... Forever Yours...
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…La cosa che più mi spaventava era rimanere solo, sai?
Anche se allora non sapevo
davvero cosa volesse dire “solo” potevo solo immaginarlo…-
Doveva correre, soltanto
quello poteva salvarlo.
Doveva combattere contro
tutto, l’oscurità le belve feroci e se stesso.
Più correva più tutto quello
di cui aveva più paura lo inseguiva.
Era stremato, non ce la faceva
più, sentiva il sapore del sangue in bocca e correre era diventata un’impresa
impossibile.
Cadde.
“Takanori sei in trappola”
Alzò gli occhi e ritrovò se stesso, ma non il Takanori che vedeva ogni giorno
allo specchio quello piccolo, l’innocente.
Il bambino che era prima
dell’incidente.
“Non vedi come sei
diventato?”
E detto questo si svegliò,
come accadeva ogni notte.
Ormai anche andare a letto
era diventato un’incubo.
Vi voltò , completamente
sudato e si alzò, afferrando la sveglia, aveva dormito molto.
Erano già le 7.00 doveva
sbrigarsi, alle 8 aveva un’appuntamento con Ryo per fare colazione.
Si fece la doccia e uscì di
casa, arrivando puntuale alla metro.
< o kamisama!
> Disse Ryo, vedendo arrivare Takanori in orari.
< Che vuoi? >
< Sei in orariooooo… allora dio esisteee!
> Urlò,alzando le braccia al cielo.
< Idiota! > Disse di
rimando, tirandogli una sberla sulla testa
< Muoviti, andiamo! >
I due fecero colazione come
promesso in un bar del centro e poi si diressero a scuola.
Takanori entrò nella propria
classe accompagnato da Akira che lo seguiva chiacchierando del più e del meno
con tutti quelli che incontrava.
< Ciaoo
Yuu!! > Urlò non appena varcò l’entrata dell’aula.
< Ehy Suzuki! Come va?
> Rispose il moro, seduto sul proprio banco con i piedi appoggiati alla
sedia.
Era circondato da tante
ragazzine smaniose di avere il suo numero di cellulare o un’appuntamento,
era diventato l’attrazione principale della scuola.
< Tutto ok e tu? >
< Non mi lamento, e tu
Takanori? Come stai? > Chiese, voltandosi per guardare in faccia il ragazzo
che in tutta risposta sussurrò un bene e andò a sedersi al suo posto.
Non appena suonò tutti i
ragazzi presero posto ed il professore entrò sempre in orario, accompagnato
dalla sua fedele valigetta e dal proiettore.
< Suzuki potrebbe
accomodarsi nella sua aula per cortesia? >
< Certo sensei! > E ridendo uscì dalla classe.
< Ok, dopo che il batterio
è uscito dalla nostra aula, possiamo osservare i veri batteri che abitano nel
nostro corpo > disse serio, probabilmente non si era nemmeno accorto di aver
fatto ridere tutta la classe, dirigendosi verso le finestre per chiudere le
tapparelle.
Spente le luci e acceso il
proiettore Takanori si accomodò sul suo banco pronto per schiacciare un
pisolino.
-.-.-.-.-.-.-.
Continua a correre, ancora e
ancora.
Sempre la stessa stanchezza
con lo stesso se stesso pronto a dirgli cose che lo terrorizzavano.
Aveva paura, tanta paura e
non poteva fare niente.
Questa volta era giorno, e la
pioggia bagnava il suo viso.
Cadde, sentiva la caviglia
dolergli.
Cosa doveva fare? Perché
succedeva tutto ciò, perché stava vedendo tutti i suoi amici andare via
ridendo?
Quanti perché…
< Ehy… Matsumoto! Che
succede? > Setì una mano posarsi sul suo braccio
delicata.
Per fortuna si era svegliato
da quell’incubo.
< No niente! > Rispose
rimettendosi seduto osservando l’aula intorno a se, erano ancora tutti attenti
alla lezione, probabilmente aveva chiuso occhio solo per pochi minuti.
Ma possibile che in
pochissimi istanti potesse vedere tutte quelle cose?
< Ok.. > Disse Yuu
avvicinandosi con la sedia al ragazzo
< Mi ha detto Kouyou che
stai iniziando a suonare la chitarra! >
< Si è vero! > Rispose
freddamente, osservando le mani del moro appoggiate sul banco.
< Anche io suono! >
< Bene! >
Non aveva voglia di fare
conversazione, aveva altro a cui pensare.
< Se hai bisogno puoi
chiedere a me, me la cavo abbastanza bene! >
< ok! >
< Visto che i signori il
ultima fila non hanno voglia di seguire la lezione, per domani mi dovranno
portare una relazione sull’apparato riproduttivo degli animali! >
< Cosa? >
< E insieme per favore,
visto che avete così tanta voglia di socializzare! >
< NO! > Urlò Takanori
alzandosi in piedi.
