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Autore: Nazori chan    11/11/2013    4 recensioni
Salve a tutti ^^
avevo questa storia in mente già da un po', ma ultimamente ho notato che sono di moda le fanfiction ad OC, quindi ho deciso di modificarla. Chi vuole, può essere protagonista assieme ai maghi di Fairy Tail.
TRAMA
Un errore porta i maghi della Fairy Tail alla scoperta di un mondo a loro sconosciuto, popolato da creature nate da antichi culti magici, e contemporaneamente basato sull'uso delle nuove tecnologie.
Inizia così una sfida per tornare su Earthland, in cui però Fairy Tail avrà l'appoggio di una misteriosa gilda segreta.
----AVVISO
(per ora ho tutti e 15 gli Oc che mi occorrevano. Grazie della partecipazione a chi mi ha mandato il suo personaggio, e spero che la ff piaccia anche a tutti gli altri utenti)
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Kanda*, Beatdark
3:42 a.m.

 
 
“Erza-saaaaaaaaaaaaaaan!!! Hai delle tette enormi, sono vere?” chiese per la centesima volta Hiroshi, attirando l’attenzione di tutti gli altri passeggeri del treno.
“Certamente” rispose la maga, senza scomporsi. Gerard accanto a lei, lanciò un’occhiata inceneritrice al cacciatore, che però lo ignorò beatamente.
“Posso toccarle?” chiese nuovamente il mago depravato, con sincera curiosità.
“Certam… ASPETTA! COS’HAI OSATO DIRE, MANIACO?!?” dopo un pugno da parte della maga, Hiroshi si ritrovò spiaccicato con la testa nel fianco del treno, lasciandovi una ammaccatura.
“I-Il pugno di Erza-san è così forte…” gemette il ragazzo, per poi farsi una dormitina, con tanto di lamenti soffocati per via del duro colpo. Ricordò allora cosa gli aveva detto Gray prima che partissero: ‘attento a Erza. È un mostro orrendamente forte e brutale, se ci provi con lei non ti garantisco la sopravvivenza’
Cavoli se aveva ragione…
 
Erza strinse il pugno fino a sbiancare le nocche, cercando di trattenere la rabbia verso quel mago depravato.
“G-Gerard! Ecco…” balbettò poi, arrossendo e nascondendosi il viso tra i capelli scarlatti.
“S-sì… non…” rispose il mago, con una reazione simile a quella di Titania.
 Lasciarono cadere lì la conversazione, rimanendo in silenzio per il resto del viaggio. I pochi altri passeggeri scesero alle fermate seguenti, lasciandoli soli nel vagone.
Le porte si richiusero, e il treno proseguì la sua corsa, ormai non molto distante dalla meta dei tre ragazzi: il centro commerciale della città di Kanda.
Appena scesero alla loro fermata, bastò poco per trovare il complesso commerciale; era enorme, più di molte costruzioni che i due maghi di Earthland avevano visto in vita loro. Hiroshi invece, non ne era minimamente stupito, nonostante ammirasse come loro due la struttura.
“Quindi questo… sarebbe un centro commerciale?” chiese Gerard, dubbioso sull’utilizzo che potesse avere quel luogo tanto grande quanto all’apparenza inutile.
“Esatto”
“E… a cosa serve?” chiese Erza.
“Shopping!” rispose semplicemente il mago, sorridendo.
I due compagni lo guardarono dubbiosi. “S…shopping?”
Hiroshi annuì. “Ci sono molti e molti negozi, bar e altri locali!! Andarci è fantastico, vado spesso a quello di Lagoon City con gli altri, a giocare ai videogames”
“Come ci orientiamo qui dentro?”
“Oh, una volta ci sono stato! Con Kalel, Akemi e Arakne! Ricordo dove si trovano tutti i negozi di intimo!! Quante belle ragazze che c’erano…”
Erza fu tentata di sistemare prima lui del mostro, ma si trattenne, lasciandolo nei suoi depravati ricordi.
Tutti e tre arrivarono all’ingresso, che era stato lasciato aperto dall’uomo che gli aveva commissionato il lavoro. Il gestore del centro, supponevano. Con un mostro all’interno, tanto, evitare ad eventuali ladri di entrare era pressappoco inutile, perché sarebbero stati divorati o, nella migliore delle ipotesi, sarebbero scappati urlando.
Entrarono nell’edificio, illuminato dalle luci perenni delle vetrine e silenzioso.
Seguirono alla cieca Hiroshi, che canticchiava spensierato un ritornello.
Il centro era enorme, e dato che la loro ‘guida’ ricordava solo la dislocazione dei negozi di biancheria intima femminile, Gerard ne dedusse che non ne avrebbero ricavato una carota, e avrebbero finito per vagare alla cieca. Stranamente, si era sbagliato.
 
