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Autore: Satsuriko    23/04/2008    7 recensioni
Questa storia comincia con la "giornata dei papà", indetta dalla maestra della piccola Bra, che vedrà come protagonisti padre e figlia. Il rapporto fra Vegeta e Bra non è affatto semplice...ma, presto, una sconvolgente avventura cambierà le loro vite... Spero con tutto il cuore che vi piaccia! Buona lettura! (Dedicata a tutti i fans della famiglia Brief e, in particolare, di Vegeta e Bra^^) --La parte finale è stata ampliata con un piccolo, ma importante, monologo introspettivo di Vegeta: che ne dite di dare un'occhiata?--
Genere: Commedia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Nuovo personaggio, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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14) Le origini dell’odio 
 
  


 

 

Dopo essersi sentita afferrare da qualcuno Bra aprì lentamente e faticosamente gli occhi. L’immagine apparì in principio sfocata, poi sempre più nitida, fino a riconoscere il volto di suo fratello.

“T-Trunks…?” chiese, incredula, con voce fioca e spezzata.

La vista offuscata. I suoni ovattati.

“Sì, Bra. Sono io!”
“…Sono morta?”

Il ragazzo non riuscì a trattenere le lacrime e abbracciò con foga la sorellina ritrovata.

“No, piccola. Sei viva e presto torneremo a casa!” singhiozzò Trunks, felice come non mai di vedere sua sorella.

Bra era incredula e stordita e non capiva ancora bene cosa fosse successo.
Il fratello la stava stringendo fra le sue braccia, proprio come aveva fatto tante e tante volte per consolarla.
La bambina sbarrò gli occhi, non comprendendo la situazione.

Qualcuno aveva colpito il suo aggressore. Chi?

Bra si liberò momentaneamente dalla stretta di Trunks e si guardò attorno, disorientata.
Le parve di vedere Lord Utsumi piegato in due dal dolore, il suo braccio sanguinava.
Raysell era accucciato accanto al suo signore, l’espressione più corrucciata del solito, forse addirittura preoccupata.
E c’era qualcun altro…

…C’era un uomo che si ergeva, immobile e imponente come una montagna, sui due avversari, guardandoli con superiorità dall’alto della sua infinita sicurezza.
C’era un uomo sprezzante del pericolo nei quali occhi si rispecchiavano  l’ardore e la forza di un vero guerriero.
C’era un uomo pronto all’azione, venuto da un pianeta lontano per salvare una vita, la vita di sua figlia.

C’era Vegeta, il principe.


-…Papà?!-

Il saiyan, dopo aver inferto qualche colpo a Utsumi e Raysell, si avvicinò al corpo indebolito di sua figlia, piegandosi poi su di esso.
Le accarezzò il capo e la guardò negli occhi, quei bellissimi occhi blu che tanto desiderava rivedere.

“Bra…” fu tutto quello che riuscì a dire.
“P-pa-papy…”

-Papà... sei venuto a salvarmi! Ma allora…-

La triade di saiyan si era finalmente riunita.
Qualsiasi parola sarebbe stata inutile in un tale momento di perfezione.
Vegeta, Trunks e Bra celebravano silenziosamente il loro ritrovamento.
Non urlando, non scatenandosi… ma, semplicemente, guardandosi e sorridendosi.

In questo gioco di sguardi si mescolava tutto l’amore che faceva vibrare il loro spirito.
Un intreccio di cielo, di notte, di mare.

Perché tutta questa pace? Il nemico era forse stato sconfitto?
No. Certo che no…

Lord Utsumi si rialzò e si scagliò su Vegeta, prendendolo alle spalle. Il principe sarebbe stato ferito gravemente se il giovane Trunks, con uno scatto rapidissimo, non fosse intervenuto con la sua spada.

L’assassino, ora dai riflessi pronti come non mai, evitò per un pelo di finire trafitto dalla lama e si scansò appena in tempo per uscirne solo con taglio poco profondo sul petto.


Vegeta, voltatosi di colpo e vedendo suo figlio davanti a sé, apprese ciò che era accaduto.
Il ragazzo che aveva definito “femminuccia” pochi giorni addietro… lo aveva appena salvato.

“Trunks!” Esclamò, colpito, “…mi hai…tu mi hai…”
“Papà! Possibile che per te sia così difficile dire grazie!?”
“Tsk! Non contarci, ragazzo!”

Entrambi si lanciarono uno sguardo d’intesa.
Era giunto il momento di fronteggiare il nemico.


“Allora…” cominciò calmo Vegeta, accompagnando il suo parlare con un sorrisetto di sfida e avanzando verso Lord Utsumi, “posso sapere tu…chi cazzo sei?!”

Vegeta era a pochi passi dal suo nuovo avversario, anch’egli in piedi e pronto al combattimento. I due guerrieri erano l’uno di fronte all’altro e, seppur immobili, si stavano già scontrando; bastava, infatti, l’intensità dei loro sguardi, cupi come un cielo senza luna, a creare le scintille della battaglia.