< Ha qualcosa in contrario
signor Matsumoto? >
< Esattamente! >
< La cosa non mi tange!
>
Takanori si risedette arreso,
non poteva combattere contro quel coso, era assolutamente impossibile.
< Allora, vengo da te?
> Domandò il moro sorridendo.
.-.-.-..-.-.-.-.-.-.-
finalmente un’altra mattinata
era passata, ma il peggio della giornata stava per arrivare, ovvero un certo
ragazzo che gli stava tanto simpatico.
Takanori si gettò a peso
morto sul letto, abbracciando il proprio cuscino, quasi potesse coccolarlo.
Voleva chiudere un po gli occhi e riposare ma aveva paura di sognare.
Solitamente una persona non
vedeva l’ora di dormire per poter sognare ma lui no, non poteva.
Quell’incubo lo ossessionava
e ne aveva paura.
Ma non riuscì a resistere,
cadde in un sonno profondo abbracciato al suo morbido cuscino.
Il letto era diventato più piccolo, ed era apparsa una cosa che gli
bloccava i movimenti.
Il biondo si girò e con la
faccia ancora impiastrata dal sonno riuscì a scorgere una figura completamente
nera sul suo letto.
Iniziò a strofinare gli occhi
con una mano, riuscendo ad avere una visione più nitida della situazione.
Yuu era sdraiato sul suo
letto a leggere una sua rivista.
< Porca vacca! >
< Sei più bello quando
dormi! Almeno non dici parolacce ! >
< MI hai fatto paura!
Potevi chiamarmi, aspetti da molto? >
< NO solo una mezz’oretta!
>
< ripeto, potevi
chiamarmi! >
< Naa..
eri troppo tenero, volevo lasciarti dormire! >
Le guance di Takanori
diventarono rosse, non era mai arrossito prima d’ora ad un complimento, ma
probabilmente perché quasi tutti i complimenti che gli erano stati fatti non
erano così sinceri.
< Allora mettiamoci al
lavoro, dobbiamo consegnare quel coso per domani! > Disse Taki, scendendo
dal letto e afferrando il libro di biologia che aveva nello zaino
< Ok.. > Disse Yuu scendendo anch’esso dal letto
sedendosi sul pavimento accanto al biondo.
I due iniziarono a lavorare
scoprendo anche di avere degli interesso comuni.
Nonostante inizialmente
Takanori era molto nervoso, stava cominciando a lasciarsi andare diventando
leggermente più gentile.
Forse tra di loro poteva
nascere una bella amicizia.
< Ho fame! >
< Mangia allora > Disse Yuu buttandosi sul pavimento,
grattandosi la testa con fare molto animalesco.
< si ma non ho voglia di
andare fino a giù! > Rispose l’altro, sdraiandosi vicino al moro.
< Finalmente abbiamo
finito, odio biologia! >
Yuu scoppiò in una grossa
risata sotto gli occhi perplessi di Takanori che continuava a fissarlo
shokkato.
< Cos’ha di così comico il
fatto che odio la biologia? >
< Lo hai detto con una
faccia troppo idiota! >
< Grazie! > Disse
mettendo il broncio suscitando ancora più ilarità da parte dell’altro ragazzo.
Ma tutto venne interrotto
dall’arrivo del padre di Takanori che spalancò la porta e rimase in silenzio,
osservando tutta la stanza.
< Che vuoi papà? >
domandò serio
< Vedo se non fai niente
come al solito! >
< Stò
studiando! >
< Certo, tanto verrai
bocciato che cosa studi a fare? >
< Potresti andartene?
Stiamo parlando! >
Odiava essere umiliato in
pubblico!
Non c’era cosa più brutta che
essere deriso e sbeffeggiato davanti ad una persona, amico o sconosciuta che
sia.
Yuu osservò la scena in
silenzio, non sapendo cosa fare per migliorare la situazione, vedeva che
l’amico era imbarazzato per quello che stava accadendo e vedendo che il padre
faceva finta di non notarlo e la cosa lo rattristava molto perchè ogni genitore
dovrebbe preoccuparsi del proprio figlio e non umiliarlo davanti agli altri.
< Vedi di renderti utile
buono a nulla che non sei altro! Tuo fratello si che è un bravo ragazzo.. Tu
sei solo un fallimento! >
< Ok.. ora te ne vai? >
Sentiva gli occhi bruciargli ma non voleva dargli la soddisfazione di vederlo
piangere, non li davanti a Yuu.
L’uomo andò via, lasciando
nella stanza il gelo più assoluto.
La cosa che gli dava più
fastidio è che aveva perfettamente ragione, lui era solo un fallimento.
