Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: potteriani    10/11/2013    3 recensioni
Blaine si trasferisce a New York col suo miglior amico Sam! I loro coinquilini saranno un certo Mike Chang e Kurt Hummel...
Dal testo: "-Scusa- disse in fretta –E’ che anche Kurt è gay, e penso che sarà divertente vivere con voi due: entrambi omosessuali, entrambi alla NYADA, per caso anche tu ami il Moulin Rouge, Blaine?-
-Beh, si … - disse lui scoppiando a ridere."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Senza neanche aspettare un invito Santana entrò nell’appartamento, superando Kurt e Blaine. Il primo completamente scioccato, il secondo confuso.
Kurt riuscì a riprendersi e chiudendo la bocca e sbattendo la porta si voltò verso la ragazza, seguendola in salotto con Blaine alle spalle.
-Scusate, non ho ben capito … E’ una tua amica Kurt?- chiese Blaine soffermandosi a guardare Santana, che stava guardando fuori dalla finestra dandogli le spalle.
In quel momento Kurt non l’avrebbe definita una sua “amica”. Dio! Aveva rovinato quel bellissimo e perfetto momento! Però si meravigliò del fatto che Santana non avesse ancora fatto nessuno commento sarcastico sulla casa, o su di lui, o su Blaine.
-Santana … Stai bene?- chiese Kurt avvicinandosi e dimenticandosi della sua arrabbiatura, osservando la schiena di Santana un po’ ricurva su se stessa.
-Santana?- chiese nuovamente, poggiando una mano sulla spalla della ragazza facendola voltare. Kurt trattenne il fiato. Santana aveva il volto rigato da lacrime, e un’espressione dolorosa e triste. Singhiozzò appena, e dopo aver lanciato una veloce occhiata a Blaine tornò a voltarsi verso la finestra.
Kurt allora, conoscendo bene l’amica, si rivolse a Blaine.
-Blaine, potresti darci qualche minuto?- chiese dolcemente. Sapeva che Santana non avrebbe parlato se lui restava nella stanza.
-Certo, vado in cucina … Preparo un tè?- chiese Blaine guardando Santana.
-Si, grazie- disse Kurt, e così il più giovane uscì dalla stanza. Kurt tornò a rivolgersi a Santana, facendola nuovamente voltare.
-Santana … Che succede? Stai bene?- chiese premuroso facendola sedere sul divano. Lei scosse la testa, poggiando i gomiti sulle ginocchia e nascondendo il volto tra le mani, scossa dai singhiozzi. Kurt non l’aveva mai vista così …
-Santana, ti prego! Mi stai facendo preoccupare- sussurrò Kurt accarezzando la schiena dell’amica.
-Brittany … - disse Santana con un filo di voce –Brittany si è fidanzata-
Cazzo. Kurt sapeva quanto Santana tenesse a Brittany, nonostante la loro relazione fosse ufficialmente finita quasi un anno prima. Santana l’amava ancora, non era riuscita a dimenticarla. Kurt non sapeva cosa dire, ma Santana continuò a parlare, alzando lentamente la testa dalle mani.
-E non nel senso che si è messa con un ragazzo … Nel senso che si sta per sposare … Capisci Kurt? Brittany si sta per sposare!- disse tornando a singhiozzare.
-Come l’hai scoperto?- chiese Kurt sconvolto da quella notizia.
-E’ questa la parte più brutta!- disse Santana infervorandosi animatamente –Ero andata a trovarla! Ero andata al campus della sua università, e … e stava con un ragazzo! All’inizio non mi sono preoccupata un gran che, alla fine sarebbe stata una storia di passaggio. Ma … ma poi me l’ha detto … come se fosse la cosa più normale del mondo! Si vedeva che era felice … Che era innamorata! E poi lo-lo sai com’è Brittany! Parla sempre col sorriso e … e non ce l’ho fatta! Sono corsa di nuovo in macchina, e mentre tornavo a New York so-sono scoppiata a piangere! Mi dispiace essere piombata qui, ma non sapevo dove altro andare Kurt!-
Santana si buttò tra le sue braccia, sconvolta. Kurt la strinse istintivamente. Lei non parlava mai con nessuno in questo modo, aprendosi completamente! Evidentemente doveva davvero essere a pezzi.
-Tranquilla …  Andrà … andrà tutto bene, tranquilla- ripeté Kurt, incapace di pensare ad altro. Santana era diventata una suo buon amica, per non dire la migliore insieme a Rachel, durante l’anno passato a convivere. Ora toccava a lui essere un buon amico: doveva occuparsi di Santana, in ogni modo possibile.
