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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    23/04/2008    2 recensioni
Lei arrossì. Succedeva tutte le volte e lui detestava ammettere che adorava quella sua reazione.
[claire/sylar]
SPOILER!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Sylar
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Adesso muoio. Stavolta me lo sento. O mio dio.

Claire si rigirava sul suo letto facendo scricchiolare le molle, fregandosene delle sue "compagne di stanza".
Non ce la faceva a comportarsi da persona normale.. un altra situazione del genere e avrebbe perso l'auto controllo.
Si mise seduta sul letto. La voglia di soffocare Maya con un cuscino le sfiorò la mente per un attimo, ma poi cominciò a fare un conteggio mentale. Decisamente demenziale..
49 giorni di convivenza forzata.
251 litigate. Eh si.. se le era contate.
1 abbraccio.
2 casti bacetti.
3 milardi le volte che l'avrebbe preso volentieri a pugni in faccia.
3 miliardi e 1 le volte che gli sarebbe saltata addosso alla faccia dell'innocente ragazzina.
Però c'era un ma.
Lui stava ricominciando a riprendere i poteri. E per un attimo le aveva fatto paura.
E poi se lo doveva scordare, togliere dalla testa, rimuore completamente tutto quello che sentiva quando c'era lui vicino o semplicemente al suo pensiero, dimenticare totalmente il suo lato umano.
E ricordarsi che era stato chi era tutt'ora.
Perchè Sylar non era un altra persona. Sylar è Gabriel.


Matt si alzò stranamente presto quella mattina. Non aveva avuto sogni tranquilli, anzi a dirla tutta se la stava per fare addosso all'idea di condividera la camera con quello.
Ma dove stava adesso? Non volle pensare al peggio, ma il macabro pensiero fu spontaneo.
Scese di corsa le scale e corse in salotto.
Tutto quello che trovò, fu la sua fonte di proccupazione che stava accoccolato sul divano.
Sylar aprì un occhio. -Parkman che schifo. Vestiti.-
Matt si guardò. Aveva solo i suoi boxer addosso.
-E comunque russi.- aggiunse il ragazzo premendo il viso sul divano.
Matt non se la sentì di rispondere alle provocazioni, perciò risalì in camera aspettando che si svegliassero gli altri.


8:30 cucina di casa Bennet.
Tutta l'allegra compagnia riunita al tavolo.
Sandra aveva intrapreso la solita conversazione con il suo cane.
Noah parlottolava del più e del meno con Mohinder.
Matt imboccava Molly che non ne voleva sapere di mangiare.
Maya borbottava qualcosa con Elle che però non sentiva dato chè si stava per appisoloare sul tavolo.
Lyle parlava con Peter e Gabriel che nel frattempo erano impegnati in una lotta di sguardi.
Claire fissava il suo muffin ma sarebbe voluta sprofondare sotto il tavolo e non riuscire mai più.
-La finisci di guardarmi male?- sbottò Peter al ragazzo che gli stava di fronte.
-Quando finisci tu.-
-Hai cominciato tu.- Peter aveva messo il broncio da bambino.
Tutto il tavolo si girò a guardarlo quando la tazza del latte gli si rovesciò in testa.
-Sei stato tu!- Peter si alzò in piedi puntando il dito verso Sylar, che era prossimo a farsela sotto dalle risate.
Con le lacrime algi occhi trovò la forza di dire "non sono stato io".
Ma non bastò, datochè Peter gli rovesciò il suo latte con i cereali tutto in testa.
Sylar si alzò in piedi levandosi quell'ipiastro dalla faccia.
Peter intanto rideva piegato in due.
-Stronzo!-
-Non sono stato io.- lo prese in giro Pete.
Si guardarono con aria di sfida, ma la cosa non durò molto perchè risero a vicenda vedendo in che condizioni pietose e ridicole erano.
-Vado prima io a farmi la doccia!- sentenziò Sylar riprendendo un minimo di contegno.
-Non vado io.-
-Ok vai tu perchè puzzi di più.-
-In tal caso vai tu.-
-Rimane sempre il fatto che te puzzi di più.-
-Ragazzi abbiamo due bagni.- Noah intervenne quasi a stento, per paura di una bella doccia con latte e cereali.


