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Autore: ChrisAndreini    10/11/2013    1 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

10|11|13

Caro diario, 

Ho fatto un sogno stranissimo stanotte, sembrava verissimo!
Ho sognato che qualcuno entrava in casa, che mi alzavo dal letto e mi avviavo con un pezzo di ferro del progetto verso la camera dei miei genitori, dove la figura era entrata.
Accendevo la luce e compariva mio padre, che mi diceva di tornare a dormire e che lui se ne sarebbe andato presto. Era scarmigliato e furioso, io gli chiedevo cosa ci facesse lì e poi il buio.
Mi sono svegliata a letto alle 11 e ho subito scritto il sogno per annotarmelo, sembrava davvero, ma davvero reale!  Devo andare, suonano alla porta.

22.30

Credo che questa sia stata giornata più brutta della mia vita, mentre sto scrivendo fiotti di lacrime escono dai miei occhi, ma avevo bisogno di sfogarmi e chi meglio di te può accogliere la mia tristezza!
Stamattina ho lavorato con Alexander, abbiamo iniziato la costruzione del macchinario, cominciando dal casco.
Deve essere metallico, ma con isolamento interno in modo che… ma non voglio parlare di questo.
Abbiamo lavorato un po’ poi gli ho offerto il pranzo per farmi sdebitare di avergli aperto la porta con molto ritardo.
La pasta era alquanto scotta, ma… non mi importa della pasta.
Dopo pranzo abbiamo parlato un po’, della scuola, di Natasha, quando gli ho chiesto di James sembrava un po’ rigido, ma forse era la mia impressione e… non voglio parlare di James.
Verso le 3.30 ha chiamato mio zio, era preoccupato, mi ha chiesto se papà era lì, io gli ho risposto che papà doveva stare da loro, ero preoccupatissima. Poi mi ha chiesto dove fosse Nate, e gli ho detto che Nate non si fa vedere molto in giro, ero davvero in ansia, e si è deciso a dirmi cosa fosse successo!
Ieri mamma e papà hanno litigato, e papà e n’è andato, quindi il sogno che ho fatto era vero, sono andata a controllare, ha svaligiato il suo armadio, ed io come una stupida ho elaborato questa cosa come un sogno.
Poi mi ha detto che stamattina mia madre si è alzata sconvolta, ha aiutato un po’ a raccogliere, poi non si è sentita troppo bene e si è messa seduta, e poi… 

[Scusate, cari lettori, ma questa parte è risultata illeggibile perché le lacrime di Valery hanno sciolto l’inchiostro] 

…Quando lo zio ha chiuso la telefonata non riuscivo ad elaborare ciò che era accaduto.
Il “coso” mi si è avvicinato chiedendomi cosa fosse successo, ma io non volevo essere disturbata da lui, mia madre è ricoverata in ospedale, non volevo gente in torno, così gli ho chiesto di andare via, lui voleva obbiettare, ma l’ho spinto fuori dalla porta quando le prime lacrime stavano uscendo dagli occhi.
Sono stata tutto il pomeriggio a piangere, cercando di elaborare ciò che era successo.
Ho cercato di distrarmi in tutti i modi, ma appena posavo l’occhio sul pianoforte, sulla camera dei miei genitori o sui fiori del tavolo in cucina mi mettevo a singhiozzare.
Nella mia testa c’era sempre la stessa litania che cercavo di sopprimere: “Mio padre ci ha abbandonato, mia madre è svenuta e rischia la vita, mio fratello non torna da ieri, io sono sola e indifesa, io sono sola e indifesa”
IO SONO SOLA, SONO INDIFESA, NON C’E’ NESSUNO, CHE FARO’, ADESSO!!!!!!
E non posso neanche andare dagli zii, perché mi hanno detto che devo andare a scuola domani, CHI VUOLE ANDARCI, DICO IO!!! 
Sarà il caso di provare a dormire, domani sarà una giornataccia, e a pranzo mio zio ha detto che ci saranno i risultati dei test cha ha fatto mia mamma, se è un peggioramento del cancro, non ci sarà niente da fare, ma c’è il 40% di possibilità che sia qualcosa di diverso e curabile.
Mi sento così inutile, ho paura per mia madre, se se ne va lei, chi mi rimane?
Ti scrivo domani, con buone notizie, spero!

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
:’( 
Scusate per gli errori se ne trovate ma Valery non scrive bene se è sconvolta, non trovate?
Chissà cosa succederà domani!
Al prossimo capitolo!

   
 
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