Eccomi, ci siamo… siamo arrivati al
fatidico momento, vivevo o morire?
Un capitolo leggermente un po’ forte ma sempre con il mio consueto
soft!.
Buona lettura
Light
Capitolo 17: - La
resa dei conti -
- Capo!- Mcgee chiamò Gibbs – ho trovato qualcosa!- Gli indicò la
fessura in un punto del muro.
- Bravo Mcgee!- Gli diede una pacca sulla spalla.
I due agenti erano da mezz’ora che stavano perlustrando l’appartamento di Oskar Kane senza però trovare nessun indizio. Ora,
finalmente, avevano scovato accanto alla libreria la porta segreta che
sicuramente li avrebbe condotti da Tony.
Si avviarono per il corridoio scuro fino ad arrivare nello stesso punto
che poco prima di loro si trovava l’Agente David. Tutto era tranquillo e
silenzioso. Gibbs osservò l’ambiente con il suo sguardo attento e serio per
capire come agire, quando si accorse del corpo di un uomo appoggiato alla
parete.
- Capo è Tony!- Esclamò sorpreso il pivello muovendosi per andare da
lui.
Gibbs lo acciuffò per il braccio facendolo fermare e indicandogli con
gli occhi il pericolo. Mcgee si appiattì al muro e i due aspettarono che la
losca figura si allontanasse.
- E’ Angie Cros! Chissà dove sta andando?- Gli chiese.
- Ce ne occuperemo dopo, ora pensiamo a Tony!-
Gli rispose Gibbs avviandosi verso DiNozzo.
I due si inginocchiarono vicini all’agente.
- Capo…- aprì leggermente gli occhi l’uomo quando sentì l’avvicinarsi
di qualcuno – hanno preso Ziva…- emise un gemito di dolore. Stava perdendo
molto sangue.
- Non ti preoccupare DiNozzo ci pensiamo noi. McGee occupati di lui,
portalo via da qui. Io vado a cercare l’agente David!- Gli
ordinò.
Tony afferrò il braccio di Gibbs e lo guardò dritto negli occhi –
Riportala da me!-
Gibbs sorrise – Non ti preoccupare DiNozzo. Ora andate, presto!-
Ziva riprese i sensi. Le doleva terribilmente la testa. Fu un attimo e
ricordò tutto. Tony le aveva detto di amarla e l’aveva
baciata.
Si erano baciati.
Sorrise riprovando la sensazione di calore che si era impadronita del cuore e poi… quella tenera
emozione era stata sostituita dalla paura di essere stati scoperti, dalla
consapevolezza di aver ceduto ai sentimenti e di aver annullato il suo essere
di “agente del Mossad”.
Un errore che le era costato e li aveva messi in pericolo.
Chiuse gli occhi. Il dolore alla testa era allucinante. “Stupida. Ho
abbassato la guardia. Un tempo non sarebbe mai successo.”
pensò con amarezza.
- Hai visto Oskar – la voce femminile attirò
la sua attenzione – la tua intrepida agente del Mossad com’è ridotta? Ad una
nullità.- Terminò Angie guardando con disprezzo la donna.
Ziva rivolse lo sguardo verso Angie che era in piedi, appoggiata al
muro, nell’angolo alla sua destra.
- A chi hai detto nullità?- Le chiese irritata cercando di slegarsi.
- E’ inutile che ci provi…- Angie scoppiò in una risata isterica.
Ziva osservò Oskar Kane. Il suo sguardo era spento, rassegnato al suo
destino, immobile, legato anche lui su una sedia. Provò un’immensa rabbia e allo
stesso tempo un gran senso di impotenza.
- Sei pronta a vivere con il senso di colpa per tutta la vita per essere la responsabile della morte di un innocente?- Le
chiese Angie.
- Cosa stai dicendo?- Le disse rabbiosa non
capendo dove volesse arrivare.
- Oskar Kane addio!-
Fredda, glaciale, senza un minimo di esitazione,
estrasse la pistola, la puntò verso l’uomo.
- No non lo fare!- Gridò Ziva inorridita. – Non centra
niente!- Si divincolò sulla sedia.
- E’ questo il bello del gioco! Oskar l’ultimo tassello per la
conquista del potere della famiglia Badb!- Si avvicinò all’uomo, si piegò su lui,
lo baciò – Bon-voyage cherie!-
Gli sussurrò a fior di labbra. Gli premette la pistola sul cuore e sparò.
Ziva sgranò gli occhi agghiacciata dalla
crudeltà della donna. L’aveva ucciso, senza nessuna remora, a sangue freddo,
non facendo trasparire neanche la più piccola indecisione. Una killer disumana
e spietata, ecco cos’era Angie.
Un battito di mani la fece ritornare alla realtà. Si voltò verso la
porta e vide Oskar Badb sull’uscio che stava applaudendo, con un sorriso sadico
stampato sulla faccia. Angie lo raggiunse e lo guardò seria. Dopo qualche
istante si girò a fissare la donna.