-Resti a dormire qui stanotte, non voglio sentire neanche una protesta. Dormi nel mio letto, ok? E domattina facciamo venire qui anche Rachel, lei ha sempre tutte le idee geniali … Per il momento concentriamoci sul farti smettere di piangere, va bene?- disse Kurt prendendo il volto della ragazza tra le mani e asciugandole le lacrime.
-Starai bene Santana, te lo prometto. Ricordati che sei la ragazza più forte che io conosca … Tienilo bene a mente!-
Santana fece quello che parve un accenno di sorriso, e Kurt si sentì un po’ più tranquillo: se riusciva a sorridere non era così impossibile da aggiustare!
-Posso?- una voce bassa arrivava dalla cucina. Era Blaine. Kurt guardò Santana, che annuì silenziosamente, sistemandosi un po’ il trucco. Nonostante la situazione ci teneva ad essere carina.
-Certo Blaine- disse Kurt. Il moro entrò nella stanza portando un vassoio con tre tazze fumanti e una zuccheriera.
Una volta poggiato tutto sul tavolino davanti al divano, Blaine sorrise a Santana, porgendole una mano.
-Non ci siamo presentati. Mi chiamo Blaine, piacere-
-Santana Lopez- rispose lei, guardandolo attentamente. –E’ il tuo ragazzo, Kurt?- chiese rivolta a quest’ultimo, che diventò rosso in meno di un secondo, cominciando a balbettare parole senza senso. Blaine gli venne in aiuto.
-Sono il suo coinquilino- disse sedendosi su una delle poltrone.
Bevvero il tè in uno strano silenzio: Santana guardava fuori dalla finestra, persa nei suoi pensieri, Kurt si fissava le ginocchia, incapace di alzare lo sguardo su Blaine, dopo quell’incredibile serata, e Blaine stava cercando di pensare a un modo per recuperare quel magnifico momento di intimità con Kurt.
-Kurt- disse Santana una volta finito di bere –Sei sicuro che io possa restare qui?-
-Assolutamente si! Te l’ho detto, dormi nel mio letto!- rispose lui subito, rassicurandola –Vuoi che ti accompagni in camera?-
-Si grazie- disse a bassa voce Santana. Kurt annuì e si alzò in piedi, seguito dall’amica.
-Buonanotte Blaine- disse Santana seguendo Kurt nel corridoio.
-Buonanotte- disse il moro, alzandosi dopo che i due erano usciti dalla stanza, e portando le tazze in cucina, lavando anche quelle. Una volta finito tornò in salotto, dove trovò Kurt che stava posando una coperta sul divano.
-Tutto bene?- chiese Blaine avvicinandosi.
-Più o meno … Santana starà meglio, ha solo bisogno di tempo. Mi dispiace che sia arrivata qui all’improvviso, ma è mia amica e ... sai, non è un buon periodo per lei … Ma mi dispiace davvero- disse Kurt, sussurrando l’ultima frase. Erano abbastanza vicini, di fronte al divano. Kurt era rimasto con un lembo della coperta in mano, si era perso negli occhi di Blaine che lo guardavano con un misto di emozioni … Tranquillità, dolcezza, rassicurazione, e … possibile? Desiderio …
-Dormi qui allora?- disse Blaine interrompendo quel silenzio con la sua voce roca.
-Ah … - Kurt, riprenditi –Si, si … - disse tornando a sistemare la coperta.
-Non starai scomodo?- disse Blaine passandogli dei cuscini che Kurt aveva appoggiato prima su una delle poltrone.
-Non c’è problema, è una sola notte-
-Come la conosci?- chiese il più piccolo, riferendosi a Santana.
-Oh, andavamo al liceo insieme. All’inizio la odiavo, sai … Era una delle cheerleader più popolari della scuola, e mi prendeva di mira per la mia sessualità … Diciamo che era considerata da tutti una … poco di buono, ecco. Ma poi è arrivata Brittany … era nelle cheerleader anche lei, ed è stata la sua prima ragazza. Il suo grande amore. Si sono lasciate alla fine del liceo, e Santana si è trasferita qui a New York con me e Rachel, e siamo diventati molto uniti- disse Kurt mentre chiudeva le tende del salotto.
-Capisco- disse Blaine guardandolo mentre si voltava. –Immagino che sarai stanco, vorrai andare a dormire-
-In realtà … Quel tè mi ha risvegliato- disse Kurt scoppiando a ridere. –E tu? Non hai sonno?-
-Neanche un po’- rispose Blaine, facendo quasi mancare il respiro a Kurt. La sentiva solo lui la malizia nella sua voce?
-Beh, allora … che facciamo?- chiese cercando di interrompere quell’imbarazzante silenzio.
