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Autore: gatta12    11/11/2013    3 recensioni
Allora, prima di tutto devo dirvi che conosco bene i personaggi, ma il film l’ho visto sì e no e i libri non li ho mai letti. Voldemort è stato sconfitto. I ragazzi stanno finendo la scuola di Magia, sono all’ultimo anno. Ma un po’ di cose cambieranno. Per esempio… I Malfoy (anche se erano dalla parte dell’Oscuro sono cambiati) e i Granger (il padre di Hermione purosangue e la madre strega nata babbana) sono le famiglie più ricche del mondo Magico e i genitori di Draco e Hermione per diventare un tutt’uno decidono di farli sposare. Sapendo che i due si odiano, anche se in realtà Draco la ama da anni, decidono che per il resto dell’anno scolastico dovranno vivere insieme! Infondo sono le famiglie più ricche: possono permettersi una camera matrimoniale nella scuola! Che succederà?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Luna/Theodore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap.  Fear of mother-in-law?
 
C’era molta neve quel giorno. Ma Daphne sembrava non curarsene.
Si risistemò ancora una volta la sciarpa.
Ron le prese la mano.
“Daphne, ora basta! Calmati, per favore, rendi agitato anche me così”
“Eh? Ah, sì, scusa” biascicò la giovane.
“Ce la faremo” le sorrise il ragazzo.
In quel momento la porta della tana si aprì.
“Ron! Eccoti! E lei deve essere la tua ragazza! Entrate, su!” disse il signor Weasley.
“Ciao papà”
Fece entrare e togliere la giacca a Daphne, che si guardò intorno: quella casa era calda e accogliente, nulla a che vedere con casa sua.
“Ron, non sai la novità! Quest’anno ci sono anche Bill, Fleur e Percy! E’ un peccato che Ginny non ci sia!”
“Già, vero. Dove sono tutti? George?”
“Sono in cucin-”
“Ron! Eccoti!!!! Oh, e tu devi essere la bella Daphne!! E’ un piacere conoscerti!!!” quasi urlò Molly, con dietro il resto della famiglia.
Daphne si spaventò.
-Quante teste rosse…-
Ron capendo il disagio della ragazza, le mise un braccio intorno alla vita per farle sentire che le era vicino.
La ragazza gli rivolse un sorriso, grata.
“Ehi! Ron! Ti sei trovato proprio una bella pupa, eh?”
“GEORGE WEASLEY!!! Ritira immediatamente quello che hai detto!!!” urlò mamma Weasley con un mestolo in mano.
Il ragazzo si rizzò dritto in piedi, spaventato.
A quel punto Daphne si mise a ridere, più rilassata.
“Ehi, Rosso, non mi presenti la tua famiglia?” chiese al fidanzato.
“Certo” sorrise questi “come avrai capito loro sono i miei genitori, Molly e Arthur, il ragazzo che ha fatto quella simpaticissima battuta è George, il tizio con i capelli lunghi è Bill e la ragazza accanto è sua moglie Fleur con in braccio la piccola Victoire, lui invece è Percy, mio fratello Charlie invece è in Romania”
Daphne lo guardò come se fosse matto.
“Oh, ehm, ok…” sussurrò stralunata.
“Vieni cara, ho già preparato il pranzo!” disse Molly rientrando in cucina.
“Preporati” le disse Fleur “ingrasseroi di molti chili”
Detto ciò la famiglia scoppiò a ridere.
Daphne sorrise ed entrarono in cucina.
“Allora, Daphne, giusto?” le chiese George appena si sedettero e iniziarono a mangiare.
La bionda annuì.
“Mi dici come hai fatto ad innamorarti di uno come lui?” chiese indicando il fratello che in quel momento si stava rimpinzando di cibo.
“Ohi!!” disse Ron con la bocca piena di cibo.
“Sai una cosa, George?” disse Daphne.
“Cosa?”
“Me lo chiedo ogni giorno che passa” disse sconsolata.
La famiglia si mise a ridere per l’ennesima volta.
“Ho già capito, sai?” sussurrò al fidanzato.
“Cosa?” le chiese questi.
“Weasley è sinonimo di: teste rosse, cibo, risate, divertimento e famiglia”
Il ragazzo le sorrise di rimando e la baciò, incurante degli schiamazzi che si erano fatti più forti.
 