- Ricorda Agente David: la colpa è solo TUA!- Le disse dura, puntandole
il dito contro, accentuando il tono della voce sull’ultima parola. – Non vali
niente come agente del Mossad, ti sei persa dietro ai tuoi teneri sentimenti
per l’agente DiNozzo… dovevi vederli Oskar che teneri,
li ho sorpresi mentre si baciavano…- rise divertita guardando il killer – è
solo colpa TUA!- continuò con le sue accuse.
Angie era scaltra, aveva toccato i tasti giusti, il lavoro psicologico
che stava mettendo in atto su Ziva era terribile. Continuò ad aggredirla con
parole pesanti, accusatorie, facendola vacillare e perdere fiducia in se
stessa. Il senso di colpa nella donna cresceva ogni minuto di più.
L’agente David chiuse gli occhi per un istante cercando di annullare la
voce della donna, ma le sue parole le rimbombavano nella mente.
Angie si mise di fronte a Ziva abbassandosi, portandosi all’altezza del
viso.
- Tu sei la causa della morte di Oskar Kane!-
Le disse glaciale la donna scandendo bene le parole. – Potevi salvarlo ma non
hai fatto niente! Tu l’hai UCCISO!!!-
Ziva sentendo quella frase, rimase seria. I suoi occhi si svuotarono.
La sua anima smise di vivere. Dentro di lei rimbombava solo una parola:
“Ucciso”.
Angie sorrise, aveva raggiunto il suo scopo.
Si avvicinò all’uomo, si protese verso di lui
e gli sussurrò sulle labbra.
- E’ tutta tua. Finiscila!-
- La perfidia del tuo essere non ha limiti.- Le disse prima di
baciarla.
Gibbs era appostato fuori della porta. Aspettò che la donna uscisse per
muoversi. Si sporse leggermente e vide Oskar Badb che puntava la pistola al
viso dell’Agente David.
Ziva rimaneva immobile. Guardava fissa negli occhi Oskar, senza
lasciare trapelare niente.
- Mi dispiace che un bel visino così debba morire.- Le disse
avvicinandosi a lei e accarezzandole il viso con la canna della pistola.
Ziva continuava a guardarlo senza reagire. Lui si fece più audace e
fece scivolare la pistola sul collo fino alla scollatura.
- Sei proprio un bel bocconcino!- La guardò con desiderio.
- Non ti conviene farlo se non vuoi morire.- Gli disse seria
minacciandolo.
- Pensi di mettermi paura?- Rise divertito e la sfiorò con la mano il
petto.
Ziva approfittando dell’attimo di distrazione dell’uomo,
con un colpo di reni, alzò le gambe legate e gli sferrò un calcio con i piedi.
Il colpo lo fece cadere a terra e scivolare la pistola. Ripresosi dalla
sorpresa si rialzò, impugnò l’arma e si avventò sulla donna.
- Bastarda! Muori!- Infierì l’uomo offeso
nell’orgoglio dal gesto di ribellione che aveva osato fare.
Il colpo di pistola rimbombò per tutta la stanza. I suoi occhi si
spalancarono per lo stupore.
- Com’è possibile?- Si chiese Oskar prima di
cadere a terra.
Gibbs si avvicinò all’Agente David. La guardò negli occhi per un lungo
istante.
- E’ finita!- La rassicurò liberandola.
- Non ancora Gibbs.- Rispose seria.
Si massaggiò i polsi, prese la pistola che le porse
Gibbs. Rivolse un’occhiata al corpo di Badb disteso per terra. Si avvicinò a
lui.
- Ti avevo avvisato di non farlo!- Gli disse glaciale.
Gibbs le lanciò uno sguardo pensieroso, dopo qualche
istante le fece segno di andare.
Ziva guardò per un breve attimo il corpo senza vita di
Oskar Kane. “Mi dispiace è tutta colpa mia” pensò triste.
L’uomo si avvicinò a lei e gli mollò uno scappellotto. Ziva lo guardò
sorpresa.
- Non ci pensare neanche Agente David! Non centri
niente con la crudeltà di queste persone.- Le disse duro.
La donna lo guardò negli occhi, gli sorrise
appena. Si sentiva svuotata, era stata sconfitta, anche se non lo voleva
ammettere a se stessa, ma dentro di lei lo sapeva che aveva perso.
I due agenti corsero verso l’uscita.
“Maledizione! Te la farò pagare Agente Ziva David!”
pensò la donna prima di far perdere le sue tracce nel buio dei
sotterranei.
Continua…
E ora? Non ne ho la più
pallida idea anche perché i protagonisti stanno facendo un casino dietro
l’altro O_O!!
Per
accontentare tutti voi, un aggiornamento super veloce… ormai ci siamo, ancora
uno e sarà la fine. Quindi domani sera si concluderà
la FF perciò rimanete nei paraggi XD
Grazie, grazie, e ancora grazie a
tutti… ma cerchiamo di tenere i lacrimosi per il finale T_T
Sob sono già triste