< Mi dispiace! > Disse
Takanori, guardando il pavimento.
Non aveva il coraggio di
guardare la figura del ragazzo, si sentiva così deriso anche se non sentiva
ridere nessuno.
< Non ti preoccupare! >
Voleva trovare qualche frase adatta alla situazione, ma non gli uscì nulla,
solo un semplice e banale mi dispiace.
Notò le mani del biondo
serrarsi vicino alla vita e il respiro farsi sempre più irregolare.
Una, due, tre lacrime
Il segno evidente del
passaggio di un uomo che non sapeva apprezzare quanto di buono avesse nella
propria vita.
< Che ne dici se finiamo
di rileggere domani? > Disse trattenendo il fiato
Yuu non lo ascoltò
avvicinandosi al ragazzo prendendogli il viso tra le mani e togliendogli le
lacrime che gli rigavano le guance con i pollici.
Takanori alzò gli occhi verso
il moro, essendo più alto di lui di diversi centimetri dovette alzare la testa
in modo tale da poterlo guardare bene.
Gli sorrideva dolcemente,
continuando a fargli passare i pollici sulla pelle delicata.
< Sono sicuro che non ti
conosce per niente, non sa nemmeno delle tue grandi potenzialità! >
il giovane riabbassò lo
sguardo imbarazzato.
< Che ne dici di fargli
vedere chi sei? Impegnati e fai vedere al mondo quanto vali! > Disse
sorridendo a portando una mano sotto al mento del ragazzo per sollevargli la
testa.
I loro occhi vennero a
contatto per pochi ma lunghissimi secondi il tempo necessario per permettere
alle loro labbra di toccarsi e coccolarsi.
Takanori rabbrividì al
contatto con le labbra morbide del ragazzo, non capì subito cosa stesse
succedendo, ma appena sentì qualcosa di morbido e umido vicino alle sue labbra
che chiedeva di entrare realizzò.
Non sapeva cosa fare, Yuu portò
un braccio attorno alla vita del piccoletto facendo aderire i loro stomaci.
Takanori non resistette molto
a lungo aprì le labbra e lasciò via libera alla lingua del moro che iniziò ad
esplorargli la bocca e a danzare con la sua.
Il respiro del moro gli
entrava nelle narici, il suo profumo lo inebriava facendolo andare al settimo
cielo.
Era la prima volta che gli
accadeva eppure non era la prima volta che baciava una ragazza.
Ma forse era qui che si
sbagliava, non era la prima volta che baciava una ragazza!
Ora si trovava tra le braccia
di un magnifico ragazzo, dalle braccia forti e muscolose e dagli occhi da
cerbiatto.
Perché si stava eccitando?
Takanori continuava a farsi
mille domande, ma a nessuna riusciva a trovare una risposta sensata.
<.. Etooo…
> Disse appena Yuu si allontanò pochi centimetri dal suo viso.
Il moro iniziò ad
accarezzargli la testa avvicinandosi con la bocca al suo orecchio.
< Apetta
Yuu… > Disse Takanori, cercando di liberarsi da quella morsa.
< Che c’è? > Domandò
l’altro
< Che vuoi fare? > lo
guardo del biondo era molto accusatorio.
< Niente perché? >
Rispose spalancando gli occhi, ma takanori non ne era convinto…
< Eto…
io… > Iniziò a giocare nervosamente con una ciocca di capelli
arricciandosela sul dito.
< Ascolta Taki, sono stato
un po avventato.. forse è meglio se me ne vado! >
Yuu si voltò , iniziando cercare per la stanza i suoi oggetti personali che
aveva accidentalmente fatto volare per la stanza quando non riusciva a trovare
una penna.
< No..cioè..
etoo.. non andare, vabeh..>
Il ragazzo continuava a torturare i propri capelli e le sue guance si
colorarono di rosso per la seconda volta in un pomeriggio, toppo per i suoi
gusti.
Yuu scoppiò a ridere,
lasciando cadere lo zaino da dove lo aveva raccolto.
< Che c’è? > Domandò
l’altro imbarazzato
< Sei tenerissimo ma anche
troppo buffo! > Cercò di dire la frase senza ridere, per non farlo
arrabbiare.
< Cioè che cosa ci trovi
da ridere? > Sbuffò il piccoletto andando a sedersi sul letto e mettendo il
broncio.
< scusa! Dai.. > cercò
ci smettere di ridere ma non ci riuscì, dovette respirare profondamente per
calmarsi.
Una volta ritornato serio
andò a sedersi vicino al ragazzo e iniziò giocherellare con le dita.
< Perché mi hai baciato?
> Stava diventando un po troppo sentimentale, non
lo era mai stato in vita sua, ma sperava che quel bacio era stato qualcosa di
importante e non una cosa fatta così su due piedi.
