e lo ammirava più di ogni altra cosa.Non
poteva deluderlo proprio ora...quelle nozze erano anche una realizzazione
personale sua.
Percorse la navata secondaria guardando le porte che stavano disposte lungo il
corridoio;notò il prete davanti ad una porta che con dolcezza parlava ad
essa.Capì subito che Jhana si trovava lì e si mosse per raggiungerla.
"Non vuole parlare..." affermò tristemente il prete.
"Lasci...da qui in poi ci penso io!" il tono deciso e risoluto di Edward
convinse il parroco ad affidare tutto a lui.
Non appena si ritrovò solo,lo sposo diede una leggera bussata per poi abbassare
la maniglia della porta e scoprire che questa era aperta...
"Jhana...?" la chiamò.
La ragazza stava seduta su una sedia,in lacrime,mentre soffocava lo scorrere del
pianto con il velo che teneva in testa.A vederla così triste,al ragazzo venne un
forte istinto di abbracciarla...ma si trattenne dal farlo,perchè probabilmente
sarebbe stata una mossa azzardata.
Si avvicinò a lei e con voce mite le chiese "Che c'è?Che ti è successo?C'è
qualcosa che non và?"
"Sigh...non merito tutto questo...sniff...* rispose lei coprendosi il
viso.Edward la guardò con dolcezza...era la stessa frase che pensò anche lui...e
che disse a suo fratello.
"Anch'io non mi sentivo all'altezza di tutto questo,avevo paura,non sapevo se
era la scelta giusta...è normale essere spaventati ma sappi che ti resterò a
fianco sempre...e con me sarai sempre al sicuro!Non dovrai più avere paura...
Jhana...."
La sposa lo guardò e,a quelle parole,singhiozzò ancora più forte.Il ragazzo ebbe
paura di aver detto qualcosa di sbagliato ma era tutto giusto...l'unico problema
era che non era ciò che pensava lei.
"Ed...mi dispiace tanto..."
A quelle parole il cuore di Edward si fece piccolo piccolo.Ma non volle
allarmarsi e cercò di negare l'evidenza: "dispiacerti per cosa?" sorrise "se non
ti senti pronta...possiamo anche rimandare..."
"Ed..."
"L'importante è volersi bene..."
"Ed...."
"E io ti voglio più che bene....io ti...."
"ED!! SONO INNAMORATA DI TUO FRATELLO!"
A quell'affermazione detta tutta ad un fiato,sembrò spezzarsi una piccola parte
all'interno del ragazzo.Sembrò non aver capito bene...si...aveva sicuramente
sentito male....
"Come?" sperò che quella domanda cambiasse le sorti della sua vita.
"....Mi dispiace tanto..." ripetè la stessa frase almeno una decina di volte.
Edward non guardò più lei ma attraverso il suo corpo.Come se la sua mente si
fosse persa nel vuoto,in un mondo dove quel che aveva detto non esisteva.Poi nel
suo stato di apparente trance sibilò qualcosa di forzato "c....come?" questa
domanda non era come il primo "come?" di incomprensione ma più un "come?" simile
a un "perchè?"
"Era sempre lì...quando volevo parlare"rispose lei con un nodo in gola "mi
capiva perfettamente e...non so com'è successo...ma nn voglio sposarmi con
te...per poi pentirmene! Anche se quel che provo per te è molto forte...credimi!
Cerca di capirmi..."
"Io ci provo ma...non ci riesco.." rispose Edward totalmente incredulo a quelle
parole.
Poi il colpo di grazia...
"Anche lui....mi ama...però..." furono le ultime parole che lo sposo voleva
sentire in quella giornata.La persona che rispettava,voleva bene,sangue del suo
sangue...l'aveva tradito.Ora ciò che lo colmava era la rabbia più profonda.Con
veloce scatto si girò dandole le spalle e usci fuori dalla stanza anche se Jhana
non aveva finito il suo discorso.Tornò in sala a passi pesanti e rabbiosi.La
sposa uscì fuori dalla stanza per seguirlo.Ci teneva a dirgli tutto ma lui era
uscito fuori prima del tempo.Nella platea dov'era successo il trambusto,si
guardò intorno in cerca del fratello che,ansioso,stava aspettando seduto sulla
panca.