Hiroshi stava per indicare loro l’ennesima boutique straripante di completini di pizzo e costumi da bagno per nudisti (ed Erza era veramente stufa dei litigi dei suoi due accompagnatori riguardo il completino pseudo-bondage che le avrebbe donato di più), quando notarono che l’inferriata del suddetto negozio era ridotta ad un misero cumulo di lamiere, non molto lontano dalla porta d’ingresso.
“Ha buon gusto, direi. Questa è la linea di biancheria che Becky preferisce!” ridacchiò il cacciatore, per nulla intimorito dai ringhi poco rassicuranti che il mostro emetteva, nella sua sfrenata caccia all’ultimo pizzo. Erza evitò di chiedergli come mai sapesse quale fosse la marca preferita di intimo della sua compagna, ma si sarebbe premurata di informare la suddetta ragazza delle informazioni, sicuramente scoperte in modo illegale e maialesco, in possesso di Hiroshi.
Senza perdere ulteriore tempo, si precipitarono nel negozio.
All’interno sembrava esplosa la collezione privata di Happosai*, ed Erza evitò di soffermarsi su certi completini che, diamine, sembravano invitarla ad indossarli per una notte in compagnia di Gerard!
Rilegò in un angolo oscuro e perverso della sua mente quei pensieri sconci ma dannatamente intriganti, e si concentrò sulla figura che sguazzava allegramente tra le varie parti dei manichini di plastica e i vari capi del negozio.
Non era un mostro orrendo come se l’era immaginato, aveva un aspetto abbastanza decente da poter essere guardato senza rischio di vomitare, quasi umano. Solo che era alto sui tre metri e largo quanto un armadio a tre ante, e ricordava vagamente un cavernicolo, con un solo enorme occhio al centro della fronte.
“Ahi ahi, è un ciclope*” borbottò Hiroshi, sbuffando insoddisfatto.
Lo pseudo-umano si girò come se li avesse notati solo allora, e si grattò la barba corta e ispida con la mano staccata di un manichino.
“Uhm?! E voi chi sareste? Poco male, mi stava appunto venendo fame” bofonchiò. Si alzò con movimenti pesanti, e con la sua altezza per poco non ammaccò il soffitto. Si scrollò di dosso gli slip che e tutto ciò che gli era rimasto appiccicato addosso dopo la sua rotolata nella biancheria.
Gerard ed Erza si misero in posizione di difesa, mentre Hiroshi rimaneva calmo, guardandosi intorno.
“Uffa, adesso tutti quei bellissimi completini puzzano di sudore ascellare e capra. I ciclopi puzzano di capra bagnata, sapete?” ridacchiò.
“Sono forti?” domandò Gerard.
“Tanto. Ma sono stupidi, e hanno un alito talmente orrendo da far cadere il naso!” rispose il ragazzo. Il ciclope, che aveva appena finito di togliersi l’ultimo pizzo rimastogli incastrato nei capelli ispidi e color fango sporco, arricciò il naso, accigliato.
“Ragazzino mezzo nudo, hai osato darmi dello ‘stupido’ e del ‘puzzolente’?! Ammazzerò te per primo!” tuonò il mostro, alludendo al fatto che Hiroshi, come al solito, portava solo pantaloni bianchi e sandali, lasciandosi scoperto il petto muscoloso.
Il ciclope caricò un pugno verso i tre, che però lo schivarono. Quando sollevò la mano notarono che, dopo pochi attimi prima si trovavano loro, c’era una profonda ammaccatura nel pavimento. Nonostante la stazza, il ciclope era abbastanza agile, e solo grazie ai loro riflessi sovraumani erano riusciti a schivarlo.
Gerard attivò la sua magia, e grazie alla impareggiabile velocità di cui lo dotava, colpì il mostro con una serie di attacchi. Il ciclope volò contro un bar, distruggendolo, ma si rialzò subito intatto.
“Solo questo?” gongolò, sghignazzando.
Anche Hiroshi lo attaccò con una ginocchiata tra il collo e le spalle, con una rapidità equivalente a quella di Gerard, e il seguente volo del ciclope servì solo a distruggere una fontana che si trovava lì vicino.
Rialzatosi, il mostro sollevò un asta di metallo, relitto di uno dei negozi distrutti, a mò di mazza, e la usò per colpire i due maghi con un solo colpo. I due finirono schiantati sulle scale mobili, che furono palesemente ammaccate.
Il ciclope ghignò, poi si portò una mano tozza e callosa alla bocca, ed emise un prolungato fischio, abbastanza forte da costringere i maghi a tapparsi le orecchie.
Per alcuni istanti non successe nulla; poi il pavimento cominciò a tremare, sotto i passi pesanti di qualcuno che si avvicinava. Una decina di figure, alte poco meno del ciclope, lo affiancarono comparendo dai corridoi scuri.
“Erza-san, sono lestrigoni*!!” gli gridò Hiroshi, che però non sembrava molto preoccupato dal numero di nemici. Il ciclope scoppiò a ridere, facendo un ampio gesto con la mano.
“Questi qui sono i miei mostri, divertiamoci tutti insieme. Dopo banchetteremo con la vostra carne”
 