“E così…finalmente ci incontriamo. Che momento memorabile…”
“Rispondi alla mia domanda!”
“Ma quanto siamo frettolosi! Non ti va di festeggiare insieme questo giorno speciale?”
“Piantala di farneticare e combatti, se ne hai il coraggio! Ti farò pagare molto caro il rapimento di mia figlia!”
“Oooh… che paura… Dimmi, Vegeta: come fai ad essere così certo della tua vittoria? Credi veramente che sarà così facile sbarazzarti di me?”
“…Come fai a conoscere il mio nome!? Avanti, parla!”

Utsumi cominciò a muovere qualche passo e a camminare su e giù per l’ampia sala di pietra; l’unico suono udibile, al suo interno, erano i lenti passi dell’uomo.
Aveva atteso anni quel momento e perciò, adesso che era arrivato, sentiva il bisogno di assaporarlo lentamente.
Avrebbe raccontato tutta la storia dal principio e poi…

-…Poi ti spedirò all’inferno, principe dei miei stivali. E ciò sarà possibile grazie ai poteri di tua figlia!-

 

Tutti attendevano ansiosi che l’uomo sfregiato dalla cicatrice parlasse; persino Raysell, che conosceva la sua vita meglio di chiunque altro, pendeva dalle sue labbra.
La piccola Bra, invece, era ancora a terra sorretta da Trunks e continuava a chiedersi il motivo di tutto quell’astio nei confronti di suo padre.
La verità stava per essere svelata, finalmente.
 

“Io so molte cose di te, Vegeta, perché…vedi, i nostri destini sono inscindibilmente legati”
Silenzio assoluto.

“Tutto cominciò dal tuo caro padre: Re Vegeta, che concepì un figlio illegittimo con una giovane schiava di nome Shiniko; il frutto di questa unione visse i primi anni della sua vita in segreto, nascosto nei sotterranei del castello reale e accudito solo dalla madre. Il Re non lo riconobbe come suo figlio.
Il piccolo visse per molto tempo in solitudine, in mezzo al sudiciume di quei bui cunicoli infestati da topi e pipistrelli.
Quando il mezzo-sangue compì cinque anni nascesti tu, Vegeta: il solo e degno erede al trono. Il primo figlio doveva sparire, perché, ovviamente, il padre non voleva si sapesse in giro che il vero primogenito fosse un debole e malaticcio bastardo mezzo-sangue.
Quindi minacciò Shiniko di morte e la bandì dal regno, ma prima compì un’azione orribile: si impossessò di quasi tutta l’energia vitale del figliastro, lasciandolo al suo destino. La sua intenzione era evitare che il bambino ritornasse un giorno, rivendicando il trono.
Per anni madre e figlio vagarono di pianeta in pianeta alla ricerca di una cura per il piccolo indebolito dalle mani dello stesso padre, ma nessuno sembrava avere un rimedio a quella forma di stanchezza perenne.
Con il passare degli anni il bambino divenne ragazzo e da ragazzo si fece uomo, imparando a muoversi e comportarsi come se le sue condizioni fisiche fossero normali. Sua madre era l’unica che lo proteggesse, l’unica che lo facesse sentire amato. E lui l’amava.
Così, in una notte senza luna, si unirono… e lei rimase nuovamente incinta di un saiyan. Il nascituro era saiyan, come il padre, e muta-forme, come la madre. Quando l’allegra famigliola si trasferì sul pianeta Mazdha, i suoi componenti vi trovarono una brutta sorpresa e dovettero vedersela con un gruppo di alieni irascibili e violenti. Shiniko rimase uccisa.
I due mezzo-sangue rimasti sterminarono l’intera popolazione e giurarono vendetta contro la causa delle loro disgrazie.”

Utsumi si fermò e rivolse a Vegeta uno sguardo inquietante. 
“E sai chi era lo sventurato primogenito? Lo sai!?!...”

-Non è possibile…Non può essere…-


“Ero proprio io, FRATELLO!”

 

 

 

 

 

 

Cucù! Ve lo aspettavate?? Il fratellastro del nostro caro Vegeta…che emozioneeeeeeeeeeeeeeeeeee!! ^//////^ (Ok, Satsuriko è impazzita del tutto: allontaniamoci senza dare nell’occhio! Nd voi)
Adesso io dovrei fare come Bra: “uffaaaaaaaa!”
Sapete perché? Perché nessuno sta leggendo più questa storia!!!
Sono triste TT_____TT
Lascio comunque un sostanzioso ringraziamento alle persone che hanno recensito lo scorso capitolo: Angelo Azzurro, Sexxxychichi, Sgt, LadyDreamer, Umpa_lumpa, Lady_melody e Kikka994!
Meno male che ci siete voi! Come farei senza i vostri commenti!?
Ehi! Credo che il prossimo capitolo sarà anche l’ultimo! (Ooooh! Finalmente una buona notizia! Nd voi)
Allora al prossimo capitolo, amici! Buona serata a tutti!

                                                                                                                  °Satsuriko°

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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