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Autore: sallythecountess    11/11/2013    1 recensioni
A qualche anno dal loro "matrimonio-non matrimonio" i due immaturi, irresponsabili e egomaniaci ritornano a far danni. Questa volta, tra bambini, baci saffici, sbronze con ottuagenari e liti familiari, si ritroveranno a fare i conti con un problema ben più serio: diventare adulti.
Ricordo a tutti che questa storia è il sequel di "La ragazza di Tokyo" che potete leggere qui: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3886156&i=1
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La ragazza di Tokyo'
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Capitolo 54: una festa di non-compleanno e un matrimonio.

 

“Che c'è? Perchè sbuffi, adesso?”chiese Dug a un inquieto Lor che non faceva che agitarsi sulla sedia come un tonno appena pescato. Era nervoso e anche tanto; aveva finito le scuse per uscire con sua moglie e quella situazione cominciava a pesargli. Era passata più di una settimana dall'incontro con Grace, e gli sembrava ridicolo continuare a frequentarsi in quel modo, come se fossero due ragazzini. Le aveva chiesto di tornare a casa, di ricomporre la loro famiglia e di ricominciare a dormire insieme, ma lei gli aveva detto di no. Un po' perchè una parte di lei non era ancora totalmente convinta di quello che era successo, un po' perchè non aveva voglia di discutere con suo padre. Mr Neil, infatti, era diventato estremamente sospettoso, e voleva sempre tenerla in casa. Le concedeva di uscire solo per andare al corso, altrimenti diceva che “doveva riguardarsi”. Alice era stanca di litigare con lui, quindi lo assecondava ed evitava di uscire, anche se spesso le mancava Lor. Voi starete pensando che questo è molto strano per Alice, ma dovete capire che ormai mancavano pochi giorni alla data presunta del parto, e lei aveva paura di mettere a repentaglio Bibi per una sciocchezza.

“Una volta nata Beatrice i rapporti tra voi due si rinsalderanno e tutto tornerà come prima. Non sarà necessario litigare o fare scenate, vedrai.” Gli aveva detto, accarezzandogli dolcemente i capelli una sera. Lor era ancora furioso con Mr Neil, che gli aveva fatto pervenire ancora una volta i documenti del divorzio, ma allo stesso tempo condivideva le preoccupazioni di Ai. Non aveva senso discutere per ore e mettere a rischio la loro piccola, solo per quel dannato testone.

Lei aveva ragione, ma per Lor stava diventando tutto molto difficile. Mr Neil aveva cominciato a mangiare la foglia, ed aveva stretto il controllo intorno a sua figlia. Tutti gli dicevano di lasciarla in pace, di farle fare quello che voleva, ma lui era un ostinato mulo scozzese preoccupato per le sue donne. Aveva persino provato in tutti i modi ad impedire a Dug di accompagnare ai all'ultima ecografia e allora sua figlia si era infuriata: voleva Lor con sé, e nessuna lamentela di suo padre le avrebbe fatto cambiare idea. Quella era stata l'unica volta in quelle settimane in cui Alice aveva gridato e tirato fuori le unghie, e dopo si era sentita male. In quell'occasione lei e Lor avevano deciso di assecondare il delirio di Mr Neil per i pochi giorni restanti; sembrava una buona idea, la migliore, ma ben presto lui se ne pentì. Poteva vedere Alice solo al lavoro e due volte alla settimana al corso, ma anche lì aveva difficoltà a portarla a cena fuori.

Aveva provato a dire a Dug di parlare con suo padre, ma non era riuscito ad ottenere nulla. Mr Neil era ostinato a continuare nella sua guerra contro il francese, e neanche le parole di suo padre, l'amabile nonno William, riuscirono a fargli cambiare idea. Diceva sempre che “avrebbe preferito vedere sua figlia morta piuttosto che nuovamente insieme a quello schifoso” e nessuna spiegazione di Dug potè migliorare le cose.

Quel giorno, però, non era un giorno qualsiasi. Era il quarto anniversario del “non matrimonio” di Ai e Lor, e questo rendeva lo chef così nervoso. Voleva passarlo con lei, godersi una notte intera con sua moglie, senza doverla riaccompagnare a casa in stile Cenerentola, ma questo gli sembrava un'utopia. Tra l'altro mancavano pochi giorni a San Valentino, quindi Mr Neil aveva alzato i livelli di sorveglianza. Si aspettava che il suo nemico avrebbe provato a colpire allora, quando le difese della povera Ai sarebbero state particolarmente basse.