Gerard, come il compagno, non era preoccupato dalla situazione. Forse solo un po’, ma si trattava unicamente della novità di quelle battaglie, che mai si erano trovati ad affrontare prima.
“Meteora” mormorò, attivando la sua magia. Fece un cenno ad Hiroshi, che comprese al volo. Si scagliarono all’unisono contro il gruppo dei lestrigoni.
 
 
Erza si riequipaggiò con la Giant’s Armor. Cominciò a combattere sferrando micidiali fendenti al mostro, che però li fermò tutti con la sola forza delle braccia.
Gerard intanto aveva abbattuto due lestrigoni usando lo Chariot, ed Hiroshi schivava velocemente tutti gli attacchi, per poi decidersi ad attivare la sua magia.
“Aera!”
L’aria che circondava lui e tre lestrigoni si addensò simile alla nebbia. Hiroshi la controllò con veloci movimenti delle mani, raccogliendola in delle sfere, che lanciò contro i mostri. Successivamente, la raddensò in delle lance appuntite, che trapassarono due dei nemici, ferendo gravemente ad una spalla il terzo.
Ritornò in posizione di difesa, schiena a schiena con Gerard.
“Hai una bella magia, Gerard” esclamò sorridendo il ragazzo, per nulla affaticato.
“Anche la tua non è male. Controllo dell’aria?” domandò il mago dai capelli blu.
Gerard schivò con la sua magia un pugno, per poi colpire il lestrigone alla testa. Anche Hiroshi trovò un nuovo avversario, che colpì sfruttando una frusta nata dall’acqua di una fontana (mezza distrutta che spruzzava dai tubi rotti ovunque) vicina.
“Non solo l’aria. Controllo più o meno tutta la natura, e il clima. Arakne dice che potrei anche riuscire a batterla impegnandomi, ma la verità è che non riesco a controllarli decentemente” rispose finalmente, sorridendo contento.
 
