Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: justinsgirl    11/11/2013    16 recensioni
«Ma che cazzo fai, parli con gli uccelli adesso?»Justin. Riconosco il suo passo, la sua voce.
«Demi.. Devi guardarmi, quando ti parlo» Dice, e sembra arrabbiato. «E siccome mi hai fatto arrabbiare, adesso mi calmerai anche» Dice facendo combaciare le nostre labbra. Non voglio Justin. «Justin, per favore»Dico ancora sentendo il suo fiato sul collo. «Mi stai rifiutando?» Il mio sguardo parla da solo.
«No Demetria, rifiutare Bieber.. è sbagliato» Dice semplicemente, allontanandosi da me.
Cazzo.
Genere: Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12


Sono ancora scossa per le sue parole. E' la mia ragazza.
Ha detto la parola mia e ragazza, insieme. Come dovremmo essere io e lui, dopo queste quattro parole. Dovremmo essere insieme. E invece, Nake mi prende da parte, mi porta poco lontano da Justin, in modo che possa vederci, ma non sentirci. «Ho una proposta per te» Sibila, facendo immobilizzare un lieve sorrisetto sulla sua faccia da bastardo. «Lo sai che Bieber dovrebbe essere morto.. per quello che mi ha fatto quando eravamo insieme» Mi irrigidisco al pensiero delle sue mani contro la mia pelle, del suo corpo schiacciato contro il mio, della lama che mi scende lungo le guance. «Dimmi» Sussurro, tradendomi, e mostrandomi impaurita. «Tu sei qui, adesso, e tuo padre verrà liberato, ma ad una condizione» Mi mette l'indice davanti al naso e lo scuote. «Tu sarai mia, altrimenti.. li ucciderò entrambi» Rivolge uno sguardo verso Justin, che ci guarda da lontano con fare interrogativo e curioso, ed estremamente preoccupato. «Ho già fatto del male a Bieber una volta, e posso fargliene ancora, sta a te scegliere. O me, o la morte delle persone a cui tieni di più nella tua schifosa vita» Mi sfiora il mento con le dita, portandolo verso l'alto. «Fammi..fammi salutare Justin, e voglio vedere mio padre. Vivo. Andarsene via con Justin» Lui annuisce, e chiama il biondino, che esce dalla porta del garage, con le mani strette su quelle di mio padre, bloccandogliele.
«Demi!» E' almeno una settimana che non lo vedo, e mi sento cosi stupida. Lo abbraccio, lo stringo forte, ma lui non può farlo, ha le mani legate. «Slegalo» Ordino al biondo, che scopro chiamarsi Jack. «Ti ho detto slegalo, stronzo» Metto tre dita a simulare una pistola, e gliele metto sulla testa. «Piccola, non stiamo giocando a guardia e ladri» Nake ridacchia, e mi sento ancora più stupida.
Questa è la vita reale, non un sogno, non una fantasia. E anche se molti la sognano, non è per niente facile. La mia vita non è facile, non lo è mai stata, e sono convinta che non lo sarà mai, eppure, essere derisa, disprezzata, presa in giro, tagliata, bruciata, mi fa sentire viva. Una vita senza il pericolo, senza la paura, piena solo di felicità, sarebbe una vita persa.

Abbraccio papà, e questa volta riesce a stringermi forte anche lui, e in quell'abbraccio riesco a percepire la paura, la rabbia, la tristezza che ha dentro. E poi corro fra le braccia di Justin, cercando di farmi vedere forte, senza paura. «Io devo.. devo restare qui, Justin» Sussurro e gli do un bacio. Anche se lui si stacca da me per parlare, i miei occhi sono ancora chiusi e le mia labbra tese. Aprirli significherebbe piangere, e non posso farlo. Non adesso. «Demi, abbiamo tuo padre, possiamo scappare insieme, adesso, non sono armati, non hanno nulla» Ho già fatto del male a Bieber e posso fargliene ancora. Quelle parole risuonano nella mia testa come fossero un carion. «Justin, devo restare qui» Ripeto, e lui sembra non capire, e mi guarda deluso. «Controlla il tuo computer» Mi avvicino al suo orecchio, in modo che non mi vedano, e prendo il suo telefono dalla tasca dei jeans. «Questo mi serve» E lo bacio ancora. «Demi, che stai cercando di fare? Sono molto più esperti e forti di te, non sai contro chi ti stai mettendo» Lo faccio per noi Justin, per noi. «Non avere paura, andrà tutto per il verso giusto» Lo stringo, e capisco che è arrivato il momento di andare.
Bacio papà sulle guance, e mi rendo conto di quanto sembri più vecchio con quella barba quasi bianca che gli solca il viso. Ha gli occhi incavati, e scuri, ed io ho paura.
Ho paura che mi stiano prendendo in giro, che questo sia solo un brutto sogno.
Me la sto facendo sotto. Come non ho mai fatto. Non ne ho mai avuta così tanta, perchè questa è una paura irrazionale, è una paura incontrollata, che non potrei bloccare neanche se lo volessi.