“Va bene, ci serve una scusa per tirare Ai fuori di casa stasera, non mi pare una cosa difficile...”ribattè Dug con fare molto serio, ma Lor scosse solo la testa; in realtà era una cosa complicatissima.

“potreste inventare un controllo dal medico...”suggerì Mike con fare pensoso, ma Lor scosse immediatamente la testa: un controllo imprevisto avrebbe messo in agitazione il terribile nonno e lo avrebbe spinto ad accompagnare personalmente sua figlia.

“...oppure Alice può dire di voler andare a fare shopping, le donne lo fanno sempre!”Aggiunse Roy con la sua voce sgraziata. Aveva sempre qualche difficoltà a capire il fulcro della questione.

“No, no...devo rassegnarmi. Non esiste un modo per farla uscire e tenerla fuori tutta la notte. Ha ragione lei...” Sospirò Lor a voce bassa. Sì, avete capito bene: il motivo per cui si stava agitando come un tonno, era che le aveva scritto un sms molto romantico, supplicandola quasi di passare la serata con lui, ma Ai aveva risposto che le sarebbe piaciuto molto, ma non poteva.

“Ma non può dire che esce con quei suoi amici strani?” Aggiunse Roy, decisamente confuso da tutta la situazione, e Lor scosse soltanto la testa. Mr Neil non voleva farla uscire e solo dopo una discussione aveva accettato di lasciarla andare al cinema qualche giorno dopo, ma solo a patto che fosse lui personalmente ad accompagnarla. Non credeva che lei volesse davvero andare al cinema con George e Jordan.

“...però non potrebbe impedirle di andare ad una festa...sbaglio?” Ribattè Dug con una strana luce negli occhi. Lor non capì immediatamente ma un sorriso gli si stampò in volto: sì, una festa era l'occasione perfetta.

“Beh chiama tuo cugino e digli di mandare un invito a casa mia per stasera. George è legatissimo ad Alice e lei dovrà andarci per forza...”

Era decisamente un'idea geniale, forse una delle migliori che Dug avesse mai avuto, ma nel piano c'era una falla gigantesca: Mr Neil avrebbe personalmente accompagnato Alice alla festa. La trattava come una stupida dodicenne che non merita un briciolo di fiducia.

“Nessun problema: organizzeremo una vera festa di compleanno per George. Mio padre sicuramente dirà una cosa tipo 'voglio fare gli auguri al festeggiato' e noi glielo permetteremo. La festa sarà reale, faremo persino la torta.”

Lor si entusiasmò allora, e strinse Dug con forza. Era la soluzione ideale: Mr Neil sapeva che George e Lor avevano litigato per l'eredità Dubois ed erano in causa, quindi non avrebbe mai potuto immaginare che ad una festa per George ci fosse Lor.

“Va bene, va bene...ma trattieni l'eccitazione per mia sorella.”Ribattè Saetta Mac Neil allontanando l'amico. “Non avrete una notte intera, ma puoi portarla a cena.”

“Dovrei baciarti per aver pensato una cosa simile, lo sai vero?” Sussurrò Lor languidamente e tutto finì in un grande scherzo.

Vedete, il piano di Dug era realmente perfetto e i quattro amici sembravano i personaggi di Ocean's Eleven. Si potrebbe re-intitolare questo capitolo “Mac Neal's six”, ma poi ci toccherebbe pagare il copyright. Dunque ricapitolando, sei persone erano coinvolte nella storia: i quattro amici storici più Jordan e George. Il cugino di Lor si era prestato subito alla cosa, ma non per amore nei confronti di Lor, semplicemente perchè adorava le feste.

Mentre tutti organizzavano e sistemavano, Alice era in fumetteria con l'aria un po' triste. Lor ci teneva a passare la serata con lei, e le dispiaceva da morire dovergli dire di no. Le sembrava che persino Bibi volesse spingerla in direzione del padre prendendola a calci, eppure non sapeva come poteva fare. Quando poi Lor le disse che non sarebbe passato a pranzare con lei, perchè aveva avuto un imprevisto, Ai ci rimase ancora peggio. Capì che lui era piuttosto arrabbiato, ma non sapeva cosa fare, così gli scrisse un lungo sms di scuse che lo fece sorridere dolcemente.