Erza, dopo una lunga serie di colpi schivati e inflitti, fu colpita ad una spalla dal gigante nemico. La botta fu tremenda, ma la ragazza riuscì comunque a sopportarlo senza troppi sforzi.
Lanciò la sua enorme arma contro il petto del ciclope, che però la fermò senza problemi con una mano.
“Ahah, tu sei carina e forte. Ho deciso: sposerai me, Sapik*, il più grande tra i ciclopi” decise, battendosi fieramente un pugno sul petto. I lestrigoni rimasti, tre a dire il vero, nonostante fossero impegnati ad assaltare Hiroshi e Gerard, lanciarono un urlo barbaro di esulto.
L’aria nel centro commerciale si fece fredda e pesante. Troppo pesante.
Gerard ed Hiroshi, respingendo i pugni potenti dei mostri, si girarono a guardare con un’espressione omicida Sapik.
“Non ti azzardare a toccare gli airbag di Erza, gigante puzzolente!!” lo additò Hiroshi.
“Esatto, non ti avvicinare ad Erza!” lo sostenne Gerard, che assunse un fiero colore scarlatto. “Uno come te non è minimamente degno degli air… cioè, volevo dire di Erza!!”
“Oh, quindi è già impegnata? Con tutti e due per caso?!? Però, non la facevo così, la ragazzina” tuonò il ciclope, per poi mettersi a ridere.
“Certo che no, Erza è mia” rispose Gerard, che sono poi si accorse delle sue parole, e si portò le mani alla bocca, maledicendosi e tentando di negare.
“E io voglio le sue tette!!” aggiunse il cacciatore, deciso.
 
Erza ne aveva abbastanza. Quella stava diventando una tratta di possessione, e lei era la merce! Litigata tra l’uomo che amava, un ciclope maniaco e orrendo, e un ammazzademoni pervertito. Sul serio, che fine avevano fatto i floridi tempi in cui era la temuta e assoluta Titania?
Cambiò armatura, e sfoggiò la Purgatory Armor.
Alla vista dell’enorme arma che impugnava e dell’espressione adirata che aveva, i nemici che i due compagni impallidirono.
“Neanche nei tuoi sogni, schifoso demone!!!” urlò, facendo fermare il cuore ai tre presenti. Sbattè con forza l’arma contro il muso del ciclope, che si appiattì contro il pavimento crepato, poi fu il turno di Hiroshi e Gerard, che vennero entrambi colpiti e sbattuti contro la saracinesca di una profumeria, ritrovandosi gettati a mo’ di pezze tra le macerie. Poi toccò ai lestrigoni, che furono tranciati di netto dalla spada piatta con cui Titania si era riequipaggiata, assieme alla Black Wing Armor. Occupatasi di loro, Erza tornò al ciclope. Cambiò di nuovo armatura, optando per la Lighting Empress Armor.
 
In meno di mezz’ora, metà del centro commerciale fu ridotto in uno stato pietoso. Il ciclope era diventato polvere argentata sotto gli implacabili attacchi di Titania, e l’aria puzzava ancora per via delle scariche elettriche degli attacchi della maga.
“Wow! Sei stata grandiosa, Erza-san!!” applaudì Hiroshi. Erza si voltò veloce verso i due compagni, incenerendoli con lo sguardo.
“A chi apparterrebbero le mie tette, eh?!?!?” urlò, gettandosi contro Hiroshi e coinvolgendo, quasi volontariamente, anche Gerard.
 
 
“Erza-san, Gerard… posso chiedervi un favore?” mormorò Hiroshi, stravaccato su una delle poche panchine ancora intere, ridotto ad una pezza dagli attacchi di Erza. Gerard era palesemente diventato di pietra, ed Erza manteneva ancora un’aura omicida attorno a sé. I due, non del tutto convinti, annuirono.
“Non dite a nessuno che questo casino l’abbiamo combinato noi. Ayan voleva venirci questo fine settimana a fare shopping.” Mormorò.
 