-Noah.. la tazza di Peter non è caduta da sola..no?- Mohinder prese il signor Bennet da una parte per fargli la domanda che gli premeva da quando quei due bambini troppo cresciuti si erano andati a fare la doccia.
-Non lo so.. Al 99% no.-
-Dici che ce l'avrebbe detto? Dico.. se gli fossero tornati i poteri ce ne avrebbe messo al corrente?-
-Non ne ho idea.. è di Sylar che parliamo non te lo scordare.-
-Si ma non avrebbe motivo no?-
-Probabilmente è stato un caso. Più tardi ne parliamo con lui.-


Claire uscì dalla sua stanza proprio nel momento in cui Sylar usciva dal bagno con un'asciugamano legato in vita.
La ragazza diventò di un colore tra magenta e fucsia.
Voleva far finta di non vederlo. Ma gli doveva fare una domanda. Che ovviamente gli avrebbero fatto tutti, ma lei in parte già sapeva la risposta.
-Ga..briel- ecco non riusciva neanche a parlare. Cominciava bene. Respirò imponendosi di non farsi cadere gli occhi da nessuna altra parte che non fossero gli occhi. Anche se bastavano quelli a non farla respirare.
-Dimmi.-
-Stamatina..sei stato tu?-
-No. E' petrelli che non sa mangiare e si sbrodola come i bambini.
Claire lo guardò con un sopracciglio alzato. -Si sbrodola in testa?-
-Si.-
Lei alzò gli occhi al cielo.
-Dai Claire! Ti facevo più intelligente. Certo che sono stato io.-
-E io ti facevo meno idiota.-
-Soddisfatto la tua curiosità?-
Claire annuì, e fece per andarsene.
-Aspetta un attimo. Puzzo ancora di latte?-
Claire scoppiò a ridere.
-Il latte non puzza.-
-Fidati.- rispose semplicemente con il tono di uno che la sa lunga sull'argomento. -Allora?-
-Sei stato un ora e mezzo nella doccia! Certo che no!- urlò spazientita Claire.
-Da laggiù non senti.- e si avvicinò a lei con un sorriso malizioso. -Senti.-
Claire rmase a bocca spalancanta.
Era talmente bassa da trovarsi con la fronte vicino la sua spalla.
Claire contò fino a tre. Non doveva dargli corda. Lui sapeva che lei cedeva sempre, era una regola matematica.
Non riuscì a contare neanche fino a uno. Si alzò sulle punte e posò il naso e le labbra sulla spalla del ragazzo.
Cominciò a passare le labbra sulla spalla fino a rrivare all'incavo del collo.
Sorrise vedendo che a lui erano venuti i brividi.
Così come a lei.
Lui le mise una mano sotto la maglietta e con l'altra le accarezzava i capelli.
Poi si abbassò un po' arrivando alla sua altezza e le cominciò a passarle la lingua sulle labbra, mentre lei gli stringeva le spalle.
Se ne fregarono tutti e due che erano in mezzo al corridoio con una decina di persone in casa.
Un singhiozzo proveniente da in fondo al corridoio li fece sobbalzare.
-Gabriel, porquè ella?-




Rieccomi qua. Allora scusatemi se ci metto tanto ad aggiornare ma non ho proprio tempo ultimamente.. comunque... chi sarà che rompe a quei due tesori?? mi sa che avete indovinato..
Non so se la frase in spagnolo è scritta bene.. (si non so neanche due parole... -__-)
Fa un po' schifo questo capitolo scusate davvero..
Ringrazio: Ino chan e GaaRamaru
Grazie mille a tutte e due che continuate a seguire la mia fic..

ps: vedrò di aggiornare al più presto anche "all you need is love"
Un bacio!!!!
  
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