Voleva farle una sorpresa, ma le rispose che non doveva preoccuparsi perchè avrebbe trovato il modo di mettere tutto a posto. Aggiunse solo che 'avrebbe dovuto aspettarsi una sorpresa e avrebbe dovuto chiedere a Mr Neil di portarla in un luogo'. Un'ora dopo Alice ricevette una strana visita in fumetteria: Mr Neil le portò una lettera che George aveva consegnato a casa sua. Era una cosa insolita e piuttosto strana, ma in realtà ben calcolata. Dug sapeva che suo padre non avrebbe creduto a nulla se non lo avesse visto con i suoi occhi e, come previsto, Alice aprì il biglietto in sua presenza.

Per un attimo pensò che c'era stato un enorme errore, perchè il compleanno di George era a luglio, non a febbraio, ma poi si ricordò: Lor le aveva detto di aspettarsi una sorpresa ed evidentemente era quella. Mr Neil non ebbe motivo di pensare ad una bugia, e quando Alice gli chiese di accompagnarla si sentì decisamente tranquillo.Lei, invece, era euforica. Si era inventato tutta quella storia solo per portarla a cena, era incredibile.

“Se avessi speso nel mio matrimonio metà delle energie che spendo nel vostro, sarei ancora sposato e, chissà, magari avrei anche un altro figlio...”commentò Dug con un tono acido. Non era arrabbiato con Lor, ma con se stesso. Si sentiva in colpa per aver in qualche modo trascurato sua moglie e per averla spinta tra le braccia di un altro uomo. Vedeva tutti gli sforzi di Lor e si rendeva conto di non aver mai fatto nulla di simile per Emily. Probabilmente avrebbe dovuto cercare di portarla fuori di più, di ritagliarsi più tempo con lei, da soli. L'aveva un po' trascurata e questo l'aveva spinta a tradirlo.

“Beh magari sei ancora in tempo, no?”Rispose Lor con uno strano sguardo. Tutta la storia con Alice gli aveva insegnato che non bisogna mai giudicare, perchè non si sa mai cosa può portarci il futuro. Non aveva forse tradito anche lui sua moglie? Quando Dug provò a chiedere delucidazioni, Lor sorridendo gli spiegò quello che pensava e poi aggiunse “...lei non sta con lui, vuole te. Magari non si arrampica sugli alberi per portarti una torta, ma non ha mai realmente perso le speranze di vederti a casa, e tu lo sai. Ha sbagliato, ma vuole tornare a casa e tu la vuoi...prova almeno a parlarle, no?”

Dug scosse solo la testa, ma Lor ridendo aggiunse “è che sei come Alice. Non c'è nulla da fare. Una volta che una persona vi ha persi, vi ha persi definitivamente. Mi meraviglio di averti ancora come amico.”

“Non è così. Tu non hai avuto una relazione con Grace, tra te e lei non c'è stato nulla. Emily ha avuto una storia con quel tizio, diceva di lavorare e invece scopava con lui...è una cosa che non posso sopportare. Come faccio a toccarla di nuovo? Anche solo l'idea di baciarla o guardarla negli occhi mi fa venire i brividi. Come si fa a fidarsi nuovamente di chi ti ha tradito? Come potrei stare tranquillo quando lei non c'è? Come...”

“Come sai che non ti sta tradendo? Eh...quello che Alice mi dice di continuo. Non lo so, va bene? Suppongo che ci voglia molta fiducia e un pizzico di fede!”

“Fede?”chiese Dug confuso e Lor scrollando le spalle aggiunse “non conosco un'altra parola per definirlo: devi fidarti e credere in qualcosa di cui non avrai mai le prove materiali. Credo sia fede...”

Il discorso tra i due amici si interruppe a quel punto, ma pochi giorni dopo Dug tornò sull'argomento per raccontare al suo migliore amico le incredibili verità che aveva scoperto. Verità che rendevano Emily molto più simile a Lor di quanto ci si potrebbe aspettare.