Gerard si riprese per un po’: fece un paio di conti, ed associò Ayan alla ragazza dai capelli biondo platino, che tutti avevano indicato come una delle più forti della gilda. Rabbrividì pensando a cosa avrebbe potuto fare.
Donna + voglia di shopping + centro commerciale distrutto =… evitò di pensare a cosa sarebbe potuto succedere. Ricordava fin troppo bene i lamenti disperati di Fried, quando era minacciato dalla sua dolce fidanzata di accompagnarlo a fare compere. E ricordava bene anche come Natsu fosse scoppiato in lacrime quando Lucy gli aveva proposto una giornata di shopping. No, decisamente dire ad una donna di essere la causa per cui ha dovuto rinunciare alle compere, non è un buon modo di tenere alla propria incolumità!
 

 

 

Gilda di Slayer's Heart, Lagoon City, Beatdark
5:45  a.m.


 

Quando tornarono, tutti alla gilda notarono subito che Hiroshi era palesemente tramortito e fin troppo malmenato, Gerard era in uno stato di shock cronico, ed Erza camminava con la testa talmente tanto bassa che se avesse avuto qualcuno d’avanti non l’avrebbe visto.  Appena entrati, Hiroshi si lasciò cadere con la faccia contro il pavimento, esausto; Gerard rimase immobile, a bocca spalancata, e ricordare chissà che orrende avventure; ed Erza sbattè violentemente la testa contro il bancone, restando in quello stato.
“Hiro-chan, esattamente chi ti ha conciato così? Vorrei congratularmi con questo mostro” scherzò Amlach, battendo una pacca fin troppo affettuosa al ragazzo.
Questi rimase come prima, borbottando abbracciato al pavimento.
Amlach lo tirò su prendendolo per l’orlo dei pantaloni, mentre tutti gli altri ridacchiavano. “Tirati su, mammoletta! Se Ayan ti trova a terra non esiterà ad usarti come zerbino, quando ritornerà. E anche gli altri lo faranno! Vuoi per caso ritrovarti il segno del tacco di miss Master in faccia?”
La diretta interessata, che gustava tranquillamente un dolce, alzò immediatamente lo sguardò sul mago. Poi si mise a piangere, mormorando qualcosa come ‘Amlach pensa che io sia insensibile…’
Il mago, accorgendosi di ciò che aveva fatto, lasciò subito la presa su Hiroshi, che ricadde sbattendo il naso sull’orlo di un tavolo e poi rotolando sul pavimento, per correre a porre rimedio al danno che aveva causato. Involontariamente, ma l’aveva causato pur sempre lui!
Hiroshi si alzò massaggiandosi il naso “Amlach bastardo, guardami il naso; è storto ora, a causa tua!! Insensibile, rude e meschino! Ecco che tipo sei!” piagnucolò, per poi approfittare dell’occasione per gettarsi contro il petto di Shail con la scusa di ‘far passare la botta’. La ragazza però evitò accuratamente il compagno, con indifferenza, e lo mandò contro il muro.
“Maniaco” sibilò.
Intanto tutti avevano lo sguardo fisso su Amlach, che in meno di dieci secondi aveva demoralizzato ben due dei suoi compagni, e tentava ancora invano di fermare le lacrime di Arakne.
“Meschino” mormorò Kalel, osservando la scena con lo sguardo di chi rivede per la centesima volta una registrazione.
“Idiota” aggiunse Ryuu, che era interessato solo a prenderlo in giro.
“N2 è ancora in modalità omicida verso Amlach perché non ha voluto mangiare i suoi piatto” aggiunse la ragazza robot, e si rigirò quasi sconsolata un enorme coltello da macellaio tra le mani. Poi raggiunse Arakne nel suo angolo del pianto, e ritornò a rigirarsi il coltello, ripetendo a macchinetta ‘uccidere’ e ‘Amlach’.
“Amlach, meriti un record per cuori infranti in meno di un minuto” si complimentò Shail, battendogli una pacca sulla spalla.
 