«Hai fatto la cosa migliore» Nake mi mette una mano sulla coscia e ride, mentre siamo in macchina. Io continuo a guardare fuori dal finestrino, promettendo a me stessa che avrei sopportato qualsiasi cosa pur di riuscire a tenerli al sicuro. Ho il cellulare di Justin in tasca, e lo sento vibrare debolmente. Prego Dio e qualsiasi altra persona che nessuno possa sentirlo in quella macchina. Finisce di vibrare, e finalmente arriviamo in un posto nuovo.
Leggo la via: Steinway Street, 349. Mentre Nake e Jack prendono alcune valigie dal cofano, la segno velocemente sul cellulare, e lo rimetto a posto.

«E' una casa molto grande, questa sarà la tua stanza, spero ti piaccia. Puoi sempre dormire con me, lo sai, piccola»
«Grazie mille Nake, rifiuto l'offerta, adesso vorrei stare un po' da sola. Grazie, ciao» Gli chiudo la porta in faccia e giro la chiave due volte. Poi chiudo la finestra, e prima di chiuderla completamente mi rendo conto che c'è un piccolo balconcino in ferro, colorato di rosa. Anche le pareti della stanza sono fottutamente rosa, e mi fanno fottutamente schifo. Nella stanza c'è anche un piccolo bagno, con lo stretto indispensabile. Sulla vasca ci sono delle rose appassite, che hanno perso il colore rosso che avevano inizialmente. Solo un petalo è ancora buono, ed è di un rosso non troppo intenso, ma mi piace. Lo prendo e lo metto in tasca, poi mi infilo fra i cuscini. Il cellulare vibra ancora, ma adesso posso guardarlo.

Da: Numero sconosciuto

Perchè non mi hai ascoltato ed hai deciso di andare con loro?
Devi parlarne prima con me cazzo, sono furioso.
Justin x

Sorrido leggendo "Justin x" E' arrabbiato, ma un po' di dolcezza me la concede.
Poi leggo il secondo.


Da: Justin Bieber

Dove cazzo sei? Rispondimi, ADESSO.
Potrei diventare ancora più furioso.
Justin

La dolcezza è andata via, ma decido di rispondergli dolcemente, mi manca.

Da: Demetria Johnson

Steinway Street, 349.
Sono qui, non fare nulla, ti prego. Ci tenevo solo a dirti che ho una stanza singola e che nessuno potrà disturbarmi.
Almeno per ora.
Ah, e sono la tua ragazza? Mi aspettavo una dichiarazione migliore, Bieber.
Dems

Sorrido e metto il cellulare accanto al cuscino. Aspetto una risposta, che non arriva. E la aspetto, ancora, e ancora, e non arriva. Così', mi abbandono al sonno, ma qualcosa mi disturba.
Toc. Toc. Toc.
Apro la porta, ma il corridoio è vuoto. E' mezzanotte passata, e Nake e Jack dormono nelle loro stanze. La richiudo, e sento ancora quel rumore, insistente. Toc. Toc. Toc.
Mi giro e vedo un'ombra. La mia paura sale, e non so se è meglio rimettermi a letto o farmi un bagno. Non sapendo quale delle due cose fare, decido di aprire la finestra, perchè in queste occasioni l'aria si fa stretta, e pesante.
Due mani calde mi prendono il viso, e due labbra si fiondano sulle mie. «La stanza è singola, ma il letto è per due, piccola» E' lui.
Non posso crederci eppure è qui, che mi stringe e mi bacia. E finalmente le lacrime possono scorrere, lente e pesanti, e lui le raccoglie, una ad una. «E' stata una giornata lunga» Sussurra, prendendomi in braccio ed entrando nella stanza. Dopotutto, il bello di stare in una stanza a metà fra il primo piano e il pianterreno è questo. Il principe azzurro che viene a passare la notte con te.
«Buonanotte Demi» E si addormenta accanto a me, stringendomi come fossi un cucciolo bisognoso di cure.




Hallelujah
Il mio lato da inguaribile e malata romantica si fa sentire sempre di più, eh?
Chiedo scusa a chi non dovesse gradire questo genere di smancerie, ma sono così tenere..
Il povero piccolo Justin si è beccato la diarrea, #FeelBetterJustin.
Nulla, mi piace questo capitolo, spero che piaccia anche a voi.
Ricordate che vi adoro, e se volete contattarmi, mandatemi un messaggio e sarò la vostra schiava.
Crepo, scherzo dai, ve se ama.
x


Ps. grazie a chi ha aggiunto la storia alle seguite, preferite o ricordate.
Siete la mia felicità, o almeno, una piccola parte.


 

 

  
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