Tornando ai nostri innamorati, invece, tutto andò secondo i piani: Mr Neil accompagnò Ai a casa di George e Jordan e scese per fare gli auguri al festeggiato. Si assicurò che né Matias, né Lor fossero nelle vicinanze, fece una lunga serie di raccomandazioni alla piccola Ai e poi se ne andò, lasciando finalmente i nostri sposi da soli. E badate bene: la parola sposi non è stata usata per caso.

Dug e Lor erano da sempre un terribile duo: quando uno aveva un'idea, l'altro riusciva sempre ad arricchirla per renderla speciale. Vedete, la vera festa quella sera non si tenne a casa di George, ma al Rochefort hotel.

Una volta scomparso Mr Neil, infatti, Ai raggiunse Lor sul tetto del palazzo in cui aveva vissuto per tanti anni. Era febbraio e c'era molta neve dappertutto, eppure Ai non sentì freddo. Lor aveva riempito di candele tutto il terrazzo, ma sembrava non aver fatto nient'altro. Lei lo strinse forte e si baciarono per qualche secondo, ma Lor aveva una cosa importante da chiederle. Vedete, Alice aveva lasciato a casa anche la fede e l'anello di fidanzamento e Lor era intenzionato a ridarglieli, ma questa volta come si deve. Avevano sempre fatto le cose nel modo sbagliato, ma quella sera potevano riparare. Così, inaspettatamente, si inginocchiò e le disse:

“Legalmente potremmo anche essere sposati, ma in realtà le cose non sono andate come dovevano. Non posso vivere senza di te e credo che dopo tutti gli sbagli fatti in questo mese ci sia bisogno di una vera promessa. E poi sarebbe bello far vedere a Bibi le foto di un vero matrimonio. Mary Alice Mac Neil, mi sposeresti come si deve stasera?”

Alice rimase per un secondo senza fiato e Lor ridendo rispose “non dire di nuovo no, ti prego, sarebbe veramente crudele!Stavolta mi sono impegnato, ho fatto tutto giusto...”

Alice aveva ancora dei dubbi. Lui aveva questo maledetto vizio di correre e metterle fretta. Non se lo sarebbe mai tolto, ma lei non voleva ferirlo. Non voleva dirgli un'altra volta di no e poi dover scappare a Parigi a riprenderlo. “Ho ancora dei dubbi e delle remore, non mi fido ancora pienamente e sto ancora male, ma dico sì. E' solo che...”

Lor non sentì nulla dopo quel sì e dolcemente la baciò. Alice scoprì che il matto aveva predisposto tutto, le aveva fatto portare il suo abito da sposa dovutamente allargato da Ava e aveva invitato parenti ed amici nella sala delle cerimonie del Rochefort. Persino nonna Dianne era volata in fretta e furia ad Inverness per assistere e sembrava tutto perfetto. Alice era letteralmente confusa e frastornata, ma morì dal ridere quando realizzò che ancora una volta fu il sosia di Silente a sposarli. Lor aveva voluto un matrimonio tradizionale, ma con un paio di dettagli extra. Aveva organizzato tutto in cinque ore, sfruttando addobbi e decorazioni di un matrimonio che si era tenuto il giorno prima; mancavano le bomboniere e il fotografo ufficiale era Matias. I testimoni e le damigelle erano vestiti in modo diverso, il bouquet era un semplice mazzo di fiori, ma per Alice fu tutto speciale. Non fu un matrimonio vero, dal punto di vista legale, ma fu una promessa molto speciale che li legò di nuovo, molto più di prima.

I due nuovi sposi passarono la notte insieme, per la prima volta in quasi due settimane, e fecero persino l'amore...a casa di George e Jordan. Mr Neil aveva accettato che Alice dormisse fuori solo a patto che lui stesso l'avesse ripresa al mattino dopo, dunque quella era la soluzione ottimale. Fu una 'prima notte' un po' strana, ma per entrambi fu un meraviglioso inizio a poche ore dalla nascita di Bibi.
Nota:
Ed eccoci qua, a soli tre giorni dalla nascita di Bibi. Allora, ve lo aspettavate? Troppo irreale o smielato? O vi è piaciuto? Le cose ormai volgono al termine ed io, con una lacrimuccia, mi sto preparando a salutare i nostri cari amici. Mancano solo tre o quattro capitoli alla fine.

   
 
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