Levy aveva osservato tutta la scena da un angolo della gilda. Sarebbe voluta partire anche lei per una missione, ma alla fine aveva preferito la compagnia di un buon libro. Sempre meglio che avere a che fare con i demoni!
Glitch le aveva prestato un tomo che racchiudeva tutte le informazioni su tutti i tipi di demoni, un modo come un altro di sapere un minimo su ciò che si apprestava a combattere. Aveva da subito pensato che quel libro fosse informatissimo, non mancava né di immagini né di caratteristiche comportamentali e punti deboli. Aveva dovuto però ricredersi, dopo tutto ciò che era successo: in quel tomo mancava una specie di demoni; quelli che la circondavano in quel momento.
Ma, probabilmente, nessuno era mai sopravvissuto abbastanza per documentarli.
 
Notò che anche Fried e Laxus erano rimasti in gilda, e che il secondo parlava interrottamente con un’espressione a dir poco drammatica, sbattendo occasionalmente la fronte sul tavolo demoralizzato, mentre il secondo, più che ascoltarlo, sembrava sonnecchiare, ma Levy notò che ogni tanto apriva gli occhi per dare uno sguardo veloce ad Arakne. Ma forse era solo perché sapeva che lo avrebbe fatto, che aveva notato quei velocissimi ed impercettibili gesti.
 
“Fried, taci” lo ammonì Laxus, quando ormai era sull’orlo di una crisi di nervi. “Ho capito che ti manca Mira, ma è in missione. E non ti ha portato con sé perché sei irritante e iperprotettivo!”
Fried poggiò il boccale di birra che stava sorseggiando sul tavolo, e cominciò a torturarsi le mani.
“Hai visto almeno con chi è andata?” gli chiese poi. Kalel, che passava lì accanto proprio in quel momento, sentì per caso ciò che i due si stavano dicendo. “Ah… se cercate Mirajane, è andata in missione con Jin, in una stazione abbandonata a Tzare”
Il cuore di Fried smise di battere.
La sua Mira… con un uomo? Da soli? In una missione pericolosa?
“MIRAAAAAAAAAAAA!!!” corse verso l’uscita come un pazzo, precipitandosi fuori, verso la sua fidanzata-demone.
Kalel, così come tutti gli altri membri di Slayer’s Heart, rimasero a fissare per un po’ l’ingresso.
Decisamente, anche i maghi di Fairy Tail non erano esattamente normali.
 
 
 
 

Stazione metropolitana abbandonata, Tzare, periferia di Lagoon City, Beatdark
4:43  a.m.

 