“Allora, sei sicuro che stia bene? Non è che farò cattiva impressione a tua madre??” chiese per l’ennesima volta la rossa.
Nevicava, nevicava, nevicava, ma la Weasley sentiva un caldo immane.
“Amore, solo una parola: rilassati. Mia madre non è come le altre Purosangue, ti ricordo che noi non disprezziamo i babbani, né i Mezzosangue ed eccetera, e poi le ho parlato di te via lettera: già ti adora!” cercò di calmarla Blaise.
Suonarono alla porta.
Ad aprire fu una piccola elfa.
“Salve padrone, signorina” si inchinò l’essere, facendo entrare i due.
Blaise, togliendo la giacca a Ginny, chiese all’elfo:
“Bibi, dov’è mia madre?”
“La signora è nel salotto azzurro, signore padrone”  disse l’elfo, che dopo l’assenso di Blaise si smaterializzò.
I due si diressero nel salotto.
Dopo aver bussato, una voce rispose:
“Avanti”
Blaise entrò seguito a ruota da Ginny.
“Blaise! Finalmente sei arrivato! Credevo che vi sareste persi per strada! E così tu sei Ginny Weasley? Accomodati cara, fa come se fossi a casa tua!”
Ginny fu letteralmente trascinata da Blaise sul divano di fronte a quello della donna, rimasta imbambolata a ammirare la bellezza di quella donna.
“Allora… figliolo, perché non ci lasci sole?” a quella domanda, che sembrava più un comando, Blaise si strozzò con l’idromele che stava bevendo.
Ginny deglutì.
-Oh, cavolo- pensò.
Blaise guardò negli occhi Ginny, che annuì.
Il ragazzo uscì un po’ titubante.
“Allora… vuoi qualcosa da bere?” le chiese.
“No, grazie signora Zabini”
“Oh, ti prego, chiamami Cassandra”
“D’accordo”
La donna si versò qualcosa da bere e poi disse:
“Allora, parlami un po’ di te, Ginevra”
“Ecco… non so che potrei dire”
Cassandra le sorrise.
“Non preoccuparti, non ti giudico, vorrei che mi parlassi un po’ di te, tutto qui, sentiti libera”
“Ok… allora… mi chiamo Ginevra Molly Weasley… ho diciassette anni, sono una grifondoro, gioco nella squadra di Quiddich, ho sei… no, anzi, avevo sei fratelli maschi, ora ne ho cinque…”
“Oh, mi dispiace”
La ragazza sorrise tristemente.
“Non fa niente, la persona che ha sofferto di più è stato il gemello di mio fratello”
“Suppongo non debba essere facile vivere con tanti maschi in casa”
“Ho sempre dovuto cercare di avere una posizione, essendo anche la più piccola”
“Sai, mi piaci, Ginevra”
La ragazza trasse un sospiro di sollievo.
La donna le si avvicinò piano e le sussurrò:
“Non farti sentire, ma sulla porta c’è qualcuno”
Ginevra le sorrise di rimando.
Si alzarono, attente a non far rumore, e spalancarono la porta.
A terra cadde il povero Blaise.
“Beccato!” sorrise compiaciuta Cassandra.
Ginny si mise a ridere.
 
 
“Astoria…”
“Aspetta Neville! Finisco di aiutare tua nonna in cucina e arrivo!”
“Ti dovrei parlare…”
“Ecco dimmi” disse lei, sorridendogli.
“Astoria, ecco…” non sapeva come dirglielo.
Prese un bel respiro.
“T-tu m-mi p-piaci Astoria e-”
E la ragazza non lo lasciò finire, lo baciò.
 
 
 
 Salve a tutti!
Spero vi piace il nuovo capitolo! Vorrei avvertire che probabilmente inizierò a scrivere una storia in coppia con Aster_Mezzelfo!
Ciao a tutti!
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
  
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