< Vuoi la verità? >
chiese l’altro, voltandosi per guardarlo negli occhi.
Takanori continuò a guardare
il pavimento, non aveva il coraggio di alzare gli occhi.
Per quanto volesse sembrare
forte in realtà non lo era, la maschera che indossava quando era con i suoi
amici a scuola non era il vero Takanori.
< Si.. ! >
< Mi piaci…>
Takanori serrò le labbra e alzò
leggermente lo sguardo giusto per vedere le mani di Yuu avvicinarsi
pericolosamente alla sua faccia.
Sentì il tocco delicato del
moro sull’orecchio, per poi passare sulla guancia e gli fece voltare la testa
nella sua direzione.
< Mi piacerebbe molto
frequentarti! >
Probabilmente Takanori doveva
dire qualcosa, ma non riusciva a trovare le parole.
< che ne dici? > Chiese
gentilmente il moro, iniziando ad accarezzargli i capelli.
< E’ strano! > Riuscì a
dire imbarazzato
< Cosa? >
< Cioè alla fine siamo due
ragazzi… >
< E la cosa ti
infastidisce? > chiese perplesso, non che per lui fosse una cosa abituale, ma comunque se gli piaceva
una persona non gli interessava se quest’ultimo fosse uomo o donna.
< No.. solo che non sono
mai stato con un uomo! >
< Beh.. pace! C’è sempre
una prima volta! > Rispose tranquillamente alzando le spalle.
< Allora possiamo
frequentarci? Al massimo possiamo dire di averci provato! >
< Ok..! > Rispose
titubante, era molto spaventato da questa cosa non voleva rimanere scottato.
Alla fine lui non aveva mai
avuto una storia, solo relazioni di una notte con donne che nemmeno conosceva.
Questo andava ben oltre alla
botta e via!
Si stava impegnando come mai
aveva fatto e probabilmente non ne era capace.
< Piccola curiosità
personale! > Aggiunse Yuu subito dopo, passandogli un braccio intorno alle
spalle.
< Perché mi odiavi? Ora
non fai tanto il cattivane! >
Takanori come risposta gli
tirò uno schiaffo sulla spalla aggiungendo un “ cretino”
< No dai.. davvero! >
< Perché un po mi piacevi, solo che ti odiavo per questo! > Disse
balbettando un pochino.
< Ma dov’è il ragazzo che
spacca la faccia a tutti??? X°D > Lo prese in giro
andando verso lo scaffale dove Takanori teneva i Cd musicali.
< Potrebbe ritornare e
scaraventarti fuori dalla finestra! > Rispose serio, osservando tutti i
movimenti del moro.
< Abbiamo più o meno gli
stessi gusti musicali… wooo questo non ce l’ho! >
Disse afferrando un CD dei Dir en grey.
< Posso metterlo su? >
chiese quasi con le lacrimuccie agli occhi.
< fa come vuoi! >
Rispose buttandosi sul letto osservando il soffitto.
Una volta inserito il cd nel
lettore la voce a volte melodiosa e a volte passionale e piena di odio di Kyo riempì la stanza.
Yuu si mise vicino al ragazzo
iniziando ad accarezzargli il volto.
I due rimasero in quella
posizione per tutto il resto del pomeriggio parlando di musica, di chitarra, e
di quant’altro potessero parlare.
Scoprirono di avere
moltissime cose in comune e di essere totalmente l’opposto in altre cose.
La cosa che Sconvolgeva
Takanori era che con lui poteva parlare liberamente di tante cose, senza essere
giudicato o senza vergognarsi, non che gli importava molto che qualcuno lo
giudicasse, ormai ci era abituato, solo che si sentiva libero.
Finalmente aveva trovato
qualcuno con cui condividere gioie e paure.
Si sentiva felice dopo
tantissimi anni.
++
Note:
Chiedo umilmente scusa per gli errori T____T
Blackangel:
waaaaaaaaa lowwaaaa… me tr happy! *_*
Comuuuunque... anche io amo questo pairing (non si era capitooo NdTUtti) sorry per il ritardo –si guarda in giro spaventata-
Ma mi avevano sequestrato il modem e non potevo postare X°D
Spero di non averti delusa con questo capitolino, anche se infondo non succede nulla di particolarmente entusiasmante X°D
Come suicidaaa?? T_____T povero tatooooo…. Adesso vado li e lo riporto in vita per poi ucciderlo io con le mie stesse mani T_____T –si appolipa-
-slinguazza e fugge-
per favore commentate popoloooo T____T pikkè leggete e non commentate??? Cioè mi va bene, almeno so che vi piace XD ma se magari mi dite che ne pensate almeno non mi faccio i complessi
-lei è una donna complessata al massimo-
bacioni faith