-Che ne dici di provare a far ripartire quel disco?- propose Blaine indicando con un cenno del capo lo stereo.
Kurt annuì lentamente, e si diresse verso il cd, facendolo ripartire. Cominciò subito “Give Me Love”.
Kurt si voltò, e Blaine era sempre lì, a fissarlo. Era come se quell’interruzione non ci fosse mai stata, come se in tutta la casa, come se in tutta New York, ci fossero solo loro due e quella canzone.
Kurt non diede neanche il tempo a Blaine per allungare la mano verso la sua, si avvicinò subito, posando una mano sulla sua spalla e l’altra sul suo collo, avvicinando pericolosamente il suo viso a quello del ragazzo.
Blaine fu colto alla sprovvista, ma non si tirò indietro. Kurt si era avvicinato di sua spontanea iniziativa, ed ora era lì, a pochi centimetri dal suo viso, le labbra vicinissime. Blaine mise una mano sul suo fianco e l’altra sulla sua schiena, e senza altri indugi avvicinò lentamente le sue labbra a quelle di Kurt.
Erano lì: occhi socchiusi, corpi caldi e respiri affannati che si infrangevano sulle loro labbra.
Kurt si avvicinò quel poco che bastava per farle toccare, e si sentì subito a casa. Le labbra di Blaine erano morbide, calde, e sapevano di vaniglia. Sentiva il suo odore, poteva percepire il suo copro in tensione contro il proprio. Passò una mano tra i suoi capelli alla base della nuca, e lo sentì rabbrividire. Assaporò quelle labbra perfette per un tempo che gli parve contemporaneamente infinito e troppo breve, mentre le mani di Blaine gli accarezzavano la schiena.
Poi Blaine passò delicatamente la sua lingua sul labbro inferiore di Kurt, che dischiuse le labbra, facendo si che si incontrassero. Le braccia di Blaine lo strinsero ancora di più, sembravano essere nate per stringerlo.
Continuarono a baciarsi, esplorando l’uno la bocca dell’altro, perdendosi in quel vortice di emozioni tanto intense.
Sarebbero potuti rimanere così per sempre e sarebbero stati felici.
Kurt stava facendo scendere la sua mano dalla spalla di Blaine giù lungo il suo braccio, quando la porta dell’appartamento si aprì, facendo entrare un allegro Sam. Il ragazzo smise di ridere da solo-cosa alquanto strana-non appena vide la scena, e Blaine e Kurt si staccarono altrettanto velocemente.
Kurt sapeva di non essere in condizioni presentabili! Aveva il gilet e la camicia stropicciati, la faccia rossa e stravolta-in senso buono- e il respiro affannato. Anche Blaine non era da meno: il papillon era tutto spostato di lato, i capelli erano completamente arruffati e le labbra erano gonfie e rosse. Mancava solo un cartello con su scritto “Sono il miglior baciatore del mondo e sono stato interrotto due volte in una sola serata” per completare il tutto.
- Sam! Sei tornato presto!- disse Kurt con una voce di almeno un ottava più alta.
-Sono le undici e mezzo passate … Pensavo che … - disse Sam facendo saettare lo sguardo da Kurt a Blaine.
-Scusate, non volevo interrompervi- disse poi chiudendo gli occhi –Io non ho visto niente, va bene? Ora e ne vado a letto e non vi do più fastidio-
-Aspetta Sam- disse Blaine costringendo l’amico a riaprire gli occhi –Non fare rumore, c’è un’amica di Kurt a dormire nella sua stanza-
-Come?- chiese il biondo confuso.
-Si, domattina resta a colazione. Storia lunga- disse Kurt sistemandosi la camicia come meglio poteva.
-Ok … Beh, buonanotte- e senza aspettare una risposta Sam si fiondò in corridoio.
Blaine si voltò verso Kurt, che fece altrettanto. Non appena i loro sguardi si incontrarono scoppiarono a ridere, scacciando via l’imbarazzo che si era creato nella stanza.
-Credo che sia arrivata anche per me l’ora di andare a dormire- disse Blaine passandosi una mano tra i capelli ricci.
-Va bene … Allora buonanotte- disse Kurt avvicinandosi sorridendo. Posò delicatamente una mano sulla guancia di Blaine, lasciando poi un bacio sulle sue labbra.
-Buonanotte- rispose Blaine sorridendo. Dopo di che si avviò verso la sua camera, fermandosi all’uscita del salotto per voltarsi e sorridere un’ultima volta a Kurt, che ricambiò.
Quella sera Blaine avrebbe potuto toccare davvero il cielo con un dito!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: potteriani