"Fratellone,come sta?" voleva essere questa la domanda del minore,ma prima che
la terminasse si ritrovò scaraventato a terra con il sangue alla bocca e la
guancia ammaccata dal pugno dello sposo.Edward teneva lo sguardo basso mentre
muoveva le dita indolenzite e sporche di sangue...il sangue di suo fratello
Alphonse...."Perchè...lo hai fatto?"
"Di cosa parli?"chiese lui terrorizzato dal gesto che aveva fatto suo fratello
maggiore.
Ma Edward non voleva sentire ragioni;lo prese per la giacca e cominciò a
scuoterlo con rabbia "DIMMI PERCHE'?PERCHE' MI HAI PUGNALATO ALLE SPALLE
COSI'?CREDEVO FOSSI FELICE PER ME!" i pugni serratti e vicini tra di loro
stavano quasi diventando viola per la pressione sul collo.
" fra...te....llo....ne.....non .....re...spiro!" disse con sforzo Alphonse
mentre con le mani cercava di divincolarsi dalla presa del fratello.
In tutta risposta Edward non voleva assolutamente mollare la presa,era troppo
arrabbiato per farlo,e più il fratello minore sibilava rumori d'agonia più
premeva sulla sua carotide con le nocchie mentre annaspava furiosamente frasi
cariche d'odio.
"Io e Jhana non ci sposeremo!" disse con rabbia.
Il minore sbarrò gli occhi ma non riusciva a parlare,
"Dì la verità...tu ci rodevi fin dall'inizio sul nostro rapporto eh?Non hai mai
sopportato che a me capitassero sempre le cose migliori,non è così Al? NON E'
COSI'?" totalmente fuori di sè lo fissava con sguardo d'ira mentre il piccolo
non poteva far altro che lasciar cadere le lacrime per forza di resistenza al
soffocamento.
"Lo vuoi sapere perchè io e lei non ci sposiamo nè ci sposeremo mai,fratellino?"
alzò il tono pressando il suo collo "LO VUOI SAPERE PERCHE'???"
La sposa giunse in sala vedendo la scena colma di sgomento e terrore da parte
degli spettatori e non potè far altro che urlare di disperazione "ED!BASTA!COSI'
LO UCCIDI!"
Edward strizzò gli occhi che bruciavano di prossimo pianto e gridò forte "NON CI
SPOSIAMO,PERCHE' LEI AMA TE!!!"
La ragazza portò una mano alla bocca iniziando a singhiozzare sempre più forte
mentre Alphonse spalancò ancor di più gli occhi versando un'ultima,amara,lacrima
che andò scivolando sulla sua guancia sporca di sangue fino a finire sul gelido
pavimento in marmo che al suo contatto sembrò emanare tutti i ricordi passati di
quella triste vicenda.
“Quel giorno pioveva,il furgone era ribaltato...la carrozza sembrava
sciogliersi...non c'erano superstiti ma solo due occhi corvini che scrutavano
sotto un panno zuppo d'acqua.Non aveva una casa,non aveva una famiglia,era
spaventata...io e il mio fratellone...le abbiamo dato una casa,una famiglia e
tanto conforto..."
To be continued...
Clara_chan: allora, precisiamo che
Edward Elric è mio V_V poi nella sua descrizione avrei voluto mettere "occhi
stupendi" *__* ma la co-autrice non me l'ha permesso >_> diceva che ero di
parte...uff =__=...non so che ne dite, ma a me questa Jhana non mi sta molto
simpatica....e non solo perchè sta per sposarsi Ed!! mi è antipatica a pelle >_<
spero comunque che vi interessi, perdonate la stupidità dei miei commenti ^__^
*vede Aly che si taglia le vene dalla disperazione* ehm...ti prego collega, non
fare così °A°....spero continuerete comunque a seguire questa ff, che diventerà
una vera figata *__* a presto!
Aly: *si taglia semplicemente le vene* ma con chi sto collaborando?°__°
Alla prossima ^_^