Jin e Mirajane stavano controllando l’ennesimo tunnel, facendosi luce con quella che Jin aveva chiamato ‘torcia elettrica’.
Era ormai da un’ora che giravano a vuoto, ma del mostro che erano andati ad eliminare, non c’era la minima traccia.
Trovandosi sottoterra, l’aria era umida e fredda, e da alcune vecchie tubature gocciolava acqua stagnante, che poi si raggruppava in pozze lungo le rotaie. Muschi e muffe infestavano quel luogo, segno che era chiuso da un bel po’.
“Jin-san, pensi davvero che il demone sia in queste gallerie?” domandò la maga del Take Over, guardandosi intorno.
Jin mugolò pensoso, alzando gli occhi al soffitto buio.
“Cerchiamo un demone muta forma, che è anche la causa per cui questa stazione è stata chiusa, vent’anni fa. Sono demoni vigliacchi, non penso che abbia lasciato questo luogo per uscire nel territorio dei cacciatori. Altrimenti, qualcuno di noi l’avrebbe già ucciso.”
Mirajane annuì, accennando un sorriso. “Da queste parti non ci sono molti demoni, vero? La maggior parte delle missioni in bacheca riguardava aree più lontane”
Jin rallentò il passo, affiancandola. “Per loro è come andare incontro alla morte. In tutte le principali città c’è una gilda, sarebbero eliminati subito.”
“Oh. Quindi, è come se voi foste dei temuti eroi”
Il ragazzo ridacchiò, girando la testa a perlustrare i corridoi umidi e muffosi. “Eroi non direi proprio. In realtà siamo abbastanza cattivi, noi cacciatori; scarichiamo musica illegalmente, diciamo balle assurde per coprire le nostre attività, ci ubriachiamo e finisce quasi sempre che distruggiamo qualcosa. Che dici, riusciresti ancora a definirmi un eroe?”
Ci furono un paio di attimi di silenzio, poi fu la volta di Mira di ridacchiare.
“Anche la nostra gilda è così. Anzi, sono successe cose ben peggiori. Per esempio… Gray si spoglia sempre in pubblico, Natsu distrugge sempre tutto e Laxus ha cercato di prendere il comando della gilda”
‘ha detto Laxus?? Ovvero quello da cui Arakne è palesemente attratta?!’
“Oh, sai, ho notato che Laxus e Arakne si fissano spesso. Può essere che si piacciano” aggiunse la maga, mentre i suoi occhi furono attraversati da un lampo di pura malizia malvagia. Jin si bloccò, pietrificato.
‘ha… fatto centro…’
“C-cosa te lo fa pensare? Solo perché si fissano? Ah…ahahah…”
“Perché, tu non l’hai notato?”
“N-no. Comunque, perché poi non sei voluta partire con Fried? Da quanto ho capito (grazie perlopiù ai mugolii irritati di Gajeel sul fatto che ‘sono da morire di diabete’), state insieme”
Il voltò della maga parve farsi maligno ed esasperato per un attimo, poi riprese il suo solito sorriso.
“Oh, niente. È che non volevo si preoccupasse troppo, venendo con me”
‘ovvero, non lo voleva tra i piedi perché è paranoico’
Dopo anni costretto ad intendere i segnali di pericolo da quei pazzi dei suoi compagni per salvarsi la vita, ormai il cacciatore aveva sviluppato un settimo senso (il sesto era, come per tutti i Dragon Slayer, l’istinto animale) che captava il sarcasmo e le frasi nascoste dei suoi interlocutori.
Il volto e il tono di Mirajane mentre parlava, erano stati esattamente uguali al volto di un demone che sta per divorarti, o a quello che aveva Arakne prima di picchiarlo e scrivergli scempiaggini sulla maglia con i suoi maledetti pennarelli indelebili.
I profondi e tormentati pensieri del mago furono interrotti dai primi rumori che sentirono in quei corridoi, dove si udiva solo il lento gocciolare dell’acqua.
“Miraaaaaa”
“Mmh, hai sentito qualcosa?” domandò Jin, fermandosi.
“No, perché?”
“Miraaaaaaa!”
“Di nuovo…” questa volta entrambi i maghi si fecero attenti, con le orecchie tese all’ascolto.
“Ci dev’essere qualcuno oltre noi.”
“Miraaaaaaaa!!”
“Sembra… che ti stiano chiamando!” mormorò il cacciatore, inclinando la testa di lato, confuso.
“Miraaaaaaaaa!!!”
“Mmh… sembra anche a me” aggiunse la maga, portandosi l’indice alla guancia destra.
“Miraaaaaaaaaa!!!!”
“sembra quasi….”
“Fried” concluse Mira, sospirando.
 
 


 
 
 

NOTE:
*Yu Kanda, è un personaggio dell’anime D Gray Man.
*Happosai è il ladro di biancheria intima che infesta il manga/anime Ranma 1\2. Sembra una rana raggrinzita e ha una collezione enorme, che si è creato rubando alle studentesse e dai panni messi ad asciugare della città.
*è un mostro della mitologia greca. Ha un solo occhio al centro della fronte ed è più alto e grosso di un comune essere umano. Non ho voluto optare per la stazza standard originale, ossia sui cinque-sei metri di altezza, altrimenti non ci sarebbe entrato nel negozio.
Penso tutti conosciate Polifemo dell’Odissea: eccolo a voi (senza pecore, più pervertito, ma sempre a lui mi sono ispirata!)
*i lestrigoni sono altri mostri greci. Sono citati nell’Odissea di Omero, e sono dei giganti antropofagi, di aspetto simile a quello degli umani, solo più grandi. E sono cannibali.
*In turco, Sapik significa ‘pervertito’ 





___ANGOLINO DELL'AUTRICE PAZZOIDE_______________

....
......
Amlach: è possibile sapere che fa quella psicotica nell'armadio? E perchè Hiro-chan, Nani e Arakne sono con lei?!?!
*Nazori, Hiroshi, Arakne e N2 se ne stanno nell'armadio a coltivare funghi*
Ayan: sbaglio o la tizia pazza non saluta in modo idiota e totalmente normale nonostante sia odiata da mezzo mondo?
Jin: mi sembra un sogno....
Nazori: siete cattivi. cattivi... cattivi!!!! ç___ç
Hiroshi: tanto tanto cattivi!
N2: N2 coltiva funghi. N2 è entrata nella 'setta dei depressi'
.......
Yelle: ho fame
Kalel: anch'io
Nazori: CATTIVI E INSENSIBILI!!
Hiroshi: NON CI CREDO CHE VOI SIATE I MIEI AMICI!!
Arakne: mi si sta spezzando il cuore.. ç___ç
Ryuu: ma si può sapere che avete da rompere tanto voi e i funghi!?!?!?!?
*Nazori gli passa un giornaletto del Lucca comix*
Ryuu: sul serio? Una fiera?!
Nazori: ma io ci volevo andare. Tanto tanto tanto tanto tantissimo ci volevo andare D:
Glitch: e voi altri? Almeno uscitevere con qualcosa di decente!
Hiroshi: mi sento bisfrattato...
Arakne: mi pensate senza cuore...
N2: nessuno vuole mangiare i piatti di N2...
Nikki: sono penosi!
Shail: sul serio... Shouta, che ne pensi?
*Shouta si unisce a loro*
Kalel: e sentiamo, che motivazione avresti per coltivare funghi con dei simili soggetti?
Shouta: non parlo mai... ç__ç
Nazori: D: nel prossimo capitolo aprirai bocca, non preoccuparti compare coltiva-funghi!!
Jin: già che ci sei, mi fai il favore di evitare che io venga continuamente bisfrattato da quella strega di una pseudo master?
Arakne: ecco che tornano a dire che sono spietata.... ç__ç
Nazori: come vuoi... tanto nel prossimo capitolo continuo sulla tua disastrosa miniavventura... verrai picchiato lo stesso...
*Jin si aggiunge al quintetto deprimente*
Jin: *£%^&@§
Ayan: mi chiedo... ma come ci entrano tutti e sei in quell'armadio?!
Yelle: in effetti... come hanno fatto a parcheggiare in quel metro quadro i loro enormi posteriori?!
*dall'armadio provengono espressioni scurrili sul fatto che no, nessuno di loro ha il sedere grosso*
Kalel: se non smetti di mangiare dolci, sarai tu quella con posteriore da vacca *senza malizia*
Yelle: @.@ Kalel sei spregevole!!!
*Anche Yelle entra nell'armadio*
Glitch: per favore, chiudiamo questo sclero prima che quell'armadio ci inglobi tutti!
Membri del club 'funghiamo insieme nell'armadio': Sayonara....



*faccio ritardo come sempre, non so come scusarmi ç__ç
*grazie come sempre a tutti quelli che recensiscono, leggono o mettono tra le preferite-saguite questa fic
*penso sia ormai ovvio che sono una fan di demoni e creature mitologiche, quindi aspettatevi taaaaaaanti e taaaaaaaanti altri strani mostri
*Prince_of_flame: nel prossimo capitolo, come ti avevo promesso, ci sarà la sfida con Ryuu ;)